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Autore: Mizar    01/06/2013    3 recensioni
Il mio miglior amico è un tipo eccentrico, invadente, rompiscatole, vanitoso, eppure non lo cambierei mai con nessun altro.
Lui sa farmi ridere della vita, mi trascina sempre in guai tremendi da cui usciamo illesi per miracolo, mi rompe l’anima con i suoi finti dubbi esistenziali, ma se ho bisogno d’aiuto c’è sempre...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: James Potter, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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DISCLAIMER: Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun fine di lucro, né intende infrangere alcuna legge su diritti di pubblicazione e copyright.



Happy marriage Prongs


“Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci.
-
(E. Hobbard”)



Prongs


“Prongs, non puoi presentarti all’altare con quei capelli. Sembri una pecora!”
Sirius, disperato, s’agita attorno a me armato di pettine.
“Posalo”, dico pacatamente, togliendogli l’arnese infernale dalle mani.
“E la cravatta? Non hai il nodo perfettamente centrato.Bisogna cercare Remus!”
“Padfoot, la pianti? Lily mi sposerà comunque”, sospiro.
Lui è così.
Magari smania per ore, agitatissimo perché non sono vestito impeccabilmente e poi, a metà del pranzo di nozze, capace che si mette a ballare in mutande sul tavolo dei parenti, cantando canzonacce sconce o si trasforma in cane e comincia a scorrazzare tra i piedi dei camerieri, creando scompiglio e distruzione.
Come dice mia madre: “Quel ragazzo è un filino eccentrico”.
“Pazzo furioso”, la corregge sempre papà, che adora Sirius, ma lo conosce troppo bene.
E’ vero, il mio miglior amico è un tipo eccentrico, invadente, rompiscatole, vanitoso, eppure non lo cambierei mai con nessun altro.
Lui sa farmi ridere della vita, mi trascina sempre in guai tremendi da cui usciamo illesi per miracolo, mi rompe l’anima con i suoi finti dubbi esistenziali – ricordo ancora quando credeva fermamente di essere diventato un fantasma e pretendeva che Remus gli dimostrasse che era reale e non morto- ma se ho bisogno d’aiuto c’è sempre.
Ha passato la notte in infermeria con me, la prima volta che durante una partita di Quidditch sono caduto dalla scopa e mi sono rotto un braccio.
Mi ha sostenuto e aiutato quando cercavo di conquistare Lily- ma è meglio non ripensi a ciò che mi ha costretto a fare, convincendomi che lui era un gran esperto di donne- ed è al mio fianco anche adesso, che sto per compiere il grande passo.
Mi vuole così bene che sfiderebbe l’Oscuro a mani nude per difendermi, ma d’altronde anch’io farei la stessa cosa per lui.
E’ il fratello che non ho mai potuto avere e siamo così in sintonia che ci capiamo anche senza parlare.
Paddy per me ha sempre una parola gentile, un sorriso speciale e la soluzione pronta ai miei piccoli problemi, anche se spesso le sue idee geniali li trasformano in catastrofi, ma questo non conta.
Mi ama e cerca di proteggermi come può e io faccio la stessa cosa per lui.
Una volta, leggendo un libro d’aforismi di un filosofo babbano, trovai l’esatta definizione che descriveva il mio rapporto con Sirius.
“Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci”.
Questo è ciò che ci lega.
Fondamentalmente ci accettiamo per quello che siamo, pregi e difetti, e ci vogliamo bene.
Così, con rassegnazione, lo guardo con amore anche se è qui che mi fa una tremenda ramanzina sul mio completo Armani- che ha scelto lui, ma che ora gli risulta troppo babbano- e strepita su quanto starei meglio con un bel abito da mago in velluto Borgogna con cappello a cilindro e gli sorrido indulgente, invece che defenestrarlo.
“Sarò uno sposo fantastico e tu il mio bellissimo testimone”, dico tranquillamente prendendolo sottobraccio e trascinandolo alla porta.
Lui sorride e poi s’oscura.
“Piacerò a Remus, vestito così?” sussurra apprensivo e io trattengo a stento una risata, alzando gli occhi al cielo.
E’ bellissimo eppure è così insicuro.
Non si sente mai all’altezza degli altri e nasconde queste sue paure dietro una maschera di strafottenza che solo con me abbassa.
“Sì”, lo tranquillizzo, “e comunque lo sai che Moony ti troverebbe stupendo anche se indossassi il pigiama di Snivellus”.
“Il pigiama di quello sfigato? Orrore!”
La sua veemente protesta mi strappa una risata e lui mi strizza l’occhio ringalluzzito.
Ancora sorridenti ci avviamo al gazebo nuziale che sta nel bel mezzo del mio giardino gremito di gente.
“Pronto Prongs?”
“Sì”
“Allora via, petto in fuori e pancia in dentro, e vedi di non farmi fare figuracce”, mi esorta emozionato.
Tra poco la mia vita cambierà; sarò marito e presto padre.
Questo mi porterà inevitabilmente a diventare grande e come potrei farlo al meglio se non avessi al mio fianco quel disgraziato di Padfoot?

   
 
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