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Autore: Nnoitra5Jirga    22/05/2013    2 recensioni
Yo! Dopo un pò di tempo passato a non far nulla, io e KingVizard, un altro utente Efp, abbiamo deciso di unire le forze (?) per metter su una nuova fiction, stavolta a più capitoli, dove parleremo di un Alternative Universe in cui tutti sono dei comuni umani, niente poteri, niente abilità speciali. Il primo capitolo sarà semplicemente un'introspezione che introdurrà i vari personaggi affinché possano essere presentati fin da subito, senza dover interrompere la trama principale per poterli descrivere.
Si parlerà solo della normale vita di un Ichigo divenuto studente universitario assieme ai suoi compagni.
Un ringraziamento a KingVizard, e ora godetevi la storia.
Buona lettura.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Neliel Tu Oderschvank, Nnoitra Jilga, Renji Abarai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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  E così anche la seconda lezione era cominciata, non nel migliore dei modi per Ichigo, che fu probabilmente il più turbato di tutti nell'assistere alla presentazione di quel "professore".
Non che Ishida, Renji, Rukia e Neliel non lo fossero, anzi, sembravano piuttosto stravolti... L'unico che non sembrava troppo preoccupato era uno studente che alla lezione di ginnastica non c'era.
Aveva i capelli rosa, degli occhiali da vista dalla montatura vistosa ed un sorriso tranquillo in volto. A primo impatto sembrava quasi una ragazza, ma non era nient'altro che il secchione di turno. Il suo nome era Szayel Aporro Grantz... Nome complesso, altro che. Sembrava compiaciuto nel notare un professore così culturalmente avanti rispetto alla massa dei suoi compagni di classe.
Saltò subito agli occhi di Ichigo per i suoi singolari capelli rosa... La lezione andò proseguendo fra ciarlate varie da parte del prof riguardo a teorie scientifiche e metodi efficaci per vivisezionare un essere umano senza ucciderlo, mentre Szayel sembrava essere l'unico a prendere appunti ed altri studenti scappavano addirittura dalla classe per vomitare, il tutto grazie alle dettagliate descrizioni del prof sul da farsi per la corretta vivisezione di un corpo.
Quando -finalmente- la lezione volse al termine, Ichigo si avvicinò al tavolo a cui era seduto Szayel, curioso dal fatto di non averlo visto alla lezione di prima.

- Ohi, sei anche tu nuovo?
- Si, sono un neofita proprio come voi...
- Perché non eri presente alla lezione di ginnastica? Era la prima lezione, è strano che uno come te l'abbia marinata...
- Marinare una lezione? Quale assurdità vai ciarlando? Non ho partecipato alla lezione semplicemente per noia. Dopotutto non me la cavo molto in attività motoria, ho passato quell'ora a riordinare secondo uno schema alfabetico tutti libri che mi torneranno utili durante questo periodo di studi...
- Ehm... D'accordo, allora ci si vede...

Diavolo, che paroloni. Sembrava quasi al livello di un professore per come si esprimeva, quel tipo.
Ma era ambiguo, parecchio, anche per il solo tono di voce con cui si esprimeva, ragion per cui Ichigo tentò di tagliare la conversazione e ritirarsi il prima possibile... Per fortuna dopo la seconda lezione vi sarebbe stata una pausa di circa un'ora per consentire agli studenti di riprendere un pò il fiato, prima di dare inizio ad una nuova lezione e di fare conoscenza quindi con un nuovo docente.
Nel frattempo Neliel, che era diretta agli spogliatoi femminili con l'intento di trovare una certa spazzola, incappò in Nnoitra disteso ancora al suolo, con quella spazzola proprio vicino alla testa.
Qualche ragazza glie l'avrà tirata senza che Neliel se ne accorgesse... Così si chinò per raccoglierla, guardando piuttosto male il moro che stava fissandola con insistenza con la coda dell'occhio.

- Non dovresti marinare così le lezioni, come puoi pensare di fare buona impressione sugli insegnanti se non ti presenti nemmeno al loro primo incontro con gli alunni?
- ...
- E ora perchè non mi rispondi? Non fare il bambino!
- E chi fa il bambino?! E' che...
- E' che cosa?
- ... Che hai delle gran belle mutandine.

Disse con schiettezza Nnoitra, sul cui volto si dipinse un enorme sorriso compiaciuto. Nella posizione in cui era riusciva chiaramente a dare occhiate a non finire sotto la gonna della ragazza, che rossa più che mai gli tirò un calcio al fianco, con lo scopo di farlo smettere.
Nnoitra si piegò dal dolore per un momento, per poi alzarsi ed urlarle contro, dall'alto verso il basso.

- Argh! Che cazzo fai, stronza?!
- I-Idiota, non puoi guardarmi la biancheria e pretendere che stia calma!
- Ah davvero?! Allora ti do io un suggerimento per calmarti, vatti a fare un giro alla città di Fanculo! HAHA!
- Se il giro non include un incontro con te, volentieri..!

E dandogli le spalle con aria abbastanza sicura, ma imbarazzata nel contempo, la ragazza si allontanò a passo svelto mentre Nnoitra ancora era lì ad osservarla, sghignazzando. Si divertiva con poco, decisamente...
Nel frattempo, Ishida aveva fatto ritorno alla propria stanza di dormitorio per dare un'occhiata all'agenda che aveva brillantemente aggiornato con gli orari e le materie dei giorni della settimana.
Una volta nella stanza cominciò a spostare qualche foglio dalla scrivania, senza trovare tuttavia ciò per cui era venuto... Che Renji glie l'avesse presa per sbaglio? Doveva solo trovarlo e farsi restituire l'agenda, dato che quello non era un tipo che si gingillava nel dormitorio senza un motivo...

"Diamine, Renji, ne facessi una giusta..!"

Pensava, piuttosto nervoso dal fatto che il suo coinquilino non faceva altro che mettere soqquadro o agire in modo sconsiderato facendo spesso e volentieri a botte con Ichigo, anche se per gioco.
Nella palestra non c'era traccia del rosso, così come non c'era traccia di lui nel dormitorio... Pazienza, avrebbe dovuto farsi consegnare l'agenda durante l'ora della lezione successiva...
Rukia stava invece conversando con Ichigo riguardo all'impressione su quel nuovo e strambo professore di scienze. Come biasimarli? Nessuno rimarrebbe indifferente ad un tale "fenomeno"...

- Ed era assurdo il modo con cui fissava gli studenti! Non pensi, Ichigo??
- Uh, già.. Ma quello che mi ha infastidito in quel bastardo era il fatto di continuare a chiamarci cavie.
- Credo che bisogni saper prenderlo... E quel ragazzo con cui stavi parlando prima?
- Uhm? Chi?
- Quello con i capelli rosa e gli occhiali!
- ... Lasciamo perdere, forse è addirittura più osceno di quel professore.

Non avevano tutti i torti... Mentre chiacchieravano erano diretti all'ingresso principale, con l'intento di comprare una bibita tramite uno dei distributori automatici lì fuori.

- Rukia, vuoi qualcosa?
- Uh? No, ti ringrazio!
- Uhm, d'accordo allora. Prenderò quella lattina, sembra invitante...

Così Ichigo inserì nella macchinetta la cifra necessaria di spicci, ed ecco che il dispositivo gli conferì la possibilità di prelevare il prodotto. Era bella fresca, l'ideale per quella giornata così movimentata.
La aprì, e mentre era intento ad avvicinarla alle labbra per dare un sorso, ecco che qualcuno con un gesto brusco colpì la lattina dal basso, facendola rovesciare sulla faccia e sui vestiti del povero Ichigo.
Chi altri poteva essere, se non Nnoitra?

- Buona eh? HAHAHA!
- B-Bastardo! Che cazzo ti salta in mente?!
- Oh, passavo di qua e ho pensato che ti sarebbe servita una rinfrescata..! E' un problema?!
 - Rinfrescati con questa!!!

Ed Ichigo versò il poco che rimaneva di quella lattina in faccia a Nnoitra per ripicca.
Questo si asciugò la faccia con l'avambraccio e fissò il ragazzo con sguardo isterico, per poi premere con forza la fronte contro la sua, scambiando occhiate truci con lui.

- Che cazzo fai, coglione?!
- Potrei chiederti lo stesso, dannato!
- Vai a farti fottere da quel bastardo di ginnastica!
- E tu da quello di scienze!
- ... Huh? E chi sarebbe?
- ... Beh, sotto questo aspetto potrei dire che è un bene che tu non lo conosca...

I due placarono rapidamente la lite. Sembrava che ora si fossero abituati un pò, e riuscissero a calmarsi tanto rapidamente quanto erano capaci di litigare.
Il tutto sotto gli occhi di una povera Rukia, che sembrava indegnata dal comportamento del moro ma anche sorpresa dall'infantilità con cui Ichigo gli dava corda.
Ben presto il loro momento di quiete volse al termine, poiché trascorsa quell'ora, suonò la campana della prossima lezione. Dopo un'altra rapida occhiata alla bacheca affissa nella sala d'ingresso, si diressero tutti in classe.
La lezione ricorrente era Italiano... Sembrava piuttosto tranquilla come materia, soprattutto perché per insegnare una cosa del genere non erano richiesti istinti omicidi o gravi problemi mentali capaci di confondere studenti con cavie da laboratorio...
Una volta in classe, sopraggiunse una donna dall'aria serena e pacifica, con capelli lunghi e neri raccolti in una treccia davanti al suo petto. Ella si presentò agli studenti con gentilezza, sorridendo pacificamente a tutti.

Sembra ci siano tutti, che piacere. Sono Unohana Retsu, e sarò la vostra professoressa di Italiano durante il vostro periodo di studi alla Student Society. E' un piacere fare la vostra conoscenza.

Una professoressa sana di mente, con un linguaggio regolare ed un aspetto rassicurante? Era forse un paradiso o cosa?
Sta di fatto che Ishida, seduto accanto a Renji, cominciò a fargli una seria lavata di capo, bisbigliando mentre la professoressa introduceva la materia agli alunni.

- Idiota, dov'eri andato..??
- Huh? Ero in mensa, non mangiavo da stamattina, diamine!
- C'è... Una mensa? Beh che fine hai fatto fare alla mia agenda..?
- Quale..?
- Quella che era sulla scrivania nella stanz-

Non terminò la frase che la professoressa, quasi fosse apparsa davanti ai due all'improvviso, interruppe il loro discorso con il suo sorriso di poco prima. La sua ombra si levava minacciosa sui due, e nonostante stesse sorridendo, sembrava trasudare orrore e malvagità da tutti i pori.

- Santo cielo, ragazzi, sapete che non è molto educato interrompere la lezione?
"C-C-Ci scusi!"

Esclamarono con visibile terrore Ishida e Renji... Un altro professore strambo, evviva.
Nnoitra sghignazzò, osservando la scena con la coda dell'occhio, ma quando la prof voltò il capo verso di lui osservandolo con la stessa aria serena con cui stava osservando gli altri due, il moro cominciò a sudare freddo e si zittì improvvisamente.

- I tuoi compagni hanno qualcosa di buffo?
- ... Eh, no, non credo...

Si limitò a rispondere Nnoitra, grattandosi la testa e ricomponendosi, venendo pervaso da un brivido gelido.
Che diavolo di effetto era in grado di fare quella tizia? Tre erano i professori fino ad ora incontrati, e chi fosse il peggiore era ancora difficile da capire.
La lezione avrebbe avuto buon esito per i poveretti in preda al panico? Chi altro avrebbe provato quel gelido brivido di terrore pervadere la propria pelle?

CONTINUA...
  
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