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Autore: ary_gg    15/05/2013    3 recensioni
Allison è la figlia dei protagonisti di Through. Ovviamente le due storie sono separate e possono essere lette indipendentemente. Allison vedrà molti rapporti cambiare nel nuovo arco della sua vita, farà molte esperienze che prima non aveva mai pensato di fare e probabilmente le apriranno gli occhi. Con lei Rebekah la sua migliore amica da sempre. Lucas che lei definisce migliore amico e una nuova conoscenza Daniel. Probabilmente i triangoli sono spesso utilizzati, ma d'altronde sono anche i più interessanti. Spero che ci darete un'occhiata. Ari.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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CAPITOLO VENTUNESIMO

“Ma dove stiamo andando?”
Daniel guardò Allison che continuava a camminare sicura tra le vie del centro. Le strade erano molto affollate, Natale era alle porte e le vetrine dei negozi erano addobbate a festa, l’aria profumava di neve e di caldarroste, mescolati all’odore delle ghirlande di pino. Insomma, oltre al freddo, a rendere l’aria frizzante c’era anche il profumo di festa.
“Non essere noioso ti prego, hai il pomeriggio libero, c’è aria di festa, io ho finito le lezioni e non ci vedremo in ospedale. E poi possiamo passare un pomeriggio come una coppia normale?”
“Ehi cosa c’è che non va nei nostri pomeriggi?”
“Primo stiamo diventando pigri, secondo ultimamente ogni volta che proviamo a stare un po’ insieme quella diavoleria che ti porti appresso comincia a suonare!”
Daniel rise pensando al cercapersone che la ragazza gli aveva fatto lasciare prepotentemente a casa.
“Quella diavoleria mi serve quando sono reperibile ok? Un giorno ce l’avrai anche tu, poi vedremo! E poi sono abituati a calcare la mano quando si avvicinano le feste, non sono un grande fan del Natale o delle ricorrenze in generale, non mi sono mai fatto problemi a fare turni in più in questo periodo dell’anno e loro lo sanno tutto qui”
Disse il ragazzo con molta sincerità sapendo che lei avrebbe capito la questione come stava.
“Si, ma primo oggi non sei reperibile quindi non lamentarti; secondo..Daniel adesso ci sono io ok? Ridimensiona il lavoro. Ti sei fuso completamente con il tuo lavoro, devi respirare.”
“Sto respirando..e aria piuttosto gelida se mi permetti”
Il ragazzo ironizzò alleggerendo la conversazione, mentre Allison gli lanciò un’occhiataccia e allungò il passo. Lui la guardò ridendo.
“Andiamo scherzavo”
La canzonò.
“Sai che ti raggiungo in due secondi se solo allungo il passo no?”
“Fa pure!”
Disse lei continuando a camminare velocemente. Daniel in breve e con poco sforzo la raggiunse.
“Mi dici dove stiamo andando?”
“No! E comunque potrei aver cambiato idea, magari non sono più in vena”
“Andiamo, lo so che tra un po’ scoppi a ridere, ti do massimo 5 secondi”
Allison continuò a camminare imperterrita e seria come non mai, poi si fermò improvvisamente davanti al Rockefeller Center.
“Siamo arrivati”
Daniel la guardò poco convinto.
“Che ci facciamo al Rockefeller?”
“Pattiniamo”
“Sei seria?”
Allison sbattè gli occhi chiari guardando il ragazzo di fronte a sé.
“Certo! Non c’è niente di più natalizio che pattinare qui davanti a quel bellissimo albero di Natale. Oh andiamo, adoro farlo, lo faccio tutti gli anni”
“Non lo metto in dubbio, ma..”
“Ma?”
“Diciamo che non me la cavo molto bene con i pattini ai piedi”
Disse con un po’ di incertezza. Intanto Allison non resistette e scoppiò a ridere.
“Se volevi farmi ridere a tutti i costi ci sei riuscito”
“Credi ti stia prendendo in giro?”
Disse serio il ragazzo, poi lei lo osservò sorpresa.
“Ma non sei tu quello super atletico, che faceva mille mila sport ed era sempre bravissimo?”
Lo canzonò non poco lei prendendolo anche un po’ in giro.
“Già, ma a quanto pare il pattinaggio sul ghiaccio è il mio tallone d’Achille, tutti ne hanno uno”
“Oh bè allora è assicurato che sarà divertente.”
Disse sorridendogli porgendogli la mano. Daniel la guardò, poi guardò la ragazza e le prese la mano.
“Va bene, lo faccio solo per te, spero solo avrai il giusto contegno per non ridere troppo”
“Promesso”
I due si diressero verso la zona di affitto pattini e si sistemarono ai bordi della pista. Una volta indossati entrarono all’interno della pista. Allison pattinò via andando verso il centro della pista mentre Daniel si mantenne fermo e in equilibrio vicino al bordo. Allison tornò indietro.
“Oh andiamo, sei in equilibrio, non può andare così male!”
“L’equilibrio ce l’ho, il problema è muoversi”
La ragazza gli prese le mani mettendosi di fronte a lui.
“Avanti, non tenere le gambe così rigide”
“Facile per te che riesci a dominare quei cosi infernali”
Allison rise senza poterne fare a meno.
“Ali, non fare così, se perdi l’equilibrio tu, sono fregato, quindi..”
Il ragazzo che stava perdendo l’equilibrio e che rischiava di cadere all’indietro si aggrappò al bordo della pista non troppo lontano, Allison a sua volta si mantenne a lui. Nel tentativo Daniel però urtò una ragazzina dietro di lui.
“Daniel attento”
Il ragazzo si voltò verso la ragazzina che lo guardava con i grandi occhi chiari in parte spaventati in parte curiosi.
“Mi dispiace. Stai bene?”
Chiese dispiaciuto Daniel. La ragazzina lo fissò un momento sbattendo le palpebre, poi sembrò riprendersi. Le sue guance si imporporarono un po’, annuì semplicemente e si allontanò. I due rimasero a guardarla mentre si allontanava verso il centro della pista, poi Allison lo guardò.
“Mandi in tilt anche le ragazzine appena adolescenti”
Disse scherzando.
“Nonostante poi tu stessi facendo un brutta figura”
Daniel si voltò verso Allison e la guardò un po’ male.
“Sei simpaticissima”
La ragazza sorrise  e si morse il labbro inferiore per evitare di ridere davvero.
“Sei adorabile quando sei imbronciato”
Il ragazzo ridusse gli occhi a due fessure.
“Potevamo starcene a casa”
Disse sarcastico.
“Oh Daniel, smettila di..”
Daniel la avvicinò di scatto a sé baciandola provocando però una disastrosa caduta di entrambi sul ghiaccio.

Allison dopo una doccia calda indossò una tuta in pile per mantenere il calore del corpo. Pattinare era sicuramente divertente, ma si moriva dal freddo e in più data la caduta si erano anche bagnati un po’. La ragazza scese le scale della sua casa dirigendosi al piano di sotto, si avvicinò alla cucina dove i suoi stavano parlando della festa di Natale.
“Ehi, quest’anno la festa della vigilia tocca a noi eh?”
Disse la ragazza rubando una carota ancora non sminuzzata.
“Ali è quasi pronto, comunque si”
“Resti a casa stasera?”
Aggiunse poi suo padre.
“No. Daniel ha il turno di notte e Beky è con Steve, nei prossimi giorni ripartirà per Londra per raggiungere i suoi per Natale”
“Capisco”
Allison mordicchiò la carota, poi guardò i suoi genitori.
“Posso parlarvi?”
Serena e Jake la guardarono seri.
“Potete respirare devo solo chiedervi un favore!”
Disse sarcastica la ragazza mangiando un altro pezzo di carota e sedendosi sullo sgabello vicino all’isola.
I due si rilassarono e la incitarono a parlare.
“Allora, partiamo dal presupposto che sto parlando con voi prima di parlare con lui riguardo questa cosa, quindi non dovete sentirvi obbligati a dire di sì.”
“Ali, andiamo parla”
Disse sua madre voltandosi verso di lei.
“Volevo solo chiedervi se poteste aggiungere un posto a tavola per la cena della vigilia.”
“Per Daniel immagino”
Disse esplicitamente la donna lanciando un’occhiata al marito.
“Che c’è?”
Disse lui cogliendola e rispondendo all’occhiata della moglie.
“Lo sta chiedendo a te, non a me. Sa che per me poteva presentarsi anche senza dirmelo, non avrei problemi comunque”
Allison continuò a mangiare la carota guardando entrambi.
“Sei sicura che ai suoi non dispiacerà?”
Disse Jake guardando la figlia attentamente. Allison si irrigidì, non aveva mai detto ai suoi della situazione familiare di Daniel, si sentì un po’ a disagio per questo.
“Veramente..Daniel..diciamo che non ha propriamente una famiglia”
“Vivono fuori New York?”
Chiese innocentemente Serena.
“No. Sentite è una situazione complicata.”
I due si preoccuparono ancora di più, così Allison capì che era giunto il momento di dire qualcosa di più su di lui ai suoi genitori.
“Daniel ha solo sua madre. Ma è in un centro per igiene mentale. Soffre di una grave forma di depressione, così tanto da divenire quasi psicotica a momenti”
“Oh mio dio, mi dispiace tesoro, non volevo..”
“No va bene, mamma.”
“Suo padre? Non ha altri parenti?”
“No. Suo padre li ha lasciati molto tempo fa e..suo fratello è morto otto anni fa. Quindi, poiché ormai le sue feste le passa in ospedale, vorrei che per quest’anno potesse passarlo con qualcuno, me nello specifico.”
Disse poi tutti d’un fiato la ragazza. I genitori la guardarono riflettendo sulle notizie appena ricevute.
“D’accordo.”
Disse semplicemente Jake.
“E no. Non è per quello che ci hai detto. Ti avrei detto di si comunque”
Allison sorrise a suo padre e gli diede un bacio sulla guancia.
“Grazie. E comunque non è detto che lui accetti. E’ molto testardo”
“Hai il nostro permesso, se così vogliamo definirlo, quindi ora preoccupati di convincere lui”

Daniel uscì esausto dalla sala operatoria, ormai erano le sette del mattino, non vedeva l’ora di poter andare a casa e dormire un po’.
“Ehi!”
Il ragazzo si voltò vedendo Allison entrare in ospedale.
“Ali che ci fai qui, sono le sette e sei in vacanza”
“Lo so non me lo ricordare, mia madre mi ha trascinata fuori a quest’ora impropria e dato che ero nelle vicinanze sono venuta a dare un’occhiata”
Il ragazzo le sorrise e le diede un bacio leggero sulle labbra.
“Sono uscito ora dalla sala operatoria, il dottor Green non mi da pace”
“Allora va a casa e riposati, il turno è finito no?”
Mentre i due parlavano qualcuno urtò alle spalle Daniel, il ragazzo si voltò.
“Mi scusi, stavo solo..”
Una cascata di capelli biondi si voltarono verso di lui, poi però lei smise di parlare. Daniel corrucciò la fronte e la guardò bene.
“Sei di nuovo tu”
Disse con tono neutro intanto la ragazza sbattè nuovamente gli occhi, passando lo sguardo da lui ad Allison.
“Sei la ragazzina della pista di pattinaggio”
Disse la ragazza guardandola bene.
“Non sono una ragazzina”
Disse risentita socchiudendo un po’ i grandi occhi che scrutavano indagatori entrambi i ragazzi davanti a lei.
“Stai bene? Hai bisogno di un medico?”
Daniel ignorò la piccola e innocente discussione facendo prevalere il suo istinto medico.
“Io..beh..”
“Posso cercarti una dottoressa se vuoi. Ali, puoi cercare la dottoressa Thompson dovrebbe essere nel suo studio”
“No! Non..non importa”
“Tesoro sei pallida, credo sia meglio se..”
Allison si avvicinò a lei vedendola davvero pallida.
“Scusate, devo andare. Farò tardi a scuola.”
La ragazzina fuggì velocemente in panico lasciando Allison e Daniel nuovamente interdetti.
“Si sarà spaventata di vedere due volte le stesse persone”
Ipotizzò il ragazzo. Non aveva un bella sensazione a riguardo.
“O magari ha solo una cotta per te, magari ti ha visto altre volte”
Scherzò Allison dandogli una piccola spinta giocosa, mentre lui continuava a fissare la porta.
“No, ho..credo davvero ci sia molto altro”
Allison alzò gli occhi al cielo sorridendo.
“Ok, spegni il tuo allarme medico e va a casa a riposarti, io devo andare. Ci vediamo stasera ok?”
I due si scambiarono un bacio veloce ed Allison raggiunse sua madre. Una volta tornate a casa e mentre sistemavano i loro pacchi, qualcuno suonò alla porta. Una Carol agitata entrò in casa.
“Tesoro che succede?”
Disse Serena cercando di calmarla.
“Vieni ti faccio una camomilla”
La donna la seguì in cucina a grandi falcate sui suoi soliti tacchi quindici.
“Ma che camomilla ho bisogno di qualcosa di forte! Ciao Ali”
“Ma che è successo?”
Insistette Serena cercando di capire l’evento così grave da farla agitare in quel modo.
“Paul è qui!”
Serena ed Allison si guardarono un momento. La ragazza non intervenne limitandosi ad ascoltare la conversazione.
“Non dovresti esserne felice?”
Disse Serena alzando le spalle.
“No. Anzi si, si dovrei, ma abbiamo discusso e lui non aveva intenzione di venire qui e ora? Si presenta come nulla fosse, dopo che per mesi ha fatto finta di nulla!”
“Non ha fatto finta di nulla. Sei tu che troppo arrabbiata e orgogliosa non volevi ascoltarlo.”
“Sere, da che parte stai?”
“Da quella di Cassie”
“Non tirare in mezzo mia figlia, che tra l’altro ha una relazione con tuo figlio se vuoi saperlo”
Allison sgranò gli occhi spiazzata non per la notizia, ma per il fatto che Carol ne fosse al corrente. Probabilmente né Cassie, né Josh ne sapevano nulla.
“Cosa? Dici sul serio?”
Disse Serena sorpresa più che mai.
“State divagando”
Si intromise Allison, un po’ per proteggere i due, un po’ perché voleva sapere il resto.
“Oh, si giusto, insomma, si presenta così io che dovrei fare?”
“Parlarci, chiarite la situazione. Carol vi amate, andiamo, smettetela di fare i ragazzini”
Carol guardò malissimo l’amica sospirando sentendo che in fondo aveva ragione.

“Ho bisogno di parlarti”
Daniel guardò la ragazza seduta accanto a lui.
“Che tono serio!”
Ironizzò sistemandosi meglio sul divano sul quale si erano seduti.
“Beh ecco..ho visto che per la vigilia sei tecnicamente libero”
“Mm si?”
“Mi piacerebbe che tu venissi a cena a casa mia”
“Con i tuoi immagino”
“Beh non solo, ma si”
Daniel sospirò pensieroso.
“Ali credi sia una buona idea? Insomma non..non credo che sia il caso”
“Avanti, vorrei davvero passare il Natale con te”
“Ci vedremo il mattino seguente”
Allison sospirò sapendo che il ragazzo avrebbe cercato tutte le scuse del mondo per non accettare.
“Daniel..per favore”
“Ai tuoi non andrà di certo”
“Smettila con queste scuse sciocche e dimmi di si”
Daniel sospirò e la guardò pensandoci su. Non sapeva se si sentiva davvero pronto per una cosa del genere, ma allo stesso tempo avrebbe davvero voluto passare il Natale con lei. Per la prima volta dopo tanto tempo aveva voglia di festeggiare, aveva voglia di far parte di qualcosa.
“Va bene”
Gli occhi della ragazza si illuminarono, non avrebbe immaginato che sarebbe stato possibile convincerlo così velocemente. Allison lo abbracciò e lo baciò.
“Grazie”
Il ragazzo le accarezzò il viso e si avvicinò nuovamente a lei baciandola, le loro lingue si incontrarono, mentre i due si lasciarono trasportare dalla passione. In breve Allison si trovò distesa sul divano mentre Daniel si era avventato già sul suo collo riempiendolo di baci caldi, scendendo verso la scollatura della maglia. La ragazza afferrò la sua maglia e cercò di togliergliela, lui l’aiutò facilitandola e poi tornò ad occuparsi di lei. Allison posò le sue mani sul corpo del ragazzo sentendo i suoi muscoli tesi sopra di lei. Qualcuno suonò alla porta, ma i due decisero di ignorare il tutto. Daniel alzò la maglia della ragazza baciandole il ventre e facendola sussultare, chiunque fosse alla porta era davvero insistente.
“Fanno sul serio?”
Disse lui tirandosi su, intanto Allison sbuffò e si mise a sedere sistemandosi.
“Arrivo!”
Urlò Daniel infilandosi la maglia e andando verso la porta. Una volta aperta, tutte le sue intenzioni di mandare al diavolo chiunque fosse sparirono d’un colpo.
“Che..come hai fatto ad arrivare qui?”
La ragazzina accennò un sorriso imbarazzata, aveva fatto tanto per arrivare fin lì e per farsi coraggio finalmente.

ANGOLO DI ARI

Dopo un bel po’ sono riuscita a postare finalmente, ero impegnatissima, ma finalmente ho trovato un po’ di tempo per scrivere! Bè, chi pensate sia? Ci potete arrivare facilmente dai! Credo.
Lei si chiama Charlotte comunque, anche se non è ancora venuto fuori il suo nome; il suo personaggio sarà “interpretato” da Sasha Pietrese.
Alla prossima, Ari.

   
 
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