«Ehi, Finn».
 
Mi giro.
È ancora lei, quel vestito di seta celeste che svolazza di qua e di là, i capelli scuri che fanno lo stesso e gli occhi vivi che ridono.
È quello che fa sempre, no?
Ridere, intendo.
Non le rispondo; mi volto di nuovo e continuo a fissare l’acqua che mi bagna la punta dei piedi.
Sento che si siede vicino a me, con leggerezza.
Il suo vestito  mi accarezza le ginocchia e ho l’istinto di girarmi a guardarla; ma non lo faccio, non riuscirei a sporcare il viso di una creatura così pura con questi occhi che, da un po' di tempo a questa parte, di cose belle ne hanno viste ben poche.
Sospiro piano.
Ricordo benissimo quando io e lei venivamo su questa spiaggia, qualche anno fa: allora eravamo praticamente due bambini che non avevano altro in testa che giocare e divertirci.
Poi sono arrivati gli Hunger Games.
E da bambino ingenuo, Finnick Odair ha dovuto trasformarsi in macchina per uccidere.
Ecco perché non la voglio neanche sfiorare con lo sguardo: queste mani sono ancora sporche di sangue, e lei non merita di stare con un assassino.
Il mare inghiotte già il sole, il buio cala sui nostri corpi.
Le parole non servono in alcuni momenti: l’importante è che lei sia qui.
 
«Annie..», sussurro piano.
 
 



Gentee :D
Prima one-shot su Hunger Games, ed in particolare sulla Fannie, che personalmente adoro **
Fatemi sapere cosa ve ne sembra :3
-xxx- <3
_pink