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Autore: ToscaSam    14/05/2013    2 recensioni
Orube era stata una fredda guerriera ma qualcosa sulla Terra l'ha cambiata: l'amore. E adesso l'ha perduto per sempre.
.... Per sempre?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cedric, Orube
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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-          Hai capito bene, Irma. E non fare quella faccia!-
Disse Hay Lin con tono stizzito.
Si lisciava una lunga ciocca dei capelli scuri, nervosa.
-          Ed io dovrei rinunciare al mio sabato pomeriggio per andare a risolvere chissà-che-mistero nella fortezza al centro dell’infinito degli infiniti? Ma per favore!-
-          La nonna ha detto che è importante! Ha detto che è una cosa che ci riguarda da vicino!-
Sbuffò Hay Lin, innervosita ancora di più.
-          Se Kandrakar ci chiama, non possiamo starcene qui, Irma. Lo sai –
Intervenne Will, guardando la sovrana dell’acqua con aria severa e poggiando una mano sulla spalla di Hay Lin.
-          Yan Lin non ti ha detto altro?-
-          No.- Gemette la giovane orientale, come se fosse sofferente. Le dava immensamente fastidio quando qualcuno non prendeva sul serio quello che sua nonna aveva da dire: - quando mi è apparsa in sogno, stanotte, ha detto che dovevamo raggiungerla il più presto possibile, perché qualcuno ha bisogno del nostro aiuto. La faccenda, ha detto, ci interessa molto da vicino. Non mi ha detto altro, Will, ti prego, non farmelo ripetere –
Will volse lo sguardo alle altre sue amiche, che sedevano nel giardino dello Sheffield volte a consumare la merenda durante i dieci minuti di intervallo.
-          Che ne dite? Andiamo a Kandrakar appena finita la scuola? –
-          E ai nostri genitori che diciamo? –
Chiese Taranee.
-          Potremmo sempre inventarci che mangiamo insieme al Golden e poi facciamo un giro insieme. È una bella giornata, sono sicura che non vi diranno di no!-
Rispose Will, guardando Taranee negli occhi.
Cornelia si passò una mano fra i capelli, sistemandoseli dietro l’orecchio:
-          Allora ci ritroviamo a casa della Rudolph non appena suona la campanella. E vediamo di esserci tutte
-          Taci, Corny. Non ho mai detto che non verrò. – rispose Irma, sentendosi chiamata in causa:- Sono proprio curiosa di sapere chi ha bisogno del nostro aiuto il sabato pomeriggio, magari l’Oracolo ha bisogno di consigli su che vestiti mettersi stasera per andare a fare baldoria! –
La campanella dell’intervallo suonò per la seconda volta. Annunciando che l’orario delle lezioni doveva essere ripreso.
Le guardiane si salutarono con un occhiata d’intesa e si diressero nelle rispettive aule fino a che le ore di scuola non giunsero al termine.
 
 
Una volta fatta girare la chiave con un clack sonoro, le ragazze si affacciarono alla finestra per vedere se vi fosse qualche occhio indiscreto ad osservarle.
Si trovavano nella casa appartenuta alla loro metamondese insegnante di matematica, poi passata alla loro vecchia compagna Orube.
Non parlavano spesso di lei, perché un velo di tristezza si dipingeva sui loro volti freschi ogni volta che si avvicinavano all’argomento. La pensavano molto spesso e si chiedevano se mai l’avrebbero rivista serena.
-          Cuore di Kandrakar –
Al comando di Will, il monile uscì dal palmo della sua mano, lucente e prezioso.
La luce invase tutte le stanze della casa, gli occhi delle guardiane, i loro spiriti, il tempo e lo spazio e in un baleno si sentirono risucchiate verso l’ignoto e poi …
Pop!
Aprirono gli occhi e attorno a loro si ergeva la candida sala del consiglio della fortezza di Kandrakar.
Trovarono l’oracolo che le attendeva, solitario in mezzo alla grande stanza.
-          Ed eccoci qui! Sparate: qual è il problema? –
Ridacchiò Irma con esuberanza.
Hay Lin le diede un pizzicotto.
 
-          Benvenute guardiane –
Le salutò Himerish.
-          Abbiamo risposto alla vostra chiamata, Oracolo. C’è qualcosa che non va? –
Himerish abbassò lo sguardo.
-          Non spetta a me parlarvi di questo, ora. La congrega ha preso una decisione negli ultimi tempi, una decisione molto singolare. Seguite Endarno – disse Himerish indicando con il palmo aperto una porta in lontananza, dietro la quale si scorgeva la figura di Endarno. – Egli vi accompagnerà nel luogo in cui sarete utili alla fortezza, come sempre avete fatto e per cui vi sono sempre grato –
Le guardiane si diressero sospettose verso il luogo indicato: Endarno era molto taciturno e senza nemmeno proferire parola fece cenno a loro di essere seguito.
 
-          Insomma! Qualcuno può spiegarci che succede? –
-          Non essere impudente, guardiana –
Rispose il saggio alla provocazione della detentrice del potere dell’acqua.
-          Ma ha ragione, Endarno. Siamo state convocate qui per una questione urgente e non sappiamo nemmeno chi dobbiamo aiutare … -
Rispose Will, sperando in una qualche spiegazione.
-          Non sarà mica successo qualcosa alla nonna?!- chiese Hay Lin guardandosi intorno, notando l’assenza di Yan Lin.
-          Yan Lin sta bene –
-          E allora …? –
-          Non abbiate fretta, Guardiane di Kandrakar! Le risposte che attendete le troverete varcata quella soglia –
Disse infine, indicando l’ingresso di una stanza.
-          Ma è una staffetta o cosa?!-
Sbuffò Irma, sempre più annoiata.
Seguita dalle sue compagne, si diresse dentro la stanza, grande, con una lunga vasca piena d’acqua. Tutti si aspettava di vedere meno che …
-          Orube! –
Gridarono le guardiane all’unisono.
Corsero ad abbracciarla, ma la trovarono ancora passiva e con poche energie. Eppure una luce diversa brillava nei suoi occhi.
Al fianco della ragazza stava Yan Lin, che teneva in mano il Libro degli Elementi di Ludmoore.
-          Nonna! … Cosa è successo? Perché hai quel libro in mano? … Non si sarà rifatto vivo quel tizio degli elementi!-
Disse Hay Lin con faccia sconvolta.
-          No, piccola mia. Ma c’è una questione ancora irrisolta all’interno di questo libro –
-          Ma noi abbiamo scritto “fine!”, cosa può esserci di irrisolto?-
Chiese Irma allungando lo sguardo.
-          Cedric –
Disse Will, guardando Orube negli occhi.
Orube annuì.
-          Cosa? Ma noi l’abbiamo visto … -
Taranee si interruppe, lanciando uno sguardo veloce al volto di Orube, per vedere che effetto avevano avuto le sue parole.
Cornelia si schiarì la voce, poi parlò:
-          Non capisco. Abbiamo visto quello che è successo a Cedric nella caverna all’interno del libro. Come può esserci qualcosa da fare? –
-          Oh c’è moltissimo da fare, Cornelia – disse Yan Lin seria.
Lanciò uno sguardo a Orube.
La ragazza fremette e parlò con voce flebile:
-          Il libro non è un mondo reale. Se voi mi poteste aiutare, io ve ne sarei eternamente, infinitamente grata, sarei … -
Will si avvicinò e le prese le mani:
-          Orube, se c’è qualsiasi cosa che possiamo fare per riportare in vita Cedric, noi lo faremo –
 
Si sentì un soffocato “come no!” da parte di Irma, subito ripresa da Hay Lin.
-          Accidenti Hay Hey, scherzavo! –
 
Orube sostenne lo sguardo di Will: una qualche forza si stava riaccendendo in lei e questo bastò per stampare un largo sorriso sulle labbra della custode del cuore.
-          Cosa dobbiamo fare?-
Disse Will.
Yan Lin prese la parola:
-          Ai tempi in cui il tiranno di Meridian fu sconfitto, Caleb fu tramutato in una primordiale forma di Mormorante: un fiore di cui vi ricorderete molto bene –
Cornelia fremette.
L’anziana saggia continuò:
-          I vostri poteri vennero alterati dalla custode delle stille Luba, ed essi sfuggirono al vostro controllo creando un Cangiante … –
Stavolta fu Orube a fremere, sentendo nominare la sua vecchia maestra.
-          … I poteri dei cinque elementi si riunirono in un'unica persona, Cornelia. Cornelia usò quella grande e immensa energia per … -
-          … per dare nuova vita a Caleb, che era stato privato della sua vita a causa di un incantesimo-
Concluse la guardiana della Terra, cominciando a capire.
-          Volete che creiamo un nuovo cangiante?!-
Chiese Irma guardandosi intorno, per capire il parere delle sue amiche.
-          No, Irma - rispose Yan Lin, placida. – Io avvicinerò le stille degli elementi, tenendole sotto controllo, senza farle toccare. Voi sprigionerete tutta la vostra energia verso il cuore di Kandrakar … -
-          E io … - disse Orube: - … farò da tramite: sarò il conduttore da cui il flusso magico passerà per raggiungere il libro, che terrò stretto in una mano –
 
Ci fu qualche attimo di silenzio, poi Will evocò il cuore di Kandrakar.
-          Yan Lin. Diteci quando dobbiamo farlo. Fosse l’ultima cosa che faccio nella mia vita, non vi deluderò –
Yan Lin sorrise e dette una pacca a Orube, a cui gli occhi si stavano riempiendo di grandi lacrime.
La vecchia saggia si spostò sulla sinistra della stanza:  si trovavano nella stanza delle stille e anche se non ci avevano fatto caso finora, da un lato vibravano e ruotavano cinque grandi sfere colorate e luminose.
Yan Lin vi si posizionò dinnanzi e imponendo le mani verso di esse cominciò ad avvicinarle, causando un forte fascio di luce e vento.
-          Adesso Will! –
Gridò, mentre si sforzava di contenere l’immenso sprigionamento di energia che aveva causato.
Le guardiane si avvicinarono al Cuore.
-          Che facciamo Will? –
Chiese Taranee.
-          Pensate a Cedric, con tutta l’intensità possibile. Immaginate che sia qui, materialmente, proprio come lo vedevamo tutti i giorni alla libreria di Heaterfield –
Rispose la ragazza rossa, piena di determinazione.
Non appena le quattro ragazze chiusero gli occhi per concentrarsi e liberare il loro potere, il Cuore si gonfiò e iniziò a emanare una fortissima luce.
Orube era rimasta come pietrificata, quasi spaventata.
Non sapeva cosa sarebbe successo.
Non voleva sperare, né tantomeno voleva scontrarsi con la delusione di veder fallire questo estremo tentativo.
-          Non avere paura, Orube –
Disse Will facendole segno di avvicinarsi.
-          Porgi la tua mano sopra la mia. Prendi il controllo del Cuore di Kandrakar … -
Le sorrise.
 
Orube si sentì stringere il cuore come in una morsa.
Guardò il Cuore, poi il Libro, poi di nuovo il Cuore.
Chiuse gli occhi, respirò, poi pose la sua mano su quella di Will, sentendosi invadere da un potere infinito, immenso.
 
Un fiume in piena le inondò le vene, il cervello, la psiche. Gridò: era una sensazione incredibile, impossibile! Non si poteva sostenere, non in un corpo solo!
Tese il braccio nella cui mano stringeva il Libro degli Elementi e lo vide venir colpito dalla scarica che la stava attraversando.
Strinse gli occhi.
Forte.
Fortissimo!
Poi qualcosa esplose, ci fu un’onda energetica che spinse le cinque guardiane più Orube in cinque diversi punti dell’immensa sala.
 
Silenzio.
 
-          Accidenti che botta! –
Disse Irma rialzandosi, mentre si massaggiava la nuca.
-          Cos’è successo?-
Chiese Taranee alzandosi di scatto.
 
Yan Lin sedeva, stanca, accanto alle stille, che ora avevano ripreso a volteggiare alla loro primitiva distanza.
Orube si rialzò, tremando.
Guardò il centro della stanza e cacciò un grido.
Diverso da quello di prima: questo era un grido di terrore.
 
Al centro della stanza giaceva, immobile, un lungo e viscido essere dalle sembianze mostruose.
Era la forma metamondese di Cedric.
 
Orube gli si slanciò incontro con un balzo simile a quello di un felino.
Raggiunse la sua grande testa e la sollevò dal suolo:
-          Cedric! Cedric! Rispondimi! Cedric! –
Le lacrime le gonfiavano gli occhi.
-          Perché non risponde?! Che cosa è successo?! –
Gridò la giovane di Basiliade verso Yan Lin.
 
-          … Non ditemi che voi lo stavate immaginando in versione lucertola, ragazze! –
Bisbigliò Irma alle sue amiche.
  
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