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Autore: Mimiwitch    14/06/2013    1 recensioni
21-09-2014
Storia in revisione.

George e Katie sono fidanzati da molti anni e stanno compiendo quei passi necessari ad essere sempre più uniti. Ma una lettera e una richiesta si mettono sulla loro strada, cambiando i loro progetti.
testo:
Girò lo sguardo nello studio, cercando quello di George, cercando speranza, la conferma che una cosa del genere non potesse essere valida.
Negli occhi azzurri di lui vi lesse angoscia, che alimentò le sue paure, dicendole che non solo era possibile, ma obbligatorio.
Il “Signor Voglio” aveva ordinato dall'aldilà e a loro non spettava altro che ubbidire.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George Weasley, Katie Bell
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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La sua Materializzazione la portò in campagna, fuori dal cancello della Tana. Il giardino era addobbato con fiori e festoni dorati, mentre un centinaio di persone in abito elegante sedeva su sedie d'argento, sotto dei gazebo viola. Non poteva vedere l'altare fiorito in cui i due sposini ascoltavano il mago che li univa in matrimonio, ma sapeva che erano lì.

Spalancò il cancelletto e corse dentro, con tutte le sue forze. Solo duecento metri la separavano da George, ma le sembrarono milioni di chilometri; più si avvicinava, più le figure si delineavano: il tappetto rosso che percorreva la navata, lui e Angelina, mano nella mano, di fronte allo spaventatissimo mago sacerdote, che la guardava arrivare.
Il piccolo mago si pietrificò nel bel mezzo del discorso, finché tutti non si girarono a guardare cosa lo sconvolgesse tanto, scoprendo una trafelata Katie fermarsi ansante a pochi metri da loro, la bacchetta tesa.

Fermate questa farsa!” ordinò puntandola sugli sposi.
Alcuni ospiti trattennero il respiro, altri strillarono, mentre Harry e Ron si tiravano su, bacchette alla mano.

Sedetevi, per favore! Non ho intenzione di fare del male a nessuno. Credimi Harry” esclamò accorata, girandosi a guardare gli occhi dell'amico, perché vi leggesse la sua sincerità.
Lui la fissò a lungo, sondando le sue intenzioni, poi si sedette trascinando Ron giù con sé.

Katie sapeva di avere gli occhi di tutti addosso, che stava interpretando la parte della donna gelosa che interrompeva il matrimonio dell'ex, incurante che amasse un'altra. Ah, se solo avessero saputo quanto fossero lontani del vero.
Angelina la fissava con disappunto e pena, insieme.

Katie, cara, capisco come tutto questo ti sconvolga, ma devi fartene una ragione. Io e George ci amiamo, non puoi farci nulla” le disse con voce dolce, come se stesse parlando con un bambino capriccioso.
Chiudi quella dannatissima bocca” soffiò Katie, cercando inutilmente di controllare la rabbia, mentre la bacchetta scivolava verso Angelina.

La donna, stretta nel suo abito da sposa, la osservò sconvolta, portandosi una mano sul cuore.
Non fare così. Mi dispiace, davvero, ma è successo” pigolò, tenendo d'occhio la bacchetta.
Ho detto: chiudi la bocca. Dato che la usi solo per dire bugie, fammi il piacere di tacere!” ordinò Katie, iniziando a spazientirsi.
George si avvicinò ad Angelina, stringendola con amore, per proteggerla dalla bacchetta. Katie trasse un profondo respiro, l'angoscia sempre più pressante.

Vogliamo raccontare a tutte queste squisite persone presenti che stanno buttando via il loro tempo, a presenziare a questa enorme bugia? Su Angelina, visto che hai tanta voglia di parlare, racconta a tutti la verità” esclamò sicura, la mano ben ferma. La giovane si girò a guardare i suoi ospiti, scuotendo la testa, facendo dei segni per far capire che l'altra era di sicuro impazzita.
Oh sì, lo vedeva negli occhi degli ospiti, persino in quelli della signora Weasley, il dubbio che fosse uscita di senno; e vedeva anche le mani di Harry, Ron, Charlie e Bill strette sulle bacchette, anche se ancora seduti, valutando il da farsi.

Non vuoi parlare? Allora lasciate che io vi racconti la storia di una donna, forte, sicura di sé, amata da un uomo straordinario. Una storia bellissima, finché l'uomo non muore tragicamente, lasciandola sola. Nonostante lei lo amasse profondamente, non poteva far nulla contro la morte e dovette passare tempi bui e tristi, a piangere l'amato, senza darsi pace. Fin qui mi avete seguito?” raccontò nel silenzio del giardino.
Nessuno osava muovere un muscolo, fare un fiato.

Anni dopo, la donna si ricorda di una cosa, di un contratto che l'uomo le aveva fatto firmare, in cui prometteva di mettercela tutta per andare avanti in caso della morte di lui, di rifarsi una vita entro i 25 anni, pena la cancellazione dei loro ricordi assieme dalla mente. Ti ricorda nulla, Angelina?” domandò, mentre la ragazza sbiancava tra le braccia di George, gli occhi pietrificati su di lei.
Sostenne il suo sguardo, fiero. L'aveva in pugno.

George sembrò intuire la paura di Angelina, perché d'improvviso si staccò da lei e si avvicinò a Katie; non osò colpirlo, così vicino, osservando il viso tanto amato. L'uomo alzò un pugno, repentino, e lo calò forte sul suo viso, mandandola a schiantarsi al suolo, vicino alle sedie, mentre puntini gialli le invadevano la mente e il cervello sbatteva nel cranio. Sentì centinaia di urla, ma lei, troppo sconvolta, non aveva emesso un fiato.
Un dolore pulsante le invase la testa, mentre con un occhio aperto vedeva George avvicinarsi minaccioso.
Prima che potesse reagire un incantesimo scudo si frappose tra lei e il suo aggressore, bloccandone la furia; la mano di Charlie la aiutò ad alzarsi.

Cosa...lasciami andare!” urlò il fratello, divincolandosi.
Charlie fece apparire delle corde che lo avvolsero, mandandolo al tappetto, mentre ancora provava a liberarsi in preda alla furia.

Sono curioso di sapere cosa ha da dire! E dopo questa aggressione immotivata lo voglio ancora di più” esclamò Charlie, sciogliendo l'Incantesimo Scudo. 
“Qualcuno ha da obiettare?” chiese guardandosi attorno. Gli ospiti scossero la testa; Molly osservava tenendosi le mani al petto, ansiosa; i genitori di Angelina al suo fianco, erano sconvolti e non sapevano che fare.

Katie lo ringraziò con un sorriso, mantenendosi al suo braccio. Si avvicinò ad Angelina che indietreggiò, spaventata, anche se lei non aveva la bacchetta tesa.

La donna, non volendo dimenticare l'uomo, pensa ad uno stratagemma e l'unica idea che le viene alla mente è sposare il gemello dell'uomo che amava. Vogliamo dare dei nomi ai protagonisti? La donna si chiama Angelina, l'uomo si chiamava Fred, il suo gemello George. Ma come fare a sposare il gemello? Aveva una fidanzata, da molti anni. E così Angelina, preda della pazzia, evidentemente, cambia il vecchio contratto, grazie ad un vecchio libro di incantesimi illegali, e lo fa pervenire ad uno studio notarile, facendo credere sia un contratto di matrimonio richiesto da Fred. Mentre quel pover'uomo, al quale viene data tutta la colpa, non ha mai pensato niente di così orribile in tutta la sua vita!” continuò a raccontare Katie.

Sei pazza! Pazza! Sei impazzita dalla gelosia, è così! George mi ama” gridò Angelina, guardandosi attorno in cerca di aiuto.
Mi sono bevuta davvero la storia di George. Di come si fosse innamorato di te, ma l'avesse soffocato. Dovevo sapere che era una bugia. George mi chiese di sposarlo, il giorno stesso in cui cambiò! E sono certa che te l'abbia detto! E' stato quello a spaventarti? A convincerti ad agire? A costringerti a somministrargli l'Amortentia mentre lui si prendeva gentilmente cura di te?” urlò Katie arrabbiata, il corpo scosso dai tremiti, sfiorando distrattamente la collana per richiedere forza.

Frugò nella tasca, togliendo l'ampolla che aveva contenuto la pozione che Angelina, giorno dopo giorno, aveva somministrato a George, come le aveva visto fare nel pensatoio. La boccetta brillò nel sole del pomeriggio, stretta nella mano di Katie, mentre gli ospiti mormoravano, sussurravano, facendo supposizioni, domande.
Angelina la fissò dapprima incredula, poi con una risata folle estrasse la bacchetta dal corpetto e la puntò su di lei, nello sconcerto generale.

Dimmi perché? Credevo fossimo amiche, perché mi hai fatto, ci hai fatto, una cosa simile?” chiese sgomenta, guardando con la coda dell'occhio George a terra, stretto nelle corde, che si dibatteva per raggiungere Angelina, ancora sotto l'effetto della pozione.
Non era giusto! Non era giusto!” esplose in un urlo la donna.
Non era giusto che tu potessi avere George al tuo fianco, mentre io avevo perso Fred! Non era giusto che nonostante fossero identici, la morte avesse preso il mio, ma avesse lasciato il tuo! Non era giusto che tu continuassi ad avere quei meravigliosi occhi azzurri a guardarti innamorati, mentre i miei erano chiusi per sempre, sotto terra. Perché tu potevi avere George, mentre a me era stato strappato via Fred? Perché?” gridò follemente Angelina, scoppiando a piangere.

Katie abbassò la bacchetta, il cuore gonfio di tristezza nell'osservare l'amica, ma quella ne approfittò per lanciarle un incantesimo. Charlie lo parò, dissolvendolo, e puntò la bacchetta su Angelina.
No, Charlie, grazie. E' una questione tra me e lei” disse cortese, scostandosi dall'uomo. Le due giovani si studiarono, l'una di fronte all'altra, le bacchette puntate al petto.
Sì, va bene! Vediamocela tra noi!” sussurrò Angelina, ridacchiando piano. 

Rimasero a fissarsi per un po', studiando il respiro, tenendo d'occhio anche il minimo movimento involontario dell'altra, in attesa.
Katie sapeva che il gesto di Angelina era quello di una preda disperata, che messa alle strette si avventa sul cacciatore, ben conscia di quanto sia inutile; non c'era modo che riuscisse a scappare, anche se l'avesse battuta: ogni Weasley aveva la mano stretta sulla bacchetta, deciso a intervenire nel caso le cose fossero andate male.
Angelina scattò, gli stessi pensieri nella mente; ormai non aveva nulla da perdere.

Katie attaccò un decimo di secondo dopo, cercando al contempo di scartare il fiotto di luce rossa che le arrivava addosso. Quello la mancò, di un soffio, spostando solo l'aria; barcollò appena. Quando ritrovò l'equilibrio, Angelina era a terra; la sua bacchetta, volata via, era stata presa al volo da Charlie.
La osservò tirarsi su, furiosa, ancora senza pace. Si avvicinò a lei, riponendo la bacchetta in tasca e, tra lo sgomento generale, l'abbracciò.

Angelina urlò, si dibatté, la graffiò e le riempì la schiena di pugni, ma nulla convinse Katie a lasciare la presa.
Va tutto bene” mormorò invece, stringendola più forte.
L'amica si accasciò infine tra le sue braccia, piangendo; anche Katie si lasciò andare ad un pianto liberatorio, per scacciar via la tensione accumulata. Rimasero abbracciate, piangenti, mentre Angelina continuava a singhiozzare scuse.
Quando si fu calmata Harry la prese con sé, per portarla all'ufficio Auror, per farle alcune domande. I suoi genitori accorsero per sostenerla, scusandosi con tutti loro.
Katie guardò i quattro allontanarsi dal matrimonio, ormai annullato, con viso triste.

George si dibatteva, urlando e scalciando, dicendo di voler andare con Angelina. Nemmeno il brusio creato dagli ospiti riusciva a coprire le sue urla. Si inginocchiò vicino a lui, guardandolo con amore.
Presto sarà tutto finito” gli mormorò emozionata, ignorando gli insulti che le rivolgeva.

Aiutò i Weasley a congedare gli ospiti, chiedendo di non rivelare ciò avevano visto e sentito, per salvaguardare Angelina; poi rimase seduta vicino a George, a guardare il signor Weasley far sparire i gazebo e le sedie con l'aiuto dei suoi figli.
Stai bene?” le chiese Ginny, sedendosi al suo fianco.
Adesso sì, grazie! Non sai come sono sollevata, che serenità ho nel cuore!” le confessò, gioendo del benessere che provava.
Ginny sorrise.

Eravamo molto preoccupati. George ci ha dato la notizia del matrimonio solo ieri e ne siamo rimasti scioccati. Ci ha raccontato una storia in cui tu l'avevi tradito e lui avesse deciso di sposare Angelina, del quale si era innamorato. Sapevo che non avremmo dovuto credergli!”

Angelina aveva architettato tutto fin nei minimi dettagli, pur di non dimenticare Fred.
Non era in sé. E non me la sento di giudicarla. Non posso immaginare quale dolore si provi nel vedere l'uomo che ami morire. Io ho creduto di aver perso George e solo quel dolore mi ha quasi portata alla pazzia. Non la invidio, per niente” sussurrò, guardandolo, sollevata nel sapere che l'avrebbe presto riavuto indietro.
Rimasero tutti lì fuori, mentre la notte era ormai scesa, seduti su divanetti, attorniati da magiche candele fluttuanti.

Quando tornerà normale?” chiese Bill, osservando il fratello che si comportava da posseduto.
Nel pensatoio ho visto Angelina dargli l'Amortentia ogni notte a mezzanotte meno cinque. Ormai mancano solo dieci minuti” rispose Katie guardando l'orologio.
E quegli ultimi pochi minuti sembravano essere i più lunghi.

Stava pensando a cosa dire a George, alla sua faccia una volta esaurito l'effetto della pozione, all'emozione di poterlo stringere e baciare.
Vorrei diventare un vermicolo, per quanto mi faccio schifo” sussurrò George nel silenzio generale, il viso chino a guardarsi i piedi.
Si voltarono tutti verso di lui, increduli.

Sì, sono tornato normale. Per quanto io possa esserlo. Sono cascato nella sua trappola come un idiota. Come un troll. Come una caccabomba. Volete slegarmi o volete che mi riempia ancora di insulti?”
Tra risate, domande, tutti lo accerchiarono, sciogliendolo dalle corde.

Katie...mi dispiace. Io...” incominciò a dire, interrotto dall'abbraccio di lei. Si era immaginata mille discorsi, ma niente usciva dalla sua bocca, se non il nome di George.
Non è colpa tua. Ho visto tutto, ho sentito tutto. Anche se ti ho odiato quando non sapevo nulla, sappilo!” mormorò Katie, cercando di non piangere di felicità.
Si strinsero forte e si baciarono, senza imbarazzo anche se attorniati dalla famiglia; dal salotto arrivarono i rintocchi della mezzanotte, che si portarono via quel giorno terribile.
George si staccò da lei, con riluttanza, per guardarla negli occhi.

Katie lo fissò stranita e anche imbarazzata.
Chi sei?” domandò sconvolta, guardandosi poi attorno, spaventata.


Note:
Eccoci alla svolta! Ed ecco spiegato tutto il mistero attorno al contratto magico: il nostro Fred in realtà non aveva colpe. Poverino, accusato ingiustamente.
E quando sembra tutto risolto, un nuovo problema sorge: l'ultima domanda di Katie non è proprio normale, no?
Vedremo!
Vi mando un abbraccio! Grazie come sempre!
Mimì













  
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