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Autore: SoleStelle    24/04/2013    1 recensioni
40 capitoli di cui un Prologo e un Epilogo (corti).
Basata su una storia vera.. ma con l'aggiunta di un pizzico di fantasia (molta).
Non sono bravissima con le introduzioni, si sa, ma ci provo comunque.. anche questa volta.
L'amore non sempre è semplice e quando si ha soli 15 anni non lo è per niente..
Cosa succede quando le cose di complicano e niente va come dovrebbe andare?
Quali sono le conseguenze che si pagheranno in un futuro (più o meno lontano)?
Dal testo:
[...] Non riuscivo a credere che nonostante tutto continuasse a non fidarsi di me.
Era come rivivere tutto da capo.. tutto quello che era successo appena tre anni prima stava succedendo ancora.
Mi buttai sul letto e mi coprii il viso con il cuscino. Era un incubo..
Un brutto incubo.
Mi sarei svegliata presto e sarebbe tornato tutto alla normalità..
Ne ero certa. [...]

Buona Lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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43 visualizzazioni al capitolo 17
43 visualizzazioni al capitolo 21
21 visualizzazioni, circa, ai capitoli 18 - 19 - 20
ieri ho postato 4 capitoli consecutivi e questo credo che abbia creato dei problemi a qualcuno che si è perso quelli centrali..
non so chi siano e non posso contattarli ma se dovessi saltare ancora dei giorni nel postare state attenti ai numeri dei capitoli..
scusate per il disguido..





Mi chiusi in camera e rimasi sola solo pochi minuti, poi lo vidi entrare.
Lo guardai male ma mi ignorò.
Si avvicinò e si sedette sul letto, accanto a me.
“come ti senti?” chiese.
“ti interessa davvero o è solo per lavarti la coscienza?” lo attaccai. Mi guardò dolce.
“mi interessa” disse.
“potrei stare meglio” risposi, fredda.
“hai ragione” disse. “vorrei scappare” aggiunse. “ma non lo farò.. prendevo quello che ha detto Monica solo come scusa ma so che non è vero”.
“e questo lo hai capito guardando realmente le telecamere o usando, semplicemente, il cervello” chiesi, acida.
“non ho chiesto a mio padre di controllare il tuo lavoro.. e non lo farò, mi fido” disse.
“hai uno strano modo per dimostrarlo” dissi. Sospirò.
“sono un po’ strano.. ma è proprio per questo che ti piaccio” disse, sorridendo. Risi.
“sei stupido non strano, è diverso” dissi.
“vieni qui” disse, aprendo le braccia. Gli andai addosso, accoccolandomici sopra.
“sei caldo” dissi, gelata.
“c’è caldo” disse. “sei tu ad essere gelata..”.
“ho freddo” ammisi. Mi strinse di più, scaldandomi e mi sentii serena e protetta. Lo abbracciai, tenendolo stretto e lo sentii darmi un bacio sulla testa.
“scusa” disse.
“nulla” risposi.
Avevamo fatto pace, ma solo fra di noi.. presto avremmo litigato con tutti quelli che ci circondavano.. lo sapevamo entrambi molto bene.
Rimanemmo fermi così per quasi un’ora poi Angelica entrò in camera nostra.
La guardammo saltare sul nostro letto contenta fino a quando non ci si buttò addosso.
La prendemmo al volo, prima che sbattesse contro di noi, facendosi male, e la presi in braccio.
“pesate” disse Luca.
“andiamo al cinema?” chiese Angelica, ignorandolo.
“al cinema?” chiesi, curiosa.
Lei non era solita fare queste richieste di punto in bianco..
Se le piaceva la pubblicità di qualche cartone chiedeva se quando sarebbe uscito saremmo potuti andarlo a vedere ma non lo chiedeva così di punto in bianco.
Annuì, timida.
“andiamo al cinema” disse Luca.
Corse in camera e io mi alzai piano, raggiungendola.
“come ci vestiamo?” chiesi, togliendole la tuta che usava per andare all’asilo.
“belle” disse contenta.
“e belle sia” dissi, prendendole un vestitino dal suo armadio. La presi in braccio e la portai in bagno, la misi nella doccia e la lavai. Evitai di bagnarle i capelli poi la avvolsi in un asciugamano.
La presi in braccio e la portai in camera. La misi sul letto in piedi e finii di asciugarla, poi la vestii.
“vai a prepararti, finisco io” disse Luca, raggiungendoci già pronto.
Obbedii e andai in camera a vestirmi, lasciando a lui il compito di pettinarla e metterle le scarpine.
Mi cambiai, semplicemente, vestiti e mi aggiustai il trucco lavandomi il viso, riuscendo a non toglierlo, poi mi pettinai.
Li raggiunsi in sala già pronta e li vidi intenti a prendere le chiavi della macchina.
“possiamo andare” dissi, affiancandoli.
Angelica saltellò contenta fino alla porta e noi fummo costretti a correrle dietro quando la sentimmo aprirla.
La raggiungemmo che era già sulle scale.
Luca la prese al volo prima che potesse scendere da sola e scendemmo le scale tranquilli.
Salii in macchina mentre Luca la mise nel seggiolino e le allacciò la cintura, poi salì al posto del guidatore.
“sai perché vuole andare al cinema?” chiese, senza farsi sentire. Negai col viso e lui mise in moto.
Avremmo scoperto perché tanta fretta di andare al cinema solo quando saremmo arrivati li.. prima non avrebbe parlato.
La guardai voltandomi col viso e la vidi assorta nei suoi pensieri..
“vorrei sapere cosa le prende” dissi, rivoltandomi in avanti.
“vorrei saperlo anche io” disse Luca, guardandola, momentaneamente, dallo specchietto retrovisore.
Stavo iniziando a preoccuparmi.. parecchio.. e non ero l’unica..
Non era assolutamente da lei comportarsi così..
Chissà cosa le era preso..
 
 
 
 
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Note dell’Autrice:
Come mai tanti capricci da parte di Angelica?
Beh.. il ‘mistero’ lo svelerò nel prossimo capitolo.. nel frattempo sono curiosa di sapere voi cosa pensate..
   
 
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