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Autore: SiriusTsunami    02/06/2013    0 recensioni
questa č la storia di un ragazzo che ha vissuto una bruttissima esperienza. nuova casa, nuova scuola, nuova vita e magari chissā un nuovo amore...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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-allora? Andiamo?- Aurora ci aveva appena raggiunti al cancello come ogni giorno.

-sisi- disse Serena iniziando a camminare.

-come č andata oggi a voi? A me uno schifo.- attacco a parlare la bionda.

-a te va sempre uno schifo.- precisai io.

-ha ragione... lo dici ogni giorno.- aggiunse la mora.

-volevo parlare di qualcosa...- rispose seccata Aurora.

-a proposito... sapete dove si trova un negozio di vernici o roba simile qua vicino?- chiesi io ricordandomi che dovevo comprare delle bombolette per colorare le plastiche del motorino.

-stai qui da tre settimane e non conosci ancora la zona?- mi chiese la bionda.

-be in effetti non esco molto, mi piace di piu stare a casa.- risposi io. Non avevo molta voglia di uscire da quando era arrivato in quella cittā. Poi se lo facevo dove andavo? A bere qualcosa da solo come uno sfigato? Nono, meglio stare a casa.

-che palle! Tu e Serena siete uguali.- disse la bionda sbuffando.

-io conosco un posto del genere... se vuoi oggi ti porto.- disse Serena ignorando il commento della sorella.

-grazie. A che ora ci vediamo?- chiesi sperando che non fosse troppo tardi. Non avevo dormito molto quella notte e volevo andare a letto presto.

-mmm verso le 3 va bene?- disse pensierosa.

-ok. Ci vediamo davanti alla scuola. Ciao.- salutai mentre andavo verso la fermata.

 

Avevo appena finito di mangiare qualcosa e decisi di stendermi un po sul letto. Ora che avevo finito di sistemare il motorino dovevo trovarmi un passatempo che non sia giocare al computer o studiare, se si posso chiamare passatempi. Dovevo trovarmi un lavoretto e cosi oggi avrei visto un po in giro se qualcuno cercava.

 

Il tempo di riposarmi un po e si erano gia fatte le 3 meno venti. Cosi mi alzai presi il portafoglio e le chiavi e mi incamminai verso la scuola.

 

Per strada mi fermai vicino a un bar. Fuori dalla porta c'era un foglio con sopra scritto che cercavano personale sotto il numero da chiamare. Sfortunamente era chiuso cosi mi segnai il numero con l'idea di chiamarlo dopo. Magari mi avrebbero preso.

 

-ciao!- disse una voce di fianco a me. Mi voltai di scatto e vidi un ragazza dai capelli rossi che stava ridendo. Mi guardai intorno e non vidi nessuno quindi penso che si stesse rivolgendo a me.

-ciao.- risposi io.

-scusa se ti ho spaventato. Mi chiamo Rachele ma tutti mi chiamano Rachel.- disse porgendomi la mano.

-Raffaele.- risposi stringendole la mano. Ora che la guardavo meglio era davvero carina. Era alta poco meno di me, aveva i capelli rossi e ricci, gli occhi erano di un verde acceso e portava un berretto strano. Tipo quelli che indossano i pittori che fanno i ritratti sulle strade.

-volevi chiedere per il lavoro?- mi chiese lei.

-in effetti sono interessato. Anche tu?-

-no io gia lavoro qua. Fra poco dovrebbe arrivare quel dormiglione del proprietario che viene ad aprire.- esclamo sorridendo.

-ok. Io vado che se no faccio in ritardo. Ci vediamo.- dissi guardando l'orologio su l'Ipod.

-ciao e spero di vederti presto- disse salutandomi con la mano mentre mi incamminavo verso la scuola.

 

Serena era gia li e la raggiunsi subito.

-scusami per il ritardo.- dissi appena arrivai.

-non fa niente. Sono appena arrivata anch'io.- rispose la mora.

-bene dai. Andiamo.-

 

Passammo un bel pomeriggio.

Dopo essere andati al negozio di vernici, avevamo fatto una passeggiata e poi ci eravamo fermati ad un bar a bere qualcosa finchč a Serena non squillō il cellulare.

-sarā mamma.- disse cercando il cellulare nella borsa.

-pronto?- disse rispondendo al cellulare.

-sono in giro con Raffaele. Perchč?-

-sisi certo che torno...-

-mia madre chiede se ti fermi a mangiare da noi.- i chiese la mora mettendo una mano sul cellulare.

-no grazie.- risposi subito io. Era da una settimana che mi invitava a mangiare e io subito rifiutavo. Non perchč mi facesse schifo č logico, era solo che non volevo disturbare.

-ha detto di no.- disse riprendendo la conversazione al cellulare.

-mamma ha detto che se non vieni si offende.- disse sorridendomi.

-ok. Ma solo per questa volta- mi rassegnai.

-ha detto ok.-

-si torniamo tra un po.-

-ciao.- detto questo rimise il cellulare nella borsa.

-scusami ma mia madre č fatta cosi.-

-non č colpa vostra. E che non voglio disturbare.-

-nono non disturbi nessuno e poi ci siamo solo io, mamma e Aurora.- disse sorridendo.

-e tuo padre? Non lo mai visto finora.-

-i miei hanno divorziato.- disse abbassando sguardo.

-mi dispiace.- dissi dispiaciuto.

-non fa niente, non lo sapevi.-

-dai andiamo.- dissi prendendola per mano. Gia mi immagino che serata mi si prospettava davanti.


ho aggiornato un po tardi ma almeno ho aggiornato=) ringrazio che ha commentato e quelli che hanno anche solo letto =)

  
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