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Autore: SoleStelle    03/07/2013    1 recensioni
40 capitoli di cui un Prologo e un Epilogo (corti).
Basata su una storia vera.. ma con l'aggiunta di un pizzico di fantasia (molta).
Non sono bravissima con le introduzioni, si sa, ma ci provo comunque.. anche questa volta.
L'amore non sempre è semplice e quando si ha soli 15 anni non lo è per niente..
Cosa succede quando le cose di complicano e niente va come dovrebbe andare?
Quali sono le conseguenze che si pagheranno in un futuro (più o meno lontano)?
Dal testo:
[...] Non riuscivo a credere che nonostante tutto continuasse a non fidarsi di me.
Era come rivivere tutto da capo.. tutto quello che era successo appena tre anni prima stava succedendo ancora.
Mi buttai sul letto e mi coprii il viso con il cuscino. Era un incubo..
Un brutto incubo.
Mi sarei svegliata presto e sarebbe tornato tutto alla normalità..
Ne ero certa. [...]

Buona Lettura.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Mi rigirai, nuovamente, nel letto e sentii Luca sospirare.
“amore se tu non riesci a dormire non significa che anche io debba passare la notte sveglio” sussurrò.
“grazie” dissi, acida. Accese la luce e mi voltai verso di lui.
“perché reagisci così male?” chiese.
“ho appena partorito.. e tra poco mia madre farà altrettanto. Come dovrei reagire secondo te?”.
“vorrei, solo, sapere cosa ti aspettavi” disse. “hai preso in braccio Angelica per allontanarla, significa che sapevi che non era una visita di cortesia”.
“lo immaginavo.. conoscendola”. Feci un sorriso amaro e lui mi tirò a se. Mi diede un bacio sulla fronte e mi coccolò qualche istante.
“dovresti aiutarli”.
“no”.
“dimostragli di essere migliore di loro.. dimostragli di essere in grado di arrivare dove loro non arrivano”.
Mi lasciai sfuggire una lacrima.
“e se non ne fossi in grado?”
“se tu non fossi in grado di risolvere tutte le situazioni, anche le peggiori, in modo ottimale oggi non saremmo qui con Angelica e Benedetta.. sei in grado di farlo, devi solo volerlo..

*Luca*

La vidi guardare male sua madre e mi frapposi tra loro.
“credo che sia un’ottima idea” mentii, guardando Gabriele.
Lo vidi fissare Ronny contento.
“andrò al mare con mia figlia.. di nuovo..”. Era commosso, e si vedeva perfettamente.
Presi in braccio Federica e la misi sul suo seggiolone, poi feci altrettanto con Benedetta.
Tre mesi..
Tra loro c’erano solo tre mesi di differenza..
Caricai in macchina Angelica e feci salire, con la forza, Ronny.
“non sarà così male” dissi, partendo. Mi guardò malissimo.
“non sono la loro baby-sitter.. loro non hanno aiutato noi e io non aiuterò loro” sbottò.
Ci aspettavano tre ore di viaggio.. se partivamo così iniziavamo proprio bene..

*Ronny*

Passai Benedetta a Luca, esasperata, e presi in braccio mia sorella..
Sorella..
Che strano effetto che mi faceva..
Era più piccola di mia figlia eppure era mia sorella..
Mi alzai e iniziai a cullarla, facendola smettere di piangere..
La vidi portarsi l’intera mano in bocca e mi risedetti..
“mi dai l’omogeneizzato?” chiesi, guardando mia madre.
“non ce l’ho” disse. “non le do mai da mangiare io” aggiunse.
Mi morsi la lingua, impedendomi di risponderle in modo non del tutto cortese, e frugai nella mia borsa.
Presi un barattolino di Benedetta e lo aprii, facendo mangiare mia sorella..
Fortuna che ho sempre qualche barattolino in più..
Le feci mangiare tutto poi la ripassai a mio padre. Mi risedetti e presi in braccio mia figlia, facendo mangiare anche a lei l’omogeneizzato.
Avevo partorito.. e a distanza di tre mesi mia madre aveva fatto altrettanto.
Mi ero ripromessa di non aiutarla.. eppure non ce la facevo..
Appena Federica piangeva, io scattavo..
Mia madre se ne infischiava totalmente di lei.. e io ero troppo buona per lasciare mia sorella.
Ancora non riuscivo a credere a quello che era successo..
Mia figlia era più grande di sua zia..
Entrambe le mie figlie erano più grandi..
Era assurdo..
Inconcepibile..
Eppure era reale.
Avrei dovuto farci l’abitudine..
Avrei dovuto imparare a conviverci..
Avrei dovuto accettare la situazione..
Ma non ce la facevo..
“perché continua a piangere ora?” chiese mia madre, scorbutica.
“perché non provi a prendertene un po’ cura?” chiesi, nello stesso modo.
“fallo tu io non ne ho voglia” disse.
“è tua figlia.. non mia, ok? Benny è mia figlia ma Federica è tua.. tu te ne prendi cura, non io.. ti ho aiutata anche abbastanza, ora ti muovi tu” sbottai, alzandomi. Presi per mano Angelica e mi incamminai, tornando in albergo.
 
 
 
 
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Note dell’Autrice:
manca sempre meno alla fine..
Cosa ne pensate?
   
 
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