“Non se ne sarebbe mai liberato del tutto.
Era questo che lo teneva sveglio di notte: la consapevolezza che sarebbe sempre stato lì, nel retro della sua testa a spiare i suoi pensieri, i sentimenti, le preoccupazioni, i compiti in classe di inglese, i disegni al tavolo della cucina, la cassetta preferita sua e di Jonathan (quella che ascoltavano ogni mattina per andare a scuola), la pizza il venerdì sera, le sue mosse a Dungeons & Dragons, il fatto che aveva una cotta per Mike.
Non riusciva nemmeno a soffermarsi sul pensiero perché aveva paura. Della cosa dentro di lui, ma soprattutto di se stesso.”
Ovvero di come Will Byers trascorse i mesi successivi al novembre 1984.

" Senza accorgersene, anche Sherlock cominciò a canticchiare.
Era la prima volta che la teneva in braccio senza che John fosse nei dintorni, neanche lui sapeva bene il perché non l’avesse mai fatto prima; forse aveva paura di romperla, di farle del male, di sbagliare qualcosa.
Ma in quel momento nulla sembrava sbagliato. "

Andrea.
Un sedicenne francese sensibile e incompreso.
Una madre pressante ed invadente.
Ed una sorella pestifera e fastidiosa.
E degli amici che sono messi peggio di lui.
Ma ha un diario, ed è questo che lo salva...

"Ma da bambino ingenuo, Finnick Odair ha dovuto trasformarsi in macchina per uccidere.
Ecco perchè non posso neanche sfiorare con lo sguardo una creatura così pura".