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Autore: likebloodinmyveins    05/05/2013    1 recensioni
Questo è il diario di Margaret, una ragazza come tante altre.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Nessuna conoscenza basilare del mondo ti farà vedere in esso la vera bellezza, bisogna guardare con i sensi senza escludere la possibilità di vedere un uomo volare, allora sì che la nascita di un fiore durante l'inverno ti farà emozionare"
 
Tratto dal diario di Margaret, una ragazza come tante altre.
 
Cercai una scusa per guardarlo in viso, finsi di esser concentrata sulla città che, incurante della totalità dell'universo, si erigeva dal terreno e ci intimoriva con la sua imponenza. I palazzi sorgevano come funghi, uno accanto all'altro, compatti, schierati ad esercito, i negozi aperti e le persone erano il contorno vivo di quel luogo, e persino noi inconsapevolmente ne facevamo parte.
Tutto sembrava avere un ruolo preciso sul pianeta, gli alberi, le case, i cani, i gatti, il sole e i gabbiani, nessun errore, eppure qualcosa che andava oltre questa magnificenza c'era: l'emozione.
Emozioni che sanno far soffrire o gioire come se niente fosse.
Mentre osservavo il cielo azzurro feci cadere il mio sguardo sul suo collo, i miei occhi corsero immediatamente alla sua bocca, al suo naso e infine ai suoi occhi.
Erano smeraldi incastonati in una pietra bianca, brillavano di luce propria e trasmettevano un calore che nemmeno il sole era in grado di diffondere.
Era bello da mozzare il fiato. Fissai per qualche istante i suoi lineamenti, mi incantai al pensiero di baciare le sue labbra, dovevano essere così morbide.
La sua voce interruppe il silenzio.
"Dove andiamo?" sul suo volto fece capolino un sorriso malizioso.
"Dove vuoi" balbettai non sapendo che altro dire.
Tom mi si avvicinò e inavvertitamente mi strinse la mano e mi strattonò per farmi fermare. Eravamo ad un incrocio lontano dal centro, poco più in là era ben visibile una striscia azzurra:il mare. Sogghignò e mi baciò la fronte, poi senza chiedermi il permesso mi sollevò e mi mise a cavalcioni sulle sue possenti spalle. Da lì la visuale era fantastica, i passanti sembravano infinitamente più piccoli e più insignificanti.
Tra una risata e l'altra giungemmo al mare, il sole, da qualche parte alle nostre spalle, ci riscaldava piacevolmente, i nostri respiri erano sincronizzati nell'aria calda. Tutto era perfetto.
Tornai a poggiare i piedi per terra, il suo braccio mi cingeva la vita e i nostri sguardi si perdevano laddove il mare finiva, laddove nessun occhio poteva guardare.
I pesci guizzavano felici fuori dall'acqua limpida e i gabbiani volavano in ampie parabole attorno a loro, la natura si mostrava in tutta la sua spontaneità.
"Adoro il mare" annunciò portandosi le mani in tasca.
"Anche io" 
"Ti ho portato qui perché volevo condividere qualcosa di speciale con qualcuno che ne valesse la pena" ammise imbarazzato grattandosi il naso.
Sotto quel vasto cielo mi sembrò così tenero e indifeso, rimasi sbalordita per un attimo, il sangue mi affluì rapidamente alle guance e arrossii.
Scossi la testa incredula, mi sembrava tutto così surreale.
Girai la testa verso di lui e feci scivolare i miei occhi sui suoi, come a chiedere conferma di ciò che aveva appena detto, lui annuì alla mia domanda muta.
"Tu non hai paura che io possa buttare via tutto ciò che mi stai offrendo?" mi informai indiscreta.
"Sì, ma a volte bisogna pur rischiare"
Una risposta spiazzante.
"Il gioco ne vale la candela?"
"Ti conosco poco, ma quel che ho visto in qualche modo mi è bastato per capire"
"Cosa ti ha colpito di me?" chiesi curiosa.
"Il tuo portamento fuori da quella vetrina. Tu eri così sicura, fiera e forte come tante ragazze si mostrano, ma mi hai lanciato un'occhiata come nessun'altra ragazza aveva mai fatto"
"Cioè?"
"Piena di calore e piena di tutte quelle piccole cose che fanno piacere a chi viene osservato, tu sei stata quello per me, uno sguardo carico di emozione"
Una confessione che faceva bene all'anima.
Non trovando le parole giuste presi la sua mano e la portai all'altezza del mio cuore, sentii il calore della sua mano fondersi col battito, in un attimo la normalità mi scivolò di dosso per regalarmi un istante irripetibile, lo accolsi a braccia aperte.
"Non ti preoccupare, non saprò farti del male o ferire i tuoi sentimenti"
Lui con tutta la sua forza mi abbracciò, io socchiusi gli occhi e qualche secondo dopo sentii la sua bocca sulla mia, un pugno di farfalle si liberò nel mio stomaco e mi tenni alle sue braccia per non cascare.
La spiaggia, il mare, le navi, i pescatori, il cielo, i palazzi lontani, era tutto veramente perfetto. Tom era perfetto.
Mi prese una mano e mi tirò sulla sabbia, ci sdraiammo e rimanendo abbracciati ascoltammo in silenzio le onde lambire la riva con regolarità, sentendo pulsare le vene di felicità.
 
Waking up I see that everything is ok 
The first time in my life and now it's so great 
Slowing down I look around and I am so amazed 
I think about the little things that make life great 
I wouldn't change a thing about it 
This is the best feeling.
It's the state of bliss you think you're dreaming 
It's the happiness inside that you're feeling 
It's so beautiful it makes you wanna cry 
   
 
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