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Autore: Lallywhite_Lady Norris    04/05/2013    8 recensioni
Finalmente dopo un viaggio lungo due mesi, Ranma è riuscito a cambiare molte cose di se e soprattutto a capire una cosa molto importante. Purtroppo però si troverà a combattere ancora una volta..e ancora una volta dovrà difendere con le unghie e con i denti tutto ciò che ha di più caro al mondo: Akane! Vincerà anche questa battaglia o questa volta sarà la fine di Ranma Saotome??
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ranma ancora non credeva ai suoi occhi. Non poteva essere vero!
Quella stanza era lo scenario del suo incubo ed ora lui vi era dentro.
Era teso e non sapeva come comportarsi, così quasi istintivamente aveva stretto la mano di Akane ancora più forte, in modo da essere sicuro che lei fosse ancora al suo fianco.
La ragazza intuito lo stato d’animo del marito, aveva stretto a sua volta la mano del giovane, così da infondergli coraggio:
«Amore..va tutto bene, io sono qui con te!»
Ma Ranma continuava a restare in silenzio. Per la prima volta in vita sua era decisamente spaventato.
«Ranma, guardami per favore!»
Ridestatosi dai suoi pensieri, il codinato si era voltato verso la moglie, incrociando il suo sguardo, leggermente terrorizzato.
«Amore se vuoi andare via, basta dirlo! Non mi importa che figura farà la palestra! L’importante è che tu ti senta meglio!»
«Akane, io…»
Non aveva fatto in tempo a finire la frase, perché Mousse, accortosi della loro presenza, aveva deciso di avvicinarsi ai suoi amici per salutarli:
«Ehi, ragazzi! Siete arrivati finalmente! Tutto bene?»
Ma a Mousse era bastato guardare Ranma negli occhi per capire che niente andava bene.
«Ehi..ma che succede?»
Silenzio. Nessuno dei due si accingeva a rispondergli, cosa che lo aveva innervosito parecchio!
«Insomma! Vi decidete a dirmi cosa succede??»
Così, Ranma, un po’ per esasperazione e un po’ perché voleva un conforto, si era deciso a spiegare il tutto all’amico:
«Questa è la stessa stanza con lo stesso pavimento che sogno tutte le notti!»
Dopo aver sentito quelle parole, a Mousse era gelato il sangue.
«Ma com’è possibile?»
«Non lo so, Mousse! So solo che un senso di angoscia mi sta uccidendo dentro! Akane…»
La ragazza sentendosi chiamare dal marito, si era voltata a guardarlo intensamente, cercando di infondergli coraggio:
«Amore, dimmi..»
«Per tutta la sera non voglio che ti allontani nemmeno un secondo da me! Intesi? Non andare da nessuna parte se non ci sono io! E nel caso mi assentassi un secondo, rimani con Mousse! Ti prego!»
Akane aveva capito che Ranma era decisamente teso, così aveva fatto un cenno con la testa, decidendo di rispettare le richieste del suo uomo. Era preoccupato. E non era da lui!
«D’accordo, tesoro! Te lo prometto!»
«Mousse, stai attento anche tu!»
«Va bene!»
Stringendo la moglie ancora di più contro di se, Ranma quella sera avrebbe tenuto tutti i suoi sensi all’erta. Perché era sicuro che il suo incubo sarebbe diventato realtà.
 
Alla festa erano giunti anche Ryoga e Ukyo. L’invito era arrivato anche alla cuoca di okonomyiaki e lei stessa era rimasta stupita di quel gesto, anche perché non sapeva chi ci fosse dietro a tutto ciò.
Entrando dentro alla sala, i due ragazzi si erano accorti dei loro amici e così si erano diretti verso di loro:
«Ciao, ragazzi! Anche voi qui? Che sorpresa!»
I terzetto si era girato e quando avevano capito che si trattava di Ucchan e Ryoga, tutti si erano voltati salutandoli con calore. Era dal matrimonio di Ranma e Akane che non si vedevano!
«Ucchan! Ryoga! Come state?»
Mousse era molto contento di vedere i suoi amici, in fondo erano un gruppo ben affiatato, e anche se molto spesso si erano affrontati, tutti si volevano un gran bene!
«Stiamo bene, Mousse! Anzi..direi che non siamo mai stati meglio!»
Quelle poche parole avevano avuto il potere di distogliere per cinque minuti la testa di Ranma dalle preoccupazioni! Non si era accorto, appena li avevano visti, che Ucchan e Ryoga si stavano tenendo per mano! Capite le parole che aveva pronunciato Ryoga, si era voltato completamente verso di loro e con un sorriso aveva iniziato a parlare:
«Beh, credo che le cose siano piuttosto chiare, visto che siete mano nella mano! Sono molto contento per voi!»
«Grazie, Ranchan! Io e Ryoga a furia di passare tanto tempo insieme, ci siamo accorti di amarci e qualche giorno fa al luna park, mi ha chiesto di diventare la sua ragazza! Sono molto felice ora!»
«Siamo molto felici per voi! State bene insieme!»
Sentire la voce di Akane era ancora un piccolo trauma per Ryoga, ma presto sarebbe rimasto solo un caro ricordo, visto che aveva capito di amare seriamente Ukyo.
 
D’un tratto tutti gli invitati presenti in quel salone erano stati richiamati all’attenzione. Entro qualche minuto il padrone di casa avrebbe fatto il suo ingresso.
Come promesso infatti, un uomo era in cima alle scale e stava scendendo. Appena la luce aveva illuminato il viso, tutti, specialmente il lato femminile, erano rimasti stupiti da tanta bellezza!
Davanti ai loro occhi vi era un giovane ragazzo sui venticinque anni, alto, muscoloso, con occhi grigi e capelli ramati spettinati. Era uno spettacolo. Eppure il suo sguardo era agghiacciante. Metteva i brividi. Questa era la sensazione che aveva sentito Akane, che si era stretta ancora di più al suo amore.
«Signori e signore..benvenuti! Vi ringrazio per aver partecipato a questa serata di beneficenza! Il mio nome e Haikiri.»
Il giovane aveva spostato lo sguardo su una giovane ragazza. Guardandola era rimasto folgorato da tanta bellezza. Era incantevole! I suoi occhi color nocciola erano bellissimi, si vedeva subito che emanavano sincerità, forza e determinazione. Era uno sguardo che in vita sua non aveva mai visto nelle altre ragazze che aveva avuto al suo fianco. Oltre a quegli occhi stupendi, la giovane vantava un corpo da fare invidia a chiunque! Quell’abito lungo di quel viola acceso le stava d’incanto e inoltre valorizzava a pieno tutte le sue forme. Era incantato da tanta bellezza! Finalmente aveva trovato la persona che stava cercando da secoli. L’unica cosa che in lei stonava era il giovane che teneva per mano.
Con un solo sguardo aveva capito che quel giovane ragazzo, dall’acconciatura piuttosto buffa, si sarebbe dimostrato un avversario piuttosto scomodo, ma lui era Haikiri, colui che presto si sarebbe impadronito del mondo intero e nessuno glielo avrebbe impedito. Nemmeno uno sciocco ragazzino.
Continuando a fissare Akane dritto negli occhi, il ragazzo dai capelli ramati si era avvicinato alla coppia e molto arrogantemente si era messo dinanzi a loro, prendendo la mano della ragazza e baciandola:
«Lasciami dire che non avevo mai incontrato tanta bellezza in tutta la mia vita!»
Piuttosto infastidita da quel modo di fare, la ragazza aveva risposto molto educatamente, ma con un tono decisamente glaciale:
«La ringrazio molto per i suoi complimenti, ma in questa sala, come può ben notare vi sono altrettante bellezze di cui poter godere la compagnia! Questo al mio fianco è mio marito!»
Un sorriso arrogante si era impadronito di quel ragazzo misterioso. Aveva capito fin da subito che quella ragazza era particolare. Aveva sostenuto il suo sguardo senza la benché minima esitazione. Si, era lei quella che stava cercando! Poi aveva deciso di rivolgersi anche a quello stupido ragazzo che le stava a fianco e che in quel momento, se avesse potuto, lo avrebbe preso volentieri a calci!
«Perdona la mia irruenza, ma tua moglie è decisamente molto bella!»
«Avendola sposata, direi proprio che lo sappia già non credi?»
Si vedeva lontano un miglio che quei due si detestavano, ma nessuno dei due sembrava voler cedere, così gli amici del codinato avevano deciso di intervenire, visto che l’atmosfera si stava decisamente surriscaldando! Il primo ad intervenire era stato Mousse:
« Ehi, visto che ci siamo anche noi, che ne diresti di presentarti e farci anche sapere il motivo del tuo invito, visto che nessuno di noi ti conosce? Io sono Mousse e loro Ryoga e Ukyo!»
«Mi chiamo Haikiri, questo ve l’ho già detto. Vi ho invitato qui perché questa è una festa di beneficenza e alle vostre palestre e ristoranti, un po’ di pubblicità potrebbe fare comodo!»
Ranma continuava a fissare il ragazzo senza battere ciglio, non si fidava di lui. Questo era chiaro. Per di più ci aveva provato con sua moglie e questo lo aveva reso ancora più nervoso di quanto già non fosse!
Ryoga e Ukyo avevano intuito che qualcosa stava attanagliando l’amico, ma quello non era decisamente il momento migliore per chiedere spiegazioni. Più tardi si sarebbero chiariti.
«Beh, ora vi auguro buona serata e spero che vi godiate questa festa!»
Con un sorriso tagliente aveva dato le spalle al gruppo di amici e se n’era andato verso gli altri ospiti.
 
Akane era rimasta piuttosto turbata da quell’incontro. Aveva sentito una strana sensazione quando le aveva baciato la mano e le aveva messo i brividi! Ne avrebbe parlato con Ranma appena sarebbero arrivati a casa, per il momento voleva solo riuscire a calmare il marito, visto che era teso come una corda di violino.
«Amore che ne dici? Balliamo?»
Ranma aveva acconsentito molto titubante. Fosse dipeso da lui se ne sarebbe tornato subito a casa, ma per il bene di Akane aveva voluto rimanere, così presa la sua mano l’aveva condotta verso il centro della sala, trasformato in pista da ballo.
Stringendosi fra le sue braccia, la ragazza aveva provato come sempre la solita scarica elettrica che investiva la sua schiena. Nonostante la tensione che era presente in quella stanza, il tocco di suo marito le faceva sempre quell’effetto.
«Sai, anche in momenti come questo…le tue mani su di me mi fanno sempre sentire emozioni incontrollabili!»
Ranma sentendo quelle parole, aveva sorriso compiaciuto e uno sguardo malizioso si era impossessato dei suoi occhi:
«Beh mia cara…lo stesso vale per me..non vedo l’ora del dopo festa!»
Entrambi si erano sorrisi compiaciuti, contenti che forse la tensione li stava leggermente abbandonando e cercando di godersi la serata.
 
Mousse quella sera stava all’erta e cercava di notare se qualcosa era poco convincente, finchè…qualcuno non era entrato nel salone…Shampoo!
Il suo cuore si era fermato di colpo alla vista della bella cinesina, che appena lo aveva notato, lo aveva incenerito con lo sguardo!
Shampoo era bellissima, come sempre del resto. Quella sera indossava un abito corto senza spalline di un verde acqua e ai piedi aveva dei sandali dello stesso colore. Era stupenda. Appena si era avvicinata, il respiro di Mousse aveva cominciato ad essere più veloce e più pesante e non era solo per la visione della sua bella. Ora erano guai seri.
«Ma tu guarda chi si vede! Mousse, il FUGGIASCO!»
«Che vuoi, Shampoo?»
La cinesina era rimasta a bocca aperta! Cioè..questo dopo essere stato con lei ed essere scappato, ora faceva finta di cascare dalle nuvole come se non si ricordasse che una notte di qualche settimana avevano fatto l’amore. Si stava innervosendo e stava facendo una fatica a trattenere le mani che in quel momento le bruciavano da matti.
«Sei solo un idiota, ecco quello che sei! Dovevi scappare in quella maniera?»
«Senti, non mi sembra proprio il caso di parlare di questo proprio in un luogo del genere! Soprattutto non dopo tutti i problemi che stanno venendo fuori! Perciò se hai voglia di stare a questa festa va bene, però non stressarmi con le tue angosce, perché ci sono cose ben più importanti a cui pensare di te che fai l’isterica!»
Raggelata da quelle parole, alla cinesina stavano cominciando a riempirsi gli occhi di lacrime, poi però Ranma si era accorta della presenza di Shampoo e memore di quello che gli aveva confidato l’amico, si era deciso ad agire.
«Akane, non vorrei mai farlo, ma ti dispiacerebbe ballare con Mousse, così io vedo se posso risolvere la situazione con Shampoo?»
La giovane Tendo era rimasta sorpresa da quelle parole e una piccolissima fitta di gelosia si era fatta spazio dentro di se. Ranma vedendo lo sguardo della sua amata rabbuiarsi, aveva intuito i suoi pensieri e si era ricordato che la moglie non sapeva assolutamente nulla di quanto accaduto tra i loro amici, così si era affrettato con le spiegazioni:
«Ehi, piccola! Non fraintendere! Non è perché Shampoo mi viene ancora dietro che devo chiarire!»
«E allora perché?»
Ranma aveva sorriso, compiaciuto della gelosia che l’aveva investita.
«Shampoo e Mousse hanno avuto una notte di…passione! Solo che poi il nostro ragazzo ha ben deciso di squagliarsela, perché non crede che lei lo ami davvero!»
Sorpresa da tutto ciò, Akane era rimasta senza parole! Guardandola divertito, Ranma si era avvicinato al suo orecchio:
«Adoro quando sei così gelosa! Mi fai impazzire!»
Leggermente rossa in viso, lei lo aveva guardato negli occhi e gli aveva sorriso, aggiungendo che gli avrebbe dato una mano.
Avvicinandosi alla coppia, Ranma aveva teso la mano a Shampoo, e questa, capendo che l’amico sapeva tutto, aveva deciso di accettare l’invito, perché altrimenti dalla rabbia che aveva in corpo, avrebbe scatenato un putiferio.
«Shampoo, capisco che Mousse non si sia comportato bene, però da una parte devi capirlo! Non è facile nemmeno per lui!»
«Lanma, non giustificarlo! È scappato come un ladro, come se essere stato con me fosse la cosa più sbagliata di questo mondo! Ma la cosa che mi fa stare più male è quello sguardo freddo e distaccato che mi riserva da quando è tornato! È cambiato! Non è più il mio Mousse!»
«Mousse ha solo più stima di se stesso! Lui ti vuole un gran bene, solo che non vuole più soffrire! E su questo non credo che tu possa dargli torto, visto che lo hai sempre e solo ricoperto di umiliazioni!»
«Si, lo so! Ma io gli ho confessato di amarlo! E sono sincera!»
«Shampoo mettiti nei suoi panni! Credi che sia facile per lui, nonostante ti ami con tutto se stesso?»
«Davvero mi ama?»
«Guarda che si vede lontano un chilometro! Solo che per adesso devi dargli i suoi tempi e non fargli pressione! Accetta la situazione per com’è e non deluderlo! Prima o poi riuscirai a riconquistarlo!»
«Forse hai ragione! In fondo l’ho fatto soffrire parecchio in passato! Senti, mi ha detto che ci sono dei problemi..che succede?»
«Ne parliamo più tardi va bene? Cerchiamo di goderci la serata, anche se è piuttosto difficile!»
 
La festa era proseguita senza intoppi e Ranma si era rilassato almeno un po’. Ora aveva preso sua moglie per la mano e l’aveva condotta verso la macchina. Salutando tutti erano entrati nell’abitacolo e si stavano dirigendo verso casa.
Un’ombra li stava inseguendo.
 
Arrivati all’entrata Akane si era voltata verso il marito e sensualmente gli si era avvicinata:
«Visto mio caro artista marziale? Non è successo niente di pericoloso! Sono sana e salva tra le tue braccia!»
Ranma sorrideva divertito! Quant’era bella la sua Akane! Era ogni giorno più felice di averla al suo fianco. Era follemente innamorato di quella donna!
«Beh..forse questa volta devo darti ragione..sono stato un po’ troppo ansioso!»
Delicatamente l’aveva attirata a se e la ragazza si era avvicinata di molto alle sue labbra:
«No..non mi dire…Ranma Saotome che ammette di aver sbagliato! Sono allibita!»
«Ridi pure…che adesso ti faccio ridere io…e come si deve! Ne hai parecchie di cose da scontare stasera!»
«E sarebbero?»
«Per primo la tua arroganza quando sei scesa dalle scale dopo che ho visto il tuo vestito..per secondo il fatto che mi hai detto che ogni volta che ti tocco ti emozioni…»
«Ma questo..dovrebbe solo farti piacere!»
«Infatti…è solo una scusa per darti delle motivazioni…eheheheheh..e terzo…eri gelosa di Shampoo, ma questo diciamo che mi ha fatto piacere..e quarto..il fatto che ti sei permessa di prendermi in giro perché stasera non è successo niente! beh..si..direi che adesso è tempo di vendicarmi!»
E senza attendere un minuto in più, l’aveva attirata a se baciandola voracemente e cominciando ad esplorare con le proprie mani quel corpo che per tutta la sera aveva bramato. Però Akane voleva farlo aspettare ancora..
«Ehi, mio angelo vendicatore…aspetta..ora devo andare un attimo in bagno!»
Staccatasi da lui gli aveva fatto un sorriso malizioso e si era diretta verso la toilette. Ranma sorrideva completamente compiaciuto! Non vedeva l’ora di passare una notte indimenticabile con la sua stella.
Poi era successo tutto in un secondo.
 
Dal bagno era arrivato l’urlo acuto e terrorizzato di Akane, così Ranma era corso verso di lei e quello che aveva visto con i suoi occhi lo aveva mandato in trance:
Haikiri era fuori dalla finestra, sospeso nel vuoto, con un’Akane priva di sensi tra le sue braccia. Con sguardo di sfida si era rivolto al codinato:
«Mio caro da adesso la tua giovane sposa è sotto la mia tutela! Diverrà la sposa del mio signore e presto una nuova era inizierà!»
«Bastardo, lasciala! AKANEEEE!!!»
Ranma si era fiondato verso quel ragazzo, ma un potente fascio di luce lo aveva investito, scaraventandolo contro la parete del bagno.
In un secondo Haikiri era sparito nel nulla.
 
All’esterno di casa Saotome quattro ragazzi stavano correndo verso l’entrata fino a quando non avevano sentito una voce disperata e rotta dal pianto gridare all’impazzata:
«AKANEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!»
Mousse, Shampoo, Ryoga e Ukyo si erano fiondati in quell’appartamento e appena avevano visto il loro amico accasciato per terra, ferito e disperato, un nodo alla gola si era presentato violento in ognuno di loro. Nessuno riusciva a muovere un muscolo.
 
Alle loro spalle due piccole figure erano arrivati nella casa, con il respiro piuttosto affannato, visto la lunga corsa che avevano fatto:
«Maledizione, Happy! Siamo arrivati troppo tardi! Akane è già stata rapita!!»
Sentendo quelle parole, tutti ad eccezione di Ranma si erano voltati verso i due vecchietti, con lo sguardo carico di terrore.
Obaba si era poi voltata a guardare Ranma, che ancora inerme per terra, aveva uno sguardo perso e fisso nel vuoto. Sembrava avesse smesso di vivere. Se fossero arrivati solo cinque minuti prima.
 

 
   
 
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