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Autore: ___Lils___    04/07/2013    2 recensioni
Ultimamente sforno FF a raffica, comunque questa fanfiction si svolge in un finale alternativo di Harry Potter. Harry è morto e Voldemort è al potere. Ma dall'amore di Harry e Ginny è nata una bambina il suo nome è Hope. Voldemort non ha ucciso nè lei nè Ginny per suo piacere e per ricordare a tutti che i purosangue regnano sul mondo magico ha organizzato gli Hunger Games dove parteciperanno solo i mezzosangue. Hope sarà coinvolta in essi e scoprirà segreti sulla vita del padre grazie al suo mentore. E sempre grazie a lui e al suo migliore amico cercherà di sconfiggere Voldemort. Ci saranno anche dei momenti in cui ci saranno Katniss e Peeta (anche Gale).
Spero vi piaccia :)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
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Camminiamo lentamente cercando di far il meno rumore possibile, mio padre mi tiene stretta la mano, quando arriviamo tra la gente ci tiriamo su il cappuccio, come faremo a trovarli? Guardo Peeta e Katniss, avanzano furtivi e riconosco i loro occhi sono gli stessi che tutti avevamo nell’arena, quell’incubo che si insidia nella tua testa e che non ne uscirà più. Continuiamo a camminare, seguo mio padre ed all’improvviso lo vedo sorridere: “Che c’è?”
Mi guarda e mi cerca di scompigliare i capelli da sopra il cappuccio: “Nessun altro al mondo ha quel colore di capelli, ora dobbiamo solo cercare di avvicinarlo”
Guardo verso dove punta il suo sguardo e sospiro, meno uno, sorrido a mio padre mentre mi tiro più su il cappuccio: “Vado io a prenderlo, almeno si fiderà e non morirà d’infarto, voi nascondetevi da qualche parte!”
Guardo Katniss in cerca di risposta, questa annuisce: “La porta di quella casa non è chiusa, sbatte da un po’”
Sorrido e mio padre fa lo stesso, è contento di averla nella sua ‘combriccola’, annuisco e loro si infilano nella folla e arrivano a quella porta, li vedo entrare sospetti ed io inizio ad avanzare per raggiungere uno dei pezzi mancanti del nostro esercito, tengo la testa bassa, sono facile da riconoscere e se mi becca qualche mangiamorte sono bella che andata.
In quel momento succede una cosa inaspettata, quando vedo il mangiamorte salire sul palco, abbasso ancora di più la testa, mentre questo inizia a parlare: “Benvenuti sudditi, il vostro amato capo arriverà tra poco, nel frattempo voleva che vi dicessi che gli è arrivata la voce della cattura della fuggitiva, non sappiamo se sia viva o morta”
Scende dal palco mentre tutti iniziano a parlottare, vedo persone che piangono, sento urli strazianti e sposto il mio sguardo un po’ più avanti: mia madre. E’ in ginocchio, sorretta da mia nonna, vedo la McGranitt che corre per raggiungerla, mio zio è ancora di fronte a me, ma sembra aver smesso di respirare. Ora capisco qual’era il piano di Voldemort, ha sempre voluto farmi passare per morta in modo che nessuno si ribellasse a lui, in modo da diffondere il terrore, da togliere la speranza. Sporco cane!
“Non gli credere”
Mio zio si volta e mi guarda male, sembra più magro dall’ultima volta che l’ho visto, è strano. Molto strano, sembra essere stato picchiato più volte, forse hanno cercato di fargli rivelare la mia posizone, ma lui non ne sapeva nulla davvero.
“Cosa ne sa una mendicante come te?”
Alzo gli occhi e incontro i suoi, impallidisce ed io ridacchio: “Ti prego, non urlare”
Lui fa cenno di no con la testa, io gli faccio segno di calmarsi con la mano: “Devi venire con me, c’è un piano”
Annuisce mentre ancora cerca di capire cosa sta succedendo, in quel momento un’altra figura si avvicina ed io abbasso di nuovo lo sguardo, mentre li sento parlare: “Ron, dobbiamo andare”
“No, non ora”
“Weasley, dispiace anche a me per la piccola, ma dobbiamo andare. Tua sorella è a pezzi”
Io inizio a camminare, sorridendo, chi lo avrebbe mai detto che quella persona sarebbe stata in pensiero per me? Sento i passi di mio zio e del suo interlocutore seguirmi, ci siamo. Due piccioni con una fava. Entro nella casa, continuo a mantenere il silenzio, appena siamo tutti dentro mi assicuro di chiudere bene la porta poi mi volto e faccio cadere il mantello, l’interlocutore rimane a bocca aperta, mio zio corre ad abbracciarmi con le lacrime agli occhi, lo stringo a me, mi è mancato tanto, troppo.
“Ma tu non eri morta?”
Alzo un sopracciglio e comincio a ridere, scuoto la testa: “A quanto pare no, Draco”
Corre ad abbracciarmi anche lui, ringrazio il cielo che stanno bene, mio zio solleva lo sguardo: “Come hai fatto a venire qui?”
“Mi hanno aiutato, senti abbiamo un piano. I nostri uomini stanno reclutando più combattenti possibili e stanno cercando di mettere al sicuro donne e bambini, voi ci state?”
Draco annuisce subito, mio zio rimane impassibile, pensavo che avrebbe accettato subito ed invece sembra pensieroso, annusa l’aria, è impazzito?
Infine mi guarda con gli occhi più lucidi che mai: “Dove hai preso questo profumo?”
Alzo le spalle, non so che cosa fare e non so cosa intende, non riesco a percepire nessun odore particolare, una lacrima scende sul suo volto: “Prima hai detto ‘nostro esercito’, chi c’è con te?”
Sento dei passi alla mie spalle e mi sposto, tre figure avanzano, Katniss e Peeta senza cappuccio, la centrale ancora lo porta, lo sento ridere poi apre la bocca: “Ancora ricordi il mio profumo, Ron?”
Si toglie il cappuccio e quello che accade dopo fa sciogliere il cuore a tutti, mio zio corre ad abbracciare mio padre fra le lacrime, sembrano essere tornati due ragazzini, mio padre lo stringe forte a sé: “Mi dispiace di avervi lasciato soli, ho dovuto”
Ron sorride tra le lacrime e gli dà un buffetto: “Non ti scusare, sei tornato ora. E’ questo quello che conta, Hermione sarebbe fiera di te”
Altri singhiozzi provengono dall’abbraccio: “Sarebbe fiera di noi”
In quel momento si sente una voce che per tutto il tempo aveva taciuto, mi volto subito verso di lui: “Alla fine sei vivo, sfregiato! Ed io che credevo di essermi liberato di te”
Ghigna mentre mio padre scioglie l’abbraccio con Ron per poi abbracciare il biondo platino, si vede che è felice di vederlo nonostante l’aspetto duro: “Non ci riuscirai, furetto!”
In quel momento due figure entrano in casa, per fortuna che avevo controllato che la porta fosse chiusa.
“Non fare cavolate, Ronald!”
Quando vedono mio padre spalancano la bocca, mio nonno corre ad abbracciarlo mentre mio zio abbraccia me: “Stai bene?”
Annuisco a zio George, anche lui sembra davvero ridotto male, si salutano entrambi, mio nonno corre da me e mi posa un bacio sulla fronte: “Mia piccola Hope, dobbiamo dirlo a tua madre, subito!”
“NO!”
Io e mio padre lo diciamo nello stesso momento, tutti rimangono a bocca aperta e a quel punto mio padre rispiega il piano di nuovo, tutti annuiscono concordi. Dopo un po’ Katniss si fa avanti: “Abbiamo poco tempo per raggiungere il palco”
Diamo dei mantelli ai nostri quattro aiutanti, uno in più di quelli che ci aspettassimo, ed usciamo, arriviamo di fronte al palco, le manie di grandezza di Voldemort crescono sempre di più, vedremo cosa dirà quando si ritroverà morto a terra. Io mi aggrappo al braccio di mio padre, lui si guarda intorno e nota tutti i suoi compagni che annuiscono, hanno reclutato almeno dieci persone l’uno, era quello il segnale concordato. Mio padre sospira: “Sei pronta, scricciola?”
“Ho paura, ma credo sia normale”
Lui mi sorride e mi posa un bacio sulla fronte: “Avere paura non è un male, anche io ne ho tanta, cerca di non farti prendere”
Annuisco e mi stringo a lui, il cuore perde un battito quando a pochi passi da me vedo mia madre seduta a terra ancora scossa dai singhiozzi: “Papà, c’è la mamma”
Lui si volta di poco e lo vedo assumere un’espressione triste poi distoglie lo sguardo come se ne fosse stato scottato, come se il suo cuore non potesse reggere ancora nel vederla in quello stato: “Andrà bene, lo faremo per lei”
In quel momento Voldemort sale sul palco scortato da dieci mangiamorte, si posiziona di fronte al microfono, ma lo butta a terra con rabbia: “Vi ho detto che non uso la tecnologia, solo i sudditi e voi schifosi servi perché siete inferiori!”
Alcuni mangiamorte sembrano dei ragazzini, tremano alla rabbia del loro signore, Voldemort ghigna e comincia a parlare: “In questo momento siamo qui per dare l’annuncio che la nostra fuggitiva e i suoi due amici sono morti”
Mia madre scoppia in un urlo straziante, abbraccio mio padre, lui tenta di coprirmi le orecchie, ma l’urlo è talmente forte che riesco a sentirlo lo stesso, Voldermot continua a ghignare: “Nonostante ci siano state persone che hanno tentato di nasconderli, sono morti”
Mia madre continua a piangere disperata ed io sento un peso sullo stomaco, mi sento morire dentro, come se la mia anima si stesse strappando in mille pezzi, Voldemort continua il suo discorso, faccio per avvicinarmi, ma mio padre mi ferma: “Calma”
“Ora vi faremo  vedere il suo volto per l’ultima volta e tutti coloro che l’hanno coperta verranno puniti, ancora”
La sua risata è sadica, piena di morte e distruzione, vedo il mio volto proiettarsi sulle facciate dei palazzi e a quel punto, all’ennesimo urlo disperato di mia madre, non ci vedo più. Mollo la presa di mio padre che cerca di riprendermi, ma non ci riesce, mi faccio avanti, salgo sul palco, i mangiamorte mi fermano, Voldemort mi guarda con scherno: “Cos’abbiamo? Un altro rivoluzionario?”
Comincio a ridere, dal palco vedo mia madre bloccare il suo pianto, è mia madre e conosce la mia risata, ma non sembra molto convinta, i mangiamorte mi guardano stupiti e Voldemort fa segno di lasciarmi: “Cos’hai da ridere? L’ultima che ha voluto rivoluzionare la mia legge è morta, farai la sua stessa fine”
Mi tolgo il cappuccio e lui rifila un’occhiata omicida ai suoi servi, sorrido canzonatoria sotto i sospiri di sollievo di tutti: “Wow, credo di avere più di una vita a questo punto. Eppure non sono un gatto”
Voldemort mi prende per un braccio e mi lancia a terra, l’urto con essa mi fa scricchiolare la schiena, il dolore mi fa mancare il respiro, riesco a sperare solo che qualcuno non faccia qualcosa di stupido e rovini il mio piano e che mio padre lo capisca.
“Non so perché sei ancora viva, ma raggiungerai presto tuo padre”
A quel punto una figura si avvicina a me e mi fa alzare, Voldemort lo guarda con odio e lo schernisce: “Cos’è? Ti ha convinto a stare dalla sua parte?”
Lo vedo sorridere da sotto il cappuccio, se lo toglie e guarda fisso Voldemort: “Ho raggiunto io mia figlia, non il contrario. Felice di rivedermi?”
“POTTER!”
In quel momento degli incantesimi vengono scagliati su di noi e gli uomini di mio padre cominciano a combattere, Voldemort rimane spiazzato poi ci guarda: “Finirò quello che ho iniziato tempo fa! Avada…”
“Hope, scappa. Expelliarmus!”
"Io resto con te"
In quel momento mi sento sollevata da terra, inizio a lanciare calci a destra e a manca: “Peeta, lasciami!”
“Ordini di tuo padre, Hope”
“NO!”
  
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