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Autore: thegingerhairgirl    09/05/2013    1 recensioni
"Il rosso mi guardò con dolcezza, lo sentì sorridere mentre mi stringeva tra le braccia, riuscì a precepire il suo calore, abbassai la testa arrossendo."
E' la mia prima fanfiction, fatemi sapere cosa ne pensate. c:
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andrew spinse Ed contro il bancone
- Lascia stare la mia ragazza.- cercò di avvicinarmi a se tirandomi per un braccio ma riuscii ad evitarlo.
- Non sono più la tua ragazza!- urlai - Vattene! Lasciami in pace!- Le lacrime calde sgorgavano dai miei occhi, mi sembrò di vedere un briciolo di umanità nei suoi occhi, ma subito l'odio si riimpossessò di lui. Riportò i suoi occhi su di Ed, stringendo in un pugno la magietta sotto il suo collo.
- Stronzetto, se ti vedo di nuovo con lei.. sei morto. Lei è mia!- Il panico prese possesso del mio corpo, non riuscì a trattenermi e con un balzo mi misi tra loro picchiando più forte che potevo contro il petto di Andrew.
- Io non sono tua. Non sono un oggetto lo capisci? Non puoi gettarmi via e riprendermi quando vuoi tu. Mi fai schifo.- Urlai.
Continuavo a sfogare la mia rabbia contro di lui lanciando pugni e calci. Vidi più volte la sua faccia contrarsi in smorfie di dolore e la cosa non mi dispiacque per nulla. Fino a quel momento nessuno aveva notato ciò che stava accadendo ma dopo la mia sfuriata gli occhi di tutta la gente ne locale erano puntati su di noi. Ed mi tirò a se cercando di staccarmi da Andrew, ma questo fu più veloce del rosso e mi agguantò con una mano dandomi un forte schiaffo sulla guancia sinistra. Fui presa alla sprovvista. Mi sarei aspettata di tutto ma non che Andrew mi avrebbe alzato le mani, ero sconvolta. Mi appoggiai al petto di Ed toccandomi la guancia dolorante e scoppiando il lacrime più per il nervoso che per il dolore. La mia mano era sporca del sangue che usciva dalla mia bocca, guardai Andrew che cambiò immediatamente espressione gettandosi ai miei piedi con gli occhi sconvolti e implorandomi di perdonarlo.
- Ti prego, Jade, scusa.. Come ho potuto farlo? Mi dispiace, davvero! Jade mi perdonerai vero? Jade, rispondimi.. Tu sai che io ti amo vero? Lo sai? Io ti amo Jade, devi perdonarmi..- Non avevo la forza di guardarlo in faccia, mi voltai dandogli le spalle. Ed che fino a quel momento aveva preferito restare in disparte si avvicinò ad Andrew prendendolo per il colletto della maglietta, alzando il pungo in alto, pronto a sferrarglielo dritto sul volto. I suoi occhi erano socchiusi, la sua bocca era serrata e i muscoli della faccia erano contratti.
- Non si alzano le mani alle ragazze!- Capite le intensioni di Ed, mi precipitai per bloccarlo. Riusci a fermarlo appena prima che il suo pugno giungesse in faccia ad Andrew.
- Fermo, ti prego. Non ne vale la pena.. davvero non è nulla.- e accennai un sorriso per calmare Ed che mollò la presa e si appoggiò al bancone continuando a sorseggiare il suo cocktail.

Arrivò anche Trevor allarmato, era stato informato della piccola lite e essendo venuto a conoscenza che io e Ed ne eravamo coinvolti si era precipitato per vedere cosa fosse successo, invitò Andrew ad accomodarsi fuori dal locale; al suo rifiuto fu portato via dai bodyguard. Con gli occhi seguì Andrew lungo tutto il traggitto fino l'uscita; continuava a implorarmi di tornare da lui. Ed mi strinse delicatamente a se.
- Combattiva la piccoletta!- Scoppiammo entrambi a ridere. Posò la sua mano sulla mia guancia ammaccata e i suoi occhi si rattristarono.
- Mi dispiace Jade, avrei dovuto proteggerti..-
- Non preoccuparti, è stata colpa mia! Lui non mi avrebbe mai colpita se non lo avessi provocato, credo di essermelo meritato!- sorrisi.
- Come fai a scusarlo e prenderti tu la colpa di un suo gesto?- chiese il rosso - sei meravigliosa Jade!-
Turbati dagli occhi indiscreti e del chiacchierio riguardo la piccola lite con Andrew, perferimmo andare via dal locale. Mandai un messaggio a Keith dicendole che sarei tornata a casa.

Casa mia distava all'incirca due isolati dal locale. Camminammo in silenzio, arrivati a casa mia invitai Ed ad entrare e con molta cura mi aiutò a disinfettare i graffi che mi ero procurata a causa del combattimento. Sfinita mi sdraiai sul divano poggiando la testa sulle gambe di Ed. Sentì la sua mano giocare tra i miei capelli. Questa fu l'ultima cosa che riuscì a ricordare prima di cadere in un sonno profondo. Al mio risveglio non c'era più traccia del rosso, era scomparso.

Trovai un biglietto sul tavolo della cucina
" Buongiorno dolcezza, avrei preferito passare più tempo con te ieri notte ma sei crollata.. recupereremo!
                                                                                                                                             Un bacio. Ed."
Arrossì leggendo il biglietto. Mi guardai allo specchio ero ancora un po' ammaccata ma sapevo che una volta che quei graffi sarebbero spariti ma con loro purtroppo non sarebbe andato via anche il ricordo di Andrew.
Mi feci una doccia per rilassarmi e chiamai Keith scusandomi per essere scomparsa la sera prima.
- Tranquilla - sussurrò Keith -.. ho saputo, anzi Trevor mi ha raccontato quello che è successo, di Andre, di te...di ED!- al pronunciare il nome di Ed la voce di Keith cambiò e scoppiò in una risatina maliziosa. Arrossì di colpo. Stavo cercando le parole giuste per replicare ma non ne ebbi il tempo..
- Ho anche saputo da un uccellino che ieri siete tornati a casa insieme ahahah Jade, non ti sembra di correre un po' troppo? Non conoscevi neanche il nome di quel ragazzo fino a ieri sera! - Scoppiò in una rumorosa risata. Infastidita dalle insinuazioni scherzose di Keith, replicai brutalmente.
- No, hai capito male. Mi ha semplicemente riaccompagnata a casa e mi ha aiutato a disinfettare i vari graffi.-
- Ti sei ferita?-
- Niente di grave, non preoccuparti.-
- Per fortuna, giuro che lo uccidevo a quell'Andrew se ti faceva del male... Comunque tornando ad Ed, dopo averti accudito come una piccola infermiera cos'è successo? eh?- rimasi un attimo in silenzio e abbassai il tono di voce. -.. mi sono addormentata!- Keith dopo vari tetativi di trattenere una risata, scoppiò - Sei sempre la solita Jade!- Misi il broncio ero stanca e mi ero addormentata non vedevo nulla di male in questo.
- Comunque mi fapiacere che tu sia bene tesoro. Adesso devo lasciarmi che ho lezione tra poco. Buonagiornata ci sentiamo dopo.- riattccò.
Ero ancora stanca e così mi sdraiai nuovo sul divano ascoltando musica ma nessuna voce mi provocava brividi forti come faceva quella di Ed. Nella mia testa risuonava solo la sua voce e cullata da essa mi riaddormentai.

Qualcuno suonò. Saltai giù dal divano allarmata e mi catapultai alla porta aprendola di scatto. Ritrovai difronte a me il rosso con in mano due buste di Nando's. Rimasi ferma davanti alla porta rendendomi conto dello stato penoso in cui ero, pigiama, capelli arruffai e occhi assonnati, senza pensarci due volte lasciai Ed lì fermo davanti la porta e scappai in camera mia sbattendo la porta. Sentì il rosso entrare ridendo e la porta chiudersi alle sue spalle.
Presi a caso dei vestiti dall'armadio li gettai sul letto e decisi che era meglio farmi una seconda doccia. Non appena uscii dal bagno trovai Ed seduto sul mio letto che mi guardava sorridendo, strinsi l'asciugamano al mio corpo. Ed si alzò e venne verso di me, mi divincolai, corsi velocemente verso il letto presi i vestiti e mi richiusi in bagno.
Mi vestii velocemente, sistemai i capelli, eliminai i residui di trucco della sera precedente e applicai un filo di mascara.

Entrai in cucina e mi fermai alla porta. Trovai la tavola apparecchiata per due, feci una smorfia di stupore. Ed se ne accorse.
- Spero non ti dispiaccia se rimango a cena con te.. Aspetta, magari hai altri impegni! Puoi dirmelo senza problemi vado via subito..- abbassò la faccia imbarazzato probabilmente essendosi reso conto che la sua presenza lì poteva essermi d'impaccio. Avendo compreso il suo disagio cercai di mantenere l'aria più seria che potevo.
-Si! Ho altri impegni per stasera.- Suscitai nel rosso la reazione sperata, sgranò gli occhi, arrossì, divenne improvvisamente più goffo e impacciato del solito.
-Bhè.. scusa.. avrei dovuto immaginarlo, forse è meglio che io vada..
- Non appena mi passò accanto per dirigersi verso l'entrata, lo bloccai per un braccio e lo tirai verso di me. -Hei rosso! Dove credi di andare?- Mi guardò con aria confusa. -Il mio unico impegno per stasera era passare la serata sul divano guardando qualche film..- Vidi la sua faccia rilassarsi, mi cinse i fianchi e la pressione del suo corpo sul mio mi fece aderire del tutto alla porta. I nostri nasi si sfioravano, non mi piaceva quella situazione, mi trovavo in una condizione di svantaggio; così lo spinsi indietro e mi avviai al tavolo sedendomi e guardando Ed che fissava il vuoto con aria stupita e contrariata.
-Muoviti, ho fame!- lo incitai.
Mi guardò ancora più stupito del mio comportamento e si sedette al tavolo per iniziare a cenare.
  
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