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Autore: Vals Fanwriter    05/01/2008    1 recensioni
Salve! Sono TittiValechan e questa è la mia prima Fan Fiction scritta più di un anno fa, perciò vi prego di essere clementi se qualche cosa non va. Buona Lettura!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Purin Fon/Paddy, Taruto Ikisatashi/Tart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intanto in un punto impreciso dell’ex-centro commerciale, Pie combatteva contro le altre tre Mew Mew.
“Quiche si è preso la parte più facile da sconfiggere, mentre io combatto la maggior parte delle Mew Mew.” pensò Pie arrabbiato.
- ELETTRO SILURO!-
Dopo parecchi attacchi mise K.O. Mewlory, che svenne e riprese l’aspetto di una terrestre.
- MEWMINA VAI AD AIUTARE MEWBERRY! IO CE LA FACCIO DA SOLA! PORTA CON TE LORY- disse Mewpam trattenendo Pie.
- Sicura!?- le chiese Mewmina.
- SI’...VAI!- le rispose lei con il fiato corto.
- Ok!- disse Mewmina. Quindi si caricò Lory in spalla e volò via.
- Bene! Ora siamo...solo noi...due!- disse Pie, anche lui senza fiato, tenendola ferma - Perderai! Non...puoi resistere...da sola!-
- Tu dici?- disse lei.
- Sì...sei già...stremata!- insisté lui.
- Anche...tu sei...stanco! Stupido!- continuò lei.
- Scommetti...che riesco a...metterti con le spalle...al muro?-
- Ok!-
Pie usò tutte le sue forze per vincere la scommessa e ci mise meno di due secondi per metterla con le spalle al muro più vicino ancora in piedi.
- Ho vinto la scommessa!- disse lui con un piccolo sorriso stampato sul viso.
- Bravo! Ma stiamo giocando o combattendo?-
- Mi sto semplicemente prendendo una pausa! Mentre tu non fai niente per liberarti quando adesso potresti!-
- Diciamo che anch’io mi sto prendendo una pausa!-
Pie guardò Mewpam per un momento. A lui era sembrata diversa la prima volta che l’aveva vista. Forse perché non ci aveva mai parlato direttamente.
- Noi due abbiamo parecchie cose in comune! Sai?- disse lei come se gli avesse letto nel pensiero.
- Ah, sì? E perché?-
- Prima di unirmi alle Mew Mew io ho esitato, perché, come te, volevo persone degne di me!-
- Ma poi ti sei messa comunque dalla parte sbagliata!-
- Io non mi pento della scelta che ho fatto! Perché piuttosto non lo fai tu? Profondo Blu è un essere senza scrupoli che non esiterebbe a farti fuori non appena non gli servi più!-
- Beh! Sì, forse hai ragione, ma lo farebbe lo stesso se mi unissi a voi! E poi voi terrestri vi siete impossessati del nostro pianeta, per questo non posso perdonarvi!-
- Ma questo è quello che vuole farti credere lui!-
Entrambi avevano cominciato ad urlarsi addosso.
- IO NON VOGLIO TRADIRE LA MIA GENTE!-
- TANTO PRIMA O POI TUTTI SI RIBELLERANNO A QUEL PAZZO!-
- Nessuno insulta Profondo Blu in mia presenza!-
- Scommetto che anche questo te l’ha ordinato lui!-
- Senti! La pausa è finita! Adesso si fa sul ser...- Pie non era riuscito a finire la frase, perché Mewpam gli era saltata addosso facendolo cadere a terra e lo aveva baciato. Pie era arrossito eccessivamente senza sapere quello che stava succedendo. Solo quando lei si staccò dalle sue labbra allora si rese conto di quello che era appena accaduto.
- Tu mi hai...?- disse lui senza avere il coraggio di pronunciare l’ultima parola.
- Sì!- rispose lei automaticamente con la testa bassa.
- E perché lo hai...?- chiese lui sempre con una domanda incompleta.
- Perché io...- lei si fermò un momento a pensare. Non c’era un motivo preciso. Era stato spontaneo. Poi le venne in mente la ragione -...Tu mi piaci!-
- Cosa?-
- Il motivo è questo: tu mi piaci!- disse infine tranquillamente.
I due si alzarono e poi ci fu un silenzio interminabile. Infine Pie si decise a parlare: - Tu vuoi che io mi unisca a voi?-
- Sì.- sussurrò lei con la testa sempre più bassa.
Pie si fermò un momento a pensare, poi disse – Bene! Allora lo farò!-
- Cosa?-
- Ho detto che mi unisco a voi!-
Un sorriso si accese sui volti di entrambi. Mewpam lo tirò a sé e gli diede un bacio sulla guancia.
- Dai andiamo dobbiamo impedire a Quiche di fare del male alla tua amica!- disse Pie arrossendo ancora di più.
E così si volarono verso il punto in cui si trovava Mewberry.

- Vuoi farmi credere che questo qui si è messo dalla nostra parte!- disse Mewmina incredula quando arrivò da Mewberry e le fu raccontato l’accaduto.
- Sì, Quiche si è messo dalla nostra parte! Perché ha capito che Mark...volevo dire che Profondo Blu non può offrirgli niente!- continuò a spiegare Mewberry spazientita.
- Un po’ tardi. No!?- continuò Mewmina ironicamente.
- Per queste cose no!-
- Quel soggetto lo farebbe solo per un fine preciso!-
- Questo non è vero!-
- Oh, sì!-
Quiche voltava le spalle a Mewmina, offeso da tutte quelle parole, imbronciato e con le braccia incrociate.
- Avete smesso di insultarmi?- disse lui.
- Ma io non ti sto insultando!- disse Mewberry.
- Io sì!- continuò Mewmina – Appena lo verrà a sapere Mewpam si arrabbierà da morire.-
- E invece no!- disse Mewpam che ora si trovava in braccio a Pie – Scusate per il ritardo ho preso l’espresso per arrivare prima, ma ho perso tempo a combattere inutilmente.- e così dicendo diede un altro bacio a Pie sulla guancia – Puoi mettermi giù grazie!-. Pie obbedì subito con un sorriso da ebete stampato sul volto.
- Ma cosa hai usato? Una pozione d’amore?- disse Mewmina stupita.
- No! Solo il fascino!- rispose lei ridendo.
- Ehi! Fratello!? Cosa diamine ti è successo? Sembri un bambino che ha visto per la prima volta un essere femminile!- disse Quiche con gli occhi sbarrati.
- Non mi dire che anche lui si è unito a noi!- disse Mewmina.
- Hai indovinato!- rispose Mewpam.
- Ma è fantastico! Se lo sapesse Paddy sarebbe felicissima!- esclamò Mewberry al colmo della felicità.
- Ehm! Non per fare il guastafeste, ma non dovremo salvare i due piccoletti dalle grinfie di Profondo Blu?- disse Quiche, muovendo una mano davanti agli occhi di Pie, per farlo svegliare da quella specie di coma.
- OH, NO! E’ VERO!- gridarono le altre in coro.
- Dobbiamo muoverci!- disse Mewberry che aveva cominciato a correre nella direzione in cui si trovavano i bambini, urtando e facendo cadere Quiche.
- Hai ragione! Veniamo anche noi!- dissero Mewpam e Mewmina in coro, seguendola.
- Aspettami Pam!- disse Pie svegliandosi dallo stato di coma e cominciando a correre anche lui.
- Ehi! Aspettatemi!- disse Quiche alzandosi e seguendo gli altri.

Intanto Paddy e Tart, terrorizzati da quell’essere che minacciava di ucciderli, se ne stavano seduti in un angolo abbracciati.
- Non le farai del male!- disse Tart traboccante di collera.
In quel momento Profondo blu rise – Credi davvero di farmi paura?-
Tart strinse a se Paddy più forte che poté - Tu non le farai del male!- ripeté.
- Pensi di essere il suo principe azzurro, invece sei solo un burattino attaccato ancora ai miei fili!- disse con un sorriso maligno – E quei fili non si spezzeranno molto facilmente! Puoi starne certo!- e così dicendo rise più forte che mai.
Tart, con la testa bassa, aveva cominciato a tremare di rabbia – Tu non riuscirai ad ucciderla, perché io te lo impedirò a costo della vita!- urlò, poi, alzando la testa e guardandolo fisso negli occhi. Infine lasciò andare Paddy e si alzò in piedi – Combattiamo!- disse.
- NO!- negò Paddy, avvolgendo la gamba di Tart con una presa solidissima.
- E’ L’UNICO MODO, PADDY, PER CHIUDERE QUESTA QUESTIONE!- le gridò Tart, come per ordinarle di lasciarlo.
- Non voglio! Ti ucciderà!- disse lei con il viso coperto di lacrime.
- Ci ucciderebbe lo stesso!- disse lui con un tono disperato.
- Non voglio soffrire per te prima di morire! Voglio che moriamo insieme!-
- Non dire scemenze! Niente discussioni! E mollami!- disse lui, liberandosi con difficoltà dalla stretta di lei – Credimi, è l’unico modo per salvarti!- concluse infine, guardandola piangere con la testa tra le braccia incrociate.
- Bene! Se hai finito possiamo cominciare!- esclamò Profondo Blu.
- Sono pronto!- disse Tart coraggiosamente.
- Comincio io!- continuò il malvagio, e avendo già preparato una sfera di energia,gliela lanciò con tutta la forza che aveva in corpo. Questa, colpì Tart in pieno, che fu catapultato contro un albero vicino all’ ex-centro commerciale.
- Tart, stai bene!- disse Paddy che era andata a soccorrerlo.
- Cosa fai ancora qui!- disse lui ansante – Non hai ancora capito! Devi andare via, altrimenti il mio sforzo sarà stato vano!-
- Non ti lascio qui!- continuò lei piangendo sempre di più.
- Sei una stupida! Vattene!- continuò lui insistentemente.
- Come pensavo! A quanto pare senza il potere originale non servi a nulla!- Profondo Blu li aveva raggiunti e ora era fermo a pochi passi da loro.
- Vattene! Capito?- ripeté Tart a Paddy e poi si rialzò. Stava in piedi a fatica, ma era deciso più che mai a distruggere quell’essere una volta per tutte o a morire combattendo.
- Devo dire che sei piuttosto resistente! Vediamo se resisti a questo!- detto questo Profondo Blu gli scagliò una raffica di sfere di energia una dietro l’altra. Quando ebbe finito Tart cadde a terra sfinito.
- E ora il colpo di grazia!- disse Profondo Blu più malignamente che mai. Tart perdeva parecchio sangue, ma nonostante questo non aveva perso conoscenza. Respirava faticosamente, ma restava impassibile a quello sguardo maligno che gli si parava davanti. La sfera di energia apparve subito nella mano di Profondo Blu, il cui viso divenne molto serio. Quella sfera di energia sembrava più luminosa del solito agli occhi di Tart, forse perché sapeva che da lì a qualche secondo sarebbe morto. Sapeva che Paddy avrebbe sofferto molto, ma non poteva farci nulla. Magari le sue amiche, se erano ancora vive, l’avrebbero aiutata a superare quel momento tragico. E lui? Che fine avrebbe fatto lui? Avrebbe raggiunto i genitori nell’aldilà. Tutti si sarebbero dimenticati di lui. Una lacrima solcò il volto del piccolo alieno. E mentre pensava a quelle cose orribili, la sfera diventò delle dimensioni di un pallone da calcio e Profondo Blu, sempre col viso serio e con un tono terribilmente duro, disse - MUORI!-. In quel momento Tart pensò che fosse tutto finito. La sfera partì nella sua direzione. Non sentì alcun dolore, né la luce di essa lo raggiunse. Le lacrime di poco prima gli offuscavano la vista. Distingueva a malapena le ombre. Una figura gli si era parata davanti e gli aveva fatto da scudo. Tremante, Tart si asciugò le lacrime. Era Paddy. Non lo aveva abbandonato e ora cercava di resistere all’attacco di Profondo Blu. “ La ucciderà!” pensò lui preoccupato. Paddy aveva le braccia poste a X davanti a sé, per crearsi uno scudo. I capelli color oro ondeggiavano nel vento procurato dalla pressione della sfera di energia. I suoi occhi castani brillavano del coraggio degno di una guerriera. Sembrava più fiera e bella, forse perché si trattava di salvare il suo amore e di far trionfare ancora una volta il bene, ma stavolta doveva riuscirci da sola. Il bagliore della sfera si spense e Paddy abbassò le braccia lungo i fianchi come se niente fosse successo, come se non avesse fatto alcuno sforzo.
- Come è possibile?- domandò Profondo Blu – Come può aver resistito al mio attacco?-
- Io non ho paura di te! Amo Tart e per questo devo salvarlo!- disse Paddy coraggiosamente.
- L’amore ti ha dato la forza per contrastare il mio attacco?- continuò a chiedere Profondo Blu.
- Mi meraviglio che tu me lo chieda. Anche tu una volta eri innamorato di Strawberry! Vero?-
- No! Tu ti confondi con il terrestre di cui possiedo il corpo!-
-Già! Forse! Ma scommetto che lui sta ascoltando quello che diciamo e non vede l’ora di scacciare quest’anima malvagia!-
- No! Ormai lui non può governare più il suo corpo!-
- E se ti dicessi che può farlo?-
“Ma cosa sta dicendo Paddy?” pensò Tart “Non può farlo! Ormai il corpo si è abituato all’anima malvagia, altrimenti Mark sarebbe tornato in sé da molto prima. Anche se potrebbe farlo se qualcuno al 100% come me o Paddy formasse una sfera d’energia purificatrice...”
- Tu ti stai prendendo gioco di me?-
- Non lo so! Dipende!-
- Adesso ti do una bella lezione, così impari a fare la smorfiosa!- disse e poi ordinò, abbassandosi e stendendo la mano sul terreno - TERRA VIENI A ME!-. Dalla terra spuntarono dei germogli, che in meno di due secondi divennero liane che avvolsero Paddy e che cominciarono a stritolarla.
- Allora!? Scommetto che da queste non riesci a liberarti!-
Una liana avvolgeva il collo di Paddy e, perciò, le impediva di respirare, altre quatto erano avvolte attorno ai polsi e alle caviglie, il che le fermavano il sangue.
Tart non riusciva a sopportare che le venisse fatto del male. Si alzò, andò da Profondo Blu e gli disse – Signore, la prego, la lasci andare! Farò tutto quello che vuole!-
- E’ troppo tardi! Dovevi pensarci prima!- gli rispose con tono duro.
- La supplico!- gridò Tart piangendo.
- Togliti dai piedi!- disse Profondo Blu colpendolo allo stomaco. Tart fece un volo lungo cinque metri, ma non cadde del tutto a terra. Qualcuno lo aveva preso al volo.
- Tutto bene?- Quiche lo teneva per le braccia e lo guardava con un sorriso. Accanto a lui c’era anche Pie che lo guardava con lo stesso sguardo. Tart si allontanò da loro con le mani sullo stomaco per il dolore “Se sono tornati vuol dire che hanno fatto fuori le amiche di Paddy!” pensò “Ma questo vuol dire che aiuteranno Profondo Blu ad uccidere me e Paddy!”
- Perché quello sguardo impaurito? Siamo venuti a salvarti la pelle!- disse Quiche confuso. Ma Tart non era molto convinto.
- Lascia! Glielo spiego io!- disse Pie.
- No!- disse Mewberry – Forse è meglio che glielo spieghi io!-
- Le donne vogliono sempre avere ragione! D’accordo!- disse Pie lasciando passare Mewberry.
- Poverino! Guardate com’è conciato male! E’ terribilmente ferito! Deve aver combattuto molto!- disse Mewmina.
Tart non ci capiva più niente. I suoi compagni alieni erano con le Mew Mew e non combattevano. Mewberry cominciò a raccontare quello che era successo fino ad ora, come se gli avesse letto nel pensiero. Quando ebbe finito Tart era incredulo.
- Siamo insieme?- chiese.
- Sì! Siamo in maggioranza rispetto a Profondo Blu!- disse Mewberry raggiante, poi chiese – Ma dov’è Paddy?-
- Giusto! E’ laggiù! Dobbiamo salvarla!- disse indicando cinque metri più in là – Dovete prestarmi la vostra energia! Così potrò sconfiggerlo! E se mentre me la passate, pensate a fini buoni, potremo anche far tornare Mark come prima!-
- D’accordo!- dissero gli altri in coro.
Tutti si concentrarono su un solo scopo: trasferire energia buona a Tart. Il bambino teneva le mani poste come se tra di esse ci fosse un pallone invisibile, aspettando che si formasse la sfera di energia. Un puntino luminoso si accese tra le due mani, che ben presto divenne delle dimensioni di una pallina da golf, poi di un pallone da calcio e poi raggiunse quasi le stesse dimensioni di Tart.
- Ehi! Profondo Blu!- gridò Tart per attirare l’attenzione del malvagio. Lui si voltò spazientito.
- Cosa vuoi? Non vedi che ho da fare?- disse Profondo Blu, bloccandosi alla vista della sfera.
- Prendi questo. SFERA DI ENERGIA PURIFICATRICE!- urlò Tart lanciando la sfera con tutta la forza che aveva. La sfera diventò di tutti i colori dell’arcobaleno, cominciando a volare verso Profondo Blu. Il malvagio la guardava come se non avesse mai visto qualcosa di così orrendo. Essa lo colpì in pieno. Si sentì solo un lungo urlo. Mewberry aveva le lacrime agli occhi: credeva che quella sfera non avesse lasciato la vita a Mark. Gli alieni avevano uno sguardo indifferente, tranne Tart che era andato a vedere come stesse Paddy. Le nubi che avvolgevano Profondo Blu si dissolsero.
- LE LIANE SONO APPASSITE! VUOL DIRE CHE ABBIAMO SCONFITTO PROFONDO BLU!- gridò Tart ai suoi amici che aspettavano una notizia buona, poi si rivolse a Paddy – Paddy svegliati! Sono io, Tart!-
Paddy si mosse un po’ e mormorò a bassa voce, tossendo – Tart...cough!-
- Sì! Sono qui!- disse lui prendendole la mano. Lei aprì gli occhi e sorrise come se non fosse accaduto nulla.
- Che è successo? Dov’è Profondo Blu? E le mie amiche?- domandò lei in fretta.
- Beh! Diciamo che le cose sono andate così!- disse lui cominciando a spiegare – Dopo che Profondo Blu ti ha attaccata e sei svenuta, ho scoperto che Pie e Quiche si erano alleati con le tue amiche. Quindi si sono presentati tutti qui, perché volevano aiutarmi a sconfiggerlo, ma io ho voluto fare tutto da solo. Ho affrontato tre draghi-chimero enormi e alla fine...-
- Tart, non sta bene dire bugie!- disse Quiche avendo sentito la versione del racconto di Tart, che in quel momento arrossì. Paddy rise sotto i baffi.
- E va bene!- disse infine continuando il racconto, imbronciato – Mi hanno aiutato, trasferendomi la loro energia e così ho creato una sfera purificatrice e l’ho attaccato!-
- Beh! Non mi sembra una cosa da niente!- disse lei sempre sorridendo.
- Dici sul serio?- continuò lui incredulo.
- Certo!- disse lei dolcemente.
- Infatti se non ci fosse stato lui non avremmo potuto crearla! Solo un essere con la forza al 100% poteva farlo!- interruppe Quiche.
- Davvero!? Allora ti meriti un premio!- disse ancora lei.
- P-premio!?- balbettò lui confuso arrossendo ancora di più. Lei gli si avvicinò piano, lo strinse a sé e poi lo baciò. Dopo qualche minuto lei lo lasciò andare.
- Che sguardo da ebete!- commentò Quiche ridendo.
- Cos’hai detto?- disse Tart rabbioso.
- Mark! Svegliati!- Mewberry aveva raggiunto il corpo inerte di Profondo Blu, che ora aveva ripreso le sembianze di Mark e le sue parole, colme di tristezza, avevano troncato la discussione dei due alieni.
- Strawberry!- mormorò Mark aprendo gli occhi.
- Mark! Sei vivo!- esultò la ragazza.
- Già! Ero nel corpo di quell’essere.- cominciò a dire - Ho visto nella sua mente tantissime cose del suo sporco passato. Tanto male tutto troppo in fretta. Cercavo di oppormi alla sua volontà, ma non ci riuscivo. Non volevo più assistere a tutte quelle cattiverie. E poi le bugie sulla morte dei genitori di Tart...-
- Cosa-cosa-cosa?- disse Tart incredulo – Ripeti un po’!-
- Non voglio più rivivere quelle emozioni! Scusami! Non costringermi a parlartene!- disse Mark con un aria triste, mettendosi a sedere.
- Ho il diritto di sapere!- gridò Tart prendendolo per il colletto della camicia. Mark lo fissava indifferente.
- Tart non è ora! Mark sarà stanco, dopo tutto quello che è successo!- disse Mewberry costringendo Tart a lasciarlo andare.
- ANCH’IO SONO STANCO! STANCO DI ESSERE PRESO IN GIRO! STANCO DI TUTTE QUESTE BUGIE!- continuò Tart ad urlare. Paddy gli andò vicino e gli poggiò la mano sulla spalla sorridendogli.
- Ha ragione!- disse Mark e così cominciò a raccontare – E’ stato Profondo Blu ad uccidere i tuoi genitori!-
Tart trattenne a stento un urlo di rabbia. Due grosse lacrime gli rigarono il volto. – Perché lo ha fatto?- disse stringendo i pugni e tenendo la testa bassa.
- La sua mente apriva questo ricordo con divertimento e odio contemporaneamente...- disse Mark confuso.
- CHE SIGNIFICA QUESTO!- gridò l’altro, non riuscendo più a trattenere la sua rabbia e alzando la testa.
- Non lo so! Ma so solo che ha ucciso molte altre persone oltre ai tuoi genitori.- continuò con gli occhi bassi.
- E CHI PER ESEMPIO, VISTO CHE SEI COME UN LIBRO APERTO ALLA SUA MENTE!- gridò ancora Tart.
- Non vorrei dirlo per rispetto di alcune persone, ma, visto che vuoi saperlo...- disse sempre con gli occhi bassi – I miei veri genitori e...- si bloccò per un attimo, poi guardò con sofferenza Paddy, il cui sguardo era confuso -... la madre di Paddy!-
Per un attimo Paddy ebbe come l’impressione che il mondo non esistesse più, che niente più avesse senso. Non si sentì più le gambe e cadde in ginocchio. Nonostante il dolore che provava, non riusciva a piangere. In fondo nessuno le aveva mai spiegato bene come fosse morta la madre. Era piccola e forse il padre, quel giorno, non volle farla soffrire troppo.
- Paddy, ti senti bene?- la bolla, che avvolgeva i pensieri di Paddy, scoppiò. Tart si era messo in ginocchio davanti a lei e cercava di farla rinvenire da quello stato di shock. Aveva uno sguardo preoccupato e gli occhi lucidi. –Ti senti bene?- ripeté.
Paddy non rispose. Si limitò solo a guardarlo. Tremava, ma non per la rabbia. Era scossa da quella notizia e non riusciva più a pensare.
- Mi dispiace!- disse abbracciandola – Se fossi stato zitto, non lo avrebbe mai detto!-
- No!- disse lei staccandosi da lui – Dovevo saperlo e per questo ti ringrazio! Ormai non importa! L’ho già superato questo momento tre anni fa! Non soffrirò di nuovo!-
- Già! Hai ragione! Anch’io farò così! Non serve a nulla piangersi addosso!- disse lui esultante.
- Sì!- sorrise lei.
- Ehi ragazzi! Torniamo al Caffè Mew Mew! Sono esausta!- disse Mewmina.
- Ok! Torniamo prima a prendere Ryan e Lory, però!- disse Mewpam.
- E loro?- disse Paddy indicando i tre alieni.
- Li invitiamo a pranzo!- disse Mewberry.
- Già!Avranno fame!- continuò Mewmina.
- E vorranno farsi una dormita, visto che hanno combattuto valorosamente!- disse, infine, Mewpam.
Paddy rise di gusto e poi disse - Forza! Muoviamoci! Non vedo l’ora di mangiare insieme a voi i dolci di Kyle! Ah! A proposito! Dov’è finito Kyle?-
- Ehi ragazzi sono qui!- disse Kyle che veniva nella loro direzione.
- Dov’eri?- disse Paddy.
- Beh! Pensavo di aiutarvi andando a prendere l’acqua Mew al Caffè!- disse mostrando la boccetta d’acqua Mew – Ma avete già risolto tutto! Bravi!-
- E ci hai messo tutto questo tempo per prenderla?- lo interruppe Mewberry diffidente.
- Non ricordavo dove l’avevo messa!- disse ridendo, ma naturalmente era una bugia. Kyle aveva osservato i ragazzi combattere dal Caffè, grazie alle immagini trasmesse da me al suo computer, perché voleva vedere se erano in grado di farcela da soli.
- Sei incorreggibile Kyle!- disse Mewmina.
- Ora basta parlare! Prendiamo Lory e Ryan e torniamo al Caffè!- disse Paddy insistente.
- D’accordo! Andiamo!- concluse Mewberry e si avviarono a prendere i due svenuti.

Le immagini erano un po’ sfocate agli occhi di Ryan. Cercò di mettere bene a fuoco. Sentiva delle voci. Finalmente riuscì a vedere dov’era. Si trovava in un letto di una stanza sul retro del Caffè e si era appena risvegliato dal sonno profondo che lo imprigionava. Strawberry, Pam e Mina gli stavano attorno, felici di rivederlo vivo. Aveva uno straccio bagnato sulla fronte e si sentiva un po’ stordito. Stava per mettersi a sedere ma Strawberry lo bloccò.
- Hai la febbre! Resta giù!- disse sorridendogli e costringendolo a rimettersi al suo posto. Poi gli tolse lo straccio dalla fronte, lo immerse in un recipiente pieno d’acqua e glielo rimise sulla fronte.
- Avete sconfitto gli alieni?- chiese lui, ansioso di sapere la risposta.
- Beh! Veramente noi ci siam...-
- Ehi! Ci sono altri dolci? Sapete sono proprio buoni!- disse Quiche sorridente, entrando nella stanza e interrompendo Strawberry.
- Ti avevo chiesto gentilmente di non entrare in questa stanza, per non fargli venire uno shock! Ma tu devi sempre fare di testa tua, vero?- protestò lei infuriata.
- Ormai...- disse ancora Quiche.
- Ormai un cavolo! Io ti...-
- MI VOLETE SPIEGARE CHE E’ SUCCESSO?- urlò Ryan, mettendosi a sedere e interrompendoli.
- Ok!- disse Strawberry, che era sul punto di strangolare Quiche, e poi continuò dolcemente rivolta a Ryan, costringendolo a ristendersi – Ma calmati ti si alza la pressione!-. Così cominciò a raccontare per filo e per segno quel che era successo dopo che lui era svenuto. - ...e così Mark è tornato come prima! Non sei arrabbiato per il fatto che ci siamo alleate con loro, vero?- chiese infine.
- Certo che no! Se non lo avreste fatto Tart non sarebbe mai riuscito a creare una sfera così efficace.- si fermò un momento, poi disse – A proposito! Dove sono gli altri?-
- Lory si è appena svegliata ed è andata a mettere qualcosa sotto i denti! Paddy e Tart si stanno ingozzando anche loro! Pie, credo che stia chiacchierando con Kyle, che è in cucina a sfornare dolci per tutti e Mark è uscito fuori a prendere una boccata d’aria!- riassunse Strawberry. Poi ci fu qualche minuto di silenzio. Fu Quiche a rompere il ghiaccio.
- Beh! Io vado di là!- concluse ritornando nella sala.
- Bene e non farti più vedere qui!- gli urlò dietro Strawberry.
- D’accordo!- disse lui dall’altro lato.

Intanto, Paddy e Tart, nella sala da pranzo per i clienti del Caffè, seduti ad un tavolo in un angolo, mangiavano, ovvero, Paddy imboccava Tart, affinché mangiasse, visto che, secondo lei era troppo debole e ferito per mangiare da solo.
- Apri la bocca! Fai ‘ ahhh!’- disse lei come se si rivolgesse a suo figlio. Tart aprì la bocca arrossendo e disse masticando – Non ch’è bihogno cve mi imbvocchi!- poi inghiottì – Posso farcela da solo!-
- Non si parla con la bocca piena! E’ maleducazione!- continuò imboccandolo di nuovo – e poi è il minimo che possa fare! Fin quando le tue ferite non guariranno del tutto, non dovrai fare movimenti bruschi o potrebbe peggiorare!-
Tart inghiottì di nuovo – D’accordo, ma continuo a non capire! Perché devi riempirmi lo stomaco fino alla nausea?-
- Hai bisogno di forze!- spiegò lei.
- Ma sono pieno!- disse lui supplichevole.
- Mangia, Tart!- disse Quiche avvicinandosi al loro tavolo e ridacchiando – Che ti fa bene!-
- Non ti ci mettere anche tu!- disse Tart arrossendo sempre di più.
- Se fossi in te e al posto di Paddy ci fosse Strawberry, mangerei davvero fino a scoppiare.- continuò Quiche immaginando la scena.
- Scusami! Non volevo metterti in imbarazzo!- disse Paddy dispiaciuta, guardandolo fisso negli occhi.
- Non fare quella faccia! Non sono arrabbiato con te!- esclamò subito Tart per paura che si mettesse a piangere, restituendole lo sguardo - Ti chiedo solo di riportare questo dolce a Kyle!-
- No!- interruppe Quiche – Se permettete questo lo prendo io!- e così dicendo prese il piattino con il Tiramisù e andò a sedersi al tavolo più vicino.
In quel momento Pie entrò nella sala con la sua solita aria di braverìa e disse – Fate le valigie ragazzi!-
- E perché?- chiese Tart.
- Torniamo a casa!- concluse lui.
- Perché? Non possiamo restare sulla Terra?- chiese Tart ansioso.
- No!- continuò Pie.
- Ma noi non abbiamo un pianeta dove andare!- continuò Tart insistente.
- Kyle mi ha dato l’ultima acqua Mew, con la quale ci creeremo un pianeta tutto nostro!-
- Ma dobbiamo andare proprio ora?-
- Prima andiamo, prima avremo un posto dove stare!-
- Mva io gnon vo ancoa cognuisciacio Staubevvy!- disse Quiche con la bocca piena.
- Cosa hai detto?- chiese Pie con una smorfia.
Quiche inghiottì – Ho detto: ma io non ho ancora conquistato Strawberry!-
- Beh! Lasciala perdere, non la conquisterai mai!-
- Davvero ve ne andate!- chiese Pam, che era entrata con gli altri nella sala da pranzo.
- Beh! Ecco...Sì!- rispose Pie.
- Quando?- continuò Pam.
- Ora!- disse Pie deciso.
- Bene! E allora se te ne vai adesso, perché non sei già fuori?- continuò lei.
- Me ne sto andando!- e così dicendo, Pie si avviò verso la porta – Ragazzi, venite?-
- Veramente non ne abbiamo molta voglia - commentò Quiche.
- Ma non possiamo restare qui! I terrestri si spaventerebbero alla nostra vista. E poi è impossibile rimanere chiusi qui dentro per chissà quanti anni. Ci sentiremo prigionieri. E poi se non lo costruiamo noi questo pianeta, come farà la nostra gente?- continuò Pie tristemente.
Tart rifletté per qualche secondo e poi disse - Ha ragione! Dobbiamo andare, Quiche! La pacchia è finita!-
- Ok!- disse Quiche. Entrambi si alzarono e andarono verso Pie.
- Ve ne andate senza salutare?- domandò Pam, guardandoli sorridente. I tre si fermarono a metà strada. Ci fu un silenzio interminabile, poi Tart si girò piangendo, tornò indietro, correndo, e abbracciò Paddy. Quiche fece lo stesso camminando normalmente, poi, arrivato di fronte a Strawberry si fermò, si inginocchiò, prese la mano di lei e gliela baciò. Pie rimase immobile. Pam gli andò vicino, gli mise una mano sulla spalla sinistra e disse – Abbi cura di te!-. Poi fece per tornare indietro, ma Pie la afferrò per un braccio, la abbracciò e la baciò.
- ADDIO!- salutarono le Mew Mew, agitando le braccia verso gli alieni, che avevano fatto il primo passo verso un mondo tutto loro. Stavano per partire. Pie e Quiche avevano già raggiunto il passaggio che collegava il loro mondo alla Terra, che si era aperto nel bel mezzo del cielo. Solo Tart era rimasto un po’ indietro – Tornerò a trovarti!- disse a Paddy, dall’alto, con un sorriso – Te lo giuro!-
- Ci conto!- gli rispose lei – Ciao!- salutò infine mandandogli un bacio. Tart arrossì sorridendo.
- Ti muovi, Tart?- disse Quiche, dall’alto – Altrimenti facciamo notte!-
- Arrivo!- gli disse Tart, poi salutò Paddy con la mano e volò via con gli altri due, smaterializzandosi.
Così termina l’ultima avventura delle nostre eroine, che hanno combattuto duramente per avere la pace e che forse per Tokyo combatteranno ancora fino a che la loro storia non diverrà una leggenda.
FINE
   
 
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