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Autore: Robz    06/05/2013    3 recensioni
Ero in ginocchio sulla neve, il sangue che mi usciva dalla pancia era l’unica cosa che mi riscaldava. Cominciavo a vedere tutto nero, la testa mi girava violentemente, mentre sentivo gli ibridi ritirarsi, richiamati da un stratega nascosto.
“Boom, Boom”
Ecco i cannoni che annunciano la morte di due tributi, e ora è rimasto solo il vincitore…
Il 34° Hunger Games era finito.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Harry si mette vicino a me mentre aspettiamo che Flint finisca, poi rientriamo per dare i nostri addii ai nostri famigliari.


Avevo salutato i miei genitori. Non avevamo parlato molto, eravamo solo in ginocchio per terra abbracciati mentre mia madre piangeva.
Io ero ancora sotto shock. Non ragionavo. Pensavo solo “Devo andare nell’arena a morire.”
Arrivarono i pacificatori dicendo ai miei genitori che devono andare.
Mio padre si era ribellato quando, non staccandosi da me, l’alzarono con forza.
Era un’azione che è durata pochi secondi.
Mio padre strattonò via i pacificatori solo per poi girarsi e tirare un pugno a quello a destra mentre l’altro cercava di fermarlo.
Mio padre non è per niente piccolo.
Anni ed anni a lavorare nelle miniere hanno creato braccia e spalle grosse e forti sul suo corpo.
Solo una volta l’avevo visto così, ma era ubriaco.
Era appena morta la mia sorellina di 2 anni per colpa dell’influenza.
Moon era il suo nome. Chiamata così per la sua chioma bianca-bionda e il suo viso rotondo che ricordava una luna piena.
Mia madre non aveva abbastanza soldi per pagare i medicinali per farle scendere la febbre che toccava anche i 40°
Mio padre si era ubriacato per questa perdita. Dei pacificatori l’avevano trovato tardi nella notte, quando doveva essere in casa, e l’avevano portato a casa.
Mio padre, una volta rientrato in casa, si era rivolto tirando calci e pugno ad entrambi i pacificatori.
Il giorno dopo venne frustato violentemente davanti al distretto 12.
25 colpi di frusta che non dimenticherò mai.
“Questa è l’ultima volta!” urla il pacificatore che era stato colpito.
Guardando il suo viso l’avevo riconosciuto subito. Era Lante, quello che aveva sùbito 2 pugni in pancia da parte di mio padre la sera che era ubriaco.
Gli tirò un pugno dritto sul naso per poi trascinarlo fuori dalla stanza.
Mia madre non mi salutò neanche, era corsa dietro a mio padre
che urlava perché strappato da me.
Le porte si chiusero e io rimasi immobile dove salutavo i miei genitori.
Poco dopo entrò Liz, con gl’occhi rossi.
Di sicuro era già andata a salutare suo fratello.
Appena mi vide mi saltò in braccio stringendomi il più possibile.
“Shh, calma Liz..”
Ironico come ero io quella che la stava calmando quando in realtà rischio di scoppiare in uno stato simile al suo.
“Non so cosa dire – balbetta- voglio che Harry vinca, ma voglio anche che tu vinca!”
La strigo e basta, sapendo che non potevo sicuramente vincere.
Oltre al fatto che non sopporto la vista del sangue, non so difendermi.
L’unico mio vantaggio è che apprendo facilmente le cose.
La mia salvezza sarebbe quella di imparare tutto il possibile prima dei Games.
I pacificatori entrato e prendono Liz, che prima di uscire mi manda un bacio.
Poi entrò mia zia con il mio cuginetto. Non avevamo parlato molto.
Tenevo in braccio Haymitch per tutto il tempo, pensando al fatto che non l'avrei più rivisto.
Mia zia mi abbracciava senza dire niente.
I pacificatori erano arrivati anche troppo presto e portarono via mio cugino e mi zia

Nessun’altro era entrato a salutarmi. Più che altro perché non parlavo quasi mai con nessuno in scuola.

“Entrate!” ci ordina Flint mentre guardavamo il treno come se fosse un’animale mai visto.
Non ero mai salita in treno. Anche perché non si può viaggiare tra i vari distretti di Panem.
Salgo e poi seguo Harry in una stanza piena di leccornie che emanano un misto di profumi stupendi.
Mi buttai subito al buffè, prendendo un po’ di tutto, o almeno cercando.
C’erano così tante cose che in un piatto non ci stavano neanche la metà.
Harry mi imita, guardando i cibi come se potessero sparire tra qualche secondo.
Dopo mangiato sprofondo su un divano viola scuro e morbido, passandoci sopra la mano incantata.
Cambiava colore, se passavo la mano verso l’insù diventava più scuro, se lo lisciavo tornava il colore di prima.
“Come faremo?” brontola Harry mentre si siede davanti a me sul divano identico al mio.
“Come faremo cosa?” rispondo io confusa.
“Ad avere gli sponsor..” risponde lui irritato.
Il distretto 12 non aveva mai avuto un vincitore. Perciò noi eravamo senza mentore.
“Non farà Flint?” gli chiedo preoccupata.
“Secondo te uno della capitale ci aiuterà?” dice lui sbuffando.
In effetti aveva ragione, cercavo di ricordare gli anni passati, se i tributi avevano mai avuto qualche regalo da uno sponsor, o se mostravano qualcuno dicendo che fosse il loro mentore, ma niente mi veniva in mente.
Harry capisce che ci ho ragionato su, e mi sorride sarcasticamente.
“Ecco perché non abbiamo mai avuto un vincitore” dice lui sbuffando

“Siamo arrivati!” urla Flint da dietro la mia porta.
Dopo aver parlato con Harry ieri ero andata in camera mia, con il senso di arresa già in me. Mi ero fatta una doccia e mi ero cambiata per poi andare sul letto. Non riuscivo a dormire per colpa delle immagini che mi irritavano appena chiudevo gl’occhi. Erano quasi tutte di sangue e io che morivo.
Verso le 3 di mattina ero riuscita a prendere sonno finalmente, e perciò avevo dormito per tutto il resto del viaggio.
Mi vesto velocemente e esco dalla stanzetta.
Fuori trovo Flint e Harry che aspettano, poi Flint ci conduce verso la porta per uscire dal treno.
Appena metto piede fuori vengo invasa da luci abbaglianti, capendo poi che erano dei fotografi.
Harry mi prende il braccio mentre ero stordita
“Stai attenta a non cadere” mi sussurra violentemente.
Ci mettono a sedere in una macchina e poi ci portano ad un palazzo enorme.
Ci fanno fare scale e ascensori finché non mi lasciano in una stanzina sparendo.
Dentro trovo due uomini e una donna
La donna aveva la testa piena di trecce verdi, gialli, rossi e arancioni. Rossetto verde e un tono giallognolo alla pelle. Un tatuaggio sul collo che andava sulla spalla sinistra fin sotto al suo vestito verde acqua.
Per quello che vedevo il tatuaggio era un ramo di un albero viola con fiori azzurri e un uccello arancione.
I due uomini erano uguali, tranne che per gli colori. Uno aveva capelli Blu, mentre l’altro li aveva oro. Quello con i capelli blu poi aveva rossetto, eyeliner, smalto e blush oro. Mentre quello con i capelli oro tutte le stesse cose solo di colore blu. Forse erano gemelli, però avevo sentito che nella capitale la gente faceva operazioni per assomigliarsi.
Mi sfuggivano sempre i loro nomi mentre parlavano tra se. Credo che quello dai capelli blu fosse chiamano Naco e l’altro Baco, o forse il contrario… mentre la donna si chiamava Luscia o qualcosa simile.
Mi avevano fatto togliere tutti i miei vestiti, e speravo che solo la donna “lavorare” su di me, ma con mio orrore i due gemelli erano rimasti nella stanza.
Cominciai a lamentarmi di questo, ma avevano detto che se mi lamentavo ancora per tanto mi avrebbero legata al tavolo e spogliata loro, perciò facevo quello che mi dicevano di fare senza lamentarmi.





Eccomi col secondo capitolo (merdoso) della FF
Grazie per le recensioni sul prima **
Se mi recensite anche questo dicendomi che cambiare mi fate anche un favore enorme **
-Robz <3

  
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