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Autore: Noir93    02/07/2013    4 recensioni
"Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, Malfoy dannazione! Mi stai ascoltando?" Gli gridò dietro la Mezzosangue. Lui ghignò nella sua direzione, le mani affondate nelle tasche, la mente che gli intimava di andarsene, il desiderio che gli ribolliva nelle vene invece, di prenderla e farla stare zitta in qualche modo. Ma non è questo d'altronde, quello contro cui lottiamo una vita intera? L'eterna lotta tra cuore e ragione?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Aggiornamento notturno, chiedo perdono per la lunga attesa, ma ho avuto a che fare con il folle vortice degli esami universitari. 
In realtà adoro scrivere di notte, e la maggior parte di questo capitolo è stato ideato nell'arco di questa ultima mezz'ora. Spero che vi piaccia e che arrivi qualche recensione per farmi sapere cosa ne pensate;)


La Mcgranitt si schiarì rumorosamente la voce per attirare l'attenzione della folla di studenti impegnata nel consueto chiacchiericcio mattutino, e dopo alcuni momenti finalmente tutti tacquero.

Ron era decisamente contrariato per la sparizione della torta e rivolse alla preside un'occhiata carica di risentimento, attribuendole la colpa del pasto bruscamente interrotto.

Quest'ultima guardandolo severamente iniziò finalmente a parlare:

Signor Weasley è inutile che mi guarda con quell'aria da goblin bastonato, ritengo che le sue quattro fette di torta fossero sufficienti per considerare la sua colazione completa!” Ron arrossì furiosamente, tra le risate generali, e si affrettò a fissare con la massima attenzione il lucido legno del tavolo. Hermione gli scoccò un'occhiata di puro disappunto, farsi richiamare pubblicamente da un'insegnante per una questione stupida come una torta era qualcosa di inconcepibile. Harry cercando disperatamente di trattenere le risate, batte' un colpetto sulla spalla dell'amico.

Una volta che il silenzio venne ristabilito, la Macgranitt riprese a parlare, e stavolta un accenno di sorriso le illuminava piacevolmente il volto.

Ho un importante annuncio da farvi ragazzi. A seguito dei terribili eventi che hanno seguito l'ascesa e la decaduta di Voi sapete chi, tutti noi insegnanti e il Ministro della magia, apprezziamo enormemente il fatto che, specialmente voi ragazzi del settimo anno, abbiate deciso di ritornare qui, invece di cercare fortuna lontano dal luogo che è stato il teatro della guerra. Completare la vostra istruzione o proseguirla, nel caso dei ragazzi degli altri anni, è il miglior investimento che potete fare per il vostro futuro. Ora, ricorderete certamente tutti il Torneo Tremaghi..” la folla di studenti si lanciò in veri e propri cori da stadio, esaltata all'inverosimile.

.. non così in fretta ragazzi..Signor Finnigan scenda subito da quella sedia prima che le faccia pentire di aver imparato a usare le gambe!” Seamus si gettò giù dalla sedia, neanche avesse un esercito di Schiopodi sparacoda alle calcagna.

..ovviamente non si tratta del Torneo ragazzi, il mondo magico è ancora in via di ricostruzione, e l'organizzazione di un evento di quella portata arrecherebbe troppo disturbo al Ministero, perciò abbiamo escogitato qualcosa di diverso ma ugualmente entusiasmante ed impegnativo.”

Adesso nessuno nella sala muoveva un muscolo, sembrava che tutti quanti avessero anche smesso di respirare.

Sto parlando delle olimpiadi magiche.” E finalmente le sottili labbra della professoressa si aprirono in un vero sorriso, accompagnato dagli applausi elettrizzati di tutti le tavolate. Ovviamente i Serpeverde del settimo anno cercavano in tutti i modi di mascherare il proprio entusiasmo, ostentando occhiate di puro sdegno a chiunque tentasse di incrociare il loro sguardo.

Blaise, Nott e Malfoy si scambiarono pero' un'occhiata compiaciuta, adoravano le competizioni, specialmente se avevano modo di mettere in ridicolo le altre case, mostrando la loro superiorità.

Harry nel frattempo si voltò verso Ron con un'espressione interrogativa sul volto: “In cosa consistono queste olimpiadi? Non ne ho mai sentito parlare.” Ma il Rosso non ebbe il tempo di rispondergli che la Mcgranitt aveva ristabilito il silenzio con un gesto della mano e ripreso la parola.

Per chi non sapesse in cosa consista questa interessante competizione, vi fornirò adesso una breve spiegazione, chi sa di cosa si tratti sia paziente e ascolti ciò che ho da dire.

Sono diversi anni che non si tengono queste olimpiadi, perciò vi stiamo concedendo un importantissimo privilegio. Le gare durano tutto l'anno scolastico e ogni casa costituisce una squadra a sé stante. Durante i vari mesi si terranno alcuni importanti eventi che fanno parte della tradizione delle olimpiadi, e tra di essi vi saranno anche due balli”. -strilli eccitati delle ragazze-

Non v'illudete pero' ragazzi che sia tutto rose e fiori, non abbiamo nessuna intenzione di farvi perdere un anno scolastico, ma semplicemente di dare un approccio più pratico a tutto l'insegnamento, e di fare in modo che ciascuno di voi s'impegni a collaborare con tutta la vostra casa. Detto ciò vi auguro un buon fine settimana e mi aspetto che lunedì tutti i compiti siano consegnati sulla mia scrivania. Vi daremo maggiori dettagli sulle olimpiadi prima delle cerimonia d'apertura che sarà il 21 settembre.”

La sala grande prese rapidamente a svuotarsi, e centinaia di conversazioni si sovrapponevano alle altre, ma tutte riguardavano ovviamente la sorprendente novità appena appresa. Hermione dal canto suo stava già meditando di rifugiarsi in biblioteca e iniziare a lavorare ai venti centimetri di pergamena lasciati dalla preside per il Lunedì successivo, ma Harry Ron e Ginny l'afferrarono saldamente per le braccia e la trascinarono fuori, nel parco, a godersi il tiepido sole settembrino.

Andiamo Herm, piantala con quell'espressione alla Minerva Mcgranitt, ancora un pochino e ti verrà la bocca sottile come la sua!” la pizzicò la Weasley con un sorriso birichino.

Alla fine i quattro trovarono un piacevole compromesso: Harry Ron e Ginny si sarebbero allenati un po' con le scope, mentre lei avrebbe potuto leggere un bel libro in santa pace sulle tribune. Sfortunatamente anche alcuni dei Serpeverde avevano avuto la stessa idea, ma fintanto che nessuno infastidiva la parte di campo opposta, tutto sarebbe andato per il meglio. Ok, quello significava essere più che ottimisti.

Tutto iniziò con un banale bolide lanciato nella metà campo in cui giocavano i quattro Grifondoro (si era aggiunto nel frattempo anche Seamus), che Harry schivò con maestria. Tutto sarebbe andato per il meglio se la cosa si fosse interrotta lì, ma vi erano alcuni elementi non trascurabili nell'equazione:

Ron aveva continuato a covare odio allo stato puro nei confronti di Malfoy a seguito della vicenda con Hermione durante Incantesimi, anche se Harry e Seamus con sforzi combinati sarebbero di fatto riuscito a tenerlo fermo impedendogli di scagliarsi contro il Biondo. Ma Zabini finì letteralmente addosso a Ginny, e non serviva di certo essere Madama Bumb per rendersi conto che era finito su di lei in modo deliberato, e di conseguenza nel conteggio di chi si sarebbe messo in mezzo per evitare una rissa i Grifondoro si giocarono anche Harry. In pratica il danno era fatto e in breve divenne un tutti contro tutti.

Hermione dopo aver posato il libro sulla tribuna davanti a lei sospirando si preparò all'inevitabile. Li avrebbero espulsi tutti, senza ombra di dubbio.

Ginny nel frattempo si rotolava nell'erba con Zabini cercando in tutti i modi di prendere il suo volto avvenente a schiaffoni, le sue guance pero' erano di un intenso colore scarlatto, ed Hermione si domandò incuriosita che cosa mai potesse averle detto per farla arrossire così.

Indecisa sul da farsi iniziò a inveire contro “quegli idioti trogloditi e cavernicoli” cercando di convincerli in qualche modo a scendere dalle scope, dato che in una rissa ad alta quota tutti quanti avevano solo da perdere.

Ad interrompere quell'agonia fortunatamente intervenne la professoressa Sprite, che di passaggio dalle serre aveva intravisto lo scontro aereo.

Toccò a tutti quanti una lunghissima sessione di improperi da parte di quest'ultima che dopo aver tolto rispettivamente venti punti ad entrambe le case se ne andò per la propria strada, dichiarando di avere di meglio da fare che insegnare l'educazione a dei ragazzi maggiorenni.

E come darle torto? Pensò stancamente Hermione.

 

***************************

 

Il tema per la Mcgranitt pero' restava tutto tranne che completo, e fu così, che armata delle migliori intenzioni, la Grifondoro si recò in biblioteca, alla disperata ricerca di quella pace che ancora non era riuscita ad ottenere.

Stranamente la biblioteca risultò essere particolarmente affollata, e l'unico tavolo rimasto libero era quello dove una testa biondissima stava china su un pesante libro, che teneva poggiato scompostamente ma con grazia sulle gambe.

Hermione si sentì impietrire il volto. Poteva ancora girare i tacchi ed andarsene da dove era venuta, magari andare nell'accogliente sala comune. Ma pochi istanti dopo si vergognò di se stessa: da quando in qua era diventata una codarda? Aveva affrontato tutto il peggio immaginabile in quei sette anni, non sarebbe stato un borioso rampollo come Malfoy a impedirle di stare nel luogo da lei prescelto.

Ignorando totalmente il Serpeverde posò con delicatezza la borsa nella sedia di fronte alla sua e senza rivolgergli un solo sguardo si affrettò a cercare per i polverosi scaffali i libri che le occorrevano per la ricerca. Cercando tra i vari settori, riflette' sulla presenza di Malfoy in biblioteca, evento alquanto insolito, ma dopotutto era sempre stato uno studente brillante quasi quanto lei, da qualche parte doveva pur affinare il proprio sapere. Dopo essersi appropriata di due tomi a dir poco mastodontici si lasciò cadere stancamente sulla sedia, sperando di riuscire finalmente a lavorare senza interruzioni di sorta.

La seconda volta in un solo pomeriggio in cui peccava di ottimismo.

Non aveva fatto i conti con l'idiota che le stava di fronte, che una volta registrata la sua presenza, certamente aveva in mente tutto fuorchè lasciarla studiare in pace.

Dapprima sbuffò sonoramente e prese a sventolarsi annoiato il volto con la mano. Poi tamburellò nervosamente con le dita sul tavolo di legno, facendo sbavare parte dell'inchiostro con cui Hermione stava faticosamente scrivendo il tema.

La smetti di comportarti come se avessi le pulci, Malfoy?” gli bisbigliò lei seccata, procedendo ad aspirare l'inchiostro in eccesso dalla pergamena con la punta della bacchetta.

Quest'ultimo sgranò dapprima gli occhi, per poi stringerli in uno sguardo carico di disprezzo

Tu, proprio tu, mezzosangue, vieni a parlarmi di pulci? Tra noi due mi pare che sia tu quella che vive con un cespuglio impazzito al posto dei capelli.” le rispose beffardo.

Hermione avvampò leggermente, ma facendo finta di nulla gli rispose tagliente:

Sempre meglio che la tua faccia da idiota, Malfoy. Per quella non c'è incantesimo che tenga.” Le rivolse un'occhiata rovente, che faceva uno strano effetto nei suoi occhi color del ghiaccio. Solo in quel momento notò un'ombra scura che interrompeva la pelle diafana: un livido violaceo, ovvio trofeo di guerra dello scontro pomeridiano. Si chiese oziosamente se fosse stato proprio Ron l'artefice di quel colpo messo a segno.

Malfoy sembrò finalmente aver optato per il silenzio, anche se il suo sguardo penetrante non l'abbandonò per diversi momenti. Poi si stiracchiò lentamente, come una pantera sinuosa, e il colletto della camicia si spostò svelando una porzione del collo affusolato precedentemente coperta. Un grosso succhiotto, tondo e ben definito, sembrava strillare “Ho fatto sesso stanotte!” ed Hermione si ritrovò ad abbassare lo sguardo notevolmente imbarazzata.

Quanto sei pudica Granger, immagino che uno di questi tu non sia neanche in grado di farli..” gli disse lui ghignando, i luminosi occhi grigio azzurro che non si perdevano una sua mossa.

Sai Malfoy, non che la cosa m'interessi minimamente, ma di tizie in grado di fare quello – e con un gesto sdegnoso del mento indicò il segno sul collo della serpe- ce ne sono e saranno sempre a migliaia nel mondo.. di persone in grado di ragionare con un proprio cervello e una propria etica, beh di quelle ne incontrerai davvero poche nella vita.”

Si alzò dal tavolo con calma, dando tutto il tempo al Biondo di replicare, cosa che non fece. Ciò che non vide dopo avergli voltato le spalle ed essersi diretta verso l'uscita della biblioteca, fu il mezzo sorriso, così lieve che chiunque avrebbe giurato di averlo solo immaginato, che illuminò per un attimo il volto della Serpe.

  
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