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Autore: Rain79    02/12/2007    0 recensioni
Mai confondere l' amicizia con la voglia di sesso. Tra concerti, serate tra alcool e sigarette, alla fine ci si rende conto dell' inevitabile. Ci si puo' fidare solo di una persona. Noi stessi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morgana: Ma hai visto che sè fatto alle mani quel coglione??
Giulia: ..
Morgana: Sè fracassato le mani prendendo a pugni un muro per quanto stava sbronzo..
Giulia: ..
Morgana: Che poi quella sera c' eri anche tu, no??
Giulia: Si, ma non me lo ricordo..

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

In realta' se lo ricorda benissimo. Ha sentito le sue braccia che volevano stringerla. La sua voce che cercava di capire. I suoi pugni contro un muro. Ma era troppo presa a pensare a se stessa. Troppo intenta a capire che gli stava succedendo per fermarlo.
E l' ha' lasciato fare. Senza dire una parola. Senza fare niente. Cosi' adesso puo' sentirsi in colpa e non pensare a lui.
Spegne la sigaretta mentre dalla sua bocca esce il fumo dopo l' ultimo tiro.
Sta quasi sul punto di dire tutto. Perchè ormai sono giorni che non parla. Che non ha piu' comunicazioni con l' esterno.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

E' tutto cosi' assurdo. Non riesco piu' a capire niente. Sto da schifo, ma preferisco non vederlo. Non ancora.
E vorrei che il tempo passasse in fretta. Che tutto tornasse come prima. Perchè in fondo è stato solo un bacio. Solo un fottuto bacio che ha stravolto tutte le mie sicurezze.
Dove sei? Ti vorrei qui, ma senza domande. Senza dover cercare risposte che non so, o che forse ho paura di scoprire.
Mi detesto quando faccio cosi'. Ma non posso farci niente.
Lo so come sta. Leggo continuamente il blog. I messaggi su msn.
E ho paura di fare qualsiasi cosa.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

- Crack_! No, non è il rumore delle mie ossa che vanno in pezzi......ma quello della mia anima che si sgretola come un castello di sabbia al sole....! -
Questo è quello che scrive Diego. Questo è quello che prova Diego.

Due giorni che piove di continuo. Giulia incolla spesso il viso alla finestra. Con lo sguardo perso. E ci resta per ore. Ascoltando solo il rumore dell' acqua sul vetro. Sull' asfalto.
Ogni tanto accende una sigaretta.
E oggi i suoi pensieri sembrano chiari. Si sente sicura e decisa. "E' stato un incidente.. solo un incidente dovuto al troppo alcool in corpo.." E di questo lei ne è convinta.
Tempo mezzora ed è sotto casa di Diego. Lui che apre e se la trova di fronte. Lei che si comporta come niente fosse successo. Diego si trova spiazzato, non capisce questo suo comportamento, ma non fa niente, l' importante è che adesso lei è tornata.
In questi giorni sentire la sua assenza è stato terribile. Ancora di piu' accorgersi che ormai non riesce piu' a fare a meno di lei. Pur distarle accanto fa il suo stesso gioco.
Non un commento sulle sue mani fasciate. In fondo erano ubriachi. E lei continua a dare la colpa all' alcol.

Passano giorni, e tutto torna come prima.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Sotto l' acqua della doccia bollente canto i Good Charlotte.
Esco e mi avvolgo nell' asciugamano. Poi resto a fissarmi davanti allo specchio appannato. Magari oggi potrei anche uscire senza trucco. Ma è un pensiero che dura troppo poco per essere preso in considerazione.
Con la matita nera esagero sempre intorno agli occhi. Niente cipria, niente fondotinta. Il contrasto con la mia pelle bianca mi piace.

Infilo una maglia nera e i pantaloni di pelle.
Mi collego non prima di aver acceso una sigaretta.

Tuono. Apro gli occhi. Mi sono addormentata sopra la tastiera.
Sul monitor il blog di Diego.
Fingo di non aver letto. Che quello che scrive non è poi cosi' importante.
Mi accendo un'altra sigaretta cercando di ricordare quello che ho sognato.

Sono le 2. Varie chiamate perse sul cellulare. Un messaggio. Quando torni in vita squilla, sono al concerto dei Linea, ti ricordi??
Chiamo.
Giulia: Dove sei?
Diego: Siamo al solito pub, ci raggiungi?
Visto che sono gia' vestita accetto. Anche se con scarso entusiasmo.

Passiamo qualche ora bevendo e mangiando patatine. Finalmente tra me e Diego tutto è tornato come prima. E' cosi' che deve essere. E' cosi' che voglio che sia. E questo non deve cambiare.

~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~

Sono le 3 passate quando Diego e Giulia arrivano al Norman. Stasera hanno voglia di ballare. E non importa se gli altri sono gia' andati a dormire perchè domani è lunedi'.
Pagano l' ingresso e sono dentro. Entrambi tranquilli, e abbastanza lucidi.
Si buttano subito in mezzo alla pista. Stasera il locale è proprio pieno. Sembra tutto il mondo sia li.
I ragazzi ballano. Sorridono. Si agitano saltando e cantando a squarciagola. L' errore. Subsonica.
Diego nota un tipo che sè fissato su Giulia semplicemente con lo sguardo. E non lo sopporta.
Lui è fatto cosi'. Ha questo istinto protettivo nei suoi confronti che non riesce a controllare. E gli si incolla addosso. Vicino. Forse troppo. Un bacio. Un' altro.
  
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