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Autore: Dark Flower    09/05/2013    1 recensioni
D'un tratto i suoi lineamenti s'indurirono:"Dobbiamo proprio farlo?" Domandò scuro "Se vuoi che viva si, hai sentito la profezia" "Le profezie possono sbagliare!" "Anche se non fosse non può vivere, non in questo tempo, sarà troppo potente e uno dei tuoi o dei miei la ucciderà! Non abbiamo alternativa..."
È la mia prima fanfiction quindi mi fareste un grande favore se le desse un'occhiatina, grazie!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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La porta si aprì subito svelando la figura di una strega alta e magra con i capelli corvini legati in un rigido chignon, tutta vestita di verde smeraldo. Il primo pensiero di Sofia fu che sembrava una donna severa, e che la sua crocchia doveva essere legata per magia perché i suoi capelli sembravano pietrificati, non c'era nemmeno una ciocca fuori posto.
"Ecco gli studenti del primo anno professoressa Mc Granitt." Disse Hagrid.
"Grazie Hagrid, ora ci penso io a loro, tu vai pure in Sala Grande." Rispose lei congedandolo, lui annuì col capo e se ne andò lasciando quel branco di ragazzini tremanti nelle sue mani. Spalancò la porta per farli passare introducendoli nella Sala d'Ingresso, una sala enorme con pareti di pietra come il pavimento e torce fiammeggianti simili a quelle della Gringott che illuminavano l'ambiente, il soffitto era talmente alto che si scorgeva a malapena e di fronte a loro una sontuosa scalinata in marmo conduceva ai piani superiori. Il gruppo seguì la professoressa Mc Granitt che li condusse lontani dal brusio che proveniva da dietro una porta alla loro destra, per portarli in una saletta vuota oltre la Sala d'Ingresso, dove per entrarci dovettero stiparsi e schiacciarsi tutti insieme, colmi di nervosismo.
"Benvenuti a Hogwarts. -esordì la professoressa Mc Granitt- Il banchetto per l'inizio dell'anno scolastico avrà luogo tra breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nelle vostre Case. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante, perché per tutto il tempo che passerete qui a Hogwarts, la vostra Casa sarà un po' come la vostra famiglia. Frequenterete le lezioni con i vostri compagni di Casa, dormirete nei dormitori della vostra Casa e passerete il tempo libero nella sala comune della vostra Casa. Le quattro Case si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Ciascuna ha la sua nobile storia e ciascuna ha sfornato maghi e streghe di prim'ordine. Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti alla vostra Casa, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell'anno, la Casa che avrà totalizzato più punti verrà premiata con la Coppa delle Case, il che costituisce un grande onore. Spero che ognuno di voi darà lustro alla Casa a cui verrà destinato. La Cerimonia dello Smistamento inizierà tra pochi minuti davanti a tutti gli altri studenti. Nell'attesa, vi suggerisco di rimettervi il più possibile in ordine. Tornerò non appena saremo pronti per la Cerimonia, vi prego di attendere in silenzio." E detto ciò uscì dalla stanza.
"Oh Merlino aveva ragione mia sorella!" Disse Zayn.
"Su cosa?" Chiese Sofia.
"Fa sempre lo stesso discorso! Ma che fa, se l'è imparato a memoria?!" Disse Zayn con una faccia allucinata.
"Invece di pensare al discorso detto a memoria mi dici come si viene smistati, di sicuro tua sorella te l'ha detto!" Chiese Sofia un po' in panico.
"Oh certo! Devi dimostrare a tutti le tue abilità magiche combattendo con vare creature come chimere e troll, poi quando stai per morire ti smistano in base al tuo punteggio, più resisti più è alto. Le schiappe stanno in Tassorosso!" Disse lui facendo sbiancare Sofia.
"Non ascoltarlo Sofi -disse Francy- ti mettono solo un cappello in testa che ti smista, anch'io ho una sorella maggiore." Sofia guardò colma di gratitudine l'amica, per poi dare una gomitata a Zayn che fece un gemito soffocato.
"E questo perché?" Chiese.
"Perché sei un..." Zayn non seppe mai cos'era perché in quel momento i ragazzi attorno a loro cominciarono a urlare, e guardandosi intorno videro che era a causa di alcune figure perlacee che fluttuavano su di loro, più precisamente, fantasmi.
"Oh chi abbiamo qui? - disse un fantasma con la groghiera- Io sono Sir Nicholas de Mimsy Porpington per servirvi. Il fantasma di Grifondoro, spero che veniate tutti nella mia casa." Concluse abbracciandoli con lo sguardo mentre Zayn tossì per dissimulare una risatina.
"Ma quale Grifondoro! -disse il fantasma di un frate- Vi troverete molto meglio a Tassorosso, sapete è stata la mia Casa!" Questa volta Sofia dovette dare un'altra gomitata a Zayn perché stava per scoppiare a ridere fragorosamente, e a lei non gli pareva il caso, aveva l'impressione che non avrebbe per niente giovato a Zayn avere per nemico un fantasma e lo sguardo di fuoco che Francy lanciava a Zayn confermava la sua ipotesi, ma forse lo faceva solo perché la sua famiglia apparteneva a quella Casa...
"Ma ogni Casa ha un fantasma?" Chiese Sofia per distogliere l'attenzione generale da un agonizzante Zayn, forse avrebbe dovuto essere più delicata.
"Certo mia cara! Sono sicuro che... -disse il Frate Grasso, interrompendosi una volta che l'ebbe vista- per Merlino e Morgana!" Urlò quello scappando dalla stanza roteando come un pazzo.
"Che gli ha preso al Frate Grasso?" Disse un altro fantasma a un suo simile.
"Gli ho solo fatto una domanda." Disse Sofia, ma probabilmente doveva aver detto di nuovo qualcosa di sbagliato, perché quel fantasma la guardò sbiancando (diventando quasi trasparente essendo già bianco) per poi cominciare a balbettare frasi confuse e a scuotere il suo compagno. Quella una volta individuata la causa del comportamento dell'amico cominciò a comportarsi nel medesimo modo, e ben presto tutti i fantasmi presenti nella stanza cominciarono a vorticare in preda al panico per poi sparire.
"Ma che succede qui?! -esclamò la professoressa Mc Granitt rientrando- Fuori di qui! Andatevene!" Intimò ai fantasmi rimasti che si affrettarono a sparire. "La Cerimonia dello Smistamento sta per iniziare, mettetevi in fila e seguitemi." Ordinò a loro. Nonostante Sofia sapesse cosa l'attendeva sentiva lo stesso una fredda morsa allo stomaco, e si mise dietro a un ancora dolorante Zayn e davanti a Francy, stringendo forte al petto Fidel dalla paura, temendo che il cuore potesse uscirle dal petto talmente batteva forte. Uscirono da quella stanza asfissiante attraversando di nuovo la Sala d'Ingresso, oltrepassarono un paio di doppie porte ed entrarono nella Sala Grande. Sofia aprì la bocca dallo stupore, le pareva di essere entrata nella sala di un castello dei suoi amati libri fantasy!
La sala era illuminata da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria sopra quattro lunghi tavoli intorno ai quali erano seduti gli altri studenti, i tavoli erano apparecchiati con piatti e calici d'oro scintillanti, i muri ai suoi lati formavano archi a sesto acuto in cui erano inseriti dei candelabri, in fondo rialzato, c'era un altro tavolo lungo, intorno al quale erano seduti gli insegnanti, alle cui spalle la parete era tappezzata di quadri e sopra un enorme vetrata dava una perfetta visione del lago. Fu lì che la professoressa Mc Granitt li accompagnò, cosicché sempre tutti in fila, si fermarono davanti agli altri studenti dando le spalle agli insegnanti. Alla luce tremula delle candele le centinaia di facce che li guardavano sembravano tante pallide lanterne. Sofia notò che non c'erano i fantasmi e guardò in alto per vedere se stavano fluttuando lì, ma invece vide un soffitto nero intenso trapuntato di stelle, sembrava che si spalancava sul cielo aperto, ma Sofia sapeva che era solo una magia avendolo letto in 'Storia di Hogwarts'. Quando riabbassò lo sguardo attirata da un miagolio affamato di Fidel, vide che la professoressa Mc Granitt senza fare rumore collocava uno sgabello a quattro gambe davanti agli allievi del primo anno. Era un cappello tutto rattoppato, consunto e pieno di macchie, Sofia sentì chiaramente Zayn borbottare qualcosa del tipo che quel coso non avrebbe mai dovuto toccare i suoi purissimi capelli, o meglio Sofia sperò di aver frainteso, anche se dopo anche lei si sarebbe fatta una doccia con piacere dopo averlo indossato... Siccome tutti fissavano in silenzio il cappello, Sofia fece altrettanto. Per un po' regnò il silenzio più assoluto poi il cappello si contrasse e uno strappo vicino al bordo si spalancò come una bocca, e lui cominciò a cantare:
"Voi lì che tremate,
con la paura nei cuori
non fate più tristi pensieri, non tentennate,
calmate i vostri batticuori
basterà che mi mettiate sul capo
e leggendo dentro di voi vi smisto
togliendovi ogni grattacapo,
e vedremo quale Casa avrà un nuovo acquisto:
sarà Grifondoro la vostra via,
dove crescono i coraggiosi di cuore:
audacia, fegato, cavalleria
fan di quel luogo uno splendore.
O forse è a Tassorosso la vostra vita,
chi ci va è giusto e leale:
qui la pazienza regna infinita
e il duro lavoro non è innaturale.
Oppure Corvonero, da sempre il più saggio,
se siete svegli e pronti di mente,
ragione e sapienza qui trovan linguaggio
che si confà a simile gente.
O forse Serpeverde, ragazzi miei,
qui troverete gli amici migliori,
quei tipi astuti e per niente babbei
che qui raggiungono fini e onori!
La Regina di Hogwarts attende impaziente,
dentro di sé le doti di tutte le Case,
il suo talento sarà a dir poco dirompente!
Sento che a Hogwarts speciale sarà questa fase,
curiosi si è per dove finirà,
si dice che tra le Case ogni controversia svanirà,
la vendetta forse vorrà
ma io credo che seguirà le orme di mamma e papà!
Venite dunque senza paure
e mettetemi in capo all'istante;
con me sarete in mani sicure
perché io son un Cappello Parlante!"
Non appena finì ci fu un fragoroso applauso, il cappello fece un inchino a ciascuno dei quattro tavoli e poi tornò immobile.
"Chi è la Regina di Hogwarts?" Chiese Sofia a Francy.
"Non si sa, -rispose lei- ma io credo che il cappello lo dica solo perché non sa più che inventarsi, ripete questa storia della Regina da dieci anni ormai, del resto non è facile creare una canzone diversa ogni anno! Del resto quel cappello lo fa da tipo duemila anni o giù di li!" .Sofia annuì distrattamente riportando la sua attenzione sulla Mc Granitt che si era fatta avanti tendendo un lungo rotolo di pergamena. "Quando chiamerò il vostro nome, metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati -disse sollevando il cappello- Axefang Jamila!". Una ragazzina con dei capelli castani uscì dalla fila leggermente insicura, indossò il cappello che le ricadde sopra gli occhi e si sedette. Un attimo di pausa...
"SERPEVERDE!" Gridò il cappello.
Il tavolo di Serpeverde, all'estrema destra, esplose in applausi e grida di festa quando Jamila si sedette, Sofia notò che un ragazzo più grande le dava pacche sulla schiena, e data la grande somiglianza, Sofia pensò che fossero fratelli. "Calder Eleonor"
"GRIFONDORO!" Gridò ancora il cappello, e stavolta a festeggiare fu il tavolo all'estrema sinistra.
"Carbone Gaia" fu la prima Tassorosso e a battere le mani fu il tavolo a destra. Anche "Curcio Chiara" divenne Serperverde e "De Rosa Carolina" insieme a "Del Gais Marina" divennero Grifondoro, e Sofia si accorse che Del Gais era la ragazzina dei draghi, insieme a lei invece dei normali animali c'era uno strano cane a due code, nel libro sulle creature magiche che aveva letto le sembrava che si chiamasse crup...
Sofia si accorse che a volte il cappello urlava all'istante il nome della Casa, mentre altre ci metteva più tempo, per esempio "Edwards Perrie" rimase quasi due minuti sullo sgabello prima di essere la prima a essere assegnata a Corvonero, facendo esultare il secondo tavolo da sinistra. Sofia immaginò di rimanere lì per ore, finché a un certo punto sarebbe stata rimandata indietro, era chiaro come il sole che lei non era una strega, aveva letto di persone nate da maghi che non possedevano poteri, venivano chiamati magnò le pareva... Scosse la testa fortemente, non doveva essere pessimista, sarebbe andato tutto bene, si rilassò sentendo il cuoricino di Fidel battere furiosamente contro la sua mano, lui si che doveva aver paura in quel momento!
"Esposito Carmine" attirò la sua attenzione, era il ragazzo che stava trascinando un'altra ragazza quel giorno a Diagon Alley e che per sbaglio l'avevano urtata. Questi si diresse con passo sicuro verso lo sgabello, la montatura quadrata nera degli occhiali risplendeva alla luce delle candele, la Mc Granitt sfiorò appena i suoi capelli castani con il cappello che questi gridò: "SERPEVERDE". Con immensa gioia del ragazzo. "Granel Airin" e "Green Spike Junior II" finirono in Corvonero, mentre "Hawthorne Gale" in Serpeverde, poi la professoressa Mc Granitt chiamò "Horan Niall James" che si rivelò essere il biondino, questi come Carmine fu subito nominato un Grifondoro e si sedette al tavolo della sua nuova Casa tra scrosci di applausi. Sofia notò anche "Irace Irene", la ragazza che a Diagon Alley gettava gelato ovunque e che rideva durante la scalata degli scogli, la quale seguì il biondino a Grifondoro. Poi la Mc Granitt chiamò "Jabarin ElenaSofia" e lei ebbe un tuffo al cuore rendendosi conto di essere lei. Con passo malfermo si diresse verso lo sgabello, il cui percorso le sembrava infinito, pensando a quale Casa sarebbe potuta andare. Il cappello per Grifondoro richiedeva coraggio, e lei per i suoi cari avrebbe dato la vita, ma era terrorizzata dai film horror, e non si sentiva poi pronta a fare mirabolanti avventure; Tassorosso chiedeva lealtà, e lei non aveva mai tradito qualcuno e non aveva nessuna intenzione di farlo, ma richiedeva anche pazienza e lavoro, e se nella prima richiesta poteva soddisfare un po' i requisiti, nel secondo no, odiava lavorare e doveva ammettere controvoglia di essere abbastanza pigra; Corvonero sembrava meno esigente, richiedeva solo di essere intelligenti, a scuola aveva voti ottimi ma era una frana con gli indovinelli quindi come Grifondoro restava un incognita; infine c'era Serpeverde, non si sentiva molto astuta, anche perché non aveva un idea precisa di che significasse, ma non credeva di essere una babbea. Fu così che si sedette sullo sgabello, con tutti questi pensieri che le annebbiavano il cervello, ma prima che la professoressa Mc Granitt gli calasse il cappello sugli occhi, Sofia vide gli sguardi incoraggianti dei suoi compagni di viaggio, così si rilassò affidandosi all'oscurità più completa.
"Mmm... -gli sussurrò una vocina all'orecchio- difficile... molto difficile... C'è coraggio, oh, accipicchia si! Affronteresti qualunque cosa sai? Ma vedo anche un enorme talento e voglia di sapere, e una lealtà di ferro. Molto interessante... Ma dove ti metto?". Sofia rimase ferma minuti e minuti, con la voce del cappello nell'orecchio, mentre il suo timore si faceva sempre più vivo e pulsante. "Chissà in che Casa stavano i miei genitori..." Pensò distrattamente.
 "Oh me li ricordo! Anche loro sono stati difficile da collocare, ma alla fine Salazar li ha voluto con sé!" Rispose il cappello al suo pensiero.
"Posso andare in Serpeverde allora? Visto che non sai dove mettermi?" Chiese lei timidamente, sempre se con il pensiero si può fare.
"Uhm... vediamo... -disse lui- qui c'è un talento che avrebbe interessato il vecchio Salazar, vedo anche che qui qualcuno non vuole restare nell'ombra... Si perché no? In questo caso considerando che lo vuoi anche tu credo che vada bene SERPEVERDE!" Sofia capì che il cappello aveva urlato a tutti l'ultima parola, così si tolse il cappello e si diresse di fretta verso il tavolo di Serpeverde, non accorgendosi degli sguardi curiosi delle persone per essere stata per così tanto tempo sullo sgabello. Sofia si sedette vicino a Carmine, il quale le strinse allegramente la mano sorprendendola alquanto. Mentre veniva chiamata "Leigheb Sabrina" la ragazza della gelateria compagna d'Irene, Sofia osservò meglio il tavolo degli insegnanti. Individuò subito Hagrid che si trovava dalla sua parte opposta, poi incontrò lo sguardo curioso di Albus Silente, seduto al centro della tavolo su un ampio scranno d'oro, la sua chioma riluceva argentea come i fantasmi, e Sofia gli rivolse un timido sorriso per poi riconcentrarsi sullo smistamento. La professoressa Mc Granitt aveva appena chiamato "Malik Zayn Javaad", lui salì sullo sgabello stranamente pallido, nonostante il colore scuro della pelle, il cappello ci mise un po' per decidere ma alla fine urlò "SERPEVERDE!". Zayn emise un grosso sospiro di sollievo riacquistando il suo colorito naturale, avviandosi al tavolo delle serpi sotto gli applausi festosi tra i quali Sofia era la più entusiasta.
"C'è l'hai fatta! Siamo nella stessa Casa!" Gli disse Sofia saltandogli al collo.
"Già!" rispose Zayn guardando oltre Sofia che seguendo il suo sguardo vide Niall guardarli con uno sguardo indecifrabile.
"Sofia, stai lontana dal biondo." Disse lui con un tono basso e scuro.
"Perché?" Chiese perplessa.
"Fallo e basta!" Sbraitò lui.
"Ma sembra gentile." Disse Sofia senza riuscire a distogliere i suoi occhi da quelli del biondo, di un azzurro incredibile, a Sofia sembravano finti talmente erano belli.
"Senti Sofia, ti ho già spiegato la situazione delle nostre famiglie, poi ora tu sei una serpe e lui un grifone, e se ho ragione su ciò che lui vuole da te, se non vuoi crearti problemi ti conviene stargli lontano." Disse Zayn un po' esasperato.
"D'accordo come vuoi tu." L'accontentò lei. Anche "Mentone Sara" fu mandata a Serpeverde, tra gli urli entusiastici di Carmine, ma quando "Morzasson Murtagh" fu mandato a Serpeverde si udì un urlo acuto e tutta la sala piombò nel silenzio, tutti gli sguardi erano puntati su Irene, la ragazzina di Grifondoro, che ora tutta rossa si nascose sotto il tavolo.
"Su tornate a fare le vostre cose!" Pigolò da là sotto facendo scoppiare a ridere tutta la Sala, e lo smistamento riprese. Sofia scoprì che il ragazzo dagli occhi di cucciolo si chiamava Liam James Payne e finì a Tassorosso insieme al ragazzo che tirava la coda del gatto alla stazione, Michele Petrone e a un'altra ragazza. Dopo toccò a una tremante "Rotondo Francesca Romana" che con grande disappunto di Sofia finì tra i tassi anche lei. "Pazienza, questo non vuol dire che non potremmo stare insieme." Pensò. Sofia vide che il riccio e il ragazzo a scodella finirono a Grifondoro insieme al biondo, mandando baci al loro amico finito in Tassorosso, e si chiamavano rispettivamente Harry Edward Styles e Louis William Tomlinson. Sofia non seguì più lo smistamento con tanta attenzione, non avrebbe mai ricordato tutti quei nomi, ma almeno ci aveva provato.
Finalmente dopo Luigi Whitewing nei Tassorosso lo smistamento finì, e la professoressa Mc Granitt arrotolò la pergamena e portò via lo sgabello insieme al Cappello Parlante. Sofia sentì lo stomaco di Zayn brontolare rumorosamente e anche se aveva una voglia matta di prenderlo in giro per quel comportamento da 'comuni mortali' si trattenne, siccome il suo stomaco faceva lo stesso rumore... Albus Silente si alzò in piedi sorridendo agli studenti con uno sguardo radioso e con le braccia aperte.
"Benvenuti! -disse- Benvenuti a Hogwarts per un nuovo anno scolastico! Prima di fare inizio al nostro banchetto, vorrei dire qualche parola, e cioè: imbecille, sgombro, scampi, pizza! Grazie!" Concluse sedendosi tra scrosci di applausi e urla entusiastiche, Sofia pensò che forse il Preside aveva bevuto un po', ma si ricredette quando vide i piatti davanti a lei colmi di ogni ben di Dio. Sofia si riempì il piatto di un po' di tutto e cominciò a mangiare, mentre nel frattempo i fantasmi ritornarono in Sala e due di questi si avvicinarono alla tavola dei Serpeverde.
"Quello tutto sporco di sangue è il Barone Sanguinario, è il fantasma della nostra Casa non farlo mai arrabbiare!" Gli sussurrò Zayn.
 "Ah e perché? È morto non può farmi del male o si?" Chiese Sofia.
"Non sei una purosangue?" Chiese Carmine a Sofia.
"Non lo so i miei mi hanno abbandonato, ma mi hanno detto che erano entrambi maghi." Disse lei un po' abbattuta.
"Oh be' in questo caso. -disse lui tendendogli la mano- Carmine Esposito, mentre quella cosa scorbutica è la mia migliore amica Sara Mentone." Concluse indicando una ragazza con lunghi capelli castani come gli occhi.
"Ha parlato mister simpatia!" Disse quella sentendosi chiamare in causa.
"Dai retta a me, meglio che stai lontana da questo qui se non vuoi impazzire!" Continuò lei dando uno scappellotto al suo amico. Sofia rise e coinvolse Zayn nella conversazione, strappandolo dalle grinfie di sua sorella, una bella mora del terzo anno, terribilmente simile al fratello. Parlando, parlando Sofia capì che almeno tra i suoi amici, si dava molto importanza alla purezza del sangue, anche Carmine e Sara erano purosangue come Zayn, e mentre il primo era figlio unico Sara aveva un fratello minore che a detta sua era la reincarnazione di Satana.
"I babbani non sono tanto male. -stava dicendo Sofia cercando di convincere i suoi amici, quando il fantasma di un mago si avvicinò scrutandola in modo strano -Hanno inventato l'elettricità e... " Sofia guardò il fantasma che la guardava dritto negli occhi insistentemente.
"Che cos'è l'elettricità?" Chiese Zayn.
"Be' è... -Sofia non riuscì più a ignorare lo sguardo pressante del fantasma e quindi si rivolse a lui nel modo più gentile possibile- Serve qualcosa?".
Lui la guardò per qualche secondo con un sguardo terrorizzato, sembrava che stesse per svenire, ma Sofia non era certa che i fantasmi potessero farlo.
"Stia lontana dal lago per favore!" Squittì lui per poi allontanarsi.
"I fantasmi sono tutti così schizofrenici?" Chiese Sofia a Zayn.
"Probabilmente sei tu che li ecciti tesoro!" Rispose lui ammiccante beccandosi un assestata gomitata. Dopo un po' sparirono gli avanzi di cibo sostituiti da tutti i dolci immaginabili, e di nuovo tutti ricominciarono a ingozzarsi, tranne Zayn che a suo detto doveva stare attento al suo corpo divino, così Sofia gli spiaccicò del gelato in faccia scatenando le risate dei Serpeverde, compreso Zayn che si decise a mangiare.
"A me c'è voluto un po' di tempo per esternare la magia, -stava dicendo Murtagh, un ragazzo con ricci capelli castani lunghi fino alle spalle e occhi di tenebra- probabilmente perché a differenza di mio fratello so controllare i miei istinti." Disse indicando un ragazzo affianco a lui biondo del sesto anno.
"Cosa hai combinato quando sei scoppiato?" Chiese un ragazzo con dei capelli rosso fuoco sparati ovunque e occhi verdi smeraldo, a Sofia pareva che si chiamasse Lance Dragoborn.
"Avevo la bacchetta di papà in mano per vedere se sarebbe successo qualcosa, quando quel coso ha cominciato a dire che ero un magonò." Disse, ma venne interrotto dal fratello che continuò dicendo: "Così lui mi ha giustamente schiantato." Scatenando l'ilarità generale. "Cos'è un magonò?" Chiese Sofia a Sara.
"È una persona senza poteri magici nata in una famiglia di maghi, -rispose lei- è una terribile vergogna averne uno in famiglia!". Magonò, non magnò! Ecco come si chiamavano!
Quando scomparirono anche i dolci il professore Silente si alzò di nuovo in piedi facendo scendere il silenzio nella sala.
"Solo poche parole ancora, adesso che siamo tutti sazi di cibo e bevande. Ho da darvi alcuni annunci di inizio anno. Gli studenti del primo anno devono ricordare che l'accesso alla foresta qui intorno è proibito a tutti gli alunni, e ciò devono rammentarlo anche gli studenti più anziani. Inoltre il signor Gazza, il custode, mi ha chiesto di ricordare a voi tutti che è vietato usare la magia nei corridoi tra una lezione e l'altra. Le selezioni di Quidditch si terranno durante la seconda settimana dell'anno scolastico, chiunque sia interessato a giocare per la squadra della sua Casa è pregato di contattare Madame Bumb. Inoltre devo comunicarvi che quest'anno il Torneo Tremaghi si terrà a Durmstrang, alcuni di voi forse non sanno di che si tratta, quindi spero che quelli di voi che lo sanno mi perdoneranno questa breve spiegazione, e sono liberi di pensare a quello che vogliono.
Il Torneo Tremaghi fu indetto per la prima volta settecento anni fa, come competizione amichevole tra le tre maggiori scuole europee di magia: Hogwarts, Beauxbatons e Durmstrang. Venne scelto un campione per rappresentare ciascuna scuola, e i tre campioni gareggiarono in tre imprese magiche. Le scuole si alternano nell'ospitare il Torneo ogni cinque anni, e tutti convengono che sia un modo eccellente per stabilire legami tra giovani streghe e maghi di diverse nazionalità. A ottobre chi vorrà partirà con me per partecipare, vi ricordo che la competizione è riservata agli studenti di diciassettenne anni in su, un giudice imparziale deciderà a Halloween i tre sfidanti più degni di gareggiare per la Coppa Tremaghi, la gloria della loro scuola e un premio personale in denaro pari a mille galeoni. Chiunque deciderà di partecipare resterà a Durmstrang la maggior parte dell'anno e verrà esonerato dagli esami, anche se dovrà fare i MAGO. E ora prima di andare a letto intoniamo l'inno della scuola!" Gridò Silente.
Questi diede un colpo alla sua bacchetta, come se stesse cercando di scacciarne una mosca dalla punta: ne fluì un lungo nastro d'oro che si sollevò alto in aria, sopra i tavoli, e cominciò a contorcersi a mo' di serpente formando delle parole.
"Ognuno scelta il motivetto che preferisce. -disse Silente- Via!" . Tutta la scuola intonò:
"« Hogwarts, Hogwarts, Hoggy Warty Hogwarts,
per favore insegnaci qualcosa,
a noi, anziani, calvi e tutti storti,
a noi, ragazzi dai calzoni corti,
le nostre teste devono riempirsi
di cose interessanti da non dirsi,
per ora sono vuote e piene d'aria,
di mosche morte e roba secondaria,
insegna a noi dunque che cosa va imparato,
ripeti ciò che abbiam dimenticato,
fa' del tuo meglio e noi faremo il resto
finché il cervello non ci andrà in dissesto."
Ognuno terminò la canzone in tempi diversi, tranne Sofia che non aveva proprio cantato perché Fidel si era messo a fare i capricci, alla fine rimase solo Carmine che cantava un ritmo lento da marcia nuziale trascinando in un balletto una riluttante Sara. Silente diresse le ultime battute e poi alla fine fu uno di quelli che applaudì più fragorosamente.
"Ah, la musica -disse asciugandosi gli occhi- Supera tutte le magie! E adesso è ora di andare a letto. Via di corsa!". Scatenando un rumore di sedie strascicate e un martellante brusio.
"Serpeverde di qua!" Urlò una ragazza da corti capelli castani a punta, sul petto brillava una spilla con una 'P' scintillante, Sofia capì che era un prefetto e con Fidel tra le braccia la seguì. Uscirono dalla Sala Grande seguiti dai Tassorosso, scendendo un mucchio di scale, passando attraverso arazzi e passaggi segreti, Sofia fu più volte strattonata e sgridata da Zayn perché si fermava a guardare i quadri che si muovevano e bisbigliavano tra loro indicandoli. "Sofia non devi parlare con i dipinti!" Disse un esasperato Zayn.
"E perché no? È tutto così surreale!" Rispose lei con un’espressione sognante.
"Perché solo i nati babbani si comportano così, e ai Serpeverde non stanno molto simpatici." Disse semplicemente Carmine.
"Ah capisco..." Rispose Sofia anche se non era così, ma che in che Casa razzista era finita?! Però non sembravano essere ciò che dicevano, Zayn, Carmine e Sara l'avevano accettata senza sapere se era una purosangue al 100%, per quel che ne sapeva lei poteva essere benissimo una mezzosangue. A un bivio si separarono dai tassi, loro andarono verso dei tunnel di pietra illuminati da delle torce, seguendo dei mosaici pavimentali raffiguranti serpenti dagli occhi brillanti.
"Solo i Serpeverde riescono a vedere questo sentiero che conduce alla nostra sala comune e le torce illuminano il cammino sempre solo a noi, è una  specie di protezione dalle altre Case." Disse Sara a Sofia.
"Ma perché tutte queste protezioni? E gli altri non si perdono poi nei sotterranei?" Chiese lei preoccupata.
 "Quando Hogwarts fu creata i quattro fondatori erano molto gelosi dei loro insegnamenti e segreti, soprattutto Salazar. Un Serpeverde non potrebbe mai perdersi qui perché i serpenti l'aiuterebbero sempre a ritornare alla sala comune, mentre gli altri che ci verrebbero a fare? O per ficcare il naso o per fare qualche scherzo, quindi sono felice che si perdano, un po' di paura prima di essere ritrovati funziona meglio di ogni punizione per rimetterti in riga!" Terminò lei. D'un tratto si fermarono davanti a un muro di pietra che a differenza degli altri era squallido e umido.
"Ascoltatemi bene -disse il prefetto- la nuova parola d'ordine è 'Caelum', non dimenticatela altrimenti non potrete entrare." Appena pronunciò la parola d'ordine, una porta di pietra scorrevole, nascosta nella parete, si aprì, facendoli entrare. La sala comune dei Serpeverde era un sotterraneo lungo e basso con le pareti e il soffitto di pietra, da cui appese a catene pendevano lampade rotonde e verdastre. Di fronte a loro c'era un camino di marmo dalle sculture elaborate con statuette e teschi, tutt'intorno c'erano sedie scolpite e tavoli dalle varie forme, poltrone e sofà neri, tappeti verdi e d'argento ricoprivano i pavimenti, mentre le pareti erano abbellite da affreschi e quadri viventi. Sculture di creature mitologiche abbellivano il soffitto leggermente ad arco a sesto acuto, un enorme scudetto posto sopra il camino raffigurava un serpente nero con occhi di smeraldo. Varie finestre alte e strette della sala si affacciavano sulle profondità del lago di Hogwarts, e sul lato destro della sala c'era un enorme vetrata che permetteva di osservare meglio gli oscuri abissi del lago.
"Bene venite tutti qui! -disse il prefetto- Allora a sinistra ci sono i dormitori femminili, mentre a destra quelli maschili, cercate la porta con su scritto il vostro anno, i vostri effetti personali sono già lì. Ricordo per chi non lo sapesse o lo avesse dimenticato, che per i maschi è vietato l'accesso al dormitorio femminile, sempre se non vogliono rompersi l'osso del collo, le ragazze possono invece entrare in quello maschile, ma se non si comporteranno adeguatamente, l'accesso al dormitorio maschile verrà precluso anche a loro." "Secondo me non succede niente se si prova a entrare!" Disse un ragazzo, Gale le pareva, mettendo un piede nel corridoio femminile. Non successe niente. Questi soddisfatto fece un altro passo, e non appena il suo piede ritoccò il suolo, si sentì uno scatto metallico tipo molla, e il ragazzo volò all'indietro atterrando fortunatamente su un divano, facendo volare ovunque i cuscini.
"Spero che il suo esempio valga da lezione. -disse il prefetto- e ora tutti a letto!" . Sofia augurò la buonanotte a Zayn e Carmine, poi insieme a Sara si recò nel loro dormitorio, che si trovava a metà del corridoio. Quando entrarono cinque bei letti a baldacchino con tendaggi e coperte verdi con ricami d'argento facevano bella mostra di sé, e come è facile immaginarsi, tutte le ragazze si fondarono sui letti per prendere quelli con una posizione migliore. Sofia si accaparrò uno che aveva la finestra alla sua destra, mentre nell'angolo che creava il muro c'era una bella scrivania, Sara si prese uno vicino a lei. Mentre le altre andavano a dormire infilandosi confusamente i pezzi del pigiama Sofia notò la presenza di una grossa scatola che tremava.
"Cos'è quello?" Chiese.
"Oh è Freddie, il mio cane. -disse Sara cominciando ad aprirla per farlo uscire- Non preoccuparti, non darà fastidio a nessuno, nemmeno al tuo gatto, è ancora un cucciolo ma sa come comportarsi!". Appena ebbe finito di parlare uscì un piccolo cucciolo di cane, normale pensò Sofia non vedendo doppie code, un incrocio con un pastore tedesco, che dopo aver scodinzolato in giro per un po', si appisolò sul tappeto sotto il letto di Sara.
"Io mi sono presa un gufo, -disse una ragazza con corti capelli biondi e occhi castani- è un di un bellissimo grigio scuro che sfuma sulle ali diventando bianco! È molto più comodo per la scuola, con tutti gli impegni che avremmo sarà difficile occuparsi di lui. A proposito io sono Chiara Curcio, purosangue!" Disse lei.
"Sara Mentone, purosangue anch'io!" Disse Sara stringendole la mano.
"Sofia Jabarin, incrocio sconosciuto...." Disse Sofia con voce cadaverica, facendo ridere le due compagne, e all'improvviso i capelli di Chiara divennero rosa shocking.
"Come hai fatto?" Chiese Sofia ammirata.
"Sono una metamorfomagus. Ma preferisco avere le mie fattezze normali." Disse lei orgogliosa ritornando bionda.
"Bello! Ho letto circa l'argomento." Disse Sofia.
Sara e Chiara rimasero a chiacchierare per un po', finché le altre due ragazze non le minacciarono di ucciderle se non le avrebbero fatte dormire, così spensero la luce e si addormentarono. Sofia diede da mangiare a Fidel, sistemò tutte le sue cose ordinatamente, mise la scheletro sveglia, poi si sedette e si mise a scrivere alla sua famiglia, scrisse e scrisse, sembrava non bastare mai, e stranamente, parlò un po' troppo spesso di uno strano biondino.
 
 
 
 
Eccomi ritornata con un nuovo capitolo! Finalmente si sono arrivati a Hogwarts! Come sempre mi farebbe piacere una recensione anche se piccola, l’ultimo capitolo non l’hanno letto in molti e la cosa mi ha dispiaciuto. Detto questo volevo dirvi che probabilmente non riuscirò a pubblicare il prossimo capitolo giovedì, siccome domani parto per un concerto e ritorno mercoledì, ci vediamo al più presto con il prossimo capitolo!
  
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