Rufy si è stabilito sull’isola delle donne e, cedendo alla corte serrata di Hanckok, alla fine l’ha sposata: è stato un matrimonio molto bello a cui noi tutti abbiamo partecipato, ed è stata anche l’ ultima volta che siamo stati tutti insieme. La cerimonia si è tenuta su un’isoletta disabitata, hanno partecipato un mucchio di persone e la festa è durata per giorni… Tutti noi abbiamo silenziosamente affidato il capitano alla piratessa, perché lo proteggesse, sapevamo bene che, malgrado le apparenze, Rufy era cambiato.
Questo matrimonio, che ci aveva lasciato piuttosto scettici, alla fine si è rivelato la scelta migliore: insieme sono davvero felici.
Il nostro capitano, ora riesce a vivere una vita moderatamente tranquilla e si è rimesso persino a collezionare armature e insetti, riprendendo alcune sue vecchie passioni.
Le Kuya durante le loro scorrerie gli procurano le armature, mentre agli insetti ci pensa lui stesso: dopo aver catturato tutti quelli sull’isola delle donne e dintorni, si è recato personalmente sull’ arcipelago Boeing a catturare quelli giganti di cui Usopp gli aveva parlato.
Il risultato di questa spedizione sono almeno una ventina di gabbie in cui sono rinchiuse quelle mostruosità di cui Rufy si prende amorevolmente cura e che non esita a cavalcare bardato in scintillanti armature, per il divertimento di tutta l’ isola.
 Negli ultimi tempi la “normalità” della vita Rufy è stata rotta dalla nascita di Ace, suo figlio, il bimbo, ora avrà a stento tre anni, è una vera peste, ma con lui il nostro capitano sembra essere tornato quello di un tempo. Ora riesce di nuovo a essere completamente spensierato, giocherellone, folle e quella vena di malinconia e rassegnazione è completamente scomparsa e ad essa si è sostituito qualcos’altro, perché vedendo il mondo attraverso gli occhi di suo figlio, è tornato a vederne anche tutta la meraviglia.
Quando Garp ha saputo di essere diventato nonno ancora una volta, si è precipitato sull’isola della piratessa, e, dopo aver dato un pugno a Rufy, ha annunciato che il piccolo sarebbe diventato un ottimo marine e ha suggerito di abbandonarlo nel bosco per rafforzarne la tempra. Non so se sia stato il pugno a Rufy o il suo incauto suggerimento a scatenare le ire di Hancock fatto sta, che dopo appena due ore dal suo sbarco, è stato sbattuto fuori dall’ isola a calci.
Non che quel bambino abbia davvero bisogno di protezione, o di allenamento: se ha ereditato anche solo metà della forza e dell’indole dei propri genitori a breve ci ritroveremo con un nuovo re dei pirati.
Quando Garp è riuscito a tornare, pesto ma felice, al suo villaggio, lo si è visto, ubriaco, festeggiare con Makino, Dadan e il sindaco la nascita di un altro nipotino, e noi non siamo stati da meno, quando l’ abbiamo saputo; la notizia l’ho portata io, nella maggioranza dei casi. Tutti, con tempi diversi, ci siamo precipitati sull’ isola per conoscere il piccolo Ace e portargli qualche regalo.
Il cambiamento che ho visto svilupparsi in Rufy in questi ultimi tempi è stato davvero straordinario, per questo non mi ha stupito più di tanto la lettera che abbiamo ricevuto poco tempo fa. Non c’era nessuna spiegazione, solo una richiesta: 1Y, one year, un anno; proprio come ai vecchi tempi.
Sistemare i miei affari non è stato molto difficile, ho affidato tutto al mio secondo e a Nojiko: non sono state necessarie spiegazioni, sapevano che dovevo partire.
Più difficile è stato dire addio alla mia nuova vita, ma la risposta non poteva che essere una.
L’anno stabilito è quasi terminato, tra una settimana mi imbarcherò e raggiungerò la destinazione, non vedo l’ora di rivedere tutti i miei compagni, nell’aria c’è odore di avventura.