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Autore: Claudine Delacroix    17/06/2013    4 recensioni
AVVERTENZE: Haymiss.
Peeta è un genio. L'idea degli innamorati sventurati ha convinto tutti, persino lui stesso. Ma Katniss e Haymitch sanno che non è così.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Addestramento



Haymitch si è addormentato, un ciuffo di capelli gli copre gli occhi. Glielo sposto.
Da un un tipo come lui mi aspettavo che nel sonno ronfasse rumorosamente o sbavasse. E invece tiene la bocca semiaperta respirando piano, in una posa piuttosto sensuale. Mentre gli sposto il ciuffo, vedo che inconsciamente cerca qualcosa sul comodino; scopro che si tratta di un coltellaccio da cucina. Lo stringe forte, quindi mi ritraggo velocemente. Allenta la presa, sempre però trattenendolo.
Gli Hunger Games l'hanno sconvolto fino a questo punto? Fino al punto che per dormire tranquillo deve avere a portata di mano un'arma?
Ci rifletto mentre lo guardo un'ultima volta, e compio i passi che mi separano dalla mia stanza. Quindi è così che sarà la mia vita quando uscirò dall'Arena, ossessionati dalla morte.
Se mai ne uscirò.
Pensare alla mia vita post Hunger Games è prematuro ora, constato mentre mi infilo in un letto dove ci si potrebbe dormire minimo in quattro. Non so nemmeno se domani riuscirò a superare l'allenamento.
Le coperte sono morbide e calde, come i pigiami che hanno qui, la stanza ha il riscaldamento ed è insonorizzata. Nonostante ci siano i presupposti di una sana lunga dormita, le mie palbebre non ne vogliono sapere di abbassarsi. Rimango con gli occhi sbarrati dalla paura per la giornata che mi aspetta fino all'alba, quando finalmente riesco a prendere sonno. Due ore dopo, purtroppo, un'Effie fresca come una rosa entra nella mia stanza battendo le mani. – Buongiorno buongiorno Katniss! Oggi sarà una grande, grandissima giornata!
Imprecando sottovoce – non abbastanza, perché Effie mi dice che prima di venire giù a fare colazione devo sciacquarmi la bocca con il sapone – lancio via le coperte e mi dirigo verso il bagno come uno zombie. Premo pulsanti a caso, scottandomi e gelandomi nel giro di dieci secondi. Un'occhiata allo specchio conferma come mi sento; borse nere sotto gli occhi lucidi dal sonno, smorfia di stanchezza e pelle pallida. Trovo le forze per pettinarmi con una treccia di lato, come al solito, anche se devo rifarla almeno tre volte perché parecchi ciuffi ribelli scappano dalle mie dita stanche.
Come una morta vivente, esco dalla stanza. In ascensore appoggio al muro la fronte e chiudo gli occhi.
Hai fatto le ore piccole, dolcezza? una pesante pacca sulla schiena mi riporta bruscamente alla realtà. Ma che... sei pazzo? Haymitch ride, schiaffeggiandomi leggermente il viso per svegliarmi. Lo spingo via forte e incrocio le braccia guardandolo male.
Anche oggi è vestito da uomo per bene, si è impegnato più del solito. Ha messo anche una cravatta. Non avrei mai pensato sapesse allacciarsele. Sta... sta bene.
È questo il modo in cui saluti la gente? Mi sa che dobbiamo lavorare sul tuo caratteraccio se vorrai avere degli sponsor l'ascensore si ferma. Dopo di te.
Ti preferivo da ubriaco. Almeno stavi zitto e dormivi gli rispondo, scoccandogli uno sguardo tagliente. Ridacchia, per niente offeso dall'insulto. Stamattina sono troppo stanca per litigare; mi limito a scansarlo a labbra strette e a dirigermi verso il soggiorno per la colazione.
Al tavolo tutti hanno preso posto. – Buongiorno dormiglioni – ci saluta un Peeta sorridente, anche se con sguardo interrogativo fissa me ed Haymitch. Cosa... no, questo seccatore me lo sono beccata in ascensore. Rompe già di primo mattino guardo Haymitch con un ghigno stampato in faccia, mentre la tavolata ride. Lui si limita ad alzare un sopracciglio, trattenendo un sorriso. Poi torna serio. Dunque, ho da farvi una domanda. Vi alleno insieme o separatamente? quando pronuncia la parola separatamente mi guarda malizioso. Abbasso la testa arrossendo.
Per me ci puoi allenare insieme. Katniss? dice Peeta, muovendo velocemente lo sguardo da me a Haymitch.
Eh? Oh, sì, ma certo che sì. Sarebbe meglio sorrido a Peeta, rassicurandolo. Haymitch ha di colpo perso tutto il buon umore. Perfetto dice, brusco. Ma voglio anche che, quando andrete giù al Centro di Addestramento, stiate sempre insieme, facciate gli amichetti o i fidanzatini, quello che vi pare; basta che vi presentiate come una squadra.
Protestiamo tutti e due vivacemente; che storia è questa? Una specie di ripicca per averlo costretto a farci da babysitter durante l'allenamento tutti e due insieme anziché a piccole dosi separatamente?
Ascoltatemi bene. Ricordate la cerimonia di apertura? Eh? Ricordate gli applausi, le parole di Caesar, i fiori che vi lanciavano? Non appena vi siete presi per mano, il pubblico è esploso. Sì, il costume ha fatto un grande effetto, ma presentarvi come una squadra piuttosto che come due tributi nemici ha conquistato tutti. Sentivo le voci degli sponsor, io ero lì; hanno adorato il vostro gesto. Quindi non voglio sentire discussioni. Voi due siete una squadra detto questo, si alza ed esce dalla stanza. Peeta mi guarda e alza le spalle. Allora... amici? tende la mano.
Guardo le dita tese verso di me. Amici rispondo impassibile, senza ricambiare la stretta ed alzandomi per entrare nell'ascensore. Dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio, Peeta dice Ascolta, Katniss. Non c'è assolutamente nulla di male nel... nel ricevere aiuto.
Perfetto, se lo ricorda. Con uno scatto della testa lo fisso feroce, costringendolo ad abbassare lo sguardo. Evito di esprimere a voce quello che sappiamo entrambi; io ho un debito verso di lui, uno di quelli grossi. Ed entrare nell'Arena con qualcuno che ha un credito verso di te... be', non facilita certamente le cose.
Nel frattempo, siamo arrivati al Centro. E siamo gli ultimi. Gli altri tributi si girano per osservarci; prima di distogliere lo sguardo dalle ventidue persone che dovrò uccidere – dimenticavo. Ventitré con Peeta – scorgo un paio di favoriti che ci guardano ostili. Cominciamo bene.
Mi concentro sulla voce della donna che sta illustrando le varie postazioni; non trascurare le tecniche di sopravvivenza, non avere scontri diretti con gli altri tributi (per la lotta abbiamo a disposizione un assistente) e non... uno sguardo penetrante mi costringe a girarmi a destra. Un ragazzo dai capelli biondo chiaro, davvero alto e muscolosissimo mi sta fissando col mento alzato, gli occhi stretti in due fessure sottili, le braccia incrociate e un sorrisino cattivo stampato in faccia. Ha l'aria parecchio letale. Dev'essere sicuramente un Favorito; gente che si allena da quando nasce per battersi negli Hunger Games, proveniente dai Distretti 1, 2 e 4.
Distolgo velocemente lo sguardo.
Durante l'allenamento io e Peeta stiamo sempre attaccati e scherziamo amabilmente tra di noi, come ci ha detto di fare Haymitch. Peeta è molto gentile con me. Troppo.
Ho paura che sia una strategia... un modo per farmi abbassare la guardia. Durante l'allenamento mi corregge se vede che sbaglio qualcosa, e paziente me la fa rifare finché non ci riesco, trascurando del tutto i suoi esercizi.
Devo stare attenta.
Terminato l'allenamento, torniamo nel nostro attico dove Effie ci tempesta di domande. Peeta risponde cortesemente ad ognuna, mentre io mi limito a qualche grugnito ingozzandomi di pollo arrosto. Tra qualche giorno mi sognerò di mangiare questa roba, quindi cerco di rimpinzarmi il più possibile.
– So che tiri con l'arco, Katniss – dice ad un certo punto Haymitch. Alzo la testa e goffamente rispondo – Diciamo di sì, abbastanza – dico, cercando di chiudere la discussione, perché se c'è una cosa che non sopporto è il sopravvalutarsi.
– Abbastanza? Andiamo, Katniss, è tua la selvaggina che mangiamo ogni sera. Mio padre dice che centri gli animali tutte le volte in un occhio – dice Peeta con un sorrisone. Mormorii di ammirazione corrono per il tavolo, ed Haymitch fa un verso di approvazione. Odio essere al centro dell'attenzione, quindi, non senza un certo nervosismo, sbatto la forchetta. – E allora tu? Cosa mi dici di quei sacchi di farina pesantissimi che lanci a metri di distanza, che sembra contengano piume? Ti sembra poco, eh? Io non riesco nemmeno a sollevarli! – Haymitch scorre lo sguardo da Peeta a me, divertito.
– Katniss, smettila. Lo sanno tutti che vincerai tu. L'ha detto persino mia madre. Scusate – si alza velocemente dal tavolo, lasciandoci tutti scioccati per ciò che ha detto. Peeta, sempre così allegro e positivo.
Non riesco a reggere l'atmosfera, quindi mi alzo anch'io. – Non ho più fame – e corro via, rendendomi conto solo dopo alcuni passi nel corridoio che ho ancora il tovagliolo in mano. Non ho voglia di tornare a tavola e di affrontare gli sguardi degli altri, proprio non ci riesco.
Sbatto per terra il tovagliolo, frustrata, accasciandomi contro il muro e facendomi scivolare per terra. Mi copro il viso con le mani.
Dei passi mi costringono ad alzare la testa; è Haymitch, che si siede accanto a me e mi mette un braccio sulle spalle, senza dire niente. All'inizio mi irrigidisco per quel gesto, non ho molte occasioni di finire tra le braccia della gente, e nemmeno mi va. Però poi mi rilasso, sentendomi in qualche modo... protetta...
Mi rifugio sul suo petto, bisbigliando – Perché tutto questo? Cos'abbiamo fatto di male?
Haymitch mi accarezza i capelli piano. Per alcuni secondi rimane zitto, pensando alla risposta. E quando finalmente mi parla, non cerca di consolarmi inutilmente con frasi come 'andrà tutto bene', 'non ti succederà niente'.
– Non lo so, dolcezza, proprio non lo so – prende con la mano il mio mento, e mi costringe a guardarlo. Me lo strofina piano con il pollice, poi dopo un po' dice – Ma so una cosa. Io e te faremo di tutto per farti uscire da lì. Parola mia – si alza, rivolgendomi un ultimo sorriso.
Non sei così male, penso quando Haymitch se n'è andato e un flebile sorriso si è fatto strada tra le lacrime.












 

Prima che mi dimentichi; avete presente la famosa vestaglia blu di Haymitch? 
http://25.media.tumblr.com/9131bd74d2699d3aa486d3b40bcbe386/tumblr_mo13p91GU91st59ogo1_1280.jpg
Just saying.
Comunque, rileggendo Hunger Games ieri, ho trovato delle frasi troppo Haymiss. E poi mi chiedete come mai li shippo?
"- Ho sempre saputo che eri la sua preferita - dice Peeta.
- Figurati, ma se non sopporta di stare nella stessa stanza con me! - ribatto.
-Perché siete uguali, voi due - borbotta Peeta.
"
NON VI BASTA? E allora beccatevi questa;
"Corro verso di loro e sorprendo persino me stessa quando, per prima cosa, mi getto tra le braccia di Haymitch.
Quando mi sussurra all'orecchio: - bel lavoro, dolcezza - non suona sarcastico.
"
asdfghjkl ok, la finisco di sclerare. Ma secondo me la Suzie ha pensato a un possibile flirt, quando ha scritto i tre HG.
Sognare è gratis, dai.
Dimenticavo, questo è il mio tumblr 
http://haymitchapprova.tumblr.com/ e questo il mio ask http://ask.fm/Khhaos
Potete trovarmi anche su faccialibro, rispondo al nome di 'Taaiga Efp'. 
Spero il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima!

 
  
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