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Autore: S_a_r_a    16/06/2013    2 recensioni
Con titolo in onore al successo editoriale degli ultimi tempi (che la sottoscritta non condivide), ecco qui un frizzante decalogo della ragazza dai facili costumi modello. Senza alcuna presunzione, si prefigge di riassumere le più note abitudini della tipica oca che più o meno tutti conoscono. L'unico intento è quello di procurare un po' di risate, che non guastano mai, e di fare ironia sui costumi odierni. Niente sessismi o altre cavolate, stupidità e senno non hanno un genere soltanto. Ovviamente per le giovani aspiranti altro non è che un'ottima guida da studiare approfonditamente. Chiunque voglia scoprire di più e ama guardare le cose apparentemente degradanti da una prospettiva più gioiosa - della serie ridere per non piangere - è più che ben accetto. Un trattato scientifico come non lo avete mai visto!
Genere: Comico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO IV
De meretricis vulgari eloquentia



 

Siete mai stati allo zoo? Sì dai, almeno una volta da piccini i vostri genitori vi ci avranno portato. Oppure, se come me avete dei genitori a cui non frega un accidente degli animali, siete andati con il gruppo parrocchiale a vedere il possente leone e i serpenti velenosi da vicino. Ma anche se non vi fosse mai capitato, sapete orientarvi se si parla di versi. Facciamo quindi un giochino: inoltriamoci nel mondo animale alla scoperta dei suoni e cerchiamo di indovinare qual bestia feroce e non ci troviamo davanti. Se io ora vi chiedo...qual è il verso del cavallo? Nitrito, giusto. Poi ci sono anche il nitrito di stagno o di alluminio, però non ci riguardano. Poi vediamo...il coccodrillo? Non c'è nessuno che lo sa, questo lo sanno tutti.

E la vacca? No, non è “muuu” e nemmeno “mu mu”, spot pubblicitari a parte. Ve lo dico io:

 

  • Frequenza a ultrasuoni

La specie da noi presa in esame ha un particolarissimo dispositivo all'interno della cavità orale in grado di emettere onde sonore quasi impercettibili alla gente comune. L'ipotesi più accreditata dalla comunità scientifica è che i soggetti abbiano una deficienza nel produrre frequenze nella fascia media dell'udibile umano, al fine di attirare maggiormente l'attenzione del genere maschile, più sensibile agli schiamazzi – si limitano ad una voce normale solo in casi estremi e rari. Oltre ad attirare pipistrelli, cani, roditori, delfini e balene, possono così sfrangiare l'udito a tutti i presenti, casomai qualche distratto non le ascoltasse, non sia mai.

 

  • Invasione dei mezzi pubblici

Il punto di cui sopra si applica felicemente anche in questo frangente, ovvero il disturbo della quiete pubblica. Le nostre care meretrici sono spesso dimentiche di viaggiare in compagnia di almeno una trentina di persone. Allora..già è faticoso stare anche solo dieci minuti tutti appiccicati in un metro quadro per andare in centro a Bologna – per non parlare della fragranza di ascella pezzata che invade le narici nel periodo da maggio a settembre -, se ci mettiamo anche l'inquinamento acustico allora diventa il girone dell'Inferno che Dante si è scordato di aggiungere solo perché nel '300 non c'erano ancora gli autobus. Salta immediatamente all'orecchio la voce della sbarbina che confronta con le altre le avventure con i masculi, un po' per sondare il terreno e studiare le tecniche altrui, un po' per dichiarare che il monopolio del quartiere ce l'ha lei ed è meglio non farle concorrenza.

 

  • Teoria del caos

Se c'è una cosa in cui le malate sono davvero campionesse è l'intortamento. Questa pratica consiste nel confondere il bersaglio con una serie infinita di discorsi futili e per lo più senza senso, l'importante è tenere in pugno la preda. Ad un certo punto essa capirà di essere ormai in banana, ma, se furba, farà finta di ascoltare, diversamente sarà ormai vittima di un tunnel senza uscita, perché dal momento in cui si lascia un margine alla meretrice, lei tenta di prendere tutto il braccio, e schiodarla sarà un'impresa titanica. Se la vacca sa di poter contare sull'attenzione di un maschio, allora state pur certi che sempre su di lui si getterà senza pietà, indipendentemente dal suo essere piacente e possibile traguardo. E lui sarà la sfortunata Hiroshima del 1945, bombardato di urletti isterici e conversazioni insostenibili fino alla distruzione totale dei cosiddetti fino all'ultima briciola. Nei loro argomenti di solito c'è una tendenza a discostarsi dalla realtà, dicono cose che non stanno né in cielo né in terra, ma il brutto è che ne sono convinte, perché mai smentite. Oppure alcune un po' più volitive tentano di fare le sapientine sugli argomenti prediletti dal ragazzo o iniziano a sciorinare un po' di cultura a caso su ciò che interessa loro e nessun altro, tutto nel tentativo di far colpo. Il problema è che dimenticano un po' di sana modestia.

 

  • Sindrome della principessina

Correntemente nelle favoline ci sono queste principesse impedite che non fanno niente dalla mattina alla sera – magari cantano e si spazzolano i capelli ogni tanto, lo concedo. Poi sognano tutto il tempo un principe tanto bello quanto deficiente e anonimo che le verrà a salvare dalla torre, dalla casa nel bosco o dalle grinfie di un drago. L'unica caratteristica comune, oltre ai capelli dorati e agli occhi indaco del cielo, è la fragilità. Tutte leggiadre come farfalline in ogni gesto e parola. Il loro contributo medio alla storia è in sintesi pari a zero, se guardiamo all'azione. Detto questo, si nota spesso una propensione nei soggetti virulenti al sentirsi tanto bisognose delle attenzioni che ricevono le pulzelle delle fiabe, sono le protagoniste di una storia dolce e intensa, loro. Tutte Elise di Rivombrose e Raperonzole. Ciò si traduce in atteggiamenti per l'appunto “regali”: chiedere continuamente favori a baldi ragazzi – con la scusa che loro sono maschi ed è un loro dovere servirle in ogni inezia -; fare le vittime indifese sperando che il giovane di turno sia preso all'istante dall'impulso di fare l'eroe e salvarle da chissà quali fantasmagoriche angherie di ragazze rivali; lamentarsi continuamente della routine – che di solito comprende come unica attività l'ocheggiamento unito al cazzeggio – e i risolini stupidi da oche giulive se qualche ragazzo posa l'occhio su di loro, mentre quello magari pensa “che sfigata sta qui, io guardavo la gnocca dietro di lei”. Io vorrei dire a tutte queste principesse sul pisello che possono anche uscire dal loro mondo fatato e iniziare a muovere di più il loro regale deretano e darsi una svegliata, come favore all'umanità, non mio personale.

 

  • Sindrome dello scaricatore di porto

Poi c'è l'altra categoria. Mica sono tutte così principesse. Ci sono anche quelle che stanno a metà, e poi quelle proprio dei bassifondi. Oltre alla modulazione della voce sopra il centinaio di decibel vediamo il lessico ricco di colorite espressioni. A volte mi spavento anche io per quanto sono volgari. A partire dall'assenza di discrezione nel parlare con le amiche ad alta voce delle loro esplorazioni nel campo erotico, i loro dubbi su come praticare la fellatio e i partner presi in causa per scarsezza nelle performance. Insomma, senza offesa non ce ne frega una beata mazza di quello che combinate e di quanto siate bravi o facciate schifo. Ci sono dei centri di ascolto per i giovani se hai certi problemi o le amichette dentro quattro mura di una stanza pronte e a sentirti blaterare, non che tutti i malcapitati mentre vai in giro devono sentire i tuoi sproloqui. Poi, sentendosi superstar, se le urti per sbaglio ti mandano a quel paese senza tante cerimonie e ti guardano storto, sei già da pena capitale. Io trovo divertentissimo seguire i loro discorsi. Intanto guardarle che tengono in mano cellulari super tecnologici - di cui non possono concepire il valore - più grandi della loro faccia, poi contare quanti “cazzo” per frase pronunciano mentre masticano una cicca a bocca aperta e pensare che madre natura è una vera burlona.

 

 

 

 

 

 

 

Carissimi seguaci e non, rieccoci. Do a tutti il permesso di mandarmi messaggi minatori o con su scritto che sono una persona orribile, cosa molto vera in effetti, visto che l'ultimo capitolo risale a Capodanno XD ma spero vivamente che non abbiate perso le speranze e di potervi farvi fare qualche risata, specialmente a chi come me è vittima della sessione estiva e vede tutti che vanno al mare (ARGGGGHHHHH!) o ai maturandi. Come vedete si procede, ci sono stati un po' di blocchi e intoppi, ma piano piano la struttura prende sempre più forma.

Un bacio a tutti quanti e grazie in anticipo a chi leggerà, fatemi sapere cosa ne pensate se volete :DD

  
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