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Autore: Neko    09/05/2013    1 recensioni
Una nuova avventura travolge inaspettatamente i Mugiwara partiti per affrontare le sorprese del Nuovo Mondo.
Da una strana isola dove avvengono fenomeni strani, si ritroveranno a che fare con quello che il destino ha in serbo per loro.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 53: Mai un attimo di pace

 

I mugiwara, che fino a un momento prima erano rimasti distanti dal luogo dello scontro, quando videro Zoro porgere una mano a Rufy per aiutarlo ad alzarsi, uscirono urlando i loro nomi e felici che tutto si fosse sistemato.

Nami corse verso Rufy, ma un attimo prima di raggiungerlo, vide il ragazzo schiantarsi a terra  e un polverone alzarsi.

La navigatrice cominciò a tossire e a sventolar la mano per allontanare quei granelli di sabbia che volevano soffocarla. Una volta che la visuale tornò normale, una vena pulsate si formò sulla testa di Nami, la quale potè vedere Rufy a terra, con Karin abbracciata saldamente al suo collo.

“Sei stato grande Rufy, anche tu Zo…!” cominciò col dire girandosi verso lo spadaccino, ma ella perse le parole quando vide lo sguardo omicida di Nami, trattenuta dal povero Usopp, che dovette sorbirsi i pugni che la ragazza avrebbe volentieri rivolto verso la nuova arrivata.

Karin lasciò Rufy seccata, andando a controllare il cecchino, ma non risparmiò una linguaccia a Nami, dalla quale uscirono insulti non tanto carini.

Chopper e Karin si misero all’opera per curare le ferite dei loro compagni. La seconda fu costretta, per  non creare altri problemi alla ciurma, a occuparsi di Zoro.

Sospirò.

“Deduco dalla tua espressione che avresti preferito occuparti di Rufy!” disse Zoro, strizzando l’occhio buono, quando la ragazzina premette troppo su una ferita.

Karin alzò le sopracciglia sorpresa di aver dato quell’impressione. Scosse subito la testa e sorrise dolcemente allo spadaccino “No, no…Credo che mi sarei sentita a disagio a curarlo…mi sarei sentita i suoi occhi troppo addosso, per non parlare di quelli di Nami!”

Zoro era sempre più confuso da quella ragazzina “Disagio? Ma se gli salti sempre addosso!”

Karin si mise a ridere “Lo faccio per lo più per infastidire Nami, dato che non è minimamente diversa da come mi aspettavo!”

Zoro non disse nient’altro sebbene quello che la ragazzina dicesse, non aveva senso.

“Grazie…” cominciò Karin “…per non sommergermi di domande!”

 

Rufy, nonostante lo scontro fosse finito era piuttosto pensieroso e si guardava le mani completamente fasciate.  Chiamò Chopper, il qual era accanto a lui a sistemare le bende avanzate nel suo zaino “Perché i miei poteri non hanno funzionato? C’è qualcosa di sbagliato?”

Chopper scosse la testa. Non sapeva cosa pensare, dato che non aveva trovato anomalie in lui.

“Forse è stato un puro caso amico!” disse Franky non prendendola troppo sul serio.

“Caso o meno, capita nei momenti meno opportuni. È già successo contro Akainu e poco fa con Zoro. Bisogna fare attenzione…la prossima volta potrebbe anche andargli male!” disse Robin pensierosa. Aveva attribuito una possibile colpa all’acqua dell’oceano che emetteva l’essenza del mare, ma contro Akainu, le acque erano lontane e inoltre solo Rufy aveva risentito della perdita di potere.

Nami guardò preoccupata Robin. In genere era sempre lei a capire cosa stava succedendo e vederla nel dubbio non l’assicurava, perché lei non si beveva l’ipotesi di una coincidenza. Poi si ricordò di quanto Karin avesse affermato sull’isola dei manga e disse “Ehi tu!”

Karin, che stava ancora parlando con Zoro, si alzò da terra dicendo “Ehi tu? È questo il modo con cui ti rivolgi a una persona?”

Nami non sembrò ascoltarla “Tu sai qualcosa su Rufy. Quando ci trovavamo sull’isola dei manga, quando i suoi poteri non hanno funzionato, hai detto che era già cominciato! Cosa è già cominciato e che cosa ha a che fare con Rufy?”

Karin si fece seria e stava per parlare prima che due brontolii di stomaco si fecessero sentire. Nessuno fece caso allo stomaco del capitano, ma si sorpresero di quanto rumore potesse fare lo stomaco di una ragazzina di 15 anni.

Karin arrossì di colpo “Scusate…è che…sto morendo di fame!”

Tutti sospirarono e Sanji, alzandosi per cominciare a preparare un banchetto, disse “Ne parleremo con calma mentre mangiamo. Ora rilassatevi un po’, soprattutto tu Rufy…sarai esausto!”

“Ehi cuoco da strapazzo, ho combattuto anch’io!” disse Zoro fulminando il cuoco con lo sguardo. Sanji ispirò dalla usa sigaretta e guardando lo spadaccino con la coda dell’occhio disse “Affari tuoi marimo!”

Ma i buoni propositi di Sanji vennero meno, quando improvvisamente si sentirono nell’aria 5 spari. Si svolge tutto così in fretta che non capirono subito cosa fosse successo, ma i mugiwara poterono vedere portarsi via, quattro dei loro compagni.

Rufy, Chopper, Robin, Brook!” urlò Usopp, vedendo i suoi amici essere trasportati verso l’altura poco distante da loro, all’interno di reti fatte di algamatolite.

Il cecchino prese la sua kabuto per attaccare chiunque li avesse attaccati, cogliendoli in un momento in cui avevano abbassato la guardia e sgranò gli occhi quando capì che tutti loro erano circondati da centinaia di marines.

Zoro si alzò immediatamente da terra, ignorando il dolore che percorreva il suo corpo e portandosi le mani alle spade, si accorse con orrore, di non possederle più.

“Cerchi queste Roronoa Zoro?” disse un marine che sogghignava divertito. Infatti il quinto sparo, aveva lanciato una rete alle spade dello spadaccino, che le aveva posate momentaneamente a terra per farsi bendare.

“Senza di queste non potrai fare molto!” disse un altro marine.

“Non crederete che non sappia combattere senza le mie spade?” disse poco preoccupato. I nemici erano in tanti, ma potevano benissimo metterli ko senza troppi problemi, se non si fosse dimenticato di un dettaglio.

Dopo un ordine tutti i marine tirarono fuori le loro pistole, fucili, alcuni addirittura delle mitragliatrici e questo complicò non poco le cose. Senza spade Zoro non poteva sbloccare i proiettili e senza Rufy, erano tutti ben piazzati per far giocare il nemico al tiro al bersaglio.

Nami sfoggiò il suo climat attack per preparare qualche spiacevole sorpresa, ma quando provò a muoverlo per puntarlo verso le nuvole, si accorse di non riuscire a smuoverlo.

Alzò gli occhi e per capire cosa stesse succedendo “Ma questo è…fumo?”

“Finalmente vi ho preso Mugiwara!”

“S-smoker!” disse Rufy che cercava inutilmente di liberarsi.

“Salve cappello di paglia. Non ti dispiacerà se  mi impossesso di tutte le almi  dei tuoi amici e se vi consegno alla giustizia, vero?”

Rufy strinse i pugni e guardò minaccioso il capo dei marines, cercando di riuscire a trovare un modo per tirarsi fuori da quei guai.

“Non conosco il motivo per cui combattevate fra di voi, ma questo ci ha permesso di preparare un’imboscata senza che voi sospettasse nulla!” disse Smoker, incrociando le braccia al petto.

Sanji cominciò a camminare in avanti. Cercava di mostrarsi calmo buttando e la sigaretta a terra disse “Saremo disarmati e con meno compagni disponibili alla lotta, ma sei davvero convinto che ci arrendiamo così?” disse Sanji sicuro di sé, nonostante Usopp e Nami, quest’ultima soprattutto, non erano abili nel corpo a corpo e non essendo dotati dell’haki dell’osservazione non potevano schivare le pallottole nel caso avessero sparato nella loro direzione.

“Ben detto amico!” disse Franky, che non aveva subito alcun tipo di danneggiamento, essendo lui stesso un arma, sebbene Smoker avrebbe tranquillamente annientato i suoi poteri.

Smoker sogghignò, negli ultimi tempi non aveva mai portato tanto rispetto per una ciurma di pirati come quella dei Mugiwara “Ammetto che siete molto coraggiosi, ma meglio arrendersi quando siete ancora in tem…” non terminò la frase che uno sparo partì da un marine, diretto verso Sanji. Il cuoco nemmeno si  preoccupò di guardare. Sentiva quella piccola pallina di ferro avvicinarsi sempre lui ed era in procinto di schivarla con un piccolo movimento, se qualcuno non lo avesse gettato a terra.

I mugiwara erano tanto sorpresi quanto Smoker, non avendo nemmeno notato quella ragazzina.

“Chi ha sparato?” chiese Smoker arrabbiato.

“Scusi capitano, ho-ho sbagliato!” disse il colpevole.

Sanji si tirò su e aiutò Karin ad alzarsi “Non era necessario che intervenissi, sarei riuscito comunque a schivarlo!”

“Scusa è che…scusa!” disse Karin abbassando la testa.

Robin, nonostante la sua prigionia, riuscì a notare un particolare, che solo lei, insieme a Smoker, sembrò notare.

“Allora cosa volete fare? Combattere o, dato che abbiamo già quattro vostri amici catturati, tre dei quali non immuni alle pallottole farvi catturare e basta?” disse, mentre uno dei marine puntava la pistola contro Robin.

“Robin!” urlò Chopper, mentre Rufy diceva di calmarsi.

Tsè…non è il tuo stile sparare contro qualcuno indifeso a scopo di ricattare gli altri. Non ci caschiamo!” disse Zoro incrociando le braccia.

Sanji era pienamente d’accordo con lo spadaccino, sebbene vedere Robin minacciata gli faceva ribollire il sangue nelle vene.

Smoker sbuffò per quanto lo conoscessero bene i pirati. “Tashiji, prendi!” disse l’uomo lanciandole le spade di Zoro “Tu occupati di queste, io mi occupo dei mugiwara rimasti!”

 

 

E anche questo capitolo è andato. È più corto degli altri, ma se continuavo a scrivere sarebbe venuto un  capitolo luuuuuuuuuunghissimo e ho preferito fermarmi ora.

Allora, avete qualche idea di cosa succederà adesso?

Fatemi sapere qualcosina e…alla prossima!!!

Ciao Neko =^_^=

  
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