Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: ShioriKitsune    06/06/2013    17 recensioni
«In un certo senso, ed in un modo strano e contorto, lui mi ha salvato. Ed io gli sarò sempre grato per questo».
[SebxCiel]
E' la mia prima fan fiction sul mondo di Anime e Manga, spero che vi piaccia. Questa storia è ambientata dopo l'ultima puntata dell'Anime (il manga è ancora in fase di lettura v.v) e inizia raccontando la paura di Ciel riguardo al distacco del suo maggiordomo. E poi, in un crescendo di suspance, si scoprirà quanto Ciel sia stato infantile nel suo giudizio.
Spero davvero che possa essere di vostro gradimento :)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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«È proprio una sorpresa trovare te.. qui. Ed io che pensavo che avrei dovuto rincorrerti per l’intero globo».
Lucifero sorrise, un sorriso che mi fece venire i brividi. La sua voce cristallina s’infrangeva contro le pareti, disperdendosi ma restando sempre udibile. Come se ci fossero dei ripetitori che si preoccupassero di far arrivare il messaggio dritto nel mio cervello.
Aspettava noi. Vuol dire che non ci lascerà andare tanto facilmente.. maledizione!
Fece un passo in avanti, i capelli biondi che lo avvolgevano come fossero un mantello di luce, e tese le braccia verso di me. «Mostramelo».
Serrai la mascella.
Non gli avrei permesso di toccare il bocchan, a costo della mia stessa vita. Non avrei permesso che le sue luride mani si posassero su di lui. Rimasi immobile, fissando lo sguardo in quello cremisi del mio consanguineo.
«Cosa vuoi, padre? Esprimi chiaramente le tue intenzioni, non ho tempo da perdere. Se vuoi combattere, io..».
La sua risata cristallina fece sussultare tutto il gruppo.
«Figliolo, come potrei combattere contro di te? L’unico mio erede, il mio soldato più fedele. Oh, no. Non è questo che ho in programma. Non adesso, almeno».
Assottigliai lo sguardo. «Cosa vuoi dire?».
«Beh, ecco. Spero tu non abbia dimenticato il contratto».
Certo che non l’ho dimenticato. «Cosa c’entra?».
«Il tempo a tua disposizione è quasi terminato, non te ne sei reso conto? Pochi mesi mancano alla sua fine ed io voglio proporti.. un’alternativa».
«Cosa.. cosa intendi per alternativa?».
Lucifero rimase in silenzio per qualche istante, smaterializzandosi per poi riapparire a pochi centimetri da me. Mi fissò gelido, inclinando il capo, per poi abbassare lo sguardo sul piccolo Phantomhive.
«Avevo chiesto la tua vita in caso di fallimento, ma adesso.. adesso ho deciso che non voglio che tu muoia. Al posto tuo, voglio lui».
Cosa?
«Se non riuscirai a cibarti della sua anima entro un anno..», fece una pausa, senza interrompere il contatto visivo. «Lui apparterrà a me per sempre».
Un.. anno?
«Non accetto».
Sorrise ancora. «Non mi sembra di aver chiesto che tu accettassi, Sebastian».
Digrignai i denti, pronto a scattare. Ma una mano, alle mie spalle, mi afferrò il polso.
Grell mi fissava con gli occhi che parlavano. “Non compiere gesti d’impulso. Abbiamo un anno, un anno per pensare ad una soluzione”.
Aveva ragione.
Tornai a guardare il re degli inferi, nonché mio padre. «E cosa succederà nell’arco di questo anno? Se dovessi nutrirmi dell’anima?».
Assunse un’espressione mortalmente seria. «Non lo farai, non riuscirai a farlo. Non dopo che avrai scoperto cosa si cela dietro il nome del suo casato..».
Ancora con quella storia.
«Voglio saperlo».
«Tempo al tempo, figliolo. Ci arriverai da solo».
Non riuscivo a capire.
Quale sarebbe potuto essere questo segreto? Un segreto così grande da rendere interessante quell’anima per Satana in persona. Un segreto che avrebbe impedito a chiunque di divorarla, me incluso.
Non l’avrei fatto, comunque. Non più.
Non avrei obbligato il bocchan a esistere rinchiuso nel mio corpo.
Ma non avrei neanche lasciato che Lucifero se ne appropriasse..
Dovevo trovare una soluzione.
«Quindi adesso.. ci lascerai andare?».
Lui allargò le braccia con un sorriso. «Ma certamente. Siete liberi di andare e tornare a vostro piacimento. Tra un anno, però..».
«Ho capito». Lo bloccai subito, rifiutandomi di pensarci in quel momento. «Però voglio che tu liberi la sua anima dal limbo. Voglio che lui ritorni umano».
L’altro inclinò il capo. «Oh, non ti sei accorto che è già successo? Quando lui ti ha dato quel casto bacio, la sua anima è stata liberata e te ne ha donato un pezzetto».
Quello era solo un pezzodella sua anima?
Tutta quella potenza sprigionata era solo una parte?
«Quindi sarà umano quando torneremo sulla Terra?».
«Certo, sarà umano. Ma le cose potrebbero non essere così semplici come credi, Sebastian. Un’inaspettata sorpresa ti metterà in difficoltà..».
Strinsi i denti. «Che vuoi dire?».
E poi capii.
Collegai.
Il suo sorriso la diceva lunga.
«No». Sgranai gli occhi, mentre il braccio libero mi ricadeva lungo il fianco. «Non può essere».
Un anno non mi sarebbe bastato.
Non sarei stato in grado di trovare una soluzione.
L’avrei perso di nuovo.
«Tu, figlio di-».
«A-a-a! La colpa non è di certo mia, ragazzo. Non stavolta. Ma perché non spieghi ai tuoi amici come stanno le cose?».
 Serrai le palpebre, voltandomi verso di loro. Ero così scosso, arrabbiato e preoccupato che non sapevo come dirglielo.
«Siamo qui da molto tempo..».
«Beh», iniziò Grell, privo di quel brio che lo caratterizzava. La presenza di Lucifero influiva sul suo umore. «N-non così tanto. Saranno due giorni al massimo, anche se mi sono sembrate solo poche ore».
Sospirai, e in un moto involontario avvicinai il viso del bocchan alla mia pelle.
Dovevo approfittare del tempo che mi rimaneva.
«Qui all’inferno..», chinai il capo, schioccando la lingua. «Qui all’inferno, il tempo passa più lentamente che sulla Terra. Molto più lentamente. Questo vuol dire che quando torneremo..».
«..Saranno passati anni?», domandò Grell, interrompendomi.
Undertaker, che era rimasto in silenzio fino a quel momento, alzò lo sguardo per incrociare il mio.
Anche lui aveva capito.
«No, Grell. Non saranno passati anni. Sulla Terra.. sulla Terra saranno passati due secoli».
Due secoli.
Dirlo ad alta voce era anche peggio.
Lo shinigami dai capelli cremisi alzò le sopracciglia. «Beh, che sarà mai. Tanto noi siamo immorta-».
Si bloccò.
Ci arrivò.
La consapevolezza si fece strada sul suo volto, che diventava più cupo al passare di ogni secondo. «Oh no».
Lucifero ruppe il silenzio con una risata. «Ci siete arrivati, vero? Ormai, Sebastian, puoi dire addio ad ogni possibilità di vincere».
Perché Ciel sarebbe stato morto comunque.
E, essendo la sua anima legata in qualche modo alla terra, si sarebbe reincarnato.
«Non riuscirai mai a scovare quell’anima in un anno. Niente più ti lega a lei, ormai».
Con rammarico, posai il corpo del bocchan sul pavimento. Quel corpo era  ormai privo di ogni valore od utilità.
Ne avrebbe avuto un altro.
Avrebbe vissuto in un’altra epoca.
Sotto un altro nome.
E ogni collegamento con la famiglia Phantomhive sarebbe andato distrutto.
Non ce l’avrei mai fatta.
Ma dovevo tentare.
«Allora è meglio non perdere altro tempo, non credi?».
Lucifero affilò lo sguardo, poi si aprì in un ghigno crudele. «Ci vediamo tra un anno, figliolo. Non potrai scappare».
 
Al fianco di Undertaker e Grell, mi preparai a tornare sulla Terra. Una Terra nuova, che non avrei riconosciuto. Una terra dove Ciel non era più Ciel, non era più il mio bocchan.
Ma esisteva.
E questo bastava.

 
Ti troverò, bocchan.
Aspettami.

 
 

Fine.
 

TO BE CONTINUED..?

 

Sì, so che probabilmente mi odiate perché ci ho messo un mese ad aggiornare e poi l'ho fatta finire così. Ne sono consapevole.
Ma mi sono accorta che, per quanto io amassi questa storia, scriverla era una faticaccia. Sarà che il mio stile è cambiato? Può essere. Sarà che non è più seguita come una volta? Anche.
Avevo deciso di concluderla in questo ultimo capitolo e chiuderla definitivamente.
Ma c'era qualcosa.. no, non potevo farlo. Troppe cose non dette, troppe faccende lasciate in sospeso.. sarebbe stato non professionale.
Così, mi è venuta l'idea.
L'idea di un sequel ambientato nei giorni nostri.
Che ve ne pare?
Spero che ci sia ancora qualcuno che segue la storia e che possa darmi un'opinione.
In ogni caso, ringrazio tutti coloro che mi hanno seguito con costanza, recensendo e incitandomi. E' grazie a voi che non ho mollato tutto, quindi GRAZIE.
Per essere la mia prima long-fic, sono abbastanza soddisfatta ed è tutto merito vostro.

Che altro dire? Aspetto i vostri pareri sulla storia e sull'idea di un sequel.
E' stato un piacere scrivere per voi, piccoli demoni!

- Mery-chan.

   
 
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