La ferina dormiente riposa, acciambellata su soffici cuscini di piume, rinchiusa in se stessa; isolata dal freddo mondo esterno, persa in vacui, inconsistenti pensieri.
Bianchi affilati canini risplendono, intravisti tra sbadigliate scuse, poco convinte.
Affaticata dalle lunghe corse, impegnate ad afferrare laria tersa con pacate mosse, si lustra il pelo, lucido e curato.
Si solleva, stiracchiandosi, dondolando ritmicamente il capo; poi si risiede, dal lato opposto, si accoccola con flemma.
Inerte subisce le maligne raffiche di vento, cosciente che non sarā sempre cosė, che cambierā.
Finge di dormire, ad occhi socchiusi, mentre coperte di melanconia riscaldano il suo vuoto insistente.
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*Noia: senso di fastidio e di tristezza che assale, a causa dellinerzia materiale, della mancanza di interessi spirituali o della ripetizione monotona delle stesse azioni.Questa drabble ha partecipato fuori concorso alla re-edizione del concorso di personificazioni indetto da Hachi. Con mia grande gioia ha preso complessivamente un 7. Ne approfitto per ringraziare nuovamente le giudiCesse Hachi e Clā.