Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ___Lils___    19/06/2013    2 recensioni
Ultimamente sforno FF a raffica, comunque questa fanfiction si svolge in un finale alternativo di Harry Potter. Harry è morto e Voldemort è al potere. Ma dall'amore di Harry e Ginny è nata una bambina il suo nome è Hope. Voldemort non ha ucciso nè lei nè Ginny per suo piacere e per ricordare a tutti che i purosangue regnano sul mondo magico ha organizzato gli Hunger Games dove parteciperanno solo i mezzosangue. Hope sarà coinvolta in essi e scoprirà segreti sulla vita del padre grazie al suo mentore. E sempre grazie a lui e al suo migliore amico cercherà di sconfiggere Voldemort. Ci saranno anche dei momenti in cui ci saranno Katniss e Peeta (anche Gale).
Spero vi piaccia :)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Cosa intendi precisamente?”
Lo vedo sorridere poi mi afferra , con forza e delicatezza allo stesso tempo , la mano , mi fa l’occhiolino e mi conduce fuori da quella stanza , rimango senza fiato. I miei occhi zampillano da una parte all’altra, una struttura moderna e possente mi rinchiude , ci sono macchinari di ogni genere , stanze con su scritto la loro utilità come se fossero dei laboratori: pozioni, difesa, attacco, mimetismo, eccetera. Persone corrono avanti e indietro, salutano mio padre con rispetto poi salutano me ed infine tornano a svolgere i loro compiti, tutto sembra così organizzato, la gente ha una forza negli occhi che non avevo mai visto, hanno voglia di rivincita, di vendetta, di giustizia, questo è sicuro.
“Come hai fatto?”
Mi sorride e mi scompiglia i capelli: “Credevi che il tuo vecchio non ne fosse capace?”
“No, insomma sì”
Sbuffo cercando di riordinare le idee procurando in lui una risata ed un sorriso in Peeta e Katniss: “Come hai fatto a convincere questi uomini a combattere con te?”
“Non è stato difficile, alcuni sono maghi stanchi della supremazia di Voldemort, vogliono ucciderlo, vogliono la libertà, altri come i miei due uomini più fidati” si volta verso coloro che mi hanno accompagnato in questo grande viaggio, gli sorride grato, loro fanno lo stesso ed io mi sento a casa. Non so perché, ma questi piccoli gesti mi fanno finalmente capire che non sono mai stata sola, avevo delle persone che combattevano, che si preparavano per me, avevo mio padre che pensava solo al giorno in cui ci saremmo incontrati per la prima volta, che voleva salvare mia madre da tutto il male che avevano fatto smettere di brillare i suoi occhi, non eravamo soli, dovevamo solo crederci. Riprende il suo discorso: “Erano sfuggiti da un pericolo pochi anni fa, avevano subito capito la gravità del fatto e quando ho detto loro che Voldemort aveva intenzione di “copiare” la tortura che loro stessi avevano dovuto subire hanno accettato, si sono rivelati compagni fantastici di vita e avventura nonostante non siano dei maghi.”
In quel momento due piccole figure ci passano vicino, una corre veloce, l’altra barcolla un po’, ma non molla, alzo un sopracciglio e mi volto, li ritrovo in braccio a Katniss e Peeta che sorridono felici e li stringono a sé, sorrido ed involontariamente mi stringo a mio padre, è un movimento naturale, lui mi posa un bacio sulla fronte e mi sorride, il suo bellissimo sorriso.
“Loro sono Prim e Finnick”
Peeta lo dice con un tono orgoglioso ed emozionato allo stesso tempo, la bambina scalcia e lui la lascia a terra, si dirige verso di me, mi guarda con quei due occhioni azzurri, mi scruta e mi studia infine parla: “Sei bellissima”
Scoppio a ridere come tutti nella stanza poi mi inginocchio in modo di poter essere della sua altezza: “Grazie, anche tu sei stupenda”
“Tutti dicono che sono bella come la mamma”
Guardo Katniss che sembra in grande imbarazzo poi torno a guardare la piccola: “Sì, ma hai gli occhi del tuo papà, te lo avranno detto tantissime volte, vero?”
Annuisce stupefatta: “E’ proprio così, ogni tanto mi fanno arrabbiare perché io sono unica comunque  tu come fai a saperlo?”
Scoppio a ridere nuovamente mentre le accarezzo la guancia: “Lo dicono sempre anche a me, ma non ti devi arrabbiare, è bello avere qualcosa in comune con i nostri genitori soprattutto se si parla degli occhi, sai? Perché gli occhi sono lo specchio dell’anima e nei tuoi c’è tanta bontà”
Prim mi guarda mentre la sua bocca disegna una “O” perfetta: “Forte!”
Scoppiamo di nuovo a ridere poi lei mi posa un bacio sulla guancia e torna dal suo papà mentre io torno dal mio: “Ora vi daremo una stanza, riposatevi un po’, domani partiamo”
“Non andiamo ora?”
Mio padre sorride orgoglioso: “So che vuoi combattere, ma hai bisogno di riposo, hai viaggiato tanto e noi dobbiamo organizzarci, non prendere le mie parole alla lettera è impossibile partire ora. Domani, ci materializzeremo lì e faremo prendere un infarto al nostro caro Voldemort. E’ una promessa”
Mi porge la mano ed io la stringo, fa segno di seguirlo anche a Ted ed ad Alex che, dopo tutto il tempo che siamo stati qui, vengono degnati della mia attenzione, ma non è cattiveria, è solo che sono troppo presa da tutto il resto. Ci fa strada ed arriviamo di fronte ad una porta, la apriamo e la stanza che ci accoglie è abbastanza grande, ha due letti, uno matrimoniale e uno ad una piazza divisi da un muro che percorre quasi tutta la stanza, ma lascia lo spazio per una porta non ancora montata, delle finestre e le pareti verde chiaro.
“Dormirete qui, Alex tu dormirai con Ted o con Hope, di certo non correrò il rischio di diventare nonno ora. Non mi sembra il caso”
Scoppiamo a ridere mentre lui passa un braccio intorno alle spalle di Ted: “Ora vi lascio, devo fare delle ultime cose”
“No!”
Si volta verso di me e sorride, non voglio che mi lasci, non di nuovo, non ora che l’ho ritrovato: “Calma, sono qui intorno, ma devo prepararmi per domani, tu cerca di stare tranquilla e riposati. Non me ne vado senza di te”
Lo abbraccio e lui mi scompiglia per la millesima volta i capelli poi esce dalla stanza ed io sento lo stomaco contorcersi su se stesso, fa male vederlo andar via anche se per pochi secondi, fa tanto male.
“Tuo padre è proprio forte!”
Mi volto verso Alex che si è già posizionato nel lettino ad una piazza, alzo un sopracciglio: “Tu non dovevi  dormire nel letto matrimoniale? E dov’è Ted?”
“E’ dall’altra parte che ti aspetta, mi ha chiesto un favore”
Scoppio a ridere poi poggio le mie labbra sulla sua fronte: “Dormi bene, piccolo birbante”
Lui sorride e chiude gli occhi, io passo dove dovrebbe esserci la porta e arrivo all’altro letto, Ted mi guarda e scoppia a ridere mentre i suoi capelli cambiano colore in continuazione, prima rossi poi gialli, verdi, rosa ed infine tornano al solito azzurro. E’ agitato quando fa così.
Mi sdraio vicino a lui, mi abbraccia subito ed io riesco a sentire il suo cuore battere: “Se ci becca mio padre siamo morti”
“Lo so, ma voglio rischiare”
Sorrido e mi stringo a lui, mi accarezza i capelli per un po’ poi ricomincia a parlare: “Senti Hope a me dispiace per Anthony”
Cosa? Ho sentito bene? Alzo lo sguardo e fisso i miei occhi dentro i suoi: “Sicuro di star bene?”
“No, insomma l’ho trattato male, ne ho pensate di tutti i colori su te e lui, quando dovevo solo portargli rispetto perché è un ragazzo che non c’è più, capisci un ragazzo, uno come me, un ragazzo. Invece no, ho insabbiato il suo nome solo perché voleva ricevere un ultimo bacio, avrei dovuto capire e ringraziarlo anche perché ti ha aiutato a sopravvivere nell’arena, sei qui anche grazie a lui. Io... mi dispiace”
Sorrido mentre lo vedo girarsi dalla parte opposta, era questo che lo rendeva agitato, ora capisco.
“Ted…”
Non si volta, sorrido nuovamente poi scendo dal letto, faccio il giro e mi posiziono di fronte a lui: “Va tutto bene, lui non ce l’ha con te e neanche io. Va tutto bene”
Mi abbraccia e scoppia a piangere, non credo sia solo questa la ragione, ha avuto paura di perdermi e ha paura per domani, per la guerra, lo so, ma non glielo rinfaccio, ho paura anche io.
“Siamo io e te ora, va tutto bene”
Mi stringe forte: “Scusa”
Mi rifugio ben bene sotto le sue braccia,  gli scocco un bacio sulla bocca, un bacio dolce che pian piano lo diventa sempre meno: “Ti amo”
“Ti amo, ma ora dormi e stai tranquillo”
Annuisce e chiude gli occhi in poco cade in un sonno profondo, io faccio lo stesso.
 
***
 
Mi sveglio di soprassalto, sento dei passi fuori al corridoio, alzo il braccio di Ted che mi cinge a sé e lo sollevo , mi alzo dal letto, esco dalla stanza e trovo mio padre che fa avanti e indietro, scoppio a ridere.
“Che ci fai tu sveglia?”
“Qualcuno ha il passo troppo pesante”
Sorride: “E tu il sonno leggero, volevo solo controllare che stessi bene”
Mi abbraccia poi si siede per terra, mi invita a fare lo stesso: “Allora? Come si dorme con Ted?”
Apro la bocca stupefatta, come ha fatto a sapere?
“Hai lo stesso sguardo da furba di tua madre, non è difficile capire”
Sorrido e appoggio la testa sulla sua spalla: “Sarà felicissima di vederti vivo”
“Io non vedo l’ora di rivederla, dopo tutto quella che ha passato per colpa mia”
Sorride tristemente ed io gli stringo la mano: “Non è mai stata colpa tua, la mamma avrebbe combattuto anche se non ti avesse mai conosciuto, è tosta”
Mi posa un bacio fra i capelli: “Come te, sei più forte di quanto credi bimba mia”
“Posso chiederti un favore?”
Mi alza la testa dalla sua spalla e mi fissa: “Nessuno mi ha mai detto niente sul vostro passato perché erano troppo addolorati dalla tua perdita quindi mi chiedevo se mi potevi raccontare un po’ di te e della mamma, di come vi siete conosciuti, dello zio Ron e di zia Hermione…”
Quando dico quel nome lo vedo assumere una smorfia di dolore e mi zittisco, sa che è una delle poche che non ce l’ha fatta: “Non volevo…”
“Tranquilla, è ok” sorride “Parto dall’inizio?”
Annuisco ed è così che passo la notte, ricordando i vecchi tempi con mio padre, ridendo e scherzando su quanto fossero poco attinenti alle regole lui e il suo trio, sospirando e trattenendo le lacrime nei momenti dolorosi. La notte più bella della mia vita, io e mio papà. Hope e Harry.


Grazie per aver letto, per vostra informazione Prima ha sette anni e Finnick ne ha due, me li sono sempre immaginati così i figli di Peeta e Katniss e ora ho potuto descriverli in una mia storia. Baci e  buona fortuna a tutti i maturandi di quest'anno :)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ___Lils___