*Ronny*
Entrai in casa e appoggiai l’ovetto sul divano, sedendomici affianco. Vidi Angelica avvicinarmisi e la presi in braccio. La guardai mentre fissava, incantata, la sorella poi la vidi voltarsi verso di me, sorridente.“cosa c’è amore?” chiesi, spostandole i capelli da davanti al viso.
“sono felice..” disse, abbracciandomi. “ora anche io sono come tutte le mie amichette”.
Sorrisi. Sapevo perfettamente a cosa si riferiva. Le diedi un bacio sulla testa e guardai Luca. Sorrideva entusiasta.
“Angy vai a prendere il regalo per la mamma?” chiese, facendole l’occhiolino. La vidi saltare giù e correre nella nostra camera. Guardai Luca curiosa.
“cosa avete combinato?” chiesi, fissandolo.
“nulla di che” disse, vago.
Certo, come no..
Come se non vi conoscessi..
Vidi correre Angelica verso di noi con un pacchettino in mano poi la vidi fermarsi davanti a me, porgendomelo.
Luca si chinò, mettendosi dietro di lei, e li vidi fissarmi entrambi sorridenti.
Mi iniziai a preoccupare, molto, ma non fecero in tempo ad aprire il pacchettino.
Il suono del campanello li interruppe.
Ci voltammo tutti e tre verso la porta e Luca si alzò per rispondere al citofono.
“chi è?” chiesi, quando lo vidi sbarrare gli occhi sbalordito.
Lo vidi aprire il cancello ed avvicinarsi alla porta, aprendola.
“i tuoi genitori” disse, incredulo.
Mi strozzai con la mia stessa saliva..
Mi alzai e tirai, in malo modo, Angelica verso di me. La presi in braccio e mi avvicinai alla porta.
“possiamo?” chiese mio padre, sbucando davanti a noi.
“cosa volete?” chiesi, cattiva.
“entrate pure” disse Luca.
Vidi mio padre fare qualche passo e mia madre seguirlo titubante.. tenendosi ben nascosta.
Scattai verso la sala e misi Angelica affianco a Benedetta appena mi accorsi dove erano diretti..
“cosa volete?” chiesi, nuovamente.
“chiederti scusa, ci siamo comportati male” disse mio padre, pentito. “verso entrambi” aggiunse, guardando Luca.
“cosa c’è sotto?” chiesi.
“nulla” disse mio padre, facendo un mezzo sorriso.
“sedetevi” disse Luca, interrompendo il litigio ancora prima che nascesse.
Li vidi spostarsi dubbiosi e sedersi.
Mio padre calmo e pacato.. mia madre impacciata e fredda.
Si coprì meglio con il cappotto ma capii che non era per il freddo..
“è uno scherzo?” chiesi, fissandola arrabbiata.
Non risposerò. Respirai marcatamente, segno che mi stavo arrabbiando.
“non era programmato” disse mio padre, in un sussurro.
“chissà perché lo avevo intuito” sentenziai, velenosa.
“cosa succede?” chiese Luca, piano.
“è incinta” sbottai. Sbiancò.
“è stato un incidente.. è successo anche a voi” disse, cattiva, mia madre.
“amore vai in camera” dissi, prendendo il mio iPod e passandolo ad Angelica.
Lo prese, infilando le cuffie nelle orecchie, e andò in camera accendendolo.
“non arrabbiarti, Vera..”.
“non chiamarmi così.. lo odio, e lo sai” dissi a mio padre. Si zittì. “giusto per curiosità.. siete venuti qui sperando che sia io a tenervelo?”
“sono troppo vecchia per farlo io.. lo farai tu, poche storie” disse mia madre.
“scordatevelo..”.
“saranno coetanei.. a te non cambierà nulla.. ho già deciso.”
“non. mi. interessa” scandii. “non mi interessa di quello che penserà la gente di voi, non mi interessa di quello che penserà la gente della nostra famiglia, non mi interessa cosa farete, né quello che non farete. Non mi interessa aiutarvi, proprio come a voi non è interessato aiutare me.. se sperate di convincermi potete andarvene senza farmi perdere tempo”.
Non risposero..
Non si mossero..
“credo che sia meglio se ve ne andate” disse Luca, guardandoli inespressivo.
Li accompagnò alla porta e li fece uscire mentre io rimasi ferma dove e com’ero.
Lo vidi fissarmi dopo essere tornato indietro.
“non mi interessa” dissi, chiudendo il discorso..
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Note dell’Autrice:
nemmeno il tempo di diventare mamma che Ronny scopre di diventare sorella..
Voi come prendereste una situazione del genere? E lei, alla fine, come reagirà? Li aiuterà o taglierà, del tutto, i ponti?