Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: effe_95    29/06/2013    1 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salvami, ti salverò .

43. Ormai è scontato che non so nuotare in questa nostra amara novità.

 
<< Perché nemmeno stasera? Non possiamo scendere nemmeno intorno alle sette? >>
Era da più di dieci minuti che Claudia provava a contrattare con Francesco per uscire insieme, era da tre settimana che lei glielo chiedeva, ma lui non era mai disponibile e questo le faceva male, malissimo.
<< No, te l’ho già detto! Andiamo a mangiare insieme domani, dopo scuola va bene? >>
<< No che non va bene! Io ho bisogno di te adesso! >> Protestò Claudia sbattendo i pugni sulle coperte del suo letto, Francesco sbuffò dall’altro lato del telefono.
<< Beh, non ti è dovuto tutto! E se non voglio stare con te, non sto con te! Io ho una vita al di fuori di te va bene? Non rompere più! >> Il moro riagganciò con una facilità che metteva i brividi, Claudia si portò una mano sul petto, lì dove c’era il cuore e si lasciò cadere sul letto, stringendo forte il cuscino tra le mani, lanciò uno sguardo distratto al soldato Gregorij e lo prese stringendolo forte al petto.
<< Perché mi fa così male Yul? Che cosa stai facendo adesso? Cos’hai mangiato oggi? Con chi hai parlato? Di chi ti stai innamorando? Perché Francesco mi abbandona? Perché tu mi hai abbandonata? >> Le lacrime cominciarono a cadere senza permesso, ma Claudia non voleva trattenerle, perché aveva imparato che trattenerle non era una cosa buona e faceva solo più male. Si alzò dal letto con la testa che le girava terribilmente, senza poter fare a meno di pensare che se Yulian l’avesse vista in quelle condizioni probabilmente l’avrebbe presa a calci nel sedere.
Così alla fine decise di seguire l’amico, se quello era l’unico modo per capire cosa c’era che non andava, allora Claudia l’avrebbe fatto, non voleva e non aveva la forza di perdere un’altra persona in così poco tempo, il suo cuore non avrebbe retto, non avrebbe retto in nessun modo.
 
<< Andiamo Yulian, ti divertirai! Non fare subito il sostenuto, non è da te rifiutare >>
Il cervello di Yulian ormai stava andando totalmente in fiamme, era dall’inizio dei corsi che Ivan non faceva altro che ripetergli sempre la stessa cosa, ma ormai lui aveva finito tutte le lingue che conosceva per dirgli che non voleva in nessun modo uscire con lui e i suoi amici.
<< Basta Ivan! Sei una seccatura tremenda! Ho detto che non voglio venire e non ci vengo>> Ribatté per la trentesima volta il biondo, osservando con occhio critico la neve che scendeva tranquilla e silenziosa fuori la finestra, avrebbe fatto sicuramente un freddo cane.
<< Che palle! Ci tenevo tantissimo a farti conoscere la mia ragazza, e poi la maggior parte dei ragazzi sono ex compagni del ginnasio, alcuni di loro li ricorderai sicuramente! >> Aveva mugugnato Ivan dando un leggero calcio a un pezzo di carta vicino ai suoi piedi, Yulian sospirò pesantemente e sollevò i suoi taglienti occhi chiari sull’amico.
<< Lo faccio solo perché non la smetti di lamentarti va bene? >> Si arrese alla fine scuotendo furiosamente il capo, a quel punto Ivan gli saltò letteralmente al collo e cominciò a fare mille moine e roba varia, davanti ad un pubblico esterrefatto.
Yulian provò in tutti i modi di allontanarlo, ma a quel punto gli suonò il cellulare e distrattamente aprì il display per controllare cosa ci fosse scritto nel messaggio appena arrivato.
<< E’ quella Claudia? >> Nel sentire quel nome il cuore di Yulian smise di battere per una frazione di secondi, poi tornò alla realtà e si ricordò di farlo funzionare come si doveva quel maledetto cuore, perché malgrado tutto serviva ancora.
Ivan indicò con l’indice la ragazza immortalata sullo schermo del cellulare dell’amico, Yulian seguì il suo dito e si perse ancora una volta a guarda quella foto che non aveva voluto rimuovere in nessun modo, ricordava perfettamente di averla scattata il giorno in cui erano stati insieme la prima volta, gli occhi di Claudia erano così luminosi da rischiarare tutto ciò che c’era attorno.
<< E’ bella vero? >> Si arrese Yulian, senza poter fare a meno di dire una bugia su di lei, passò il cellulare ad Ivan, che contemplò la foto con più attenzione di prima.
<< Che faccia pulita che ha, sembra troppo innocente per uno come te, ma allo stesso tempo non lo sembra affatto, però qui è particolarmente bella >> Dichiarò il moro restituendo l’attrezzo all’amico, Yulian sorrise come non faceva da molto tempo, lo sguardo si perse per qualche secondo in ricordi impossibili da mostrare o essere mostrati.
<< Qui è particolarmente bella perché quella foto l’ho scattata quando è stata mia per la prima volta >> Raccontò Yulian facendo l’occhiolino ad Ivan, il moro gli diede di gomito e ridacchiò in maniera buffa, attirando nuovamente l’attenzione di molte persone, troppe per i gusti di Yulian.
<< Hai visto un po’ il nostro Ivanov! E com’è stato? Come con tutte le altre? >> Che domanda retorica.
<< Nemmeno per sogno >>
 
 
Claudia non era brava a seguire le persone, e d’altronde non l’aveva mia fatto in vita sua, quindi seguire Francesco senza farsi beccare non fu per nulla una cosa facile.
Alla fine però, il moro si fermò presso una casa dall’aspetto non familiare, Claudia si appartò dietro l’angolo della strada e osservò con fare critico la situazione.
Francesco bussò più volte al campanello, infilò le mani nelle tasche dei jeans e guardò per terra con aria succube e contratta, sembrava contrariato.
Subito dopo però, la porta si aprì per mostrare la figura di una ragazza bellissima agli occhi di Claudia, una ragazza che lei non aveva mai visto in vita sua, Francesco sorrise maliziosamente, e poi la strafiga gli si avvinghiò al collo per lasciargli un bacio al morso sulle labbra, Claudia rimase sconvolta alla vista di quella scena.
Francesco non voleva vedersi con lei per fare quelle cose con una sconosciuta che non amava, e lo faceva soltanto per fare un dispetto ad Iliana, per fare meno male al suo cuore, anche se non si rendeva conto che facendo così lo distruggeva e basta quel cuore.
Presa dalla rabbia, la rossa uscì dal suo nascondiglio e raggiunse i due a grandi falcate.
<< Tu mi fai schifo! >> Gridò afferrando Francesco per una spalla e staccandolo da quella vipera sanguisuga disgustosa.  Francesco rimase sconvolto nel vedere lì Claudia, in un primo momento sul viso gli si dipinse la sorpresa, poi la vergogna e infine la rabbia.
<< Che cavolo ci fai qui?! Mi hai seguito? Ma sei cretina! >> Sbottò il moro spintonandola su una spalla, Claudia indietreggiò perché la spinta dell’amico era stata forte, e lei non riusciva a trattenerla.
<< Io cretina? Il cretino sei tu! E così non vuoi stare con me perché te la devi spassare con una … sgualdrina da due soldi? >> Sbraitò Claudia colpendolo più volte con l’indice sul petto, Francesco fece cenno alla ragazza con cui stava poco prima di rientrare in casa e non intromettersi, perché al suono della parola “ sgualdrina” quella aveva cominciato ad agitarsi, così rimasero soli lui e Claudia.
<< Primo, non è una sgualdrina ma una mia amica. Secondo, io faccio quello che voglio con chi voglio, non sono legato a nessuno! Terzo, non voglio stare con te perché la tua vista mi da fastidio! >>
Ultimamente Claudia aveva come la sensazione che Francesco fosse più cattivo del solito, lui era un tipo che sapeva fare male quando voleva farlo, ma a volte era davvero un perfetto assassino.
<< Adesso capisco tutto sai? Tu stai facendo tutto questo perché vuoi vendicarti di Agneszka, vuoi vendicarti di Iliana. Pensi che così tu possa farle del male, che tu possa dimenticarla? Così stai facendo del male solo a te stupido! E sei un bambino, un bambino cretino! Io ti do fastidio perché te la ricordo? Perché ti ricordo Iliana, perché sono legata a Yulian vero? Ma sei stato tu a dirmi che non dovevamo dimenticarli, perché se l’avessimo fatto sarebbe stato sbagliato, allora perché non lo fai? >>  Claudia aveva detto tutto come un fiume in piena che rompe gli argini per uscire fuori, aveva detto tutto perché quello non era il Francesco che conosceva lei, perché con quel bambino era cresciuta da quando aveva due anni, perché gli aveva sempre detto tutto quello che pensava realmente.
<< Sta zitta! Tu che vuoi saperne? Sei una povera cretina che crede di potersela cavare come se niente fosse … >> Claudia gli mollò un ceffone fortissimo, come non aveva mai fatto prima.
<< Potermela cavare? Io piango tutti i giorni Francesco, tutti i giorni! Io non mangio, io non dormo e a malapena riesco a reggermi in piedi. I vestiti mi cadono di dosso, e parlo da sola con un soldatino di legno per non impazzire. Ma tu questo non lo sai, perché non l’hai visto! Tu non hai visto niente, niente! Tu non mi hai vista. Non hai visto che sto morendo dal dolore e che sto cercando di aggrapparmi a te per chiederti aiuto, io ti sto gridando di aiutarmi, ma tu non mi senti più ormai. >> La voce di Claudia si affievolì impercettibilmente, la ragazza abbassò gli occhi e vacillò un po’ perché le girava furiosamente la testa, era stanca di versare lacrime e di cercare di salvare tutte quelle persone che non meritavano assolutamente di essere salvate.
Dall’altra parte Francesco si reggeva ancora la guancia tra le mani, era rossa come il fuoco, ma era un dolore che meritava di provare, perché tutto quello che aveva detto Claudia era assolutamente vero, lui stava impazzendo e pur di non sentire quel dolore acuto che invece provava in ogni istante, aveva pensato bene di comportarsi da stupido e di infrangere tutte le promesse fatte, credendo che fosse il modo migliore per fare più male ad una persona che non poteva nemmeno vederlo.
<< Io me ne torno a casa >> Mormorò Claudia tirando su con il naso, Francesco allungò una mano e afferrò quella dell’amica, che non oppose resistenza, perché di forza non ne aveva nemmeno un po’.
<< Posso tornare a casa con te? >> Domandò il moro con la voce spezzata, Claudia non rispose, ma prese a camminare mano nella mano con l’amico, in silenzio, perché solo il silenzio a volte poteva dare mille spiegazioni che a parole non sarebbero servite a niente.
Raggiunsero casa più veloce del previsto e si fermarono davanti ai due vialetti, e ormai Francesco aveva il viso inondato di quelle lacrime che non aveva pianto.
<< Mi sento uno schifo, io faccio schifo vero? Non è vero che tu mi dai fastidio, volevo solo trovare una giustificazione per quello che facevo >> Mormorò il moro tirando su con il naso e asciugandosi le lacrime con il dorso della giacca, Claudia sorrise lievemente e gli accarezzò il naso rosso fuoco.
<< Lo so già, altrimenti non sarei venuta fin li per riportarti da me. E ricordati sempre, che quando smarrisci la via prima o poi tornerai sempre a casa, e che adesso, la tua casa sono io >>
<< Come ai vecchi tempi eh? >>
<< Come ai vecchi tempi >>
<< Posso venire a dormire da te? >>
<< Quando vuoi Checco >>
<< Allora tutta la vita Clo >>
 
 
 

La gente attorno non sa cosa dire,
meglio evitare la banalità.. 
Ormai è scontato che non so nuotare
 in questa nostra amara novità.. 
 
Verdiana Zangaro “ Lontano dagli occhi” 



 

______________________________________________________________________________________________
Effe_95


Vi faccio un saluto veloce e scappo.
A presto.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: effe_95