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Autore: danyazzurra    01/06/2013    10 recensioni
Ennesima Lily / Scorpius...ennesima piccola idea che mi frullava in testa...è una mini long, dove Lily dovrà affrontare tutte le sue convinzioni !! bè nelle presentazioni faccio sempre pena...ma spero vogliate provare a leggere e farmi sapere !! un bacione !!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Tre.
Lily provò a muovere le gambe, ma erano completamente bloccate dalla paura.
“ spostati, Lily, spostati” sussurrò a se stessa.
Due.
La macchina frenò bruscamente e Lily ebbe la fugace immagine del guidatore che impaurito stava cercando di sterzare nell’ asfalto bagnato. Le ruote che slittavano, ma che continuavano a dirigersi verso di lei.
Chiuse gli occhi strizzando le palpebre e continuò a ripetersi quelle tre parole nella sua testa che in quel momento aveva posto solo per il panico.
Uno.
Le urla delle persone attorno a lei le fecero venire i brividi. Era troppo tardi.
Si portò le mani sopra il volto in una sorta di inutile autodifesa.
Inutile perché se la macchina l’ avesse colpita, lei sarebbe stata scaraventata lontano.
“ Spostati, spostati” si disse agitata, ma le sue gambe non volevano rispondere ai comandi.
Zero.
Si preparò mentalmente al dolore, ma l’ impatto non avvenne.
Sentì uno strappo al livello dell’ ombelico e pochi secondi dopo sentì il rumore dell’ auto che sbatteva rumorosamente contro un’ altra.
Le gambe le cedettero e cadde a terra, cercando di tornare a respirare.
Si prese qualche secondo lasciando che il suo cuore tornasse a battere regolarmente e poi spostò le mani dal viso, ma quello che vide la lasciò a bocca aperta.
La macchina non aveva affatto fatto in tempo a sterzare, anzi si era schiantata contro un’ altra auto parcheggiata proprio davanti al pub.
Quindi non era stata la macchina, era lei che si era spostata.
Ricompose tutti i pezzi del puzzle in pochi secondi.
Lei si era spostata, ma le sue gambe non si erano mosse.
Merda, si era smaterializzata. Aveva fatto una magia senza bacchetta.
Sapeva che poteva succedere. Sapeva come accadeva. Solo che non le era mai successo, o perlomeno, mai, da quando aveva compiuto undici anni.
Era magia istintiva. Quando sei bambino accade spesso, spariscono cose o le riesci ad attirare a te, suo padre le aveva sempre raccontato che da bambino aveva fatto sparire un vetro allo zoo e liberato un boa.
Ma quando inizi ad andare ad Hogwarts, t’ insegnano ad incanalarla, ad usarla in modo giusto e a non seguire più l’ istinto.
A quel punto non succede più, eppure a lei era appena accaduto, probabilmente il pericolo e la paura, oltre al fatto che erano tre anni che non esercitava la sua magia, l’ avevano fatta agire d’ istinto.
Il problema era che le era accaduto davanti a tanti Babbani che in quel momento la stavano guardando come se avessero appena visto una mucca volare.
In fondo era davvero così, nessuna mucca che volava, certo, ma lei era scomparsa e riapparsa poco più in là.
Per quanto sua cugina Rose le dicesse sempre che i Babbani tendono a razionalizzare ogni cosa che vedono, quello era alquanto strano anche ai loro occhi.
Cercò di regolarizzare il respiro e si accorse che stava iper ventilando.
Come poteva fare?
Non poteva obliviare tutti. Probabilmente se avesse tirato fuori la bacchetta avrebbero chiamato immediatamente i soccorsi.
Avrebbe voluto riuscire a riflettere nitidamente, ma l’ unica cosa che in quel momento riusciva a pensare era solo una serie d’ improperi irripetibili.
Vide il ragazzo che era alla guida della macchina scendere e fissare lo sguardo nel suo, anche lui era impaurito.
“ Come hai fatto?” le chiese avvicinandosi.
Lily si mise le mani sulle ginocchia cercando di rialzarsi, ma queste non ne volevano sapere.
“ No…resta seduta…ti ho gettato io quaggiù? O non l’ ho fatto?” chiese sempre più confuso, guardandosi intorno e cercando conferma negli altri.
Le altre persone si stavano avvicinando incoraggiate dal fatto che lui si fosse avvicinato e non fosse morto fulminato.
Chissà magari la credevano uno di quei cattivi dei fumetti e immaginavano che adesso avrebbe tirato fuori una spada laser o qualche altra diavoleria.
“ Hai visto?” chiese una ragazza castana, dando una gomitata alla sua amica con lo stesso colore di capelli, ma con la corporatura un po’ più imponente.
“ Due secondi fa era lì” confermo quella ragazza.
“ No, vi sbagliate… io mi sono scansata” si giustificò Lily, cercando di parlare.
Era proprio una serata no.
Prima Joseph, poi rischiava di morire e adesso era al centro di un cerchio composto da passanti Babbani che la stavano guardando come se fosse un fenomeno da baraccone.
Cos’ altro poteva succederle?
“ Non ti sei scansata, io ti ho ripreso con il cellulare” intervenne un ragazzo alto e biondo che non doveva avere più di diciott’ anni ed il volto pieno di brufoli.
Ecco cosa poteva succedere. Poteva accadere che incontrasse un pazzo.
“ Il cellulare?” chiese stupita. Per Merlino, ma che gente era?
Lei stava per finire spiaccicata contro una berlina nera e lui invece di aiutarla, la riprendeva con il cellulare?
Era davvero macabro e quasi da malati mentali.
Strinse la sua borsa più forte. Avrebbe voluto prendere la bacchetta e obliviare quel deficiente, e prima ancora cancellare tutti i suoi video, tanto era sicura che sarebbero stati tutti di quella qualità.
“ Domani lo metto su internet” affermò con un sorriso felice e compiaciuto, mentre altri ragazzi si avvicinavano a lui per vedere il video di prima mano.
“ Io chiamo l’ ambulanza” affermò una ragazza, guardando il volto pallido di Lily “ ha bisogno d’ aiuto”
Un amico del ragazzo biondo e brufoloso gli diede una gomitata “ i supereroi non hanno bisogno d’ aiuto” affermò con un sorriso complice.
Lily impallidì ancora di più. Alla faccia dello statuto di segretezza.
Il giorno successivo sarebbe stato su Internet e questo significava solo…dominio pubblico.
Quindi, non sarebbe passato molto tempo prima che la gente la rintracciasse e cominciasse a farle domande scomode.
“ Sentite, qua non c’ è nessun supereroe” disse Lily, cercando di respirare fluentemente.
“ Ho saltato…vi assicuro… non si vede nel filmato, perché…perchè sono stata veloce”
Sapeva di non essere stata convincente. Non aveva convinto neanche se stessa.
Vide una macchina della polizia con i lampeggianti accesi fermarsi accanto alla macchina incidentata.
Perfetto. Di bene in meglio.
“ Che succede qua?” chiese il poliziotto avvicinandosi a lei e guardandola.
Sembrava studiarla come per vedere se fosse ferita.
Doveva alzarsi, il fatto che fosse ancora a terra, la faceva sentire esposta e vulnerabile più di quanto non si sentisse già.
Cercò di piantare i piedi a terra e di alzarsi facendo forza sulle sue gambe, queste traballarono un po’ per lo sforzo, ma la sorressero.
“ Sto bene” disse rivolta al poliziotto, nonostante le sue gambe tremassero come se stessero compiendo uno sforzo immane nel reggere il suo peso.
Cavoli quella magia senza bacchetta, l’ aveva prosciugata di tutte le sue energie fisiche.
“ Può impedire a quel ragazzo di mettere un mio video in rete?” chiese, indicando il ragazzo brufoloso.
Lo vide spalancare gli occhi e guardare il poliziotto e poi la strada, come se stesse valutando l’ idea di scappare con la sua succulenta preda: il suo prezioso video.
“ Non provarci” disse Lily, muovendo un passo in avanti, ma le sue gambe cedettero di nuovo e soltanto le braccia del ragazzo accanto a lei le impedirono di cadere di nuovo a terra.
“ Sicura di star bene?” le chiese, osservandola con i suoi occhi azzurri.
Lily annuì, come poteva spiegare ad uno sconosciuto e per di più Babbano che era soltanto preoccupata?
Impaurita dalle conseguenze?
Il poliziotto prese il cellulare del ragazzo di fronte a lei “ ehy non può farlo” protestò lui “ io ho il diritto…”
“ Ha ragione” disse una voce che Lily riconobbe prima ancora di vederne il proprietario.
S’ irrigidì e il cuore parve cominciare a battere così velocemente che lo sentiva rimbombare nelle sue orecchie.
No. Non era possibile. Non lui.
Il ragazzo accanto a lei parve accorgersi del suo stato, perché guardò immediatamente verso la persona a cui apparteneva la voce, prima di voltare di nuovo la testa verso Lily e la vide pietrificata le mani strette a pugno e gli  occhi fissi sulla persona davanti a lei.
Lily boccheggiò cercando di respirare. Era davvero Scorpius ed era ancora bellissimo.
I suoi capelli biondi e ricci conferivano al suo viso, quell’ aspetto di studiato disordine che aveva sempre tolto il fiato a Lily. I suoi occhi grigi erano come il cielo prima di una tempesta ed era fissi su di lei, sembravano volerle penetrare l’ anima.
Merlino, perché Godric la perseguitava quella sera? Quale stupido peccato doveva espiare?
“ Ci pensiamo noi” disse un’ altra voce familiare e Lily chiuse gli occhi.
Sapeva che avrebbe dovuto essere sollevata, ma in realtà si sentiva morire.
Non dovevano arrivare adesso. Non dovevano vederla così.
Scorpius non doveva vederla così, non in quel momento, non tremante e piena di timori.
Aveva sempre immaginato di tornare a casa, felice e soddisfatta e pienamente appagata, così da fare un’ entrata trionfale e sbattergli nel viso la sua felicità, invece l’ aveva trovata tremante, zuppa d’ acqua e impaurita.
L’ esatto contrario di come avrebbe voluto mostrarsi.
“ Come sarebbe a dire?” protestò il poliziotto e parve raddrizzarsi in tutta la sua altezza per cercare di risultare imponente e autorevole.
Suo padre, la seconda voce che aveva sentito, si fece spazio tra la folla.
Sorrise nella sua direzione e poi guardò il poliziotto “ se chiama la centrale, sicuramente la informeranno di un piccolo spettacolo d’ illusionismo organizzato nella zona” disse con fare sicuro e indicò la radio nel suo taschino.
Il poliziotto lo guardò poco convinto, ma Lily vide suo zio avvicinarsi, la bacchetta bassa e stretta contro il fianco così che non si notasse, ma era sicura che in quel momento lo stesse confondendo.
Cercò di smettere di tremare, mentre vide il poliziotto allontanarsi per conferire con la centrale.
“ Ragazzi venite, la produzione offre da bere a tutti quanti”
Perfetto c’ era anche James. C’ erano davvero tutti.
Umiliazione poteva diventare il suo secondo nome.
Le persone cominciarono a seguirlo dentro al furgone dove sicuramente James avrebbe annullato il ricordo e modificato la memoria di quella sera.
“ Il cellulare” disse piano, ma James la sentì e le strizzò l’ occhio “ vorrei proprio vedere questo filmato” disse rivolto al ragazzino, prendendogli il telefonino dalle mani.
Questo non protestò e si apprestò a seguire James e Jasmine, un’ altra Auror, che stavano pilotando le persone verso il furgone.
Il loro punto d’ appoggio.
Adesso restavano solo lei e Scorpius.
“ Forse è meglio se vai a bere un bicchier d’ acqua anche tu”
O meglio, lei, Scorpius e il ragazzo che aveva appena parlato e che le stava ancora tenendo una mano attorno alla vita per evitare che cadesse a terra.
Gli occhi di Scorpius si concentrarono sulla sua mano e poi risalirono al volto del ragazzo “ tu sei?” gli chiese freddo.
“ Potrei chiederlo anche a te” ribattè lui con la solita freddezza nella voce.
Perfetto, avrebbe potuto dare una bacchetta al ragazzo accanto a lei e poi sarebbero stati pronti per duellare.
Ma perché gli uomini erano sempre così infantili?
Scorpius strinse la mascella e guardò Lily “ dobbiamo andare” disse semplicemente.
Certo, cosa si aspettava?
Credeva davvero che si sarebbe inginocchiato ai suoi piedi chiedendole perdono per tutto quello che aveva fatto?
Scorpius Malfoy?
Se avesse voluto scusarsi, se si fosse mai solo pentito di qualcosa l’ avrebbe seguita subito.
Sapeva dov’ era e cosa faceva.
“ Lei deve andare in ospedale” si oppose il ragazzo che probabilmente non stava credendo ad una sola parola della spiegazione che aveva fornito suo padre “ io l’ ho investita” spiegò, poi parve pensarci e si voltò verso di lei “ ti ho investita?” le chiese ancora incerto.
Lily sorrise “ no, non mi hai investita, mi sono davvero scansata in tempo, per cui ti ringrazio ma non ho bisogno d’ aiuto” gli disse, provando a spostarsi e a ristabilizzarsi sulle sue gambe.
Le sentiva così molli e il ragazzo parve accorgersene perché si avvicinò di nuovo per aiutarla, ma prima che Lily potesse fermarlo, lo fece Scorpius.
“ L’ hai sentita, no?” gli chiese, guardandolo come se volesse farne polpette “ non ha bisogno di te” chiarì avvicinandosi a lei e infrapponendosi tra i due.
Da dove veniva tutta quella rabbia? Era lui che aveva rinunciato a lei e adesso faceva il fidanzato geloso?
Scorpius si voltò verso di lei “ andiamo” ripetè.
Lily sentì la rabbia invaderla violentemente.
Lui era arrabbiato, lui si comportava come se non fosse successo niente, lui faceva l’ arrogante con le persone che cercavano di essere gentili con lei.
Ma precisamente cosa voleva dalla sua vita? A parte riapparire dopo tre anni e cominciare a dispensare ordini?
“ Non vengo da nessuna parte con te” obbiettò Lily e lo sorpassò per andare a sedersi sulla panchina davanti al pub.
Doveva davvero sedersi, non credeva che le sue gambe avrebbero retto ancora a lungo e ci mancava solo che gli svenisse davanti agli occhi.
Sentì Scorpius sbuffare “ senti, Potter, non credo sia il momento di fare la bambina, hai combinato un bel casino stanotte” la rimproverò.
“ Senti, Malfoy” lo schernì Lily “ non sei mio padre, mio fratello o mio marito” disse calcando la voce sull’ ultima parola “ quindi puoi anche andartene” gli disse con rabbia.
“ Potter…” l’ ammonì lui e i loro occhi si specchiarono gli uni negli altri, com’ era sempre accaduto, come sempre in quel senso di sfida eterna.
Nessuno disposto a cedere, nessuno disposto ad abbassare lo sguardo.
Il castano di Lily che si rifletteva nel grigio di Scorpius rendendo i suoi occhi ancora più cupi.
“ Hai sentito la ragazza”
Lily non si era neanche accorta che quel ragazzo fosse ancora là. Perché non se ne andava?
“ Nessuno ha chiesto il tuo parere”  riprese Scorpius voltandosi verso di lui.
Avevano la stessa altezza e si fissavano come due cervi pronti ad attaccare per la femmina della specie.
Lily alzò gli occhi al cielo e si alzò, andando vicino al ragazzo “ grazie di tutto, davvero, ma non mi è successo niente puoi anche andartene” gli disse, sperando di non esser sembrata scortese, però per quella sera ne aveva davvero abbastanza di uomini.
Voleva solo andare a casa dei suoi genitori, rannicchiarsi sotto le coperte e sotterrare la sua testa sotto il cuscino imprecando e piangendo tutte le sue lacrime.
Ma questo non poteva dirlo. Lei era forte.
“ Non posso lasciarti con questi pazzi” spiegò quel ragazzo e Lily ne fu intenerita, sembrava davvero preoccupato per lei.
Vide Scorpius stringere i pugni, sicuramente stava facendo appello a tutto il suo autocontrollo.
“ Vedi quelli laggiù?” gli chiese indicando gli uomini accanto al poliziotto “ sono mio padre e mio zio, ti assicuro che starò benissimo” lo rassicurò.
Il ragazzo guardò i due uomini e poi tornò a concentrarsi su di lei “ e lui?” chiese indicandolo con la testa.
Scorpius si mosse verso di lui “ senti un po’…” cominciò arrabbiato, ma Lily si mise davanti a lui e guardò Scorpius assottigliando gli occhi e sfidandolo a muoversi ancora.
Lui la guardò con altrettanta rabbia, ma si fermò e si girò verso il furgone, dandole le spalle, come se si stesse interessando a quello che stavano facendo gli altri.
Lily si voltò verso il ragazzo e sorrise “ posso gestirlo” gli disse, il ragazzo annuì finalmente convinto e si frugò in tasca prendendo una penna.
Lo guardò aggrottando le sopracciglia, ma lui le prese il palmo della mano e lo rivoltò, scrivendole sopra una serie di numeri “ è il numero del mio cellulare, io sono Josh” le disse.
Lily cercò di non guardare Scorpius, era sicura che le desse ancora le spalle così com’ era sicura che stesse ascoltando ogni singola parola, perché ne sentiva il respiro pesante e sempre più arrabbiato “ nel caso tu abbia bisogno di qualcosa” aggiunse sorridendole dolcemente.
Lei rispose al sorriso, quasi un po’ stupita “ grazie” mormorò e Josh le fece un occhiolino, prima di lanciare uno sguardo verso Scorpius e rimontare in macchina per andarsene.
Lily sospirò e guardò il numero per un attimo pensierosa. Doveva essere davvero un bravo ragazzo.
“ Non avevi un modo migliore per far conquiste?” le chiese Scorpius sollevandola dai suoi pensieri e la sua voce nonostante sembrasse controllata, era in realtà piena di rabbia.
Lily si voltò verso di lui, ma si accorse di non riuscire a guardarlo.
Tutto in lui le faceva male.
Guardare di nuovo i suoi occhi le faceva stringere lo stomaco fino a farla lacrimare, ascoltare di nuovo la sua voce le faceva fermare il cuore fino a chiedersi se sarebbe mai tornato a battere, guardare di nuovo il suo viso le faceva ribollire il sangue nelle vene.
Perché lui era tutto quello che aveva sempre amato ed era tutto quello che l’ aveva fatta fuggire.
Gli voltò le spalle e si avviò verso suo padre.
Scorpius l’ afferrò per un polso “Non mi parli?” le chiese e Lily trattenne il respiro sentendo la sua pelle andare a fuoco come se la stesse marchiando.
Perché continuava a reagire al suo tocco? Perché ancora? Perché dopo tutti questi anni?
Non poteva essere così stupida.
“ Perché, pensi che dovrei? ” chiese semplicemente e si scosse il braccio per andarsene definitivamente.

COMMENTO: OK , QUESTO CAPITOLO NON MI PIACE…SPERO CHE A VOI SIA PIACIUTO UN PO’ DI PIU’ !! PRIMO INCONTRO / SCONTRO TRA I NOSTRI AMATI…BE’ NON POTEVANO SALTARSI AL COLLO, NO? VI CHIEDERETE PERCHE’ ANCHE SCORPIUS E’ ARRABBIATO CON LILY E TUTTO TROVERA’ UNA SPIEGAZIONE, MA COME VI HO DETTO NESSUN MISTERO, SEMPLICE, BANALE, VITA NORMALE ; )) RINGRAZIO LE FAVOLOSE PERSONE CHE HANNO RECENSITO OVVERO:  ARYELLE / LUISA 21 / FEDERCHICCA / MARY GRIFONDORO / ALESSANDRA CORTESE / EMANU2000 / RISA SLYTHERIN / MIKILILY /  TATA MATTA / HUMOR  E MARGHE PUFFOLA !! GRAZIE DI CUORE!! SPERO MI FARETE SAPERE ANCHE IN QUESTO CAPITOLO!! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

   
 
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