Quel giorno pioveva, me ne stavo in camera mia a guardare le gocce che cadevano forti sulla mia finestra. Ogni tanto il vento penetrava nelle fessure delle vecchie finestre della mia casa, producendo un fischio. Io, odiavo con tutto il cuore i giorni di pioggia, mi davano un senso di tristezza, di vuoto. Un fulmine aveva appena attraversato il cielo, quel cielo grigio scuro, che non lascia penetrare neanche un raggio di sole come una coperta. Erano le 16.00 circa. Come vi ho detto prima mi piace molto scrivere e disegnare, così presi uno dei tanti foglio accatastati sulla mia scrivania, e mi misi a leggerlo. Dopo averlo letto presi un foglio bianco e mi misi a disegnare. Così passarono le ore. Dopo cena, cena abbastanza sostanziosa, presi un quaderno, uno di quei quaderni che ora vanno di moda a tinta unita. Iniziai un nuovo capitolo, avrebbe raccontato la mia storia. Scrissi “Capitolo 1”. Ad un certo sentii un rumore strano. Non capivo da dove proveniva. Era come se qualcosa era incastrato non riusciva ad uscire. Poi dalla mia libreria schizzò via uno dei miei quaderni vuoti. Volò e si appoggiò sulla mia scrivania. Si aprì di scatto. Un vento forte inondò la mia stanza un mulinello, si formò nel quaderno, gli oggetti ne venivano aspirati all’interno. Poi un raggio di luce inondò la stanza. Poi i ricordi si fanno vaghi, ricordo dolo di essere stata come portata via a forza dalla mia stanza, e per quanto provavo a liberarmi non ci riuscivo. NB: so che è un po’ corto ma spero vi piaccia