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Autore: ladyvampiretta    18/05/2013    5 recensioni
- Stanchi del solito "...e il fidanzatino/la fidanzatina?" dei parenti e genitori a tutte le feste comandate? Stanchi degli amici che vi organizzano appuntamenti al buoi deprecabili? Allora S.O.S Amore è quello che fa per voi!! Abbiamo centinaia di ragazzi e ragazze che per una modica cifra si fingeranno il vostro lui/la vostra lei. Sono attori professionisti, che aspettate? Date un'occhiata!-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non credevo di essere capace di un gesto tanto espansivo, eppure eccomi lì, sul letto a baciare Stefano.

Lui mi posò le mani sui fianchi e mi attirò a se', facendomi fremere.

Gli passai le mani tra i capelli mentre ci baciavamo.

Quando ci staccammo per riprendere fiato, ci guardammo negli occhi.

Nei suoi, scorsi il desiderio. Ci sorridemmo a vicenda, mentre il mio cuore rallentava i battiti.

Mi morsi il labbro e Stefano mi tirò nuovamente a se' per un nuovo bacio.

<< Cre... credo che dovremmo andare da Ale e Giacomo >> mormorai con un mezzo sorriso. Lui annuì ed scendemmo dal letto.

 

<< Yu- uh? Ragazzi? Ci siete? >> Alessia interruppe i miei pensieri.

<< Come? >>

Lei incrociò le braccia << Siete completamente assenti! >>

<< Vi fa schifo quello che ho cucinato? >> chiese Giacomo, offeso, guardando il suo piatto.

<< No, no, è buonissimo >> rispose Stefano prendendo un'altra forchettata delle lasagne.

Feci lo stesso. In realtà la cucina era l'ultimo dei miei pensieri. La scarica che sentivo verso Stefano era evidente. Era come una calamita, sentivo il bisogno di toccarlo, di averlo più vicino... ma non mi sembrava il caso davanti agli altri.

Il mio gesto improvviso aveva cambiato qualcosa tra me e Stefano? Potevo ancora dire di non sentire niente? Perchè un bacio, dato per di più di mia iniziativa, mi aveva destabilizzata tanto?

<< Siamo un po' stanchi per il viaggio >> mormorai alzando le spalle. Non era completamente vero, ma di certo non potevo dir loro le reali motivazioni.

Per lei io e Stefano stavamo insieme da settimane!

Finimmo di cenare in silenzio e subito dopo io e Stefano ce ne tornammo allo chalet numero 23.

<< Domani vi preparerò qualcosa di meglio, ve lo prometto! >> disse Giacomo sulla porta con un sorriso incoraggiante.

<< Guarda che era tutto buonissimo Giacomo, complimenti >> rispose Stefano.

Entrammo in silenzio nella baita.

Faceva un caldo assurdo all'interno, visto il camino acceso.

Mi rifugiai in bagno con la mia borsa e mi infilai la camicia da notte, pensierosa.

Sarebbe successo qualcosa stanotte? Non lo sapevo e quell'incertezza mi logorava. Mi guardai allo specchio del lavandino: i capelli mi ricadevano morbidi sulle spalle e la camicia da notte avana delineava il maniera delicata le curve del mio corpo fino al ginocchio.

Sospirai nuovamente ed uscii dal bagno.

Stefano era già nel letto, sotto le coperte. Leggeva un libro Dan Brown dalla copertina scarlatta. Mi guardò giusto un attimo di sfuggita mentre mi infilavo nel letto con lui, raggomitolandomi in un angolo.

"Perché mi vergogno così tanto? Perché ogni volta che mi avvicino a lui sento poi un gelo scendere tra noi? Sarà la consapevolezza che è un attore e non il mio ragazzo?" pensai stringendomi nelle coperte. Stefano doveva aver spento il camino e la temperatura era scesa di molto nella casa.

Sospirò e sentii il letto muoversi. Mi girai incuriosita. Lo trovai seduto sul letto a gambe incrociate, esattamente come qualche ora prima.

Mi rivolse uno sguardo pensieroso.

<< Ti devo parlare >> mormorò senza staccare gli occhi dai miei.

Venni percorsa da un brivido. Odiavo quelle parole.

"E se adesso vuole dirmi che non vuole più lavorare per me? Se non vuole più vedermi? E se mi dice che in realtà è gay?" I battiti del mio cuore accelleravano mentre mi sedevo nello stesso modo, davanti a lui.

<< Ok >> dissi soltanto con un filo di voce.

Stefano sospirò nuovamente.

<< Non ce la faccio a nasconderti questa cosa... >> mormorò abbassando lo sguardo << ... me lo tengo dentro da tanto tempo, anche se penso che tu lo abbia già capito...>>

L'ipotesi che fosse gay cominciò a prendere sempre più piede in me, ma non dissi nulla. Lo guardai impassibile.

Fece una mezza risata << Ti ricordi il giorno in cui mi hai mandato la mail chiedendomi aiuto con i tuoi amici? >> era una domanda retorica, eppure annuii. Come potevo dimenticare?

Continuò alzando lo sguardo << Qualche ora prima avevo mandato una mail al sito "S.O.S Amore" con la richiesta di cancellare il mio nome dalla lista >>

Strabuzzai gli occhi.

<< Volevi cancellarti? Perché? >> domandai curiosa.

Sospirò nuovamente << Mi ero iscritto per gioco insieme a Tommaso... una specie di sfida >> borbottò imbarazzato.

<< Però nessuna ragazza mi aveva mai cercato... come avrai capito, la maggior parte delle ragazze preferisce Sebastian a me >> continuò e fece una mezza risata amara.

"Tu sei la prima" Ricordai che aveva detto quelle esatte parole alla nostra prima uscita di gruppo. Ecco cosa significava!

<< Quando aprii più tardi la casella di posta, c'erano due mail: quella del sito e quella di una ragazza... >> fece una pausa e mi sorrise << indovina di chi sto parlando >>. Sorrisi a mia volta, anche se dentro di me sentivo ancora l'ansia. Non riuscivo, agitata com'ero, a capire dove volesse andare a parare.

<< Lessi la tua richiesta velocemente e decisi di accettare, giusto per vedere cosa ero in grado di fare... >> si passò una mano tra i capelli << Se dopo il nostro primo incontro sei tornata sul sito, ti sarai accorta che non c'ero già più >>.

Scossi la testa. Mi ero fidata cecamente di lui.

"Sono stata una specie di sfida per lui?" pensai, ma non era quello che mi turbava più di tant.

<< Quindi mi hai mentito? >> sibilai tra i denti. Anche se il mio tono era certamente di accusa, non volevo puntargli il dito.

Stefano abbassò la testa, annuendo debolmente.

<< Ed è per questo che non hai mai voluto i soldi? >> chiesi addolcendo il tono. Ora tutto cominciava ad avere senso. Gli occhi di Stefano non incontrarono i miei. Evidentemente lo avevo ferito con la domanda precendete.

Poi alzò lo sguardo per incrociare il mio.

<< Già... ma non era solo per questo >>. Sussurrò avvicinandosi. Avvampai immediatamente, sentendo il calore diramarsi per tutto il corpo.

<< Io... dal nostro primo bacio in metro ho... cominciato a sentire qualcosa per te >> disse con fermezza guardandomi negli occhi, anche se le parole sembravano faticare ad uscire.

<< Penso di essermi innamorato di te >> continuò sempre guardandomi negli occhi con un dolce sorriso.

Mi sciolsi immediatamente, mentre sentii tutte le emozioni positive attraversarmi.

Sorrisi a mia volta. Tornai con la mente a tutti i giorni passati insieme e non potevo più far finta di non provare niente per lui. Dopotutto, lui c'era sempre quando avevo bisogno di lui... c'era anche senza fare domande, capiva che c'era qualcosa che non andava semplicemente guardandomi negli occhi. Improvvisamente, tutta la sofferenza dei mesi passati sembrò dissolversi nel nulla.

Feci per parlare, ma il suo abbassare lo sguardo mi gelò.

<< Se non vorrai più vedermi dopo tutto quello che ti ho detto, capirò >>.

Ok, era il momento della confessione.

<< Stefano, io non ho mai sospettato niente, eppure dal nostro primo incontro ho capito che sei un ragazzo fantastico... >>. Lui alzò lo sguardo su di me, in silenzio.

<< C'eri sempre quando avevo bisogno di te, mi facevi ridere quando ero triste e mi hai difeso da Andrea... non mi importa se mi hai mentito riguardo al lavoro perché anche io penso di essermi innamorata di te >> e mentre pronunciavo queste parole tutte d'un fiato, sentii una lacrima inumidirmi gli occhi. Confessare tutte queste cose ad alta voce fu uno sforzo enorme.

"Ma ne vale la pena" pensai senza abbassare gli occhi. Vidi che anche lo sguardo di Stefano si illuminava. Fece una mezza risata mentre mi sfiorava il viso con dolcezza, come se avesse paura si farmi male.

Mi prese delicatamente il mento e mi avvicinò a se', baciandomi con dolcezza e passione insieme. Le mie mani si insinuarono nei suo capelli, mentre le sue percorevano il profilo del mio corpo sulla camica da notte. Rabbrividii eccitata dal suo tocco.

Avevo preso la mia decisione, non mi sarei lasciata scappare Stefano, per nessuna ragione al mondo.

"Mi sono innamorato di te" le sue parole rimbombarono nella mia testa, anche mentre lui mi faceva stendere sul letto, stagliandosi sopra di me.

Ci spogliammo a vicenda sempre senza smettere di baciarci. Lo desideravo sempre di più. Il mio cuore partì in quarta quando premette il suo corpo caldo contro il mio, fino a diventare un tutt'uno. La nostra divenne una danza di corpi in perfetta sintonia tra loro. C'eravamo desiderati e cercati per lungo tempo. Finalmente c'eravamo trovati.

La notte scese su di noi, cullandoci nella sua oscurità.

 

 

Angolo dell'autrice:

E' con profonda tristezza che pubblico il penultimo capitolo della mia storia...già mi mancano tutti i personaggi (e io sono l'autrice!!) Comunque, spero che questo capitolo abbia chiarito tutti i dubbi (semmai qualcuno ne avesse avuto uno). Ci tengo a ringraziare chi mi ha recensito il capitolo precedente: DolceVenereDiRimmel90, Blackbird_, rosaRosa, BluSelene e Summer_JB, grazie a tutte :)

Come sempre, vi chiedo di lasciarmi una recensione per dirmi se il capitolo vi è piaciuto o meno!!

Comunque, pronti per l'epilogo??

Un abbraccio,

Ladyvampiretta

  
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