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Autore: nari92    18/05/2013    5 recensioni
Mr Gold vuole solo una serata romantica con Belle, ma lei ha in mente un altro piano, una cena di famiglia! Come andrà la serata?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, Belle, Emma Swan, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Indovina chi viene a cena
 


Capitolo 2: Una strana famiglia
 

“Vi presento la mia famiglia
non si trucca, non si imbroglia
è la più disgraziata d'Italia,
anche se soffriamo molto
noi facciamo un buon ascolto
siamo quelli con l'audience più alto.”
G.Gaber 

 
 
 
 

Se si potesse rappresentare l’imbarazzo con una forma geometrica sarebbe senz’altro il cerchio. Questo era il pensiero di quasi tutti i commensali a casa Gold quella sera. Un tavolo rotondo impediva a chiunque di iniziare conversazioni che non coinvolgessero l’intera tavolata e costringeva tutti a guardare in faccia tutti.
Neal picchiettava sul tavolo nervosamente con il cucchiaino del dessert mentre con la coda dell’occhio lanciava sguardi a Emma, che reggeva i piatti a Belle, la quale serviva la pasta al forno. Gold notò che indossava le presine che le aveva regalato per il suo onomastico, con dei disegni di rose rosse.
Regina spostava l’attenzione da Henry ai Charming con uno sguardo che voleva trasmettere spavalderia ma che lasciava facilmente trasparire insicurezza.
“Ho saputo che stai facendo risistemare la biblioteca, Belle, hai dei nuovi volumi?”
La domanda di Snow fece tirare un sospiro di sollievo a tutti, finalmente un argomento di cui poter parlare, i libri, senza scatenare guerre mondiali.
“Sì, sì, dovrebbe essere tutto pronto per la prossima settimana, un donatore anonimo mi ha fatto recapitare dei volumi originali molto antichi e interessanti la settimana scorsa, così ne ho approfittato per riorganizzare tutto”
“E non hai idea di chi sia stato questo donatore anonimo?”
“Tiriamo a indovinare David Nolan?”
La domanda di Charming presupponeva una risposta talmente ovvia e dolce che Regina fu seccata dalla sua ingenuità, chi poteva aver compiuto un gesto così romantico per Belle se non Mr. Gold stesso?
Belle si sentì in dovere di difendere il Principe Azzurro a costo di dover mentire
“Non preoccuparti James, sulle prime non avevo capito nemmeno io che fosse stato Rumpel a mandarli..”
Mai fu detta menzogna più grande, aveva riconosciuto lo stile di Mr. Gold già dal pacchetto curato con cui le erano stati recapitati i tomi.
“E che libri sono?”
Neal non riuscì a tenere a freno la curiosità. Non voleva chiedere a suo padre quali fossero i suoi romanzi preferiti in questo mondo, ma al tempo stesso moriva dalla voglia di saperlo, non poteva farsi sfuggire l’occasione.
“Classici per lo più, i Tre Moschettieri, Cyrano, Guerra e pace….”
“Wow, mi piacerebbe venire a dare un’occhiata”
“Non ce n’è bisogno Henry, ho già messo da parte qualche romanzo d’avventura che penso ti possa interessare parecchio”
Henry sorrise a suo nonno, lasciando tutti, tranne Belle, sorpresi per la complicità nonno-nipote che si era creata in quei mesi.
“Beh, siamo tutti serviti, direi che si può cominciare, buon appetito!”
La pasta al forno era la specialità di Belle, e un piatto che Mr. Gold adorava, tutti furono piacevolmente colpiti dall’abilità ai fornelli di Belle.
“Accidenti Belle, è davvero squisita, potresti darmi la ricetta, dopo?”
Emma scoccò uno sguardo interrogativo a sua madre. Sicuramente in quanto a istinto protettivo non la batteva nessuno, ma la vita da single per 28 anni non l’aveva di certo resa una cuoca eccezionale. In tutta risposta Mary Margareth esclamò
“Che c’è, cerco di migliorarmi!”
“Ma certo Snow, e poi è una ricetta davvero semplice” accorse Belle in sua difesa
“Sicuramente è più difficile che comporre il numero del cinese take-away, ossia il massimo sforzo in cucina di Mary Margareth!”
L’esclamazione di Emma provocò una risata generale, perfino Regina si concesse un sorriso divertito, mentre Snow si fingeva offesa, soprattutto per il tradimento di Charming, che stava, inutilmente, tentando di soffocare una risata.
“Guarda che non ordinavo sempre cinese!”
“Oh, certo che no, a volte anche thailandese, italiano..”
“Insomma, non sarò una cuoca eccezionale, ma i fondamentali li so!”
“Ma certo, come mettere il sale nell’acqua per la pasta…”
“è successo solo una volta, e poi ero distratta, David era appena tornato con Kathryn, avevo la testa da un’altra parte!”
“Certo, certo, come vuoi…”
Snow capì che quella con sua figlia era una battaglia persa in partenza così rinunciò sbuffando, tra gli sguardi divertiti di tutti.
“Parlando di Kathryn, qualcuno sa che fine ha fatto? Non la vedo da prima che la maledizione si spezzasse…”
“Come mai così interessato James?” lo punzecchiò divertita Snow
“è pur sempre la mia ex moglie!”
“tecnicamente siete ancora sposati” puntualizzò Gold, ma Mary Margareth non apprezzò l’intervento.
“Vorrei solo sapere se sta bene, se ha ritrovato Frederick, e se ha avuto il suo happy ending…”
“Beh, su questo posso rassicurarvi io, la signora Nolan” disse Gold con un sorrisetto ironico “è passata nel mio negozio poco dopo che la maledizione fosse spezzata, cercando indicazioni su suo padre, ed era insieme ad un giovanotto.”
“Scusate, ma se c’è qualcuno che conosce la sorte che tutti voi avreste dovuto subire qui a Storybrooke, semai sono io” Regina intervenne accigliata “e Abigail si sarà senz’altro riunita al suo amato, sempre che lui sia riuscito a superare l’esame di maturità” commentò non senza una vena ironica
“L’hai mandato a scuola??” Gold era più scioccato che preoccupato
“Sì, perché, la cosa ti disturba?”
“Ma dove ti è venuto in mente??”
“Aveva un viso giovanile…” rispose la regina con noncuranza.
L’oscuro fece una smorfia scuotendo la testa mentre Belle ridacchiava.
“E Jefferson? Qualcuno sa che cosa gli è accaduto?” Henry chiese interessato
“Lui è sparito dalla circolazione, è parecchio che non lo si vede in  giro… almeno da quando ho cercato il suo aiuto per riportare indietro Emma e Mary Margareth…perché lo chiedi Henry? Non sapevo neanche che vi conosceste, voglio dire, al di là di ciò che hai letto nel libro..”
Belle rispose maliziosamente alla domanda ingenua di David “Henry non conosce molto bene Jefferson probabilmente, ma di certo conosce molto bene la piccola Grace, non è così? Ho notato che passavate molto tempo insieme alla libreria, la consigliavi su che libri leggere….”
“siamo solo amici, tutto lì” borbottò Henry imbarazzato arrossendo.
“In effetti non sembravate solo amici a scuola, quando si fermava il pomeriggio per aiutarti di matematica…” ammiccò Snow, complice di Belle nel far diventare scarlatte le guance del povero bambino.
Gold intervenne in suo soccorso “qualunque cosa sia la signorina Paige per il nostro ragazzo, Henry non faticherà ad ottenere le sue simpatie, ha senz’altro ereditato lo charme di suo nonno con le signore” disse posandogli una mano sulla spalla.
“Senza dubbio Gold, oltre al mio naso ha senz’altro anche il mio innegabile fascino …” si inserì Charming
“Fortunatamente non ha ereditato il suo acume però” commentò sarcastica Regina, guadagnandosi un’occhiataccia dalla famiglia Charming al completo, cui rispose con un sorriso a denti stretti.
“Comunque possiamo tornare alla parte in cui si sosteneva che Gold avesse più fascino di me? Pensavo di essere io il nonno attraente!”
“C’è differenza tra attraente e interessante, Nolan, se lo ricordi”     
Charming sbuffò, discutere con Gold era davvero qualcosa di impossibile.
“Inoltre se non sbaglio è stato proprio il Principe Azzurro a definirmi un don Giovanni
“E questo quando sarebbe successo??” chiese Belle preoccupata
“Quando sono riuscito ad ottenere un appuntamento con la più attraente frequentatrice di pub di basso profilo che io abbia mai incontrato…” disse Gold sorridendo di un sorriso obliquo.
Belle alzò gli occhi al cielo, non amava che le venisse ricordato il suo “periodo da donna succinta”, come lo  definiva ironicamente Gold.
“Non era troppo difficile ottenere un appuntamento con Lacey, da ciò che posso ricordare” si intromise Regina
Belle si sentì gli occhi di tutti puntati addosso e, contrariamente a Lacey, non si sentiva proprio a suo agio in questa situazione
“Oh, insomma, non ero in me stessa in quel periodo, non è colpa mia!”
“Belle, non devi vergognarti di quel periodo, di quella parte di te…tutti noi, sotto la maledizione mostravamo una parte di noi che non ci piace, che non amiamo, che vorremmo nascondere a tutti” la rassicurò Snow
“in effetti era lo scopo dell’intera maledizione, se non l’aveste capito” replicò Regina
“pensavo fosse quello di renderci tutti infelici”
“principalmente sì, ma anche a me piace fare le cose con stile, caro David” sorrise Regina. “e Lacey è stato davvero un colpo di genio”
“lo definirei diversamente ma tra noi c’è anche un minorenne” borbottò Gold.
“Allora, se tutti abbiamo finito, possiamo passare al secondo, abbiamo pollo con patate, spero piaccia a tutti!”
“io lo adoro!” esclamò Henry, seguito a ruota da tutti gli altri.
Neal era silenzioso da un po’.
Non riusciva a farsi un’idea chiara su suo padre, su chi fosse veramente. Questo Mr. Gold, pieno di fascino e buon gusto, di ironia, ma al tempo stesso capace di legare con un ragazzino di 11 anni e di avere al suo fianco una meravigliosa donna che lo amava, non ricordava affatto il Rumpelstilskin che conosceva lui, prima della maledizione, il codardo del villaggio che non era neanche riuscito a non far fallire il suo matrimonio.
E non ricordava neanche la creatura in cui si era trasformato dopo essere diventato l’Oscuro, non lo ricordava né fisicamente, né come modi di fare per lo più.
Mr. Gold sembrava un uomo sereno, in pace con sé stesso. Neal faticava ad ammetterlo, ma gli pesava che suo padre avesse trovato pace senza di lui.
Suonava egoista ma era deluso di non essere stato lui a cambiare il suo essere. E questo era il motivo principale per cui Neal non riusciva a legarsi più di tanto a Belle.
“Allora Neal, che lavoro avevi a New York a cui hai dovuto rinunciare?”
“Oh io…io non avevo un vero e proprio lavoro, facevo lavoretti saltuari ecco, piccole cose”
Emma sorrise, divertita dalla totale incapacità di mentire del suo ex fidanzato.
“Forse potrei trovarti qualcosa qui a Storybrooke, un lavoro che ti piaccia davvero, se mi permetti di aiutarti” si intromise cauto ma deciso suo padre.
“Grazie, ma mi sono arrangiato da solo per tutta la vita, penso di poter continuare a farlo” rispose gelido Neal.
“Oook, il secondo è servito, buon appetito a tutti!”
Il secondo non deluse le aspettative degli ospiti, perfino Regina si complimentò per la perfetta cottura.
Mentre il pollo veniva divorato, Charming iniziò a raccontare qualche avventura di cui solo Snow, che annuiva sorridendo e ogni tanto integrava i racconti, era a conoscenza. Henry lo ascoltava a bocca aperta e, anche se non lo avrebbe mai ammesso, anche Emma era piuttosto interessata, un po’ orgogliosa di suo padre.
Dopo i primi momenti di difficoltà e di sconcerto Emma stava davvero iniziando ad apprezzare la sua famiglia, ad essere fiera di farne parte, a desiderare un amore vero come quello dei suoi genitori.
Neal era sempre perso nei suoi pensieri, ma fingeva di essere interessato, commentando i racconti di Charming con qualche “wow”, spesso a sproposito.
Rumpel, beh, è evidente, conosceva già  per filo e per segno quelle storie e, anzi, spesso c’era il suo zampino in mezzo.
Regina non poté evitare qualche battutina sarcastica, la sua specialità d’altronde.
Belle si alzò per sparecchiare e preparare i piattini per il dolce, e Gold accorse in suo aiuto.
“Finalmente soli” le sussurrò nell’orecchio appena arrivati in cucina. Belle sorrise e si girò verso di lui
“Sta andando bene, vero? Insomma, nessuno ha ancora minacciato di morte nessuno, quindi è tutto ok, giusto?”
Gold emise uno sbuffo a mo’ di risata “sì, sta andando meglio di come avevo previsto. A parte Bae, ma per quello non c’era da sperare…” aggiunse con una punta di amarezza.
“Lo sai, ci vuole tempo. Ma stasera è qui, è già qualcosa no?” lo rassicurò passandogli le braccia attorno al collo.
“Credo di sì, anche se penso sia qui solo per non dare un dispiacere a Henry”
“Il solito pessimista” disse lei ridacchiando “su, aiutami a portare i dolci di là!”
Non avevano fatto in tempo a sollevare i vari piatti da portata che il suono del campanello li costrinse ad interrompersi per andare ad aprire, questa volta insieme.
Fortunatamente la coppia aveva posato al sicuro i piatti, perché se così non fosse stato, lo shock causato dalla scoperta dell’identità del nuovo arrivato non avrebbe permesso a Belle e a Gold di tenere saldi i dolci in mano.
“So di non essere stato invitato stasera, ma sono pur sempre di famiglia giusto?”
Belle iniziò a chiedersi se fosse il caso di progettare delle uscite di sicurezza da casa Gold.

 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
NOTE: Scusate l’attesa, l’università non mi da tregua! Spero vi ricordiate ancora di me e che vi piaccia questo capitolo! Un Grazie speciale va a Parveth89 , che mi ha fatto venire in mente la canzone di Gaber, da cui la citazione, ho pensato che in effetti, famiglie più strane ce ne sono poche. Come al solito, qualsiasi consiglio/critica/insulto non troppo pesante è ben gradito! Alla prossima!
  
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