DA AUROR A BABBANI XXIII CHAP: “...Incubi e verità...(II parte)”
Tutti i
personaggi della mia ffc sono di proprietà della Rowling (a parte qualcuno)
quindi ringrazio questa grande donna per averci
regalato con i suoi libri un mondo meraviglioso… quello di Harry Potter…
io ho terminato, buona
lettura…
Angéle
* le parti in corsivo (come in tutte
le ffc) sono ricordi…
...Un augurio speciale di BUON ANNO SCOLASTICO, a tutti
quelli che come me, hanno ricominciato quel divertente ma estenuante calvario,
chiamato SCUOLA...
AngéleJ
Ginny
si sedette al tavolo che di solito durante il pranzo delle reclute occupava
tutta sola.
Ormai
ci aveva fatto l’abitudine a quella solitudine immeritata.
Harry
aveva sempre da fare in quell’ultimo periodo, così mai nessuno
si sedeva a quel tavolo.
Era
da molto che non vedeva Mellifluo. Da quando aveva iniziato l’addestramento
riusciva ad incontrarlo solo la mattina durante i corsi di Harry che seguivano
assieme.
Un
po’ le mancava.
Trascinò
senza troppa felicità la borsa e il vassoio, sedendosi senza troppo grazia su
quella comoda sedia della mensa.
Rigirò
i maccheroni al sugo che aveva nel piatto,
assaggiandone appena qualcuno. In quel periodo, non aveva molta fame. Si
limitava a spiluccare qualcosa durante il pranzo ed un po’ la sera. Mentire e
sostenere quella situazione non era salutare per lei.
Afferrò dalla sacca i suoi appunti e la penna, iniziando a
studiare quello su cui, sicuramente l’Auror Jefferson, avrebbe fatto domande nell’ora
successiva.
-Ciao!-
una voce dolce e squillante interruppe il corso di quelle informazioni nella
sua mente.
Sollevò
il capo incontrando due occhi dal taglio quasi orientale. I lunghi capelli
castani erano raccolti nella coda alta della divisa.
Ginny
sorrise rispondendo al saluto.
-Dimmi, questi due posti sono liberi?- continuò la
giovane addestrante distendo le belle labbra piene in un sorriso educato.
Virginia
annuì.
-Accomodati.-
La
ragazza bruna poggiò il vassoio prima di voltarsi a
chiamare un ragazzo.
-Ehi,
Joseph!- esclamò facendo sobbalzare la rossa. –Vieni qui!-
Un
ragazzo alto e dalla corporatura robusta tipica di coloro ai primi mesi di addestramento, avanzò nella loro direzione.
Anche lui era un addestrante della base.
-A
che anno sei?- chiese la ragazza bruna accomodandosi
di fronte a Ginny.
-Io?-
Virginia arrossì togliendosi una ciocca dagli occhi. –Sono al primo anno.-
La bruna sorrise salutando il giovane castano appena arrivato.
Joseph fece un cenno a Ginny sedendosi.
-Anche
io e lui siamo al primo anno. Non ti ho mai vista,
però.- continuò lei, incominciando a mangiare.
-Non
puoi pretendere di conoscere tutti gli addestranti del primo anno, Lu.-
“Lu”
mise un piccolo, finto broncio. –Sì, che posso.-
-No.-
-Sì.-
-No.-
-Sì.-
Virginia
guardò quel breve scambio di battute sorridendo. Le ricordavano tanto Hermione
e Ron durante i loro primi anni di scuola.
La sua risatina interruppe il loro battibecco.
-Comunque
io sono Lucrezia*(si legge in inglese: “Lacrizia”) Sweeter, questo qui, invece,
è Joseph Harder...-
Joseph
fece un piccolo gesto militare verso Virginia.
-
Oh, molo lieta. Io sono Virginia Weasley, però tutti
mi chiamano Ginny.-
I
due ragazzi si scambiarono una piccola occhiata.
-Quella
Virginia Weasley che ho ottenuto il massimo dei voti
nel test di metà corso...- iniziò Lucrezia sgranando gli occhi.
-Quella
Virginia Weasley che ha battuto in 4:38 min., il
capitano Jonan? Quella Virginia Weasley?- terminò Joseph.
Ginny
non aveva sentito mai tante volte il suo nome in una frase. Possibile che era
così famosa?
Arrossì,
annuendo.
-Sì,
sono proprio io!- esclamò alzando il dito come per
rispondere ad un appello.
Joseph
scoppiò a ridere mentre a Lucrezia iniziarono a brillare gli occhi.
-Allora
è un doppio piacere conoscerti!- esclamarono entrambi
allegri.
-Gr-grazie- balbettò.
-Che
lezione hai, dopo?- chiese Lucrezia, che sembrava un
piccolo vulcano attivo.
-Ho... ho Jefferson, armi babbane.-
-Anche noi!- disse Lucrezia guardando di sottecchi
Joseph che non la smetteva di ridere. –La vuoi smettere?!- lo
riprese dandogli un piccolo pugno sul braccio.
-Scusami
Ginny, non rido per te... è solo che pensare che Jonan, insomma il capitano
Jonan, sia stato battuto da te (senza offesa), mi fa ridere da morire!- confessò il ragazzo inforchettando un paio di maccheroni.
Ginny
gli sorrise. Anche lei aveva
avuto la stessa reazione.
-Non
preoccuparti... sto ancora ridendo anch’io!-
Tutti
e tre scoppiarono a ridere iniziando a mangiare con gusto. Anche
Ginny assaggiò con maggior piacere il suo pranzo, dimenticando per qualche
minuto i suoi problemi.
Quei
due ragazzi erano davvero molto simpatici e parlare, finalmente, dopo tanto
tempo con due persone amiche, era rilassante.
Quando la campana che indicava la fine del pranzo
risuonò nella base, Ginny si alzò a malincuore, per recarsi a lezione dove
sicuramente non avrebbe potuto scambiare ancora molte chiacchiere con quei due
tipi strani, ma alquanto simpatici.
***
-Tutti
i passeggeri della fermata alla stazione di NewFreedom, si preparino a scendere.-
La
voce dell’altoparlante interruppe le chiacchiere di Anne
e Lewis. Entrambi si alzarono dal sedile ed
indossarono i capotti e le sciarpe. Il clima di quella piccola cittadina non
era certo dei più caldi.
Con
un ultimo fischio assordante il treno si fermò nella piccola stazione
ottocentesca. Anne afferrò la sua valigia e la borsa a tracolla iniziando con
Lewis a guadagnare l’uscita.
-Non
pensavo che ci fosse tutta questa gente a NewFreedom...- irruppe il ragazzo che
era compresso tra due file di persone che cercavano l’uscita.
Anne
sorrise sarcastica.
-Arriviamo
a 22.000 abitanti se torniamo tutti durante le vacanze di Natale....-
Lewis
rise sotto i baffi. Un londinese poteva solo sorridere ad un numero così esiguo
di abitanti.
-In
poche parole, la tua NewFreedom è il più piccolo quartiere di Londra?!-
Anne
fece una smorfia di disapprovazione.
-Ah,ah... molto divertente.-
Il
bruno le mise una mano intorno alle spalle avvicinandola il più possibile.
-Dai, sto scherzando, piccola!-
Anne
lo guardò incredula, prima di varcare la soglia del treno ed immergersi
nell’aria gelida di quel paese. Tirò su la lampo e
mise le mani in tasca. In quel preciso momento assomigliava in una maniera
indecente a sua sorella Maggie.
Attese
in silenzio l’arrivo di Lewis ma prima che qualsiasi cosa potesse accadere la
voce agitata di Maggie le arrivò alle orecchie.
-ANNE!-
urlò la ragazzina correndo senza fiato verso la sorella.
La
bruna si voltò facendo ondeggiare i lunghi capelli scuri. Scorse tra la folla le figure di TJ e Maggie ancora con la zaino sulle
spalle.
-
Maggie!- esclamò Anne alzando una mano per farsi vedere.
La
biondina seguita a ruota dal rossiccio arrivò sparata verso la sorella.
-Anne,
Lily sta male! E’ a casa di Draco... dobbiamo andare, mi ha appena chiamato
papà!-
Una
doccia di acqua gelida avrebbe avuto un effetto meno
devastante. Anne rimase pietrificata a guardare sua sorella. Le parole che aveva appena sentito le rimbombavano da un angola all’altro
del cervello. Sgranò gli occhi rimanendo quasi senza fiato.
TJ
e Maggie continuavano a fissarla preoccupati.
-Anne,
dobbiamo andare.- la spronò la sorella minore.
La
bruna sbatté un paio di volte le palpebre riprendendo contatto con la realtà.
-No...-
sussurrò prima che iniziasse a correre verso l’uscita della stazione.
Prese
così alla sprovvista i due ragazzi che dovettero aspettare un paio di secondi
prima di seguirla a ruota.
-EHI!-
esclamò Lewis appena arrivato. –Dove correte?-
***
Ron
misurava a grandi passi la stanza da letto di Hermione. La bruna continuava a
dormire apparentemente tranquilla.
Era
solo molto accaldata e la ferita strana che aveva sulla mano continuava a
perdere sangue copiosamente. Ron aveva già provveduto a
richiamare il Tenente Hidden, ma quest’ultimo non era ancora arrivato.
Il
nervosismo del rosso cresceva di minuto in minuto. Odiava quella
orribile sensazione d’impotenza. Lo faceva star male guardare la sua
dolce Hermione, rimanere lì, sul letto, placidamente addormentata.
-PORCO
CANE!- urlò, lanciando un pugno a vuoto, nell’aria immobile della camera. –Dio, ‘Mione! Svegliati. Te lo chiedo per
favore, amore mio, apri gli occhi!-
Si
era avvicinato velocemente verso di lei strattonandola appena dalle spalle. Hermione rimase marmorea,
continuando tranquillamente a dormire.
Ron
aveva rifugiato il suo viso rosso e contratto dal
nervosismo nell’incavo della spalla di lei.
-Perché mi vuoi fare questo?- le chiese sussurrando appena. Le accarezzò la fronte
completamente fresca ed asciutta. Se solo non l’avesse
vista svenire, in quel momento l’avrebbe creduta addormentata.
-Io
ho bisogno di te.- bisbigliò prendendole una mano tra
le sue. –Sei troppo importante. Hermione, tu non puoi
andartene, ora. Devo ancora dirti tante e tante cose, amore mio.- continuò con la voce roca.
Si
chinò su di lei sfiorandole le labbra morbide con le proprie.
-Devo
ancora avere tantissimi altri baci da te. Intendo, baci veri. Non queste coccole da bimbi dell’asilo. Hermione, amore,
svegliati.- le parlava con estrema dolcezza, a pochi centimetri dall’orecchio.
Un
piccolo rumore distolse Ron dal suo soliloquio.
Si
voltò di scatto verso la porta che si era appena aperta. Draco Malfoy, il suo
amico più impensabile, era lì, in piedi, pronto a
portargli aiuto.
-Come
sta?- gli chiese con quel suo modo di fare sempre
calmo e tranquillo.
Ron
si strinse nelle spalle.
-Come
stava due ore fa. Sembra che dormi ma in realtà è come
se fosse in coma. Lily, invece?-
Draco
si accorse in quel preciso momento del grande ed infinito cuore di Ronald Weasley.
Non importava quanto fosse preoccupato per una persona
in particolare. Aveva sempre un pensiero per tutti.
Draco
gli sorrise gentile entrando nella stanza.
-Sta
bene, dorme ancora ma non è come Hermione.-
Ron
rimase in silenzio ad osservare la figura immobile della bruna.
-Non
è bellissima?- disse, all’improvviso, stupendo per sino
Draco.
Il biondo sorrise.
-Certo.
Hermione è molto bella.- rimase in silenzio in certo se continuare o meno. –E’ stata la prima a capire che avevo bisogno di una
mano, sai? Le devo molto. Anzi, credo che le devo
tutto ciò che sono diventato.- concluse
sedendosi sul bordo del letto.
Ron
fece un piccolo sorriso.
-
E’ speciale, la mia Hermione. E’ particolare. Interessante.- Ron sospirò prima di continuare. –E’ la persona più importate della mia vita. Se
sono riuscito a sopravvivere dopo la morte dei miei genitori, è stato solo
grazie alla sua presenza, tranquilla e costante. Al suo modo di fare dolce e
comprensivo. Sai la conosco da tanto, tanto tempo. Dal
primo anno ad Hogwarts. Eppure
alcune volte, lo so che sembra stupido, ma mi sembra di conoscerla da molto di
più. E’ la mia migliore amica, ma in realtà lei è molto più di questo. Lei è
Hermione. E’ la mia dolce Hermione. Ed io non posso
immaginare un giorno senza la sua presenza. Io non posso immaginare un giorno
senza il suo sorriso. Io non posso immaginare un girono
senza amarla e quello che più è strano e che io non riesco a ricordare un
giorno della mia vita in cui non l’abbia amata più di me stesso.-
Le
ultime parole di Ron colpirono profondamente Draco. Com’era possibile amare una
persona a tal punto. Certo, a lui Hermione piaceva
eccome, ma non riusciva a raggiungere quello che provava Ron. Quell’amore puro e sincero
da durare così a lungo nel tempo.
In
quel preciso istante, capì che era arrivato il momento di uscire dalla vita
sentimentale di Hermione.
Quei
due si appartenevano. E lui non poteva farci niente.
Appoggiò
una mano sulla spalla del rosso sorridendogli.
-Vedrai, ritornerà da te...-
E
senza aggiungere altro, uscì da quella camera con il cuore molto
più leggero.
***
Draco
accarezzò la fronte morbida di Lily. Aveva il volto rilassato e sorridente.
Sembrava davvero un piccolo angioletto. Le rimboccò per bene le coperte e si
sedette sul piccolo pouf blue della sua stanza.
Era
ancora leggermente scosso dalle rivelazioni di Ron.
-Non riesco a ricordare
un giorno della mia vita in cui non l’abbia amata più
di me stesso...-
Quelle parole appena sussurrate erano così sincere e cariche
di significato da stordire completamente il povero Draco.
Si
diede mentalmente dello stupido per aver pensato di poter dividere Ron ed
Hermione.
-IDIOTA!-
si disse ad alta voce.
Capì
che quella ragazza non avrebbe mai potuto innamorarsi di lui. E se anche lo avesse fatto non sarebbe mai arrivato
all’amore che lei provava per Ron.
Quei
due cuori erano nati per battere alla stessa velocità, le
loro vite erano un intreccio perfetto e lui non era nessuno per andare
contro il destino.
Sospirò
cercando di reprimere quel senso di vergogna che lo attanagliava. Come aveva
potuto permettersi di innamorarsi di Hermione?
Lei
era di Ron. Nulla avrebbe cambiato
questo.
-Draco...-
una vocina piccola e sottile lo risvegliò dai suoi pensieri.
Lily
aveva parti i suoi occhi iniziando a cercarlo febbrilmente nella stanza. Si era
tirata su a sedere nello stesso istante in cui Draco le si
era avvicinato.
-Principessa...-
le sussurrò accarezzandole i boccoli scuri.
La
bambina l’aveva abbracciato così velocemente che il biondo era rimasto per un
po’ senza sapere cosa fare. Alla fine, le passò con tenerezza le braccia
intorno a quel piccolo corpicino fanciullesco.
-Sei
rimasto.- gli disse.
Draco
le accarezzò la schiena.
-Io mantengo le promesse, principessa.-
Lily
aveva annuito contro la sua spalla. Si era allontanata un po’ da lui posandogli
le manine morbide sulle guance pallide.
-Ti
ringrazio.- gli disse tutta seria.
Draco
le sorrise prima di scoccarle un bacio sulla fronte.
-
E’ stato un vero piacere.-
Lily
increspò le labbra in un piccolo sorriso, si guardò
intorno chiedendo:
-Dove sono Hermione e Ron?-
-Hermione
non sta molto bene e Ron è con lei. Meglio non disturbarli.-
Lily
lo guardò pensierosa, si stiracchiò appena prima che il suo stomaco iniziasse a
brontolare.
-Hai
fame?- le chiese Draco prendendola in braccio.
La
bimba annuì appoggiando un braccio
intorno al suo collo e mettendosi più comoda. Semplicemente adorava stare tra
le braccia di Draco, il suo principe azzurro.
-Ti
va di cenare con me?-
Lily sorrise rispondendo tutta emozionata.
-Sì.-
E
sorridendo, entrambi uscirono dalla camera.
***
Harry si
sedette con pesantezza sulla sua sedia nel suo ufficio. Aveva l’ria un po’ stanca, ma nonostante tutto aveva ancora un po’
di lavoro da sbrigare. Aveva controllato e corretto il rapporto sull’ultima
battaglia contro i mangiamorte, aveva sistemato i cassetti della
sua scrivani personale in cui Anne non aveva il permesso di agire, ed in
quel momento, si stava accingendo a firmare le cartelle gialle degli addestranti.
Quell’anno c’era stata una crescita
dell’affluenza femminile ed Harry notò con piacere che
si trattava di tante belle ragazze.
-Chiudi gli occhi, Potter. Sei
felicemente fidanzato in questo
periodo.- si disse iniziando a sorridere come uno sciocco. Lo faceva
sempre ogni qual volta pensava alla sua Virginia.
Un rumore alla porta lo fece sobbalzare.
-Chi è?- chiese ad alta voce afferrando la sua
bacchetta.
-Harry? Sono io Evelyn McNarth.-
Il bruno sollevò gli occhi al cielo. Quella
ragazza era una vera scocciatura.
-Disturbo?- continuò la bruna mantenendosi
dietro la porta.
Harry sospirò.
- No. Entra, pure.-
La figura alta e longilinea varcò la porta con
il suo solito e flemmatico passo elegante. Si avvicinò alla sedia di fronte ad Harry e si sedette, accavallando seducentemente le gambe
lunghe.
-Indaffarato fino alla fine?- chiese la donna
giocherellando con una ciocca dei suoi capelli marroni.
Harry alzò di poco lo sguardo dai fogli.
-Sì. Tu no?-
Evelyn si strinse nelle spalle mordendosi le labbra carnose.
-Ho appena terminato la mia lezione di
sopravvivenza. Ho una classe molto preparata quest’anno. Più il tempo passa e
più gli auror diventano in gamba.-
Harry le sorrise gentile
annuendo.
-Sì, non possiamo lamentarci dei nostri addestranti.
Quest’anno abbiamo molte più reclute donna.-
Evelyn sorrise maliziosa.
-Già. Pare che anche la migliore sia una
ragazza.-
Harry sollevò il capo.
-Ah, sì?-
Evelyn annuì.
- E’ entrata con un paio di mesi di ritardo nel
corso, ma è davvero la migliore. Sai chi è?-
Harry parve rifletterci su. Non ascoltava molto
le voci di corridoio. Aveva così tanto da fare e da pensare.
-Veramente no . Perché, tu lo sai?-
Evelyn rise appoggiando la testa sul pugno
chiuso.
-Naturalmente. Tu, però, la conosci molto meglio
di me.-
Harry riprese a scrivere senza degnarla di uno
sguardo.
-Perché non mi dici
subito il nome di questa ragazza e la facciamo finita. Ho molo da fare.-
-Con Virginia?- gli
chiese sprezzante facendo saettare i suoi occhi sul volto del bruno.
-Anche con lei.- abbaiò Harry,
guardandola in faccia.
-Beh, se vuoi sapere chi è la migliore perché
non vai alla lettera W, di quell’elenco.-
Harry sbruffò. Velocemente scostò le pagine fino
a raggiungere la lettera W . Cercò un paio di nomi fino
a quando il sangue non gli si gelò nelle vene. Estrasse con estrema cura la cartella gialla, che aveva attirato la sua
attenzione.
Weasley, Virginia.
Harry alzò lo sguardo puntandolo negli occhi
scuri di Evelyn.
-Non mi credi?- chiese
la bruna con una vocina ovattata. –Se vuoi puoi
controllare con i tuoi occhi. In questo momento, sta seguendo l’ultima lezione di armi babbane con Jefferson, nell’aula 23.-
Harry rimase a fissarla senza più parole. Ma cosa diavolo voleva quella donna da lui? Perché escogitava di tutto pur di traviare la figura di
Virginia?
Si alzò di scatto uscendo dalla stanza.
-Ti avverto, se solo è una bugia perderai il tuo
distintivo per diffamazione. Sono stato chiaro?-
Evelyn gli sorrise
mantenendo il suo sguardo tranquillo.
-Cristallino.-
***
-COSA DIAVOLO STA FACENDO?- la
voce di Ron riempì l’intera villa.
Lily, che stava apparecchiando la tavola insieme
a Draco si fermò di colpo, lanciando occhiate
spaventate al biondo ex serpeverde.
-Non preoccuparti.- le disse continuando a
sminuzzare le verdure.
Lily iniziava a sentire un piccolo mal di testa.
Non le piaceva sentire gridare le persone a cui voleva bene. E a Ron, Draco ed
Hermione voleva molto
bene. Cercò di calmarsi.
Se non ci fosse riuscita
sapeva benissimo a cosa andava incontro.
Una bella scarica di energia
sprigionata in casa di Draco, avrebbe significato perderli. Tutti avevano paura
del suo potere e lei non voleva che anche loro ne avessero.
-Draco, quando verrà mia sorella a prendermi?-
Il biondo si voltò ad osservare la bambina
mentre riusciva ad appoggiarsi a stento al bordo del tavolo in
legno. Le guanciotte rosse e gli occhi dolci.
-Non lo so, principessa. Quando
finisci di solito l’asilo?- le chiese
lavandosi le mani sotto l’acqua ed avvicinandosi di nuovo a lei.
Si sedette sulla sedia poggiandole una mano sui boccoli scuri.
-Io di solito esco alle 16, 30. Mia sorella,
però, passa a prendermi più tardi. Così, torniamo a casa verso le 18, 30.-
spiegò la bimba grattandosi il nasino.
Draco lanciò un’occhiata veloce all’orologio a
pendolo. Erano quasi le 19,00. Sicuramente, Maggie, la sorella minore di Anne, sarebbe passata da un momento all’altro.
-Sono quasi le 19, 00.- disse Draco appoggiando
i gomiti sul tavolo. –Maggie starà per arrivare.-
Lily annuì prima che un altro grido di Ron
riempisse la casa.
- E’ INCREDIBILE! COME FA A DIRMI CHE NON SA CHE
COS’è?!-
La bambina si tappò le orecchie stringendo forte
gli occhi. il mal di testa continuava a diventare
sempre più forte.
-SENTA HO PROVATO TUTTE LE SOLUZIONI CHE HO STUDIATO DURANTE IL MIO CORSO DI STUDI!- gridò in
risposta il medimago che era stato inviato da Hidden.
Draco sospirò poggiando le sue mani su quelle
più piccole della bambina.
-Non preoccuparti.- le disse prendendola in
braccio. L’abbracciò forte quando iniziò a tremare come una piccola foglia.
Calde lacrime incominciarono a scendere dai suoi occhioni. –Non piangere.-
continuò Draco cancellandole con le dita le lunghe strie delle lacrime.
Lily trattenne a stento un singhiozzo. Si sentiva
responsabile. Sapeva che tutto il male che succedeva intorno a lei, era a causa
sua. Ed anche in quel momento, non poteva fare a meno
di darsi la colpa per la malattia che aveva colpito la dolce Hermione.
Quei bambini dell’asilo avevano ragione.
Lei era cattiva.
Si strinse più forte a Draco prima di scoppiare
disperata.
-Scusami! E’ tutta colpa mia!-
***
Harry
camminava come una furia per i corridoi della base. Voleva proprio vedere se
quello che gli aveva detto Evelyn fosse vero.
Raggiunse
con estrema facilità la classe di Jefferson per due anni e mezzo lui stesso era stato un allievo. Evelyn lo tallonava. Aveva quel
terribile sorrisetto soddisfatto sulle labbra.
Harry
si fermò sulla porta. La mano sulla maniglia ed il cuore in
gola. Perché lo stava facendo? In fondo, lui si
fidava di Virginia. Se Ginny avesse deciso di frequentare un
qualsiasi corso sicuramente gliene avrebbe parlato. Eppure
perché nell’ultimo periodo gli era sembrata alquanto stramba ed impacciata nei
suoi confronti. Pareva quasi che, beh sì, gli stesse
proprio nascondendo qualcosa.
-Paura?-
gli chiese Evelyn risvegliandolo dai quei ragionamenti.
Harry
si voltò fissandola negli occhi.
-Io
non ha mai avuto paura nella mia vita.- sillabò
parola, per parola con un inquietante fuoco negli occhi verdi.
Evelyn
si strinse nelle spalle continuando a sorridergli.
-Perfetto.
Allora, apri.-
Harry
ingoiò il rospo rigirandosi verso la porta di legno chiaro. Bussò con
educazione aspettando trepidante il consenso per poter entrare.
Non
attese molto. La voce allegra e fin troppo baritonale dell’Auror Jefferson gli
rispose.
Alzò
gli occhi al cielo, fece un breve conto alla rovescia, poi aprì la porta di
scatto.
***
-Cosa significa che la mezzosangue è caduta
vittima del congelo!- esclamò Voldemort con un tono
così gutturale da far spaventare persino Angelia seduta ai piedi del suo trono.
-La mezzosangue, mio Signore.- Incominciò
Tamiara prostrata ai suoi piedi. –Ha scoperto cosa stavamo cercando di fare. Si
è auto-congelata.-
Voldemort guardò prima Mellifluo e poi Cassio,
rispettivamente alla destra ed alla sinistra di Tamiara. Erano così diversi tra loro. L’uno biondo,
l’altro bruno. Il giorno e la notte. Il freddo ed il caldo.
Vederli assieme creava un contrasto così forte
allo sguardo, da rimanere accecato.
-Mi stai forse dicendo che abbiamo perso l’unica
fonte di ragguaglio, Tamiara?- la donna rotonda e dai vaporosi capelli rossi
annuì.
-Sai che sarai punita per questo?-
La donna annuì ancora.
-Se posso permettermi di
aggiungere un altro particolare...- s’intromise Cassio guardando il viso di sua
sorella Angelia.
Voldemort lo invitò a continuare con un cenno
della mano.
-L’incantesimo “congelo” è molto forte. Può essere spezzato solo da un potentissimo mago a distanza
ravvicinata dall’incantato.- spiegò l’uomo rimanendo col capo basso. –Io
credo che unendo forze simili, legate tra loro da vincoli di parentela, quindi,
in grado di fondersi e di diventare una sola, forse riusciremo a spezzare il
sortilegio e ad entrare finalmente nella mente della mezzosangue.-
Voldemort rimase in silenzio.
-Quali sarebbero le forze simili legate da
vincoli di parentela, Cassio?- domandò
accarezzando i capelli ebano di Angelia.
- Io, Tamiara ed Angelia siamo gli ultimi componenti della famiglia Blanche. Credo che potrebbe
bastare.-
Voldemort sorrise.
-Il caro, vecchio, nobile casato dei Blanche. Gli acerrimi rivali dei Black, schierati sulla linea di
confine tra il bene ed il male. La vostra famiglia ha partorito tanti streghe e maghi oscuri quanti buoni. Fino a quando,
pochi anni fa non avete accolto l’ultima arrivata. La piccola LiliaLux, la mia
degna discendente.-
Cassio, Tamiara ed Angelia tennero il capo basso
mentre Voldemort parlava della loro famiglia.
-Questa è l’ultima possibilità di entrare nella
mente di Hermione. Se non dovesse funzionare, dovremmo
passare al lavoro sporco. Attaccare la base degli Auror. Cosa hai scoperto di utile Mellifluo?-
Il biondo s’inchinò leggermente come per
rispondere ad un appello.
-Tante cose, mio Signore.-
Voldemort sorrise e con un cenno della mano li
congedò tutti.
***
Malfoy
accarezzò la testa boccolosa di Lily mentre con un ultimo singulto si
addormentava di nuova fra le sua braccia. Non era
riuscito a capire il motivo di tutto il discorso della bambina.
Per
quale motivo gli aveva chiesto scusa? Perché quella
mattina l’aveva trovata piangente e terrorizzata? Erano tutte domande a cui più
tentava di dare una risposta e più non ci riusciva.
Tutto
sarebbe stato più facile se anche lei fosse stata una
piccola strega come sua sorella Anne, ma purtroppo per quello che sapeva, Lily
era una babbana.
Il
corso di quei pensieri fu interrotto bruscamente dal campanello.
Draco
si avvicinò al divano adagiandovi sopra la piccola addormentata. La coprì per
bene col morbido palid e si avviò alla porta.
Quando la spalancò, il cuore gli si fermò per un
attimo, prima di iniziare nuovamente a battere.
Mary
Anne era sulla porta, bella e dolce come non mai. I capelli
neri scombussolati, gli occhi chiari leggermente lucidi. La sciarpa dei Serpeverde legata attorno al collo aggraziato e quel
classico quanto bellissimo rossore sulle guance morbide.
-Anne!-
esclamò Draco facendo un passo indietro.
La mora sorrise cercando di non diventare ancora più rossa.
-Ciao
Draco.- gli disse con un’insolita sicurezza nella voce. –So che mia sorella
Lily è qui.-
Il
biondo si spostò dalla porta invitandola ad entrare. Solo in quel momento si
accorse della presenza di Maggie e Lewis.
-Draco?-
fece il bruno avvicinandosi. –Ma... ma che ci fai qui?
Io, io...-
Una
proverbiale occhiata di Anne e Draco lo fece desistere
dal continuare a porre altre domande. Maggie e TJ continuavano a guardarli
bramosi di sapere.
-Non
te l’avevo detto che adesso Draco lavora
come bancario?- chiese Anne con una strana sottolineatura sulle ultime
parole.
Lewis
rimase in silenzio. Lo sguardo interrogativo e la bocca semi
aperta.
-Ah.-
disse solo entrando nella villa seguito a ruota da
Maggie e TJ che continuavano a lanciarsi occhiate significative.
-Lily!-
esclamò Anne correndo accanto al divano. La bambina si svegliò di soprassalto
spaventandosi. Solo quando si accorse di chi l’aveva chiamata riuscì a far sparire dal
suo viso quell’espressione di smarrimento. –Anne!-
Le
due sorelle si abbracciarono. La più grande continuava a riempire di baci e
carezze le guanciotte della più piccola.
-Oggi
non sei stata bene?- chiese Anne distanziandola da lei e continuando a
rassettarle i capelli con le dita.
Lily
scosse la testa mentre i suoi particolare occhi scuri
si riempivano di lacrime.
-Ho
avuto quei sogni, Anne.-
Draco
si avvicinò silenziosamente a quel tenero binomio. Si sedette sul bracciolo
della poltrona intrufolandosi nel discorso. Sapeva che non avrebbe dovuto ma
l’istinto di protezione nei confronti di Lily lo pervase.
-Ha già avuto incubi simili?- chiese ad Anne.
Gli
altri si erano seduti sui salotti intorno al camino. Continuavano a guardare
senza sosta quella scena decisamente interessante.
Maggie
si sentiva un po’ esclusa. In quanto sorella delle
due, non le piaceva molto, essere all’oscuro di tutto.
Anne
alzò lentamente lo sguardo su Malfoy. Non voleva rivelargli quello che nemmeno
a Maggie aveva potuto rivelare. Era un segreto. Un piccolo
patto che aveva stretto con sua madre, prima di quel tragico giorno.
-Io
credo che questi non siano affari tuoi.- disse con una
serietà negli occhi che fece quasi tremare Draco.
Il
biondo non si arrese.
-Io
credo di sì, invece. Sono stato coinvolto in prima persona, quindi adesso sono
anche affari miei.-
Anne
oltrepassò la soglia del rosso. Le sue guance erano infuocate.
-Mi
dispiace ma io...-
-Non
puoi, giusto?- disse Malfoy con un certo timbro
canzonatorio.
Anne
abbassò lo sguardo.
-Io
credo che Lily abbia il diritto di sapere. Come tutte le persone che le vivono
attorno.-
La
bruna guardò Lily che aveva rivolto lo sguardo ripetutamente
prima all’una e poi all’altro. Anche la bimba
voleva sapere. Voleva sapere se era davvero cattiva. Voleva sapere chi erano
quelle persone che la cercavano, la volevano, la bramavano con tanto desiderio.
-Sono cattiva?- quella domanda uscì dalla bocca di Lily,
senza riuscire a controllarsi.
Anne
le accarezzò il viso scotendo con fierezza il capo.
-Certo
che no! Come ti viene in mente di...-
-Se
non sa chi è, è naturale che pensi di tutto su se
stessa.- la interruppe Draco innervosito. Odiava quando la gente voleva
nascondere qualcosa. L’aveva fatto lui per molto, troppo tempo e questo non gli
aveva fatto bene. Non voleva che Lily patisse la sua
stessa sofferenza.
Anne
alzò il viso gli occhi ridotti a due fessure.
-Questo
argomento non ti riguarda.-
Draco
sbruffò.
-Avanti,
perché non le racconti altre menzogne.-
La
bruna si alzò dal divano prendendo in braccio Lily.
-Io
non ho mai mentito a mia sorella.-
-Oh,
scusami. Hai solo omesso la verità! Questo è molto diverso dal mentire, vero
Anne?—
La
ragazza rimase immobile. Lily continuava a fissarli gli occhi spalancati.
Sentiva il mal di testa crescere dentro di lei e quella terribile sensazione di
caldo potere farsi largo nella sua mente.
-Tu
non sai di cosa stai parlando, Malfoy.-
Draco
sentì una pugnalata al cuore quando Anne lo chiamò con il suo cognome. Vecchi
ricordi si svegliarono in lui. E allora non vide più
nulla.
-PERCHE’,
ALLORA, NON MI DICI QUALCOSA PER FARMI CAPIRE DI COSA STO PARLANDO!- era la prima volta dopo tanto tempo che Draco alzava la
voce.
Lily
sentiva quel potere crescere sempre di più in lei. Era arrivato all’apice;
un’altra sola, piccola goccia e si sarebbe manifestato in tutta la sua forza.
Anne aveva fissato per qualche secondo gli occhi
del biondino. Il respiro irregolare e le labbra strette in un
sottile filo rosso.
-LILY
E’ TROPPO PICCOLA PER CONOSCERE LA VERITA’! SAI COSA
SIGNIFICA CRESCERE CON UN FARDELLO COME IL SUO SULLE SPALLE?-
Malfoy
serrò i pugni in cerca di ossigeno. Ripercorse
i suoi duri anni dell’adolescenza, in cui era solo il figlio di un mangiamorte
destinato a diventarlo lui stesso. Quei duri sguardi di disapprovazione
da parte di tutti, quella terribile sensazione di
inadeguatezza... Certo, che lui sapeva cosa significava.
-CERTO
CHE LO SO!- gridò con tutta la sua disperazione.
Quel
piccolo urlo fu seguito da un secondo molto più acuto
e straziante. Immediatamente la televisione, sul tavolino nel salotto, scoppiò,
alcune lampadine si frantumarono e la tensione elettrica venne a mancare per un
paio di secondi.
Tutti
i presenti sobbalzarono prima di voltarsi a guardare l’unica bambina presente
in sala.
Lily
aveva le mani sulla testa e l’espressione stanca dipinta sul volto. Si girò
verso la sorella maggiore e con un filo di voce le chiese:
-Ti
prego Anne, raccontami tutto. Io voglio sapere.-
Continua...
***
E scommetto che anche voi volete sapere, giusto? Lo so
sono stata cattiva ad interrompere il chap sul più bello, ma ho dovuto. Credetemi scrivere un capitolo non è mai stato intenso come
questa volta. Sensazioni si contrastavano nel mio debole cuoricino e voi volete avere Angele87 ancora viva alla fine di questa
storia? (Ma chi se ne frega Nd Tutti 0.ò Nd Angéle)
Vi ho lasciato un po’ con l’amaro in bocca? No, dai!
Sono tornata alla carica e questo è l’importante.
Avevo paura di non riuscire più a trovare ispirazione per questo chap ma,
fortunatamente, non è stato così!
Lo so, è molto più breve degli altri ma visto che, in
realtà, questo fa sempre parte del capitolo unico “...Incubi e verità...”, non
è affatto così.
Va beh. Ora vi lascio e vi do appuntamento con il prox
chap. “ ...Incubi e verità(III parte)”
Ora i saluti personali.
Miroku
Ciao! Grazie per gli auguri ritardatari ma sempre ben
accetti (Io sono nata il 19 luglio... non il 17 ^^’) .
La mia estate è andata bene, mi sono rilassata, ho scritto abbastanza e ho
realizzato un mio piccolo grande sogno, visitare la
Stazione di King’s Cross, e grazie al mio grande daddy quest’anno ce l’ho
fatta. Davvero la mia ffc è la tua preferita? Me Super-mega-iper- contenta caro, Luka. Grazie per i tuoi complimenti
graditissimi, continua a seguirmi.
Un bacione,
Angéle stramaledettamente contenta J
Daphne Carissima!
Grazie, grazie, grazie infinitamente. Tutte le tue supposizioni sono esatte,
questo vuol dire o che sei una piccola Sherlokholmes, oppure leggi con grande attenzione la mia storia. (In entrambi i casi sono contenta. Lewis non darà molto fastidio. Non devi
preoccuparti, ma comunque non vi aspettate la coppia
Draco/Anne, alla fine della ffc. Il loro rapporto non è ancora pronto per
l’amore. Prometto che si tramuterà in questo nel secondo chap di questa saga...
se ci sarà. Grazie ancora ora vado,
un bacio
AngéleJ
Marcycas-Lady of Darkness Oh, mio dio! Quante domande. Non sarà
facile rispondere a tutto quello che hai detto nella tua recensione ma cercherò di far ruotare le rotelline
del mio piccolo cervello (Uno strano rumore metallico si leva nel piccolo
studio di Angéle). Lewis, come ho già detto, non darà questo enorme
fastidio alla coppia Draco-Anne. Quindi, non preoccupatevi. Hermione, come avrete notato da questo chap, aveva
capito che qualcosa non andava in quei sogni ed ha
deciso di auto- condannarsi, invece che far rischiare a Ron e Draco di essere
scoperti (Che grande donna!*_*). Nel prossimo capitolo Lily dimostrerà di avere
un grandissimo potere e soprattutto la storia di questa famiglia Blanche o
meglio della piccola LiliaLux sarà molto più chiara. Mellifluo sta lavorando
come Auror, fa ricerche per tentare di scoprire il nascondiglio di quei
tre, ma in realtà “batte molto la fiacca”. Gli piace la vita d’Auror e
l’affetto che prova per Ginny spesso lo frenano dal
riferire a Voldemort quello che scopre. Grazie per i tantissimi complimenti che
hai fatto a i personaggi, sono molto contenta.
Un bacio Grande
AngéleJ
Lulu Ciao! Che bello
un’altra fedelissima che torna dalle vacanze ed è ligia al dovere di recensirmi.
Grazie. Non abbiate angoscia per i personaggi. In questa ffc, andranno a finire
male solo i veri cattivi. Non preoccupatevi. Lo so. Anch’io mi chiedo come mai
non esistono certi “angeli” , anch’io ne avrei
bisogno. Purtroppo nella vita reale dobbiamo accontentarci delle persone
normali. Non fa niente! Beh, ora vado,
un bacio
AngéleJ
Sunny E di chi è la colpa se rimango sempre
più tempo al computer per rileggere le sue fantastiche opere con la colonna
sonora di sottofondo? Ma della mitica, incredibile,
dolcissima Sunnina nazionale! Tesoro, lo sai che io sono sempre mui, mui contenta
ogni volta che vedo una tua recensione. Grazie dei complimenti... sono commossa! Scrivi presto qualcos’altro.
Un bacio
AngéleJ
***Ginny*** Grazie. Sono molto contenta, che la mia storia non sia
noiosa.
Un bacione
AngéleJ
Cloudy Innanzitutto
grazie per gli auguri ritardatari ma sempre e continuamente accettati. Sono
davvero felici che la mia ffc sia uno dei tanti pensieri che avete per quella
fantastica testolina di lettori. Grazie, grazie davvero per quei complimenti genuini e spontanei.
I miei personaggi sono un po’ strani e contorti, all’inizio non avrei mai
pensato che avrebbero potuto essere apprezzati. Bene,
sono contenta.
Un bacio ed un
ringraziamento ancora una volta,
AngéleJ
Lily89 Grazie, troppo gentile.
Un bacio,
AngéleJ
Vale e Mely Ragazzuole,
ecco un’altra volta ci leggiamo. Che bello! Sapete
sono contenta che voi due abbiate continuato a leggere la mia ffc. Siete le mie
lettrici più vecchie o longeve. Grandi. Vi conosco dagli albori e questo è
davvero significativo. Grazie per aver esaminato tutto i personaggi, avete fatto uno schema perfetto. Brave.
Beh, adesso vado.
Un bacio,
AngéleJ
Angela Ciao. Grazie per aver tenuto duro e
per i bei complimenti che mi fai sempre. Davvero, io non me li merito.
Cosa vogliono quei tipi da Lily lo scoprirete molto preto entro il prox chap, per quanto riguarda le lettere
sulla mano di Hermione l’ho spiegato nel chap scorso. Il nome della città in
cui si trovano è NewFreedom, è comparsa una N, poi una F, fai 2+2 è arriverai
al risultato.
Grazie ancora per aver commentato.
Un bacio,
AngéleJ
Danty Dew ^//^’’ Graaazzie!
Che bella recensione piena di complimenti (Angéle è
tuta presa dalle belle parole del commento di D.d.). Lo so, che sono un po’
sadica, però in fondo, dai, mi perdonate. Nessuno si aspettava che Lily
nascondesse tanti segreti... (Angéle si sfrega le mani con un fare diabolico).
Ah, ahahhah! Era proprio questo il mio obbiettivo.
Beh, tesoro grazie ancora per il tempo che mi dedichi.
Un bacio,
AngéleJ
Elwen Grazie cara,
non preoccuparti per il ritardo.
Un bacio,
AngéleJ
Lily Tesoro! Grazie per i complimenti e
scusa in questo chap non ho inserito la scena che mi
avevi chiesto, ma non ho trovato il momento giusto. Come situazione mi stuzzica
e penso che la sfrutterò. Grazie per la dritta.
Un bacio,
AngéleJ
Clo87 Angéle chiede
venia per le dimensioni del chap. Scusami, ma ho scritto, progettato ed inviato
questo chap in troppo poco tempo per farlo davvero luuuungo,
come mio solito. Prometto che il prossimo sarà chilometrico. Spero
che almeno il contenuto rimarrà sempre di tuo gradimento nonostante la
lunghezza. Grazie dei tuoi complimenti,
un bacione,
AngéleJ
Selphie Ma quanto sono bravi e soprattutto
intelligenti i miei lettori? (Angéle gonfia il petto per l’orgoglio). Lo schema
in cui hai riassunto il chap era perfetto ed anche le
supposizioni non sono malacce. Complimentoni e
grazie.
Un bacio,
AngéleJ
TAIRA Grazie, troppo gentile.
Un bacio,
AngéleJ
Marilia Ciao tesoro, Grazie per i tuoi
complimenti. Non preoccuparti tutti si risolverà.
Grazie per Filippo, dispiace molto anche a me. Ora, però, c’è un nuovo delfino,
Andrea, protettore dei pescatori. Scusa la domanda...
ma come hai saputo di Filippo?
Un bacio, tvttb,
AngéleJ
Kathy Grazie tesoro. I tuoi complimenti sono
sempre graditissimi. Se provi le emozioni dei miei personaggi allora mi rendi davvero contenta. Vuol dire che qualcosina
riesco a trasmettervela. Grazie ancora.
Un bacio grandissimo,
AngéleJ
Maga Magò In realtà
non prendo né rimedi erboristici
né stupefacenti. Mi viene naturale scrivere così. La mia tecnica deve essere
ancora molto affinità, però grazie ai vostri consigli
e ai vostri sproni inizio a migliorare anch’io. Grazie.
Un bacione,
AngéleJ
Marion Sono contenta
che tu abbia resistito dopo 2 giorni di full immersion nel mio mondo... Non ha riportato nessun danno mentale, vero? Anch’io alcune volte trovo irritanti Hermione e Ron, ma non
preoccuparti la fine è vicina...
Un bacio,
AngéleJ
Silvix Grazie, piccola.
Un bacio,
AngéleJ
EMMA Ciao, anche tu mi chiedi di scrivere
maggiormente su R/H... ecco io credo di scrivere già molto su loro due. Vedi
nella mia ffc ci sono mooolti personaggi come avrai notato (molti sono originali, quindi il lavoro è
doppio^^’’), e ognuno di voi ha un proprio preferito. Io cerco di accontentare
sempre tutti, e se qualche volta dedico più spazio a Ron (per esempio) rispetto
che a Draco è solo ed esclusivamente perché in quel preciso momento ho più ispirazione
per lui. E’ difficile gestire tanti personaggi e dare a tutti
lo stesso spazio (Prendi Mellifluo non si vedeva da un decennio...),
quindi scusatemi se alcune volte non posso proprio accontentare le vostre
richieste. Grazie tante dei tuoi complimenti, ed ecco a te
servito un nuovo chap.
Un bacio,
AngéleJ
p.s.
Hai notato che c’è un personaggio con il tuo nome?^^
Phi phi E’ inutile i tuoi commenti sono sempre meravigliosi. Così
perfetti, lunghi e piacevoli. Grazie per dedicare tanto tempo
alla mia ffc. Sapere che una brava autrice come te
legge quello che scrivo mi fa sentire realizzata, davvero. Sono iper felice
quando mi dici che il mio stile migliora. Veramente! Grazie,
grazie davvero a tutti voi che non mi abbandonate mai.
Un bacio,
AngéleJ
AvaNa Kedavra Non
preoccuparti... io non me la prendo mai! Puoi
prendermi in giro quanto vuoi, io continuerò sempre a
ridere su me stessa! Grazie per i tuoi complimenti. In effetti, è vero. Scappo
sul più bello... ed anche questa volta non mi sono smentita... Mi perdoni?
Un bacio,
AngéleJ
Vega Graazzie! Lo
so, che posso sembrare pallosa con questa storia della sottovalutazione, ma non
posso farci niente. Sono fatta così! Non mi sentirai mai dire che so fare
qualcosa, mai. Lo so, sbaglio ma è più forte di me! Cosa
ci vogliamo fare? Grazie per i tuoi complimenti e per i
consigli sempre dolci e molto graditi.
Un bacio,
AngéleJ
Phoebe80 Meno male!!
Hai capito quello che volevano dire le lettere! Mamma
mia quante domande, qualcuna ha già trovato risposta
mentre le altre tra molto presto. Don’t worry. Perché proprio Hermione? Semplice è l’unica che aveva avuto un contatto seppure implicito col sangue di... E
no! non te lo dico se no ti rovino la suspence! Mi raccomando recensisci anche questo capitolo,
un bacione anche a te
AngéleJ
Charlotte Figurati tesoro, non preoccuparti.
Grazie di cuore del commento.
Un bacio AngéleJ
Anche per questa volta ho finito di
salutarvi.
ATTENZIONE! Voglio segnalarvi alcune
miei storie nuove.
Per tutti gli amanti del paring Ginny-Draco: “un Malfoy non può... una Weasley nemmeno!”
Per gli amanti della classica e bellissima coppia
Hermione-Ron: “Whisper”
Se vi va fateci un salto.
Beh, adesso vado,
un bacio a tutti quanti
AngéleJ
p.s.
...lasciatemi un commento...
P.P.S.
Sono arrivata a 500
recensioni! GRAZIE!