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Autore: plsdavid    25/05/2013    7 recensioni
"Da piccola le mie storie avevano sempre il lieto fine, qualsiasi cosa capitasse. Sai il perché? Perché sono una sognatrice e spererò fino all'ultimo di poter essere felice con voi."
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5


Sette passi in soggiorno, una piccola pausa per raccogliere la borsa, nove passi fino alla porta d'ingresso e per finire le quattro mandate della chiave nella serratura.
Anche la donna era uscita di casa, lasciandomi da sola con i miei piani.
Ed era in cortile ben nascosto che mi aspettava, dovevo solamente vestirmi e trascinare le valige alla fine delle scale.
Mi preparai, infilandomi un paio di jeans chiari e una felpa verde, ma un attacco improvviso di dolcezza mi impedì di uscire.
L'unico modo per tornare sulla mia via era dirgli tutto, magari silenziosamente, come meglio sapevo fare.
Scrivendo.
Diedi la caccia a un foglio nel cassetto e a una penna.
Iniziai a scrivere, senza badare agli errori grammaticali o alla ripetitività delle mie parole.

“Quando leggerete questa lettera, io ormai sarò già lontana.
Vi prego, non prendetevela con Edward o con voi stessi, è stata una mia scelta, solo mia.
La mia non è una fuga, no.
Mamma, lo so cosa ha fatto Tom, ma ricordati che io non sono lui, io sono diversa, un po' di amore nei tuo confronti me n'è rimasto.
Conta su questo nei prossimi giorni.
Mamma, curati, fatti trattare bene da papà, inizia a vivere, sii te stessa, non nasconderti nella tristezza, non versare lacrime per me o per Tom.
Noi staremo bene, ho Ed e questo mi basta, anzi.
Quasi non me lo merito.
Lui mi seguirà sempre nei periodi più bui, mi indicherà la strada quando non saprò dove andare e mi terrà la mano quando gli chiederò di lasciarmi sola.
Quanto a te, papà, calmati.
L'infarto è vicino e non ti azzardare ad abbandonare la mamma, promettilo a te stesso se non vorrai tenere conto delle mie parole.
Presto tornerò, è una promessa.
Ricordatevi sempre di sostenervi in questi momenti, siate la forza l'uno dell'altra.
Vi vorrò sempre bene,
Marissa.”


Abbandonai la penna sul tavolo e piegai in due parti il foglio, poggiandolo poi delicatamente sul cuscino del mio letto.
Scrissi un ‘+’ su una facciata, come quando da piccola non avevo completato qualcosa e lo identificavo con quel simbolo.
Dio, dovevo andarmene e anche velocemente.
Una strana voglia di restare mi avvolse, ma con un gesto veloce riuscii a togliere via il velo grigio che mi copriva.
Tirai fuori i due borsoni dall'armadio e li trascinai alla porta d'ingresso con un po' di fatica.
Quelle due borse contenevano la mia vita futura, passata forse nell'incertezza.
Feci un respiro profondo, giusto per il ricordo di quel profumo familiare.
Con quella leggera tristezza che credevo di aver dimenticata, chiusi la porta alle mie spalle e me ne andai in silenzio.
Il cielo era grigio, come se sapesse tutto e fosse triste per me.
Intravidi Ed, appoggiato all'albero davanti l'entrata.
Si guardò intorno prima di raggiungermi e mi tolse un borsone dalla mano, senza dire una parola.
Con la mano sinistra, quella libera, strinse la mia e me la baciò delicatamente.
- Andiamo.- Ruppe il silenzio.
Attraversammo la piccola strada deserta e raggiungemmo un lunga macchina rossa sbiadita dal sole, quasi arancione.
Aprì l'enorme bagagliaio e ci scaraventammo i miei borsoni scuri, facendo compagnia così alle borse di Ed.
- Nigel?- Chiesi, riconoscendo la custodia nera.
- No, Trevor. Nigel ci ha lasciato una settimana fa.-
- Che riposi in pace con i suoi fratelli.- Dissi scherzando, giusto per allietare l'atmosfera.
- Sei pronta?- Sul suo volto paffutello non vi era traccia lontanamente di un sorriso, era troppo concentrato a fissarmi negli occhi.
- Si, andiamo.-
Non smise di fissarmi.
Il suo sguardo mi fece crollare in mille pezzi, rendendomi vulnerabile.
Sentii delle gocce leggermente calde scivolare sulle mie guance, distruggendo la maschera che stavo indossando.
Ed quasi corse ad abbracciarmi, avvolgendomi tra le sue braccia e io lo lasciai fare, appoggiando il mio volto bagnato sul suo petto.
Alcune volte la nostra differenza dall'altezza serviva a qualcosa.
- Se vuoi rinunciare, io resterò con te. In qualsiasi caso, io rimarrò al tuo fianco.- La leggera maglia lasciava passare il suo calore, facendomi sentire stranamente al sicuro.
- Ho paura di perderti non appena capirai quanta confusione ho nella mia testa.- Lo strinsi forte, premendo le mani contro la sua schiena.
Ed slegò dolcemente la stretta e mi prese il volto tra le sue mani.
- Guardami.-
I suoi occhi erano così sicuri.
- Cosa non hai capito della frase “io ti amerò sempre e comunque”?-
Giurai di sentire il mio cuore esplodere a quelle parole e il mio volto si colorò violentemente di un rosso acceso.
- Dio mio, Ed. Lo sai in quello che ti stai cacciando?- Tolsi le sue mani dal mio volto e le lasciai andare.
- Si, e non ho mai avuta così tanta paura.-
Quella leggera sicurezza che poco prima era riuscito a darmi, la eliminò con una leggera folata di vento.
- Non ho mai avuta così tanta paura ad amare qualcuno, così indipendente e intelligente. Non ho mai avuta tanta paura ad essere sicuro di quello che provo o penso di te. Sei l'unica che seguirei in capo al mondo e hai lo stesso paura. Scheggia, non sarai mai capace di amarti quanto ti amo io.-
I suoi occhi azzurri si abbassarono verso il cemento sporco della strada, evitando il contatto con i miei.
Quel ragazzo, così grande e imponente, si era aperto completamente a me, con una leggera paura di essere cacciato via.
La nostra relazione non era mai stata chiara, aveva sempre vacillato in due campi completamente diversi, ma troppo vicini da essere confusi.
Non dissi nulla, non sapevo che parole usare con lui, quindi passai direttamente ai fatti.
Feci un passo in avanti e presi il suo volto tra le mie mani, come aveva fatto lui poco prima con me.
Mi alzai in punta di piedi e appoggiai infine le mie labbra sulle sue.
Non riuscivo a capire niente, solamente lo sentivo incredibilmente mio.
Mi prese per il bacino e mi avvicinò ancora di più al suo corpo, premendo forte le sue labbra carnose sulle mie.
Quando si allontanò da me, appoggiò la sua fronte sulla mia.
Il mio cuore stava per esplodere ancora.
- Io non..-
Lo zittì.
- Andiamocene.-


 

"Siete arrivati fino a qua? Ottimo!"

E dopo sei mila anni che non entravo su efp, sono tornata con un nuovo capitolo! *yeee*
Mi piace particolarmente la fine, piccolo Ed fuori di testa o stupida ragazza senza meta(?) 
Anyway vi ringrazio per leggere le mie mmm.. 'ste cose in pratica. Thank you c: 
Comunque in questo capitolo ho messo un indizio che riguarda la fine della storia, che sarà tra poco yooo
Recensite come dei disperati miei cari lol
Byeee c:

  
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