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Autore: Yasha 26    06/05/2013    11 recensioni
A grande richiesta dai miei cari lettori, eccovi la long fiction di "Odio il giapponese antico!" ^_^
Kagome, graziosa tredicenne, conosce InuYasha, suo vicino di casa e affascinante laureando che sogna di diventare insegnante di giapponese.
Lei se ne innamora, venendo subito corrisposta.
I guai tra i due cominciano quando InuYasha viene assunto proprio nell'istituto in cui andrà a studiare Kagome, diventandone il professore!
Tra bugie agli amici, fughe romantiche, regali speciali e gelosie furiose, i due lotteranno per tenere segreta la loro relazione, per non far perdere il posto al bel professore.
E in tutto questo cosa c'entra il giapponese antico? Semplice...è l'unica materia in cui Kagome va male!
L'unica che odia col cuore! Unica che segna le sue pagelle con voti bassissimi, infrangendo così una promessa fatta anni prima, soprattutto a sé stessa!
STORIA IN REVISIONE
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ATTENZIONE: MODIFICATO CAPITOLO 8 adesso è leggibile la conversazione tra InuYasha e Kagome in viaggio di nozze. Errore di lettura coi simboli credo, li ho cambiati. ( Salve ^_^ inutile dire che sapete cosa succede in questo capitolo ^_^ le scene descritte saranno un po’ più spinte del solito, quindi da rating rosso,  regolatevi voi se non volete leggerle ^_^ nda)
 

 
 
 
-Un sei?? Ma perché? Uffa credevo sarebbe andata meglio stavolta!-       esclamo quasi disperata
E’ già la settima volta che prendo un voto così basso! Solo una volta ho ottenuto un otto.
-Kagome non ti impegni abbastanza! Le domande che ho fatto erano semplici. Perfino la tua amica Sango ha fatto meglio di te, e la sua media è decisamente inferiore alla tua! Perché odi tanto questa materia? Forse perché te la insegno io? E’ una cosa psicologica?-       mi chiede InuYasha alquanto irritato
-Non posso avere una materia che odio anche io? Sono fatta di carne e ossa come tutti guarda! Sbaglio o la materia che più odi è matematica? E non credo avessi qualcosa contro i tuoi professori di matematica!-       
-E’ un’altra cosa quella…-
-Invece no! E’ la stessa cosa. Non vado bene in giapponese antico perché non mi piace. Mi spiace che sia la tua materia ma non posso farci nulla. Come puoi notare in giapponese mi dai sempre il massimo dei voti no? Se fosse un fatto psicologico come dici tu andrei male in quello non credi?-
-Ok va bene come vuoi…ma vedi di fartela piacere un po’ di più almeno da prendere la sufficienza! Odio darti sempre questi voti così bassi.-         risponde quasi rassegnato
-Certo che se mi dessi ripetizioni magari andrei meglio non credi?-       gli dico infastidita conoscendo la sua risposta
-Lo sai come la penso Kagome. Se una delle tue compagne mi chiedesse ripetizioni io non gliele darei. Ci sono corsi adatti per questo. Quindi non vedo perché con te dovrebbe essere diverso!-
-Forse perché io sono la tua ragazza? Mica devi per forza aiutarmi come mio professore! Se una ragazza chiede al proprio ragazzo, più bravo di lei a scuola, di aiutarla con una materia lui lo fa. Perché tu non puoi? Mica ti chiedo di falsificare le mie verifiche o di passarmi le risposte no?-
-Va bene va bene mi arrendo! Ti darò ripetizioni contenta? Ma non come professore intesi? Quindi niente domande che riguardano le lezioni o le verifiche!-       mi dice severo
-Certo! Non mi piace barare! Ho solo bisogno di un piccolo aiuto per capire meglio questa materia..-
-Bene prendi il libro. Ricomincerò da capo a spiegarti le cose. Quando non capisci basta che mi fermi ok?-
-Sì sì!-
 
E vai sono riuscita a convincerlo! E’ un vero testone quando ci si mette!
Purtroppo però non mi è stato molto utile. Alla verifica successiva ho preso solo un sette.
Pazienza…meglio che cinque! Ormai dopo sei mesi inizio a rassegnarmi. Speriamo che col tempo riesca a capirci di più magari e a riprendere voti più decenti.
InuYasha, come promesso giorni prima, era andato da mia madre per chiederle il permesso di portarmi fuori per il weekend per festeggiare il mio compleanno. Mio nonno non era molto contento infatti aveva rifiutato, ma mia madre l’ha convinto a calmarsi perché che ormai avevo sedici anni, non ero più una bambina.
Quando il nonno gli ha chiesto dove voleva portarmi lui ha risposto che dei suoi amici hanno una casa ad Okinawa e che terranno una festa, e voleva portarmici per presentarmeli.
All’idea che non saremmo stati davvero soli mi sono sentita triste.
Io speravo che facessimo un vero viaggio e che saremmo stati soli, io e lui…e che magari…
Uffa devo smetterla con questi pensieri da maniaca! Ecco che succede a frequentare Miroku e Sango!
Fa niente, almeno non dovremo nasconderci per paura che ci riconoscano.
Okinawa disterà 1500 chilometri da Tokyo. Dovremo prendere comunque l’aereo. Lì non ci conosce nessuno.
Un po’ mi spaventa. Io non ho mai preso un aereo. E se precipitasse? E se prendesse dei colpi d’aria? O se invece si staccasse uno dei motori? Oh Kami!
Meglio non pensarci ora! Partiremo sabato pomeriggio dopo le lezioni per ritornare domenica verso mezzanotte così il giorno dopo ritorniamo a scuola.
 
Arrivato il giorno della partenza sono tesissima. Ho appena scoperto di soffrire di vertigini! Ho paura!
-Kagome ti prego smettila di tremare come una foglia! Non succederà niente! Ci sono solo due ore e mezza da qui all’isola di Okinawa. Calmati cucciola.-      mi dice InuYasha prendendomi per mano mentre siamo  al gate d’imbarco
-Non chiamarmi cucciola!-      rispondo con tono terrorizzato
-Ok ok…ma goditi il viaggio adesso. Vedrai che nemmeno ti accorgerai di essere in volo!-   
-La fai facile…-
 
Saliti sull’aereo mi siedo tesa come una corda di violino attendendo la partenza. Per cercare di  distrarmi faccio qualche domanda ad InuYasha…
-Come mai hai deciso di portarmi da questi tuoi amici ad Okinawa?-
-Da chi?-       mi chiede lui
-Come da chi? Hai detto che andiamo alla festa dei tuoi amici ad Okinawa, e che mi presenterai a loro.-
-Aaahhh ora ricordo! La festa dei miei amici vero! Beh…non c’è nessuna festa e nessun amico Kagome!-        mi confessa tranquillamente
-Come prego?-       domando confusa
-Non andiamo in nessuna festa di nessun mio amico Kagome.-      mi ripete
-Questo l’ho capito. Non ho capito perché hai detto così allora!-
-Mi serviva una scusa per la tua famiglia ovvio no?-
Era una scusa? Allora saremo soli???
-Ma se non andiamo nella casa dei tuoi amici dove andiamo?-
-A casa dei miei amici ci andiamo davvero.-
-Ok mi stai mettendo una confusione terribile adesso! Mi spieghi che combini?-        chiedo irritata da tutto questo mistero e giri di parole
-Segreto! Lo scoprirai quando arriveremo!-        
-Uff…-
 
Dopo due ore e mezza terribili, per me, arriviamo ad Okinawa.
Usciti dall’aeroporto andiamo a prendere un taxi.
-Dove vi porto?-      chiede il tassista
-A questo indirizzo.-       risponde InuYasha facendogli vedere un fogliettino, e lui annuendo parte per la destinazione chiesta
-Dove si va?-     chiedo sorpresa
-A Naha! La capitale!-      mi risponde sorridendo
Circa mezz’ora dopo arriviamo ad una villa magnifica in stile moderno, con difronte l’oceano.
-InuYasha…ma qui è magnifico!-      esclamo osservando la casa che dà su una spiaggia meravigliosa
Il mare è talmente bello che sembra essere finto. Il cielo è un tutt’uno con le acque cristalline del mare.
-Ben venuta alla spiaggia di Naha Kagome!-       mi dice dopo aver pagato il tassista e portando dentro le valigie, mentre io mi perdo a guardare l’oceano incantata
-Ti piace la villa?-       mi chiede avvicinandosi a me e abbracciandomi da dietro
-E’ bellissima! Ma di chi è?-   
-E’ di Bankotsu e Jakotsu. Ci passano l’estate. Me l’hanno prestata per questo weekend per festeggiare il tuo compleanno.-     mi spiega baciandomi il collo
-Quindi, saremo qui, fino domani sera…solo tu ed io?-       chiedo voltandomi e guardandolo
-Sì…-       mi risponde lui accarezzandomi una guancia
Il mio cuore comincia a battere fortissimo. Che sia arrivato finalmente il momento?
Mi sta guardando in maniera diversa in questo istante…
-Kagome…-      sussurra dolcemente
-InuYasha…-      gli rispondo con altrettanto tono dolce
-Tra poco è ora di cena. Andiamo a cambiarci…voglio portarti in un ristorante…particolare.-      dice prendendomi per mano e avviandosi verso la villa
-Le tue valigie sono già in camera tua, quella in fondo al corridoio.-      aggiunge dopo
-La…mia stanza?-    chiedo
-Sì. Cambiati così ti faccio vedere un po’ la città.-
Ah…”la mia camera”…quindi dormiremo separati. Come non detto!
Da soli o con cento persone non cambiava niente.
 
Visitiamo per un paio di ore la città di Naha, che devo dire è molto bella. Mi è piaciuto molto il suo castello.
Proprio oggi al castello di Shuri si teneva una cerimonia , non so dedicata a cosa, ma ho potuto osservare la gente vestita con abiti tradizionali come piace a me. Dopo il tramonto il castello  aveva un aspetto quasi divino. Davvero bello!
Verso le venti arriviamo al ristorante per la cena, è lì quasi ci rimango secca!
Il ristorante si trova sopra…un gigantesco albero tutto illuminato di luci! Mi da l’impressione di dover cadere giù da un momento all’altro.
Mi vuole portare davvero lassù?
-Questo è il famoso ristorante sull’albero di Naha. Molti turisti vengono in questa città proprio per vedere questo ristorante così particolare. Ho già prenotato la nostra cena qui un mese fa perché trovare un tavolo è molto difficile. Vieni saliamo!-       mi dice lui
-E come saliamo? Io non so arrampicarmi!-
-Stupidina…ci sono le scale dietro. O credi che tutti i clienti facciano i salti mortali per salire?-      mi spiega ridendo per la cretinata che ho detto
-Ah…scusa non le avevo viste al buio.-       dico imbarazzata per la figuraccia fatta
Che cretina che sono!
La cena è stata incredibile. Non ho mai mangiato tanto bene. Solo che devo aver esagerato un po’ troppo col vino e col sakè. Mi gira la testa, ma cerco di non darlo a vedere ad InuYasha o di sicuro mi prenderà per una bambina.
Anche se a volte è così che mi sento con lui. Mi sento una bambina.
Lui però osservandomi mi chiede se sto bene.
-Sì sì perché?-     chiedo preoccupata che possa essersi accorto della mia lievissima sbronza
-Sei tutta rossa in viso!-       mi fa notare lui
-Ah, no è che fa un po’ caldo stasera. Tu non lo senti?-
-Sì in effetti un po’ lo sento. Le isole del Ryūkyū, e quelle di Okinawa soprattutto, hanno un clima tropicale, è normale faccia più caldo che a Tokyo. Ma forse è meglio andare adesso…magari facciamo una passeggiata in spiaggia. Lì farà più fresco che in città.-       mi dice alzandosi e aiutandomi a fare lo stesso spostandomi la sedia
 
-La cena era buonissima! Non ho mai mangiato così bene sai?-        confesso mentre camminiamo mano nella mano sulla spiaggia privata della villa degli amici di InuYasha, illuminati solo dalla luna e dalle luci accese della casa poco distante da noi
-Sono felice ti sia piaciuta! Bankotsu mi aveva detto che si mangiava davvero bene lì. Aveva decisamente ragione.-
-Quei due devono avere parecchi soldi per permettersi questa villa e la spiaggia privata, vero?-
-Sì, se la passano bene! Entrambi i loro genitori sono ricchi. Loro due lavorano nelle aziende delle rispettive famiglie quindi i soldi non gli mancano…-
Oh Kami che fatica che sto facendo stasera. Mi sembra di andare a fuoco. Mi stupisce che sia ancora in grado di ragionare. Ma di quanti gradi era quel vino? O forse è stato il sakè? O entrambi???
Cavolo InuYasha sta parlando ma io quasi non lo ascolto più. Ho bisogno di una doccia fredda!
-InuYasha che dici di farci un bel bagno di mezzanotte?-       gli dico correndo come un fulmine verso l’acqua e tuffandomi a pesce, è proprio il caso di dirlo
-Ma Kagome che fai sei impazzita?-    mi urla dalla riva
Com’è bella fredda l’acqua! Mi sento già molto meglio!
-Kagome hai bagnato tutti i vestiti. Ma che ti salta in mente?-
-Dai InuYasha vieni anche tu si sta benissimo! L’acqua è freschissima!-         gli dico allegra tornando sulla spiaggia e prendendolo per mano e trascinandolo in acqua con me
-Mi si bagneranno i vestiti Kagome…-      insiste lui
-Non si rovinano mica sai?-       rispondo ridendo come una scema
-Kagome ma sei ubriaca?-     mi chiede con l’acqua ormai giunta alla vita
-Sì forse un po’.-      dico per poi baciarlo stringendomi a lui


 
 
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Ma cosa prende a Kagome? Prima si è buttata all’improvviso in acqua e ora trascina anche me ridendo senza freni.
-Kagome ma sei ubriaca?-      le chiedo stupendomi di non essermene accorto prima
-Sì forse un po’.-      risponde baciandomi e stringendosi a me
Quando ci stacchiamo per riprendere fiato la sento tremare.
-Kagome è meglio andare dentro a cambiarci. Stai tremando e non vorrei prendessi un raffreddore!-    le dico trascinandola fuori dall’acqua fredda del mare
I miei piani stasera non erano certo quelli di farla ubriacare accidenti!
Ma stando così le cose è meglio metterla a letto.
Pazienza sarà per la prossima volta ormai…
-InuYasha…-      mi chiama fermandosi appena usciamo dall’acqua
-Dimmi Kagome..-
-Io non ti piaccio fisicamente?-       chiede triste quasi sull’orlo delle lacrime
-Ma Kagome…che dici? Certo che mi piaci che domande fai?-
-E allora perché non sono ancora la tua fidanzata a tutti gli effetti? Ormai ho sedici anni non sono più la tredicenne che hai conosciuto…-
-Perché mi dici così Kagome?-
-Perché hai sistemato le nostre cose in due stanze diverse? Pensavo che essendo soli qui…noi ecco…-       mi dice rattristandosi e abbassando la testa
-Kagome…-       la chiamo prendendole il viso tra le mani
-Tu mi consideri una bambina è vero? Dì la verità!-      
-Kagome…i tuoi pensieri sono del tutto infondati. Io ti desidero da così tanto tempo che mi sembra di impazzire quando ti ho tra le braccia. Ma ho dovuto sempre darmi un freno per via della tua età e della differenza d’età tra noi. Questo weekend l’ho pensato per passare momenti unici insieme. Da domani avrai sedici anni e lo so bene che non sei più una bambina…per questo pensavo che stasera le cose tra noi, sarebbero potute cambiare. Ma date le tue condizioni non mi sembra proprio il caso.-       le confesso rattristato quanto lei
Certo dirle che l’ho portata qui per fare l’amore non è il massimo, ma se non le avessi detto le cose come stanno credo avrei complicato tutto visto che si sentiva rifiutata. Sapesse quanto si sbaglia!
-Cosa? Tu…tu volevi…..ma io sto benissimo guarda!-      sostiene lei  sorpresa dalla mia confessione ma intenta credo a farmi cambiare idea
-Ma se sei ubriaca Kagome! Ti sei gettata in mare tutta vestita ridendo come se fosse una cosa divertente…-
-Lo so ma è perché avevo terribilmente caldo. Ti sembro ubriaca o poco lucida forse?-       replica lei insistendo
-Perfettamente lucida non sembri a dir la verità…o entreresti subito in casa per toglierti quei vestiti bagnati.-       le dico con tono forse troppo severo
-Ma InuYasha, io voglio essere tua finalmente perché non lo capisci?-        chiede avvilita
-……-       non so cosa risponderle. Non mi aspettavo dicesse queste cose
-Va bene ho capito…-       mormora con voce strozzata quasi dalle lacrime, avviandosi con passo svelto verso casa
Maledizione! Non era questo che volevo!
-Kagome aspetta!-       la chiamo seguendola e afferrandola per un polso, abbracciandola dopo averla voltata verso me
-Perché mi hai fermata? Hai detto che devo andare a cambiarmi no?-       mi ripete con lo stesso tono triste di prima
-Kagome, non andare…-       le chiedo guardando i suoi occhi velati dalle lacrime, che si spalancano sorpresi alla mia domanda
-InuYa…-        stava sicuramente per chiedermi qualcosa, ma io non voglio sentirla, ho solo voglia di baciarla ed è quello che ho fatto
Un bacio pieno di disperazione, lo stesso che sento in lei.
E più la bacio più sento risvegliare il desiderio che fino ad ora ho dovuto reprimere.
La sento rispondere con lo stesso desiderio che ho dentro.
Sentirle dire che vuole essere mia mi ha fatto perdere la testa.
Continuando a baciarci la trascino a terra insieme a me. Lei arrendevole si lascia sdraiare con la schiena sulla  sabbia.
La voglia di toccarla è tanta. Finora mi sono proibito anche quello per paura di perdere il controllo.
Controllo che stasera mando a benedire perché la mia mano va ad accarezzare da sopra la gonna la sua gamba, che istintivamente piega per permettermi di toccarla meglio, lasciando scivolare la leggera gonna verso il suo ventre.
Attratto da quella parte della sua gamba tanto scoperta, la accarezzo per tutta la sua lunghezza fino ad arrivare alla sua natica, che stringo forte. La sua pelle è così morbida e liscia che vorrei morderla.
Le mani di Kagome invece passano dietro la mia nuca e poi scendono verso le mie spalle.
Lascio le sue labbra e scendo a baciarle e leccarle il collo. La sento sospirare ai miei gesti, e la cosa mi eccita.
-Kagome…sei sicura?-      mi informo prima di spingermi oltre
-Sicurissima!-        afferma lei, così ritorno a baciarla, sbottonando la sua camicetta bottone dopo bottone e lasciandola in reggiseno
E’ così bella! Il suo respiro affannato fa muovere ritmicamente il suo seno su e giù. Resistere al suo richiamo è impossibile così inizio a baciare tutta la porzione di pelle scoperta del suo petto, infilando la lingua nel solco dei suoi seni. Lei emette mugolii di piacere che non fanno altro che accendermi di più.
Quando questo non mi basta più passo una mano dietro la sua schiena, lei intuendo le mie intenzioni la solleva per permettermi di sganciarle il reggiseno.
Senza più quell’impedimento finalmente posso baciare ed esplorare quel seno che tante volte ho immaginato toccare e leccare.
Ma non è così che l’avevo immaginato. Non è quello che volevo per lei!
Non così sulla fredda e umida sabbia, bagnati fradici di acqua salata.
Riprendendo un po’ di lucidità mi stacco da lei e la prendo in braccio.
-InuYasha ma cosa…-      chiede lei sorpresa dal repentino cambio di piani
-Non qui Kagome. Entriamo.-     le dico varcando la soglia di casa e dirigendomi verso il bagno
 
-Che vuoi fare?-        mi chiede dopo che l’ho messa seduta sul bordo della grande vasca-idromassaggio
-Il bagno con la mia ragazza! Siamo pieni di sabbia.-       le dico riempendo la vasca e ritornando a baciarla, riprendendola tra le braccia
Mentre la vasca si riempie le abbasso la zip della gonna lasciandola scivolare sul pavimento.  È rimasta solo in slip.
Guardarla meglio alla luce mi lascia senza fiato. Se già era bella con le luci soffuse della casa e della luna, adesso sotto la luce diretta dei neon è magnifica!
-Kagome sei bellissima!-
Lei sentendosi così osservata arrossisce più di un pomodoro maturo.
Quando la vasca è quasi piena la riempio di bagnoschiuma, che comincia a profumare l’ambiente e a ricoprire la superfice dell’acqua di soffici e piccole bolle.
Nel frattempo mi spoglio anche io restando nudo davanti gli occhi di Kagome che mi guarda imbarazzatissima, spostando lo sguardo sul pavimento.
Rido tra me e me pensando alla sfacciataggine che ha avuto diverse volte provocandomi in ogni modo, anche coi ricatti quasi. E adesso sembra quasi turbata da ciò che vede, da farmi tanta tenerezza.
Riavvicinandomi a lei le prendo una mano.
-Kagome, non vergognarti né di essere guardata né di guardarmi. Né di toccarmi…-       le dico portandomi la sua mano sul mio membro già eretto dall’eccitazione che mi provoca anche solo baciarla
Lei sembra molto esitante ma dopo averle fatto capire cosa fare e come, prosegue da sola, muovendo la sua mano prima delicatamente e poi con più energia, mentre io con una mano le stringo un seno stuzzicandole un capezzolo col pollice, e con l’altra le accarezzo la nuca ritornando a baciarla, godendomi il tocco delle sue dita, che mi fanno quasi tremare di piacere.
Erano tre anni che lo aspettavo!

Quando la vasca è del tutto piena, mi allontano da lei per chiudere l’acqua, e soprattutto perché credo che non avrei resistito molto se avesse continuato a toccarmi.
Dopo averle tolto con infinita lentezza anche gli slip, baciando la scia immaginaria che questi ultimi lasciano sulla sua pelle mentre scivolano giù, fino alle sue caviglie, la riprendo in braccio ed entriamo insieme dentro l’acqua. Mi siedo e la tengo in braccio sulle mie gambe.
La sua bocca è difficile da lasciare. Non ne ho mai abbastanza delle sue labbra così morbide e della sua lingua così provocante.
La sua gamba sfrega contro il mio membro, che pulsa quasi dolorosamente dalla voglia che mi provoca.
Come se avesse letto il mio pensiero Kagome riporta la sua mano a darmi sollievo, lì dove ne avevo bisogno, stringendolo stavolta più sicura e con tutta la mano, muovendola su e giù.
Ma io non voglio certo essere da meno. Con la mano che prima accarezzava il suo seno scendo verso il suo ventre, e scendendo sempre più giù in mezzo le sue gambe comincio ad accarezzarla.
Lei apre un po’ di più le gambe per permettermi ciò che voglio fare. Inizio così ad accarezzarla e a stuzzicarla nei punti più sensibili.
Lei geme all’interno del bacio che ormai ci scambiamo da interminabili minuti. Quando inserisco un dito dentro di lei la sento irrigidirsi. Forse non si aspettava che lo facessi.
Solo quando inizio a muoverlo avanti e indietro sembra rilassarsi, per il piacere inaspettato che le procura.
Malgrado l’acqua riesco a sentire il suo piacere caldo avvolgere il mio dito. E’ quando inserisco un secondo dito che lei si stacca dal bacio inarcando la schiena e gemendo più forte.
-Inu…Yasha…-    chiama tra un sospiro e l’altro
Estremamente eccitato dai suoi versi muovo ritmicamente le dita dentro di lei, sentendo le sue contrazioni sempre più forti.
Lei nel frattempo accelera e intensifica i movimenti sulla mia eccitazione portandomi al limite della resistenza.
E quando sento la stretta sulle mie due dita farsi più forte capisco che è lo stesso anche per lei, così inserisco, anche se con un po’ di fatica, un terzo dito. Aiutato dalla fluidità dell’acqua le muovo più velocemente, provocando a Kagome il primo orgasmo della sua vita. E dopo il suo segue il mio, sollecitato anche dai suoi gemiti, che suonano così dolci e melodiosi alle mie orecchie.
I suoi sospiri sono unici, come lei. Mai nessuna delle ragazze che ho avuto emetteva suoni così seducenti ed eccitanti.
O forse così mi sembra perché non ho mai amato nessuna di loro come amo Kagome?

Appena i nostri battiti tornano normali usciamo dall’acqua. Avvolgo Kagome in un asciugamano e lo stesso faccio io. Mi do un’asciugata veloce. Veloce perché non riesco ad attendere ancora di fare mia Kagome finalmente.
-Aspetta ti aiuto io.-      le dico prendendo il suo asciugamano e strofinandole i capelli
-Grazie..-       risponde lei sorridendomi
Finito di asciugarci la abbraccio sussurrandole un…
-Vieni con me…-     
La conduco in una camera matrimoniale.
A terra c’è un sentiero fatto di petali di rose rosse olandesi Red Naomi, le sue preferite, che conduce al letto, coperto anch’esso di petali. La luce soffusa delle abatjour a forma di fiore rende il tutto decisamente romantico. Kagome guarda la stanza meravigliata.
-InuYasha ma quando…-     
-L’ho fatto prima di uscire per la cena.-        le confesso portandola verso il letto, facendola camminare sul sentiero di petali
-Lo avevi già programmato allora?-       chiede quasi stupita
-Te lo avevo detto mentre eravamo in spiaggia che speravo le cose andassero in questo modo no? Poi però i miei piani iniziali sono cambiati a causa della mia ragazza un po’ alticcia.-       le dico prendendola dolcemente in giro
-Scusami…-       sussurra con voce triste
-Dai è stata una sciocchezza. Mi sembra ti sia ben ripresa dopo il bagno in mare no?-
-Non mi riferivo a quello…-      dice piangendo
E ora perché piange? Ha forse cambiato idea adesso che ci siamo vicini? Magari ha paura e non vuole più. Non deve sentirsi costretta.
-Kagome che c’è? Hai paura forse? Guarda che non sei obbligata solo perché lo voglio io. Sarà per un’altra…-     
-No! Non intendevo quello!-       si affretta a rispondere interrompendomi
-E allora perché piangi?-       le domando confuso non comprendendo la sua reazione
-Perché prima, ti ho accusato di credermi una bambina e di non volermi perché non ti piacevo. Mentre invece tu avevi preparato già tutto. Per colpa mia hai aspettato tre anni soffrendo in silenzio. E io invece da stupida quale sono mi sono pure arrabbiata. Scusami!-       mi dice gettandosi disperata tra le mie braccia, facendo aprire entrambi i nostri asciugamani, che finiscono ai nostri piedi quando la stacco dalle mie braccia
-Kagome, non fare così. Non è successo nulla. Non mi piaci quando piangi lo sai. Ora fammi un bel sorriso e poi baciami.-        le rispondo accarezzandola dietro la nuca
Lei mi sorride e poi mi bacia, abbracciandomi a facendo aderire il suo corpo nudo al mio.

Sento il suo seno, e i suoi capezzoli inturgiditi contro il mio petto. E di sicuro lei adesso sentirà la mia erezione contro il suo ventre.
Incapace di attende oltre tolgo il primo lenzuolo coi petali e la stendo sul letto, sovrastandola.
Le mie labbra lasciano le sue, scendendo verso il collo, baciandolo e mordendolo delicatamente. Sentire le sue pulsazioni così forti sotto le mie labbra è bellissimo. Mi sento quasi un vampiro che ha voglia del suo sangue. E la sua testa inclinata indietro sembra volermelo dare lasciando più spazio ai miei baci famelici.
Sono tre anni che la desidero e ora finalmente è qui tra le mie braccia.
Le sue mani mi accarezzano la schiena e poi il collo, infilandosi vogliose dentro i miei capelli con i quali gioca.
La mia mano nel frattempo scivola su uno dei suoi seni, stringendolo e torturandolo di carezze sempre più provocanti.
Sazio del collo scendo sul suo petto, leccandolo e succhiandolo in ogni punto. Lei gemendo si inarca sempre più contro il bacino, provocando uno fregamento contro il mio pene quasi insopportabile.
Sono minuti che cerco di resistere ma non ce la faccio più.
Con la mano scendo ad accarezzarla intimamente, prima lentamente e poi con più intensità. Quando la sento un po’ umida e calda la penetro subito con due dita per provocarla e prepararla meglio al dopo.
Anche le sue mani scendono a toccarmi, ma se da una parte sento sollievo al tocco delle sue dita, dall’altro soffro di più per l’urgenza di averla.
Finalmente quando la sento pronta prendo un preservativo che avevo messo nel cassetto e lo metto. Mi posiziono meglio tra le sue gambe, poggiandomi appena alla sua verginità.
Subito dopo al mio tocco lei allarga meglio le gambe permettendomi una maggiore libertà di movimento.
Ma appena inizio a spingere la sento contrarsi…troppo, bloccandomi il passaggio.
La sento tesissima, devo averle fatto già male, ma se non si rilassa sarò costretto a fermarmi.
-Kagome, rilassati…cercherò di fare piano. Concentrati su di me ok?-       cerco di rassicurarla guardandola negli occhi e accarezzandole una guancia
-Sì…scusami…-
-Non scusarti amore…rilassati, o dovrò fermarmi.-
-No! No non voglio!-       dice chiudendo gli occhi e facendo un profondo respiro
Per facilitarle la cosa torno a baciarla, mentre con la mano le stuzzico i seni. Per fortuna le sento distendere i muscoli, la sento meno tesa, così riprovo a penetrarla, con dolcezza ma anche con decisione, altrimenti temo si bloccherà di nuovo.
Finalmente sono dentro di lei. Il piacere che provo è incredibile! La realtà va al di là di ogni mia immaginazione.
Ma prima di andare avanti devo assicurarmi che Kagome stia bene.
-Tutto a posto cucciola?-     le chiedo asciugandole una lacrima uscita dai suoi bellissimi occhi pieni di desiderio
-Sì… ma non chiamarmi così!-      si lamenta lei con tono poco dolce, che mi fa sorridere
Ok allora sta bene!
Iniziamo una danza che ho atteso per tanto. Finalmente Kagome è mia! Corpo e anima!
È quando sento le sue gambe avvolgersi strette al mio bacino che perdo del tutto il contatto con la realtà.
Questa posizione mi permette di amarla più profondamente di prima, e la cosa mi stimola ancora di più.
Le mie spinte si fanno più veloci e intense, fino a  portarci in paradiso, nello stesso istante, urlando i nostri nomi.
È la prima volta che mi capita di giungere all’orgasmo contemporaneamente alla mia partner. E credo sia questo il punto, Kagome non è una donna come le altre, lei è la “mia” donna adesso.
Sembra quasi animalesco definirla così ma non mi vengono altri termini al momento.
Stremato dal piacere la stringo a me per poi sdraiarmi e portarla sul mio petto che ancora lotta per riprendere fiato. Lei è nella mia stessa situazione.
 
I nostri respiri sono ancora irregolari eppure ho già nuovamente voglia di lei. Ma devo trattenermi stavolta e darle tempo di abituarsi a queste nuove sensazioni.
Accarezzandole la testa la sento pian piano calmarsi. Ha ancora il viso tutto rosso.
-InuYasha?-      mi chiama lei poggiando il mento sul mio petto per guardarmi
-Mmh?-
-Ti amo!-     dice baciandomi di slancio, e io non posso far altro che approfondire quel dolce bacio
-Anche io ti amo!-     le rispondo quando ci separiamo
Lei con mia sorpresa si siede a cavalcioni sul mio stomaco, poggiando i palmi sul mio petto, guardandomi negli occhi, come una tacita richiesta.
-Kagome…-
-Ne hai ancora di quei cosi?-       mi chiede arrossendo fino alla punta dei capelli
-Cosi? Intendi i preservativi?-
-Sì..-
-Una ventina…..ti bastano?-       rispondo ironico per provocarla
-Ehi…esagerato! Che ci vuoi fare con venti di quelli in due giorni?-       chiede scioccata
-Magari riempirli d’acqua e lanciarceli….-     ipotizzo retorico, ridendo dentro di me per quanto si starà arrabbiando
-Stupido!-      dice sbuffando
-Dai amore stavo scherzando, non arrabbiarti. Ma perché vuoi sapere se ne ho ancora?-        domando sorridendo malizioso. Mi sento tanto Miroku in questo momento
-Beh…perché….ecco…-     comincia a balbettare imbarazzata
Che tenera che è! Ancora si imbarazza dopo tutto. Accarezzandole i fianchi l’avvicino  verso il mio viso baciandola.
-Anche io ti rivoglio Kagome!-      le confesso togliendola dall’imbarazzo di dovermelo chiedere, ritornando a baciarla con la stessa passione di prima
 
 


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Mi sento qualcosa bruciare sugli occhi. E’ fastidioso, così decido di aprirli, rischiando quasi di rimanere accecata dalla luce diretta del sole che entra dalla finestra. Ecco cosa mi riscaldava gli occhi.
Infastidita giro la testa dall’altro lato, trovando gli occhi di InuYasha fissi dentro i miei.
-Buon giorno.-      mi dice baciandomi la fronte
-Buon giorno amore.-      rispondo imbarazzata ripensando che sono nuda tra le sue braccia
Oh Kami, stanotte sono stata terribile! Presa com’ero dalla voglia ho perso ogni freno facendo di tutto! Che vergogna! Che penserà InuYasha?
-Ehi perché arrossisci di nuovo?-        mi chiede osservando il mio viso
-Io…InuYasha…stanotte ecco…non è da me comportarmi così…scusa!-     
-Stai scherzando spero!-      mi dice severo e con lo sguardo accigliato
-Pe…perché?-     chiedo timorosa
-Kagome stanotte mi hai reso l’uomo più felice del mondo lasciandoti andare finalmente! Soprattutto con quelle bellissime labbra che mi hanno fatto vedere il paradiso…e non scherzo!-         spiega lui accarezzandomi le labbra col pollice
E questo gesto mi fa venire in mente di nuovo le immagini di stanotte, e a quello che c’ho fatto con queste labbra….che vergogna!
-Uff…e non nasconderti il viso sul mio petto Kagome…ti ci abituerai dai. Sono cose normali guarda!-
-Anche Sango lo dice…-        dico ripensando alle parole della mia amica
-Sango? E perché Sango ti avrebbe detto queste cose?-       chiede guardandomi incuriosito
Accidenti ho parlato troppo!
-Ehm…no così niente di che! Ci trovavamo a parlare a scuola ed è uscito questo argomento!-       cerco di spiegare sperando di essere convincente
-E perché tu e la tua amica vi ritrovate a parlare di sesso orale a scuola?-        mi domanda con tono un po’ arrabbiato e assottigliando gli occhi
-Beh…mi hai appena detto anche tu che sono cose normali no? Quindi è anche normale parlarne….-      come me ne esco da questa discussione ora?
-Il problema c’è quando la mia ragazza si vergogna perfino a guardarmi nudo. Figuriamoci a parlare di certe cose. Fammi indovinare…è stata lei a parlarne vero? Se prendo Miroku lo trucido! Sango ha ancora quindici anni. Ma un po’ di buon senso ce l’ha quel pervertito?-       urla arrabbiato nero
-Dai InuYasha…ma tanto a te che importa?-
-Sango è una mia alunna adesso e Miroku il mio migliore amico! Se i suoi genitori lo scoprissero ci andrei di mezzo anche io no?-
-Ma no! Sango non è una bambina, tantomeno una stupida tranquillo.-
-Tranquillo mica tanto! Spero tu abbia ragione perché altrimenti lo uccido quello stupido!-
-Sì sì…andiamo a fare colazione?-      gli chiedo alzandomi e coprendomi col lenzuolo
-Ehi ehi quanta fretta dove vai? Prima il tuo regalo di compleanno!-        mi dice afferrando il lenzuolo e tirandomelo via
-InuYasha!-        lo rimprovero arrossendo
-Ma ti vergogni ancora? Stanotte ho visto, toccato e leccato di tutto e di più di te. Non arrossire!-        mi dice alzandosi e baciandomi il collo
-Inu…Ya…sha…-      sospiro quando sento la sua mano sul mio seno
-Kagome…voglio darti una cosa…-     dice allontanandosi e prendendo una cosa da dentro il cassetto
-Queste sono le chiavi di una casa che ho comprato. La sto rimettendo in sesto ristrutturandola e rimodernandola. Vorresti venirci a vivere con me quando saremo liberi di amarci agli occhi di tutti?-          mi chiede mostrandomi le chiavi e lasciandomi senza parole
-Ma…dici davvero?- 
-Certo che sì! Non sono mai stato più serio di così!-
-Certo che voglio!-      urlo saltandogli in braccio felice, costringendolo a sorreggermi con le mani sotto le mie gambe
Peccato che abbia dimenticato che siamo entrambi nudi, infatti la reazione di lui si fa subito sentire.
-Guarda che in questa posizione potrei non rispondere di me!-     mi sussurra con voce roca all’orecchio
-E chi ti ha chiesto di trattenerti scusa?-        chiedo maliziosa
-Ah ah…ci siamo disinibite finalmente! Così ti voglio!-      dice baciandomi e dirigendosi verso il letto
 
Una casa per il nostro futuro insieme…che altro avrei potuto chiedere di meglio?
Non vedo l’ora che questi maledetti tre anni passino veloci!
E poi finalmente potremo essere felici per sempre amore mio.




 
 
 
 
 
 
 
 
Ehm….lo so forse mi sono lasciata un po’ prendere la mano ^_^
Diciamo che un po’ di colpa ce l’hanno le canzoni che ascoltavo mentre scrivevo “Beyond The Invisible”  e “Simple Obsession” entrambe di Enigma  ^_^  
Comunque….spero vi sia piaciuto. Anche perché ho notato che in molti erano curiosi sulla prima volta di sti due poveracci ^_^ spero di avervi soddisfatte/i
Ovviamente in tre anni hai voglia di averne di incontri romantici ^_^   soprattutto in giro per la scuola.
Basta sto parlando troppo ^_^
Lasciandovi con una bellissima immagine dei due piccioncini vi saluto ^_^
Baci baci Faby <3 <3 <3 <3 






   
 
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