Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |       
Autore: Hana S    25/06/2013    3 recensioni
Raccontata in prima persona dai punti di vista di diversi personaggi, come scritti in un diario segreto che portano nel cuore. Ci troviamo in un universo alternativo a quello di OP, nel mondo scolastico dove si intrecciano le vite di vari persone. Ragazzi che scoprono l’amore e le delusioni, che affrontano la vita meglio che possono e tanti altri che fanno da contorno o interagiscono direttamente con la protagonista Melody (personaggio di mia invenzione), che vedrà la sua vita subire repentini e grandi cambiamenti in poco tempo. ALCUNI PERSONAGGI NON SONO ANCORA COMPARSI NELL'ANIME ITALIANO.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eustass Kidd, Jewelry Bonney, Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Slice of life'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Entrò il professore di Scienze «Shurororororo, buongiorno a tutti ragazzi, tutti pronti per la prova in laboratorio» il suo viso era raggiante, finalmente poteva portarci in quello squallido laboratorio di secondo ordine per la lezione; a differenza sua i visi della maggioranza della classe era annoiato e si levarono vari “No” oppure “Che strazzio prof!” notai solo Law particolarmente interessato, si voltò e mi strizzò l’occhio con il suo solito sorriso agghiacciante, sapevo benissimo che ne avrebbe approfittato per rubare qualche strumento da portarsi a casa. Ci dirigemmo al piano inferiore, sembrava una marcia funebre più che una classe che si spostava in un’altra aula.

«Cosa! Non hanno ancora finito!?»  gli occhi del prof gli uscirono, quasi, dalle orbite mentre parlava con il bidello, Kuro alzò le braccia, ovviamente lui non poteva farci niente.

 

«Non è colpa mia, a quanto pare le lezioni della professoressa Monet sono interessanti»

«So io cosa sono interessanti di lei» gridò qualcuno, riconobbi la voce del  preside Marshall D. Teach, quando hai un  preside come lui, capisci perché la scuola è considerata una delle peggiori della regione.

«Non Preoccuparti Caesar adesso ci penso io» detto questo si diresse verso il laboratorio e busso pesantemente contro la porta «Allora ci sbrighiamo o no? La campanella è suonata da un pezzo, qui c’è gente che aspetta»

La porta si apri e fece capolino la prof «Mi dispiace Teach, adesso leviamo le tende» poi si voltò verso gli alunni ancora nell’aula «Forza ragazzi lasciamo libero il laboratorio»

«Law la prof Monet a chi insegna quest’anno?» mi sorse spontanea la domanda

«Cosa diavolo vuoi che ne sappia io?» gentile come al solito. Sentii che qualcuno mi saltava sulla schiena, era Bonney «Io  … lo …so» scandì e poi mi fece la linguaccia, avevo un dubbio «La 5^C altrimenti conosciuta come la classe peggiore dell’istituto»  improvvisamente diventai rossa come un pomodoro, “Allora c’è anche lui” fu il mio primo pensiero. Law mi guardò incuriosito e mi chiese a cosa era dovuta la mia reazione, ma Bonney subito lo scacciò .

«Via, via non sono cose che ti interessano Traf - impiccione» era aggrappata solo per un braccio al mio collo e mi stava soffocando, riuscii a liberarmi e lei piombò con il sedere sul pavimento, mentre io caddi in avanti e urtai qualcuno. La persona contro cui ero finita non ci pensò due volte a stringermi a se, capii subito che era lui, quante volte mi aveva abbracciata così. Alzai lo sguardo e vidi i suoi magnifici capelli rossi, poi i nostri occhi si incontrarono «Non riuscivi più a starmi lontano?» ricambiai con un sorriso da perfetta ebete, adesso se ci ripenso me ne vergogno; ma quegli occhi mi avevano incantato. Senza badare a quelli intorno a noi mi baciò, più io cercavo di allontanarlo, più lui mi stringeva a se; ero tutto un fuoco per l’imbarazzo. Dopo qualche secondo mi lasciò, c’era il più completo silenzio intorno a noi.

«Zehahahaha!»  il preside ci prese sottobraccio «Allora è vero quello che si dice in giro, mi meraviglio di te Kidd, strano che ti sei legato ad una ragazza così semplice» decisi di considerare le parole del preside come un complimento.

«Mi è piombata addosso e io l’ho presa» fu la risposta seccata di Kidd, non sopportava tanto il preside  … a dire il vero c’erano ben poche persone che sopportava.

«Signor Eustass, è questa la verità?» la prof Monet si avvicinò a noi «Pensavo di esserci solo io nel suo cuore»

«Mi dispiace prof lei è solo la seconda» si alzarono delle risatine dal resto della classe, che diavolo faceva Kidd durante le ore di scienze, lo guardai talmente male che anche un cieco se ne sarebbe accorto.

«Dai Melody, con lei non faccio le cose che facciamo noi due non ti preoccupare»

Sentii caldo improvvisamente, cosa diavolo avremmo fatto noi due? Sentii gli occhi di tutti su di me, volevo sprofondare.

«Hei! Qui c’è qualcuno che vorrebbe cominciare la sua lezione» il prof stava dando fuori di matto. In un attimo tutto tornò al suo posto, la quinta  se ne andò«A dopo bellezza» fu il romantico saluto di Kidd, subito scimmiottato dai suoi amici, cosa che lo faceva meravigliosamente infuriare.

 Prima che potessi varcare la soglia dell’aula qualcuno mi afferrò e mi mise con le spalle al muro, era Law e mi stava guardando in malo modo.

«Allora è vero che stai con lui!» mi spingeva contro il muro tenendomi per le spalle.

«Si qualche problema?» non avevo mai risposto così stizzita a Law e un po’ mi dispiacque.

«No … » mi abbracciò, cosa che non aveva mai fatto «… ma promettimi che se ti farà del male chiederai subito aiuto, io verrò senz’altro … » mi staccai da lui, pensavo di aver ragione ad arrabbiarmi.

«So che non è un tipo facile, ma si è sempre comportato bene con me, non mi farebbe mai niente» detto questo entrai in classe, anche perché il professore ci aveva già richiamati. Law si sedette al primo banco vicino a Bonney, io invece andai all’ultimo banco vicino alla finestra, ero arrabbiata con Law e credevo che tutti se la prendessero troppo con Kidd dovevo sbollire in pace.

La lezione andò avanti normalmente, nessuno seguiva, Bonney dava fuori di matto perché non capiva, Law cercava di aiutarla ed io prendevo appunti, finalmente suonò la campanella dell’intervallo e tutti si precipitarono nel corridoio. Io e Law non proferimmo parola per tutta la durata della pausa, cosa strana visto che eravamo capaci di parlare per ore.

Ci stavamo dirigendo verso la palestra, io ero in fondo al gruppo, non avevo voglia di parlare con nessuno, improvvisamente fui trascinata per un braccio nel bagno dei ragazzi.

«Non ti sei fatta vedere prima »

«Beh … non ci siamo mai incontrati durante l’intervallo pensavo che …»

«Adesso lo sanno tutti, possiamo stare insieme quando e dove vogliamo» avvicinò le sue labbra alle mie, mi cadde la borsa di mano quando mi strinse a se, ci baciammo. Avrei voluto che quell’attimo durasse per sempre, ma fui richiamata alla realtà da una voce familiare.

«Tu lasciala!» Law mi strappo dalle sue braccia e si mise fra di noi.

«Trafalgar …» Kidd lo afferrò per il collo della camicia e lo sollevò da terra, mi precipitai a implorarlo di non fare stupidaggini.

«Ti prego Kidd lascialo» tenevo un suo braccio cercando di fargli mollare la presa, poi successe quello che non mi sarei mai aspettata, Kidd mi scaraventò per terra, probabilmente si accorse di ciò che aveva fatto perché lasciò Law e rimase immobile. Law mi afferrò per il braccio e andammo via, andavamo verso l’infermeria.

«Law sto bene non mi sono fatta niente»

«Io lo sapevo» si voltò verso di me e i suoi occhi glaciali m penetrarono nei miei «Questa dannata città non è grandissima, ci conosciamo tutti e tutti sanno che razza di persona è Kidd, suo padre era un ubriacone se ne è andato quando aveva sei anni, sua madre sappiamo bene che razza di reputazione ha e i suoi amici sono considerata dei teppisti … perché Melody … perche ti sei messa con lui?» era rosso in volto, capivo da come mi stringeva il braccio che era furibondo, abbassai lo sguardo.

«Non voglio che ti preoccupi per me … e poi lui non è cattivo» sentii la rabbia aumentare nel mio amico.

«Come vuoi» mi lasciò andare e si incamminò verso la palestra, lo sentii alle mie spalle «Vivi la tua vita come ti piace, solo non venire a piangere da me quando ti andrà male» mi sembrava più un augurio che un avvertimento, mi si inumidirono gli occhi e la vista mi si offuscò, piansi amaramente, sola nel corridoio.

...........................................................

Ok per il primo capitolo i pensieri riportati sono solo quelli di Melody, come una piccola introduzione, dal prossimo si aggiungeranno quelli degli altri protagonisti. … Sto scrivendo troppe storie … aiuto.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Hana S