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Autore: Sanzina Shirogane    21/09/2004    72 recensioni
Il mondo è un luogo davvero strano, la vita è davvero strana perché, da un momento all'altro, tutte le tue certezze possono cambiare...
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Cavaliere Blu, Ichigo Momomiya/Strawberry, Profondo Blu, Ryo Shirogane/Ryan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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p class=MsoNormal>Ciao! Rieccomi qui con una nuova ff scritta nelle mie notti insonni, perciò se ci trovate qualche erroraccio..passateci sopra..PRIMA DI TUTTO VOGLIO DIRE UNO STRAMEGAGRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO E SOPRATTUTTO COMMENTATO SEX OR LOVE..GRAZIE DAVVERO!!

Questa storia parte da quando Straw ha scoperto che Mark è il cavaliere blu..la coppia..bè a voi scoprirla, e ricordatevi, non date niente per scontato!buona letture..e commentate vi prego

 

Il cielo era limpido e terso, una splendida giornata di sole, che avrebbe incantato chiunque, anche Strawberry, se la ragazza non fosse stata come sempre in ritardo per le lezioni.

-Accidenti..come ho fatto ad addormentarmi anche oggi..yahmm che sonno, ieri mi è toccato lavorare fino a tardi e sono a pezzi, senza contare che non ho avuto il tempo (e la voglia) di fare i compiti..tutta colpa di Ryan..ma quando arrivo al caffè lo distruggo!!- disse ad alta voce la ragazza correndo come una forsennata.

 

-Strawberry sei in ritardo anche oggi..hai preso la scuola come optional?!- la voce dell’insegnate era severa ma rassegnata, sapeva che poteva farle un sacco di ramanzine, ma la situazione non sarebbe migliorata –Sono davvero mortificata- bofonchiò lei chinando il capo –eh..va bene, va al tuo posto ora e segui la lezione- -si-. La ragazza sedette, il suo banco era vicino alla finestra e oltre il vetro era possibile scorgere il parco. Rimase attenta per circa cinque minuti, dopodiché la sua mente si trasferì in un'altra dimensione; ripensava alla sorpresa che aveva avuto, nello scoprire che Mark era il cavaliere blu..già il ragazzo di cui era innamorata, era anche l’affascinante cavaliere che l’aveva salvata più di una volta dall’attacco di Ghish e company..Si sentiva al settimo cielo, anche perché sapeva che Mark sarebbe entrato a far parte della squadra mew, e quindi avrebbero potuto vedersi, praticamente tutti i giorni. Arrossì vistosamente, cominciando a sorridere e a lasciare che lo sguardo vagasse sognante –Signorina Momomiya (è questo il suo cognome?..boh non lo ricordo più cmq datemelo per buono) a quanto pare oltre ad arrivare in ritardo, non trova la mia lezione abbastanza interessante..- al quel richiamo la ragazza cadde come si suol dire dalle nuvole –ecco..io..- -quella è la porta signorina- aggiunse l’uomo, indicando con un dito l’uscita dell’aula –si professore- disse la ragazza contrita, ma pur sempre con quella gioia dentro, che non le fece poi pesare il fatto di essere stata buttata fuori dalla classe.

 

Era il tramonto, la giovane aveva passato il resto del pomeriggio a pulire le aule scolastiche per punizione, ed ora stava camminando per strada come un mulo carico, mentre gli occhi erano diventati piccoli per la stanchezza –Aiuto..darei qualsiasi cosa per avere un letto..non ho nemmeno visto Mark , e come se non bastasse sono in super ritardo al lavoro..quasi quasi non ci vado, per coronare la serata mi mancherebbe solo una bella sfuriata di Ryan, e sarei veramente apposto..ho deciso me ne vado a casa- disse volgendo lo sguardo al parco ormai deserto “quasi quasi taglio di qui, così faccio prima” pensò, quando ad un tratto un suono la fece sobbalzare, era il cellulare. La ragazza rispose senza badare al nome sul display –Strawberry!-

-ah..R..Ryan-  balbettò la ragazza sentendo la voce del giovane che pareva piuttosto alterata

-si può sapere perché non sei al cafè?!? Non ti dimenticare qual è il tuo compito- la giovane sospirò, sapeva che se gli avesse raccontato della punizione il ragazzo l’avrebbe certamente derisa, decise così di inventarsi una scusa –Scusami ma oggi ho avuto molto da fare..- “non potevo inventarmi qualcosa di meglio..” pensò subito dopo, imbronciandosi –Ma davvero?!- Strawberry comprese il tono insinuante di Ryan, e indispettita gli rispose a tono –Non sono uscita con Mark (purtroppo)oggi..se è questo al quale  vuoi alludere..- -Io non alludo proprio a niente, non mi importa la tua vita privata, ciò che tengo a ricordarti è che nelle tue mani c’è il destino dell’umanità, perciò finiscila di fare la bambina e comincia a prenderti le tue responsabilità- da qualche giorno, e più precisamente da quando il cavaliere blu era stato smascherato, Ryan la trattava anche peggio del solito, mettendo spesso a dura prova la sua pazienza e la sua sensibilità

-Perché mi devi sempre trattare in questo modo..credi che non sappia qual è il mio compito?! Mi sono sempre impegnata per la buona riuscita del tuo progetto e continuerò a farlo, perciò smettila di trattarmi così, non lo sopporto..egoista!-  la ragazza riattaccò, tremando ancora di rabbia “è un egoista..un  dannato egoista” pensò entrando nel parco. Il sole calante, rendeva rosee le chiome degli alberi, mentre lo scrosciare della fontana dileguava il silenzio tutt’intorno –Bip bip- sul cellulare di Strawberry comparve un messaggio: Ciao gattina mia! Oggi mi sei mancata tanto, ho così tanta voglia di vederti, appena torno dagli allenamenti di Kendo ti chiamo..per sempre tuo Mark. * La ragazza sorrise “cosa farei senza di te” sussurrò, cominciando a camminare più velocemente per dirigersi a casa. D’un tratto però avvertì una strana sensazione, le sembrò che il paesaggio circostante si deformasse, si sentì barcollare, poi  un bagliore la costrinse a chiudere gli occhi, un tonfo, e si trovò per terra con il fondo schiena dolorante –Ahio- mugolò, riaprendo gli occhi, tutto era tornato normale “possibile che io me lo sia immaginato?” –Mamma!- una vocina dolce e squillante la fece sobbalzare, abbassò lo sguardo, trovandosi una bambina aggrappata al grembo –una..una bambina- esclamò sorpresa Strawberry, osservando la piccola –Mamma..- sorrise la piccola, stringendosi a lei –Mamma?!? No tesoro ti sbagli io non sono la tua mamma..- disse la ragazza alzandosi e prendo in braccio la piccina, la quale le buttò le braccina al collo,”Ma da dove sarà spuntata??” –Senti piccola da dove vieni?- -Casa- -Ah bene e dov’è la tua casa?- -Casa mamma- esclamò come se fosse ovvio, -già..e dov’è la tua mamma- -mamma- -si esatto la tua mamma..allora dov’è?- la piccola non rispose ma sorrise strofinando il viso sul petto di Strawberry

-la mia mamma- disse contenta, mandando la mew mew nel pallone –no..io non sono la tua mamma- disse dolcemente Strawberry, ma la piccola sgranò gli occhi che poco dopo si riempirono di lacrime –uaaaaaa..mamma no vuole- -no no per carità non piangere- la ragazza non seppe più che fare, iniziò a cullarla per farla smettere di piangere e per l’ansia le spuntarono le famose orecchie da gatto, con coda al seguito, la piccola smise di piangere, sporgendosi per toccare le orecchie scure che spuntavano dai capelli rossicci –beh per lo meno hai smesso di piangere..forse mi conviene portarti a casa..mia madre saprà cosa bisogna fare-.

Giunta a casa, Strawberry non trovò nessuno, sul tavolo della cucina vi era solo un biglietto

“ Tesoro io e tua madre siamo dovuti ripartire, perché a quanto pare tuo nonno è in crisi con la nonna, e hanno richiesto il nostro aiuto, speriamo di essere di ritorno tra qualche giorno..fai la brava e NON PORTARE MARCK IN CASA!!” –Ma per chi mi ha preso..è proprio vero mio padre non si smentisce mai..eh, e ora io che faccio con te?!- si domandò ad alta voce, guardando la bimba beatamente seduta sul divano –Ho bisogno di una doccia..- sbottò infine, la bambina le si avvicinò a piccoli passi, perché ancora faticava a camminare bene –bagnetto- esclamò, facendosi prendere in braccio –vuoi fare il bagnetto anche tu- chiese allegramente Strawberry, mentre la bimba annuiva, portandosi un ditino in bocca –ok..allora andiamo a preparare una vasca con tanta bella schiuma.

Entrambe si rilassarono nella vasca, la piccola soffiava via la schiuma, ogni volta emettendo una sonora e dolce risata, poi si avvicinava alla mew, poggiando la guancia sulla sua –mamma- sussurrava, con un sorriso, Strawberry, anche se un po’ imbarazzata, avvertiva un’incredibile tenerezza verso quella bambina, la conosceva da poche ore e già le si era affezionata –dovremo trovarti anche un nome..come ti chiami?..lo sai piccolina?- la piccola la guardò, e con ennesimo sorriso esclamò –Anna- -Anna..è davvero carino lo sai..io sono Strawberry- -mamma!- disse tutta felice.

Finito il bagno, Strawberry le mise una delle sue magliette di quando era piccola, che parve piacere molto ad Anna, che si mise davanti allo specchio a rimirarsi –ti piace?..ti sta davvero bene- nello stesso istante suonò il campanello, e la ragazza corse ad aprire seguita dalla piccola –Kyle!- esclamò trovandosi il ragazzo davanti alla porta –Buona sera, scusa il disturbo- -ma no figurati-

-Sono passato per darti questo..- il ragazzo le mise in mano una sorta di ricetrasmittente dotata di un computerino – l’abbiamo messa appunto da poco, con questa ti sarà più facile comunicare con le altre mew e con il cafè, e il computerino e dotato di uno speciale dispositivo per individuare l’acqua cristallo- -grazie ma..come mai me lo hai dato stasera, avrei potuto prenderlo io domattina al cafè-

-è vero.. ma Ryan ha insistito che ognuna di voi le avesse già da stasera..è per maggior cautela-

-E ha mandato te a fare il postino- -a dire il vero ci siamo divisi i compiti, lui le ha portate a Pam e a Lory, mentre io ho pensato a te, Mina e Paddy- “Poteva passare lui e chiedermi scusa..” pensò la ragazza, non accorgendosi che intanto Anna era arrivata alla porta –E questa bella bimba chi è?- domandò Kyle, accucciandosi per guardarla meglio –Ah..lei è Anna- esclamò Strawberry, -bel nome..è una tua parente?!?- -a dire la verità, l’ho trovata oggi nel parco..non so niente di lei- -L’hai trovata e non hai chiamato la polizia?- -Beh no- -Devi farlo..magari i genitori ne hanno denunciato la scomparsa..- -già che stupida non ci avevo pensato- -io ora devo andare..ci vediamo domani mattina..ciao ciao Anna- disse il giovane salutandola con la mano –Tao tao- ricambiò la piccola tutta contenta. Strawberry la prese in braccio, dirigendosi verso il telefono, compose il numero della polizia, mentre Anna emetteva dei piccoli versetti –Centrale di polizia..- -Pronto..buona sera, vorrei sapere se per caso stamani avete ricevuto una denuncia sulla scomparsa di una bambina- -un momento prego..no qui non risulta nulla..signorina vuole fare una denuncia.?- -Ecco io avrei trovat..- senza capire perché, la ragazza incontrò lo sguardo solare della bambina, e questo le impedì di dire altro

-signorina?- -n..no nulla..la ringrazio- riattaccò velocemente “che sto facendo?devo essere impazzita..” –mamma?!?- -eh?..oh scusami ero sopra pensiero..è ora di andare a nanna non trovi?!-

-..si tanta cionno-   -lo credo..su andiamo a dormire-. Si addormentarono, strette l’una all’altra.

 

Il cafè era già pieno di gente di prima mattina, le ragazze andavano avanti/indietro dalla cucina con i vassoi pieni di dolci e cioccolate fumanti. Quando Strawberry arrivò. Le sue amiche furono sorprese di vedere ciò che teneva in braccio –Oh che amore..chi è quest’angioletto?- esclamò Lory avvicinandosi alla piccola –Ecco è una lunga storia..poi ve la racconto- -Che visino dolce- disse Pam, accennando ad un sorriso, Paddy invece cominciò a fare alcune acrobazie, facendo ridere di gusto Anna –Avete visto le sono piaciuta!!- dichiarò la biondina saltellando, anche Mina si sciolse in complimenti, cosa che lasciò Strawberry sbigottita. –Vedo che la nostra principessina è ancora qui- Kyle si avvicinò pizzicando dolcemente una guancia alla bambina –Tao!- fece lei, battendo le manine –non deve avere più di uno-due anni..ma dimmi hai chiamato la polizia?- -Si ma non risulta nessuna denuncia..e poi..prima di incontrarla è accaduto una cosa strana- -ovvero?- -non so di preciso cosa fosse..sembrava uno sbalzo temporale..ho avvertito un capogiro, e un bagliore mi ha accecato- (cosa ti sei fumata??nda)  -potrebbero essere stati gli alieni..magari è una loro complice- affermò Paddy con aria sospetta –ma va non dire sciocchezze- ribadì la mew rosa, dando un bacio in fronte alla piccola –no non credo centri nulla con gli alieni, anche perché altrimenti Mash lo avrebbe captato- disse Kyle. –Cosa avrebbe captato Mash?- al suono di quella voce Strawberry avvertì una strana ansia seguita da nervosismo, il giovane dai capelli d’oro e gli occhi acqua marina, si avvicinò al gruppo con fare non curante –niente..stavamo ipotizzando le origini della nostra nuova amica- affermò Kyle sorridendo, -nuova amica..?- lo sguardo di Ryan si posò sulla bambina,  la quale sgranò gli occhi che le si illuminarono di gioia –papà!- esclamò, lasciando tutti i presenti a bocca aperta, -co..come?- balbettò Ryan  con imbarazzo e sorpresa –papà..papà- continuò Anna, allungando le braccia verso il ragazzo –ti..ti ha chiamato papà- mugolò Paddy incredula, ma la più incredula era Strawberry . Senza rendersene conto, Ryan allungò la mano, in modo che Anna potesse prenderla con le sue, –papà- esclamò nuovamente, tutta contenta, poi il suo visino si posò su Strawberry con gli stessi occhi gioiosi –mamma-. I due ragazzi arrossirono all’uniscono. –Cos’è questa storia?- domandò Lory, che aveva l’aria un po’ contrariata, -Già che ci nascondete?!? Ohoho è la vostra figlia illegittima?’- -Ma..ma non dire sciocchezze Paddy- sbraitò Strawberry rossa come una fragola –E allora perché vi chiama papà e mamma?- chiese Mina, portando le braccia converse al petto –Forse perché..beh..ecco..- la ragazza non sapeva dare una risposta, aveva letto che gli animali riconoscono come madre la prima cosa che vedono, che quella storia valesse anche per i bambini?? No era assurdo, anche perché se così fosse stato,il primo ragazzo che Anna aveva visto era Kyle, e allora perché non aveva chiamato lui “papà” ?? Ciò che Strawberry sapeva è che si sentiva imbarazzata..molto imbarazzata. –Si vede che gli piacciamo entrambi, e magari non ricordando i suoi genitori, o avendo paura di rimanere sola identifica noi come tali- tagliò corto Ryan, che in quel momento ebbe tutta la gratitudine di Strawberry. –Mi sembra plausibile..- aggiunse Pam seguita dalle altre –meno male- sussurrò Lory –Hai preso paura eh Lory?!?..Temevi che Ryan..- non la lasciò finire, le mise subito la mano sulla bocca -accidenti a te Paddy, perché  devi sempre aprire la bocca quando non devi- urlò la ragazza arrossendo –ma se lo sanno tutti che Ryan ti piace da impazzire- -taci..taci-, in mezzo a quella confusione, la voce del bel biondo tuonò

-Insomma la volete finire! Forza tornate al lavoro, il locale è pieno e non c’è nessuno che serve i clienti- -Subito- dissero in coro squagliandosela. Strawberry intanto si era diretta verso gli spogliatoi sempre con Anna in braccio –Strawberry..-.la ragazza si bloccò, inarcò le sopracciglia, girandosi poi arrabbiata verso il suo interlocutore –che c’è?- -Sempre con quel tono da mocciosa imbronciata- ribatté lui stizzoso –Non sono una mocciosa..e comunque non ho scordato il modo in cui mi hai trattata ieri..- -e va bene..ti chiedo scusa..sei contenta-, la giovane non credette alle sue orecchie, Ryan che chiedeva scusa, era davvero molto raro –sono piuttosto nervoso ultimamente, perciò..non avrei dovuto prendermela a quel modo-. Lei abbassò lo sguardo –vabbè..facciamo finta che non sia successo nulla- -Perfetto..allora, qui c’è la lista di quello che devi fare: c’è l’ingresso da spazzare, la cucina da pulire, la credenza da sistemare, le casse di farina da mettere in magazzino, passare la cera nella sala principale, spolverare..- -Argh..scusa tanto, ma perché queste cose le devo fare tutte io???- -Beh visto che ieri non sei venuta, mi pare giusto che tu debba recuperare il tempo perso..- sbottò lui, incrociando le braccia al petto, mentre la ragazza sentiva il fumo uscirle dalle orecchie –lo sai Ryan sei uno schiavista..e poi il cafè non è solo una copertura?- -si ma gli affari sono affari e questo posto deve essere sempre presentabile- -ma tu sei già ricco sfondato- -che centra..il guadagno va sempre bene, più ce né meglio è..- -questi discorsi da imprenditore non li sopportò- borbottò tra se la ragazza –mamy..pappa- -Come? Ma Anna hai appena fatto colazione..-

-uh pappa- - daccordo..ora vediamo cosa offre la cucina- -Non credi che dovresti cominciare a cercare i suoi genitori?- -Bella idea..il problema è..che tra scuola, lavoro al cafè e chimeri in giro, il tempo non me lo permette..tu guarda che strano!!- -ok non ti scaldare..vedrò di aiutarti- -stai dicendo sul serio..?- -quando mai ti prendo in giro?..-  -praticamente sempre- -quello è fare dell’ironia su di te..che è diverso- -grazie per la precisazione- la ragazza si voltò sdegnata, mentre sul volto del biondino comparve un sorriso ironico.

 

 

  
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