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Autore: fanny_slytherin    17/06/2013    11 recensioni
Zia Row dovrà perdonarmi, forse sto osando troppo...Eppure questo è un racconto sulla nuova generazione, buttato giù per l'esigenza di far vivere Hogwarts dentro di me anche in seguito ai famosi "diciannove anni dopo"...LASCIATE UNA RECENSIONE, anche per una critica, è la mia prima fanfiction e un consiglio o un pizzico di incoraggiamento non crucerebbero nessuno!
Dal testo:
« Sei noioso » mormorò Scorpius, interrompendo le sue riflessioni.
« E tu sei strano » convenne Albus.
Scorpius inarcò un sopracciglio. « Meglio strano che noioso » si affrettò a rispondere.
« Sto aspettando » disse Albus.
« Fai male » mormorò Scorpius con un sorriso beffardo, e prima ancora che il compagno potesse rendersene conto, stava sfrecciando ad una velocità supersonica in direzione della foresta.
Con il volto scarlatto e la stizza alle stelle, Albus si sbrigò ad inseguirlo: avrebbe voluto urlargli che era andato contro le regole, che non aveva rispettato la partenza, ma sapeva che sarebbe stato inutile, che gli avrebbe risposto di svegliarsi, di mandare al diavolo quel noiosissimo regolamento.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 2

"AMMIRATRICI PERICOLOSE"





Non appena atterrarono nel cortile della scuola, l’attenzione di Albus e Scorpius fu inevitabilmente catturata dal chiacchierio di due Corvonero dall’aria poco familiare: dovevano essere del primo anno. Stavano fantasticando a voce molto alta, e seppur avessero abbassato il tono, l’eccitazione che si palesava sui loro volti le avrebbe comunque tradite. Poiché, come la regola vuole, un Grifondoro e un Serpeverde in collaborazione non sono indice di buon senso, Albus e Scorpius si scambiarono due sguardi complici e si accomodarono dietro una siepe per ascoltare indisturbati.
E dire che la prudenza ad Hogwarts non era mai troppa. ‘Quello che è accaduto nei sotterranei tra te e il professor Raptor è segretissimo, perciò naturalmente tutta la scuola lo sa’. Albus sorrise nel ricordare quell’episodio, che suo padre gli aveva raccontato così tante volte. Quelle due incoscienti avrebbero dovuto ricomporsi, altrimenti le loro confidenze avrebbero fatto la stessa fine del duello nei sotterranei. Neanche a parlarne.
<< Sono sicura che i miei cioccolatini imbevuti di filtro d’amore avranno già fatto effetto! A quest’ora dovrebbe essere alla mia ricerca con  il batticuore!>> gridò quasi una delle due, con le mani incrociate sul petto. Aveva folti capelli ricci e corvini, che le cadevano morbidi su due guance tonde dello stesso colore del rossetto, per niente steso con cura, e che anzi dava l’idea di esser stato messo in modo piuttosto maldestro.
<< Davvero? Come hai fatto a spedirglieli dritti in camera? >> chiese l’altra con un  sorriso a trentadue denti, restando fedele allo squillante tono di voce dell’amica.
Fu quando l’altra rispose << Grazie a Lily Potter! >> che Scorpius diede una gomitata così forte ad Albus da fargli cadere la scopa di mano. Il tonfo fece girare le due Corvonero, che incrociarono lo sguardo dei due ragazzi e si diedero alla fuga rischiando di inciampare nei loro stessi piedi, con il volto segnato dalla vergogna. Albus le seguì con lo sguardo finché non scomparvero, sentendosi addirittura in colpa, dopodiché guardò il compagno in cagnesco, in attesa di una spiegazione. Poiché Scorpius restava zitto e inginocchiato, con fare passivo, Albus parlò per primo.
<< Malfoy, non ti sarai preso una cotta per mia sorella?>>
L’altro lo guardò male, poi scoppiò a ridere. << Lo dicevo io, prima, che tu travisi le cose! >>
A quel punto, Albus tirò un sospiro di sollievo. << Allora niente di grave >> sentenziò. << Ma vorrei vederci chiaro anche in questa storia >>. Non appena finì di parlare, sentì Scorpius mormorare un << Pazze. Completamente pazze. >>


 

 ***

 

Quella mattina, Scorpius si era alzato dal letto prima del solito, ostinato a concludere “un’importante faccenda con Albus”. Aveva maledetto il russare del suoi compagni, che gli aveva riservato una noiosissima notte in bianco, e si era lavato con quel latte profumato all’Hibiscus syriacus che sua madre gli aveva infilato nell’enorme valigia. << Sempre profumato >>, aveva ripetuto per l’ennesima volta a King’s Cross, prima di salutarlo. Dopodiché aveva infilato un pantalone nero che gli fasciava le gambe già incredibilmente lunghe, nonostante rasentasse solo i quattordici anni, e aveva scelto una camicia bianca con delle toppe celesti cucite sui gomiti. Si era guardato allo specchio meno distrattamente del solito, e ciò che aveva visto non gli era affatto dispiaciuto. Deciso com’era, però, ad incontrare Albus in Sala Comune, non si era soffermato su quel riflesso di ragazzo dal bel visino e col fisico slanciato, e si era avviato verso la porta con l’immancabile scopa stretta in mano. Si era appena chiuso la porta alle spalle quando una ragazzina dai rossi capelli ribelli gli si parò davanti ansimante.
<< Lily! >> aveva esclamato Scorpius, spalancando gli occhi incredulo.
Una sola volta la piccola dei Potter lo aveva rincorso fin dentro il dormitorio maschile: era stato quel giorno in cui voleva ad ogni costo presentarsi con tutti i Serpeverde, dopo la cerimonia di smistamento. In quelle circostanze Scorpius si era semplicemente convinto che in quella famiglia erano tutti fuori di testa, e aveva saggiato per la prima volta la schiettezza di Lily.
<< Questi te li manda una delle tue ammiratrici, che non potrebbero essere più numerose nemmeno se ognuna di loro si sdoppiasse di notte! E il loro numero è direttamente proporzionale al fastidio che danno! >> gli aveva detto piazzandogli in mano un pacchetto e lanciandogli un’occhiata penetrante. << E ti conviene mangiarli dal primo all’ultimo, mi sono quasi rotta un piede per consegnarteli in tempo! >> aveva aggiunto poi urlandogli in faccia, ancora con il fiato corto.
Il ragazzo l’aveva guardata divertito e aveva riaperto la porta quel tanto che bastava per lanciare la confezione – decisamente di cattivo gusto – sul suo letto. Aveva quindi pregato Salazar che i suoi compagni non decidessero di fare colazione proprio con quei cioccolatini, e poi si era rivolto a Lily: << Possiamo anche andare in Sala Comune, il tempo stringe, e io ho da fare con tuo fratello >>.
<< Da quando in qua tu e Albus fate qualcosa che non sia   sfidarvi    a  Quidditch? >>
<< A mali estremi, estremi rimedi >> aveva risposto lui con un’alzata di spalle. 

<< Di che mali parli? >>
La Lily nervosa e trafelata  aveva ora lasciato il posto ad una Lily semplicemente tanto curiosa. Ma Scorpius aveva già iniziato a salire velocemente le scale, non le stava più dando ascolto. O forse aveva soltanto preferito fingere di non aver sentito.
Quando Lily lo aveva creduto abbastanza distante aveva esclamato sbuffando << Uomini! >>
Pochi istanti dopo le era giunta alle orecchie un’inconfondibile voce proveniente dall’alto. I quadri del Castello e Lily stessa avrebbero giurato che avesse urlato qualcosa del tipo << Donne! >>


 

 ***

 

Albus scoppiò in quella risata che stava trattenendo dall’inizio del racconto: l’espressione di Scorpius era quanto di più divertente avesse visto quell’anno ad Hogwarts.
<< Che ridi? A breve mi avveleneranno, ne sono sicuro! >>
Albus rise ancora di più. Anche l’altro sorrise, poi aggiunse << Il Pensatoio ci sta aspettando, diamoci una mossa! >>
E il Grifondoro si rassegnò all’idea che quella giornata sarebbe stata davvero intensa, mentre Scorpius si augurava con tutto se stesso che i suoi compagni avessero divorato quei cioccolatini.







SPAZIO AUTRICE

Heilà,
chi si risente! :D  Che ve ne pare di questo capitolaccio su cui ho lavorato circa quattro ore e mezza oggi pomeriggio? Accetto tutto, anche le più aspre critiche, anche le recensioni più insignificanti, purchè mi facciate sentire che siete vivi, sto iniziando a preoccuparmi!..Non è che mi siete svenuti tutti sulla tastiera!? D:
D: Spero sarete più numerosi questa volta, detto ciò ho il cervello fuso per il troppo lavoro e vi lascio augurandovi una buona serata...Che io, anche se non ve ne può fregar di meno, trascorrerò schiattata sul divano con un libro in mano!
Arrivedeeeeeerci, vi abbraccio!
P.S. Il prossimo capitolo riserverà non poche sorprese ;) Ma per qualcosa in più (su cui so che mooolti di voi staranno già fantasticando), mettetevi l'anima in pace...tempo al tempo...
  
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