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Autore: millyray    10/05/2013    1 recensioni
Pare che finalmente la vita di Max e del suo Stormo stia per prendere una svolta decisamente importante e, forse, persino irreversibile con l'incontro di due ragazze, Jo e Shary, non molto diverse da loro, che sanno cosa significa essere in fuga, rischiare la vita e vivere nella paura.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA LUCE DEI MIEI OCCHI

CAPITOLO TRE

Era passata ormai una settimana da quando lo Stormo soggiornava a casa di Jo e Shary e tutto sembrava procedere magnificamente.

I ragazzi erano proprio contenti; avevano cibo buono da mangiare tutti i giorni, un letto comodo e caldo nel quale dormire e un tetto sotto al quale proteggersi. Per di più non avevano ancora ricevuto alcun attacco né da parte degli Sterminatori né di nessun altro.

E, cosa che succedeva raramente si stavano proprio divertendo tutti quanti, parlavano di un sacco di cose, facevano svariati giochi e tutti trovavano simpatiche le due sorelle, specialmente Shary.

Meglio di così non poteva andare.

L’unica che pareva ancora un po’ titubante era Max, ma lei si faceva sempre un sacco di paranoie, glielo dicevano anche i suoi amici.

Sembrava però che tra lei e Fang si fosse creato un rapporto ancora più intimo rispetto a prima, capitavano spesso occasioni in cui si trovavano soli loro due, occasioni in cui parlavano del più e del meno, oppure di cose più importanti, come della loro situazioni, di quello che erano, di quello che dovevano fare e di quello che sarebbe successo. E in queste occasioni capitava spesso che Max si imbarazzasse, per qualcosa che Fang diceva o che provava a fare.

Per quanto riguardava Shary e Iggy invece… be’, dopo quell’episodio in piscina non era più successo niente e non cercavano mai di rimanere da soli.

Almeno, non fino a quella mattina…

I due ragazzi si erano alzati nello stesso momento, o meglio Shary, dopo aver abbandonato il suo comodo letto, era scesa in salotto e poco dopo era stata raggiunta da Iggy che se ne stava davanti a lei in boxer e canottiera, i capelli spettinati e gli occhi ancora gonfi dal sonno.

“Credo che… che andrò a preparare la colazione”, disse lei allora, per togliersi dall’imbarazzo.

“Posso aiutarti?” le chiese lui.

Lei alzò un sopracciglio scettica, così lui continuò come se avesse visto la sua espressione: “Sono bravo, sai? Cucinavo sempre io per i miei amici”.

La ragazza annuì, ma poi si ricordò che lui non poteva vederla e allora rispose: “Va bene, andiamo in cucina”.

I due ragazzi cominciarono a cincischiare con le pentole; Shary aveva messo a bollire il latte mentre Iggy aveva preso delle uova per romperle in una scodella. Ma quando stava per farlo spostò lo sguardo verso la ragazza che gli stava lì accanto e mancò la scodella andando a colpire il tavolo e facendo sfracellare l’uovo a terra.

“E tu dovevi essere bravo in cucina, vero?” gli chiese lei trattenendo a fatica le risate.

Lui la guardò male: “Non ho mai fatto cadere le uova prima di adesso”.

Ed era vero, non gli era mai successo di rompere niente, né di mancare una stupida scodella nonostante fosse cieco. Gli bastava solo un po’ di concentrazione. Ma lei… lei in qualche modo sembrava fargliela scomparire completamente, la concentrazione. E lui non sapeva perché. Non capiva perché, ogni volta che sentiva la sua presenza accanto, il cuore cominciasse a battergli così forte come se volesse uscirgli dal petto e sentisse una strana sensazione nello stomaco.  

“Dai, stupidotto, spostati che devo prendere la farina”, gli disse Shary cercando di tornare seria. Iggy si spostò, ma soltanto di poco, lo spazio necessario per permetterle di avvicinarsi alla credenza che stava sopra la sua testa. La ragazza l’aprì ma, proprio in quel momento, la farina, che se ne stava in bilico, cadde per terra tra loro due e Shary la guardò spargersi su tutto il pavimento sbigottita.

“Perché ho come la sensazione che sia cascato qualcosa per terra?” le chiese Iggy che, però, non stava guardando per terra come avrebbe fatto normalmente, capendo che l’attenzione doveva spostarsi lì. Stava guardando lei, o meglio aveva gli occhi puntati su di lei.

“Credo che ci toccherà cucinare per terra”, rispose Shary a voce bassa osservando l’impasto di farina e uova che si era creato sul pavimento. Poi alzò lo sguardo verso di lui, scontrandosi coi suoi profondi occhi azzurri. Lei sapeva che lui non la vedeva però sembrava che invece ci riuscisse, talmente la fissava. E questo la metteva un po’ in soggezione, i suoi occhi così azzurri e così magnetici la… incantavano, la catturavano. Le facevano dimenticare tutto.

Cominciò a sentire le farfalle nello stomaco quando si accorse che erano talmente vicino da potersi sfiorare con la punta dei nasi, ma comunque sembrava stessero molto attenti a non farlo, a non avere alcun contatto fisico. C’era parecchia tensione.

All’improvviso si sentì uno strano fischio acuto e qualcos’altro che si rovesciava sul pavimento. Ma nemmeno questo servì per distrarre i due che continuarono a tenersi gli occhi puntati addosso. Shary era sicura che se lui avesse potuto vederla veramente lei non lo avrebbe guardato così, ma avrebbe sicuramente spostato lo sguardo.

“Era il latte quello?” le chiese lui con una voce che a lei parve terribilmente sensuale.

“Credo… credo di sì”, Shary non voleva che la sua voce uscisse così insicura e debole ma… non ci poteva far niente. Se non avesse smesso di guardarlo probabilmente si sarebbe fottuta il cervello.

Finalmente i due ragazzi riuscirono a distrarsi e a smettere di scrutarsi, soltanto quando si sentì sbattere la porta della cucina e una Jo alquanto incazzata, dopo aver visto il casino che avevano fatto, gridare: “Ma si può sapere che cosa avete combinato qui?”

Shary e Iggy si voltarono verso di lei guardandola come se lei non dovesse assolutamente trovarsi lì.

“Dai, per favore uscite che sistemo ‘sto casino. E vi farò bandire dalla cucina!” la sorella più grande li cacciò via a pedate e i due ragazzi si ritrovarono in salotto dove incontrarono anche gli altri ragazzi dello Stormo che li guardavano curiosi.

“Ma che avete combinato?” chiese loro Max.

“Niente!” le rispose Iggy facendo il finto tonto. Quando però incrociò di nuovo lo sguardo di Shary che gli stava accanto, scoppiarono entrambi a ridere, come se qualcuno dei due avesse appena fatto una battuta.

Gli altri questa volta li guardarono come se fossero impazziti; soltanto Angel sorrideva maliziosa.

 

Era tardo pomeriggio e Shary si trovava da sola in salotto che disegnava con i suoi acquerelli su un grande blocco da disegno.

Presto però venne raggiunta da Max e i suoi amici; Angel e Nudge le si avvicinarono per vedere che cosa stesse facendo.

“Wow! Che bello!” esclamò la più piccola ammirando il bellissimo paesaggio marino che la rossa aveva dipinto. Una moltitudine di pesci colorati che nuotava in mezzo alle alghe e alle onde dell’acqua. L’aveva dipinto talmente bene che sembrava quasi reale. Disegnava spesso i pesci, le erano sempre piaciuti il mare e le creature che lo abitavano, fin da quando era piccola. Quindi lei all’inizio non ci aveva visto niente di sbagliato nel fatto che fosse una sirena, anche se questo significava essere una ragazza mutante, diversa dagli altri. L’unica cosa che non le piaceva erano gli esperimenti e gli esercizi che le facevano fare alla Scuola.

“Sì, è molto bello. E a me piacciono anche le tue unghie”, aggiunse Nudge osservando le dita ornate di French che usavano delicatamente il pennello.

“Grazie. Se vuoi posso farle anche a te”, le propose la ragazza con un sorriso.

“Davvero?!” esclamò la bambina guardandola con un paio d’occhi che sembrava avrebbero assunto una forma a cuoricino, tipo cartoni animati.

“Certo!”

Così Shary e Nudge si ritrovarono in cucina, sedute al tavolo davanti a tutti gli strumenti per fare le unghie che una volta erano appartenuti alla madre della rossa, mentre gli altri ragazzi erano fuori che si divertivano a volare nel cielo azzurro. Total dormicchiava su una sedia accanto alle due ragazze.

Mentre aspettava che la prima passata di smalto si asciugasse sulle unghie di Nudge, Shary spostò lo sguardo fuori dalla finestra aperta e i suoi occhi caddero inevitabilmente su Iggy che stava facendo delle giravolte in cielo, come se fosse sulle montagne russe. A lei sarebbe venuta la nausea. Si fermò a guardargli le ali; erano grandi e bianche ed erano molto belle. Sembravano quelle di un angelo. Beh, tra l’altro lui era biondo con gli occhi azzurri, proprio come gli angeli.

Il suo angelo, si trovò stranamente a pensare. Ma cercò subito di scacciare questi strani pensieri dalla testa. Però le sarebbe piaciuto, che lui fosse il suo angelo. Aveva anche un bel sorriso, un sorriso un po’ furbetto, uno di quelli che si fanno quando si hanno in mente degli scherzi. Ma a lei piaceva tanto quel sorriso sghembo. Come le piaceva tutto di lui, anche la sensazione che le dava ogni volta che gli stava vicina.

E non capiva… non capiva perché le succedeva tutto questo. Non le era mai capitato. Cosa poteva essere? C’era una parola che le girava continuamente nella testa come a rispondere a questa domanda. Amore. Ma non poteva essere. Non si era mai innamorata lei, cosa poteva saperne? Forse avrebbe potuto chiedere a sua sorella, lei sì che si era innamorata. Ma non voleva risvegliare brutti ricordi in Jo. E poi, dai, era troppo assurdo, lo conosceva da poco più di una settimana.

E se anche fosse stato così lui sicuramente non la ricambiava quindi tanto valeva toglierselo dalla testa.

“Ehi, che stai guardando?” le chiese una vocina che le stava davanti.

Shary si girò di scatto verso Nudge che la guardando curiosa. Cazzo, se ne stava completamente per dimenticare.

“Cosa? No, niente!” si affrettò a rispondere e subito riprese a sistemarle le unghie, cercando di nascondere il viso che sentiva stava per diventare del colore dei suoi capelli.

“Sicura?” insistette la bambina.

“Certo! Ero solo immersa nei miei pensieri”.

“E quali?”

“Ma no, niente. Stavo solo pensando a quanto deve essere bello volare”, mentì la rossa.

“Be’, sì è bello. Ma deve essere bello anche nuotare come un pesce”.

“Sì. Lo è”, dopo un attimo di silenzio, Shary continuò sperando che la bambina si dimenticasse di quello che aveva visto e sperando che pure lei si distraesse da certi pensieri. “Tu conosci la fiaba della Sirenetta?”

“No, cos’è?”

“E’ una fiaba molto bella che parla di una bellissima sirenetta dai capelli biondi che viveva in fondo al mare. Un giorno vede un bellissimo ragazzo che, avendo fatto un naufragio, stava per annegare come tutti i suoi compagni. La Sirenetta però riesce a salvarlo e a portarlo sulla spiaggia”.

“E scommetto che lui si innamora di lei”.

“Oh, purtroppo no. Lui viene accolto a casa di una principessa e si innamora di lei. La Sirenetta però vuole tentare di conquistarlo così chiede alla strega che vive nel fondo del mare di aiutarla. Lei le dà una pozione che le trasformasse la coda in gambe con la condizione che in cambio lei le desse la sua bellissima voce. E inoltre, ogni volta che avesse mosso un passo le gambe le avrebbero fatto male”.

“Oh, poverina”.

“La Sirenetta però riesce a conoscere il principe e diventano amici. Ma non poté mai dirgli la verità e confessargli il suo amore, non avendo più la voce. Un giorno però arrivarono le sue sorelle che erano riuscite a procurarsi un coltello dalla strega in cambio dei loro capelli. La Sirenetta poteva tornare a vivere con loro in fondo al mare come prima se riusciva ad uccidere il principe e la sua amata, altrimenti si sarebbe trasformata in schiuma”.

“E lei che cosa ha fatto?” adesso Nudge sembrava piuttosto rapita dalla storia.

“Non è riuscita ad uccidere l’uomo che amava. Così si è trasformata in schiuma di mare”.

“Oh, che storia triste”.

“Già. Preferisco di gran lunga la sirenetta dei fumetti, che tra l’altro ha i capelli rossi come me”.

La Sirenetta e il suo angelo…

 

MILLY’S SPACE

Ciao ragazzi come va?? Spero tutto bene… allora, vi è piaciuto il capitolo?? È un po’ noiosetto, lo ammetto, ma questi primi capitoli saranno un po’ di transizione perché vorrei introdurre ben bene i personaggi.

Penso però si sia capito qual è il mio personaggio della saga preferito… *.*

Ok, adesso vi lascio e mi raccomando, continuate a seguirmi e lasciatemi qualche recensione, mi raccomando, please. E venite a trovarmi sulla mia pagina facebook. In bacheca potete lasciarmi qualche vostro parere oppure darmi consigli o magari suggerirmi che cosa vi piacerebbe leggere (tipo se c’è una coppia su cui vorreste che mi concentrassi di più o magari se volete qualche scena in particolare). Mi piace venire incontro ai miei lettori, per quanto posso. (il link alla pagina https://www.facebook.com/MillysSpace)

A presto.

Milly.

P.S. non ho voglia di rileggere il capitolo, pertanto se ci sono degli errori perdonatemi : )

MAXBARBIE: eeehi : ) eh sì, Shary ci prova spudoratamente e neanche se ne accorge ^^ per Shary devo ammettere che mi sono ispirata un po’ alle sirene di H2O (è un telefilm, non so se lo conosci) però mi sembrava carino inserire una sirena.  E poi anche io adoro il mare : )
Bene, spero di sentirti presto. Un bacione, M.

  
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