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Autore: Sisya    20/01/2008    20 recensioni
Liberamente ispirata al film Forse un angelo, la mia primissima long fiction su Sakura e Sasuke. Una storia un po’ particolare, abbastanza fuori dagli schemi, ma darò il massimo, lo prometto *O*
Sasuke Uchiha è il ricchissimo erede di un impero finanziario. Sakura Haruno è una ragazza spigliata ma in grosse difficoltà economiche.
Sasuke Uchiha è un dongiovanni incallito con la fama di scapolo del secolo, un irraggiungibile bastardo. Sakura Haruno ha un piccolo angelo di cinque anni di cui deve prendersi cura.
Sasuke Uchiha ha un grosso affare da concludere, e urgente bisogno di una moglie. Sakura Haruno si vedrà fatta una proposta impossibile da rifiutare.
Soltanto tre settimane, poi tutto quanto tornerà come prima … ma se il destino (o l’amore) come al solito decidesse di mettersi in mezzo?
Quante cose possono cambiare, in tre settimane di inaspettata convivenza? *O*
Coppia principale: SasuSaku. Questa non cambia per niente al mondo, mi spiace XD Comunque anche tutte le altre sono abbastanza definite. Saranno: InoShika. NaruHina. Un piccolo accenno di NejiTen.
Recensite in tanti, mi raccomando! *O* Un grosso bacio a tutti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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2. Un autobus che fu ben poco galeotto: primo incontro/scontro tra Uchiha e Haruno


- Cosa ne dici, Chiyo? Questo qui? O magari quello? Mmh, accidenti, sono già in un ritardo pazzesco … Come sto? Dici che va bene così? Eh? Ah, ma che importa, tanto non ho più tempo! - Sakura si infilò in fretta e furia il primo maglione che le capitò a portata di mano; chinandosi poi sotto il letto a recuperare le scarpe. Chiyo, seduta a gambe incrociate sul materasso, ancora mezza addormentata e con la coperta sulla testa, le rispose con un grosso sbadiglio. - Ah. Speriamo solo che non abbia lo stesso effetto sulla commissione - mormorò lei soprappensiero - Su, tesoro, torna pure a dormire. Scusa se ti ho svegliata, ma oggi è un giorno molto importante per la mamma - si sedette sul bordo del letto, aiutandola a rimettersi al calduccio sotto le lenzuola e rimboccando intorno le coperte - Se tutto andrà bene, non dovremo più preoccuparci di nulla, promesso - Si abbassò a baciarle la fronte e uscì in punta di piedi dalla stanza, richiudendosi la porta alle spalle.
Incrociò Ino che usciva dalla cucina in pigiama e con una tazza di caffè nero in mano, ancora più assonnata di Chiyo, se possibile. Sakura recuperò la borsa con i documenti vari e le rivolse un cenno di saluto, sorridente, mentre infilava le chiavi - appena ritrovate nel frigorifero - nella serratura di casa, cercando di non far rumore. - Come diavolo fai ad essere così pimpante la mattina, fronte spaziosa? - borbottò Ino portandosi la tazza alle labbra e bevendo un lungo sorso.
- Sento che questa è la volta buona, Ino-pig - rispose Sakura, raggiante. Uscì sul pianerottolo saltellando, e corse in ascensore; ma aspettò che le porte si fossero richiuse dietro di lei, escludendola dalla visuale dell’amica, prima di permettersi di tirare un lungo, lunghissimo sospiro. Si strinse le cartelline al petto, sollevando gli occhi nel riflesso dello specchio.
Doveva essere la volta buona.


- Ripetimi un po’ perché ci troviamo in questa situazione ridicola, caro Shikamaru -
- Oh, andiamo, non c’è bisogno di farne una tragedia, Uchiha. Si è trattato di un contrattempo, non c’erano molte alternative - borbottò lui mentre si accendeva tranquillo una sigaretta, intercettando l’occhiata omicida dell’amico. Sasuke si scansò di lato giusto in tempo per non essere travolto da un’arzilla vecchietta che cercava di guadagnare l’uscita dell’autobus a colpi di ombrello.
- a proposito, Uchiha. Com’è andata ieri sera? Concluso qualcos … ah, ma che te lo chiedo a fare? -
- Ehm, non è andata proprio così - replicò Sasuke ghignando leggermente, come se la cosa lo divertisse molto - Diciamo piuttosto che ho spontaneamente abbandonato il campo -
- In che senso? - domandò Shikamaru, squadrandolo sospettoso - … no, non dirmi che hai di nuovo … oh, sì che l’hai fatto invece! Hai mollato da sola quella poveretta, vero? -
- Si è semplicemente trattato di legittima difesa - si difese Sasuke scrollando le spalle, mentre lo stesso ghigno si allargava sempre più.
Spostò distrattamente lo sguardo sull’adorabile megera di poco prima, forse meditando di fargliela pagare spintonandola giù dai gradini, ma la sua attenzione venne attirata quasi all’istante dal soggetto di fianco, decisamente più guardabile. Da sotto il cappellino di lana spuntavano due buffi ciuffi rosa. La ragazza muoveva su e giù la testa, le cuffie nelle orecchie e una lunga borsa a tracolla, con le dita sinistre tamburellava il ritmo contro il finestrino. Era fuori dal comune, questo , ma dannatamente bella, nonostante l’assurdo colore di capelli. Sasuke sgranò leggermente gli occhi, ritrovandosi a fissarla senza neanche rendersene conto. Una targhetta rettangolare appuntata al giubbotto corto.
Il suo nome, scritto a mano con una calligrafia allucinante.
Haruno. Haruno Sakura.

- Non credo proprio sia il tuo tipo, Uchiha -
S’intromise Shikamaru, che fino a quel momento lo aveva osservato di sottecchi - Guardala. È evidente che siete completamente agli opposti -
- Da quando sei diventato il mio consulente matrimoniale, Nara? - borbottò Sasuke di rimando, senza staccare gli occhi dalla ragazza, e allungando addirittura il collo per poterla vedere meglio - Comunque, voglio soltanto fare una prova. Non ho di certo nessuna intenzione di farmi vedere in giro con una così. Come minimo mi riderebbero tutti dietro, no? - Shikamaru inarcò le sopracciglia, roteando gli occhi, mentre l’amico si dirigeva a passi sicuri verso la fortunata (o sfortunata, dipendeva dai punti di vista) che aveva tanto acceso il suo interesse.
- Signorina, buongiorno - sussurrò Sasuke appoggiandosi con un braccio alla parete dell’autobus e sfoderando uno dei suoi sorrisi più sensuali - Posso avere il piacere di invitarla a bere qualcosa con me, magari oggi pomeriggio? - Sakura spostò gli occhi - verdissimi - su di lui, come sorpresa che le stessero parlando. Poi corrugò le sopracciglia, gli fece segno di aspettare un momento e si sfilò le cuffie dalle orecchie.
- Come ha detto, scusi? - domandò alzando la voce, tanto che parecchie teste curiose si voltarono contemporaneamente verso di loro.
Sasuke rimase un attimo spiazzato, aprì di nuovo la bocca, la richiuse; ma sebbene odiasse doversi ripetere, le rifece comunque la sua galante proposta, accompagnata dal suo infallibile sorriso - leggermente incrinato stavolta visto che praticamente la metà dei passeggeri li stava spiando con molta poca discrezione - Sakura lo fissò ammutolita per qualche secondo di silenzio, la fronte aggrottata, forse pensando di aver capito male. In quel momento l’autobus raggiunse la fermata e inchiodò con uno sfrigolio di gomme sull’asfalto.
Sasuke si affrettò ad annuire, incoraggiante, come per riaffermare il concetto.
- Ppffht! … ma neanche per sogno, chi si crede di essere? Anzi, piuttosto, si levi dai piedi che sta intralciando il passaggio. Arrivederci - e la ragazza, senza nemmeno degnarlo di un’occhiata, si rimise le cuffie e saltellò con grazia giù dalla pedana, avviandosi di corsa lungo il marciapiede. Il sorriso di Sasuke gli si congelò sulla faccia, mentre le porte automatiche dell’autobus gli si richiudevano davanti e per poco non ci rimetteva il naso, se un previdente e quanto mai sghignazzante Nara non fosse prontamente intervenuto ad afferrarlo per il colletto e tirarlo indentro.
- Però, accidenti … che caratterino, eh? - commentò battendogli una sonora pacca sulla spalla. Sasuke gli lanciò un’occhiata che non poteva lasciar dubbi riguardo a interpretazione, e Shikamaru, molto prudentemente, assecondando più che altro un naturale spirito di conservazione, retrocedette di un paio di passi, continuando però a ridacchiare.
- Non una parola, Nara. Non. Una. Parola -
Sasuke si guardò attorno, corrucciato, ficcandosi le mani in tasca e borbottando qualcosa di sicuramente poco carino tra i denti.
Doveva essersi sicuramente trattato di un’allucinazione. Lui non poteva esser stato davvero appena respinto! Non era concepibile una cosa del genere. Era … Era … piuttosto, chi diavolo era quella? Un esperimento di laboratorio riuscito male? Un incrocio tra un maiale e una tinta per capelli rosa? Si sedette - o meglio, si afflosciò - sul primo sedile libero, premendosi le punta delle dita sulle tempie e cercando di riassumere una posa abbastanza dignitosa; incrociando le braccia e tentando di ignorare le occhiatine ironiche che tutti quanti gli lanciavano ridendo sotto i baffi - Nara compreso - Quella non era decisamente la sua giornata.


- Com’è andato il colloquio? Ti hanno presa? -
- Mah, hanno detto che mi faranno sapere. Tu piuttosto, oggi non vai al negozio? - domandò Sakura all’amica, inarcando un sopracciglio con aria sospettosa mentre si toglieva il giubbotto. Si buttò a peso morto sul divano, sospirando; le gambe a penzoloni oltre il bracciolo che dondolavano avanti e indietro e un cuscino messo di traverso sotto la testa. - Nh, mi sono presa un giorno libero … - rispose l’altra facendo spallucce e stravaccandosi accanto a lei col barattolo di gelato in mano e il cucchiaino tra le labbra.
- Ehi, Ino-pig … non eri mica a dieta? - la prese in giro Sakura, ridacchiando.
- Uff come sei seccante, fronte spaziosa. E comunque la tua è tutta invidia -
- Certo, come no -
Chiyo si sedette a gambe incrociate sul tappeto, cominciando a sfogliare con interesse le varie riviste di moda di Ino. Sakura sorrise nel notare l’espressione concentrata - leggermente corrucciata - della figlia che cercava di leggere i titoli delle copertine. Che fosse una bambina precoce non c’erano dubbi. Le aveva persino scarabocchiato il nome sul suo tesserino di riconoscimento. Poi improvvisamente la sua espressione cambiò. I suoi occhi si dilatarono in modo spropositato, e si tirò a sedere con uno scatto improvviso, che fece andare di traverso il gelato a Ino. - Sakura! Coff Sei impazzita? Potevo coff … soffocare! Che cosa …? - ma si bloccò notando la faccia sconvolta dell’amica. - Ino? Oddio - Sakura corse a inginocchiarsi vicino alla bimba, chinandosi sulla rivista, lo sguardo fisso sull’uomo in copertina - Io … Credo di aver appena dato buca a Sasuke Uchiha - Ino rischiò per la seconda volta un soffocamento da gelato ipercalorico.


Shikamaru salì le scale dell’entrata principale dell’edificio, guardando l’amico di soppiatto ogni tanto, come se temesse una qualche reazione ritardata allo shock di poco prima. L’Uchiha sembrava caduto in uno stato di semicoscienza profonda, e la cosa non era proprio il massimo, visto che tra circa dieci minuti si sarebbe tenuta una riunione con i loro danarosi soci … e Sasuke non pareva esattamente nelle condizioni ideali per discutere un affare da milioni di dollari. Forse il colpo era stato troppo forte e il suo ego smisurato non aveva retto. Eppure non sembrava arrabbiato. Soltanto un po’ … assente. Gli lanciò un’altra occhiata, giusto per controllare che non fosse partito del tutto, e vedendosi arrivare in risposta una faccia a dir poco spaesata cominciò a temere che la situazione stesse - decisamente - sfuggendo di mano ad entrambi. Uchiha non ci stava proprio con la testa. - Come si chiamava la ragazza, eh? - gli domandò, sorpassandolo con un sorrisetto, già immaginandosi l’amico che cominciava a borbottare scuse su scuse come il giorno precedente.
- Haruno. Haruno Sakura -
Shikamaru si fermò inebetito, il dito fermo a mezz’aria a pochi centimetri dal pulsante dell’ascensore, sentendosi arrivare l’ultima risposta che si sarebbe mai aspettato. Guardò Sasuke con tanto d’occhi, mentre quello gli passava accanto come se niente fosse, forse neanche essendosi reso conto di cosa avesse detto, e di quanto fosse contraddittorio per uno come lui. Pigiò il bottone, nervosamente, faticando a non far crollare la mascella sul pavimento. Se n’era ricordato. Si era ricordato il nome di quella strana ragazza, sebbene non si fossero neanche presentati.
Doveva cominciare seriamente a preoccuparsi …?


Angolino di Sisya
Innanzitutto comincio col ringraziare tantissimo tutti i cuoricini d’oro che mi hanno lasciato una recensione.
Siccome questa fic è un esperimento abbastanza (molto) azzardato, avevo proprio bisogno di sentirmi supportata.
Ma non mi aspettavo tanto entusiasmo! Ovviamente mi fa tanto tanto piacere XD Spero che continuerete a seguirmi così numerosi.

arwen5786: ehm (tossicchia imbarazzata) Io ti ammiro tantissimo *O* Sono onorata che ti piaccia la mia storia! ehm … per quanto riguarda il SasuSaku sono sicura che andremo d’accordo XD Per InoShika invece un po’ meno credo, eh? XD Ma in fondo io sono una mosca grigia! Un raro esemplare che oscilla indecisa tra Ino e Temari XD In quanto al film, la trama inevitabilmente si staccherà da quella originale, perché dovrò inserire una montagna di personaggi in più O_o Speriamo in bene, un bacio.
GloGlo the best: che nick carino! Beh grazie mille per l’entusiasmo, sei dolcissima a farti tutti questi complimenti. SasuSaku ce ne sarà a bizzeffe, sissisisi *O* Shikamaru poi io lo adoro ^O^ (anche tu mi odi per non aver scelto Temari o ti va bene anche Ino? XD) Mi raccomando, fammi sapere se sono riuscita a mantenere le tue aspettativa … questo capitolo non mi convince molto, ma vabbè, si vedrà ^O^ Un bacio.
fire91: Sono una grande? *O* Grazie, non mi capita spesso di sentirmelo dire XD Ho cercato di rendere Sakura e Chiyo più pucciose possibile, spero di esserci riuscita. Spero che il loro incontro (se così si può chiamare) non ti abbia delusa, ma volevo proprio dare uno smacco così all’Uchiha, dopotutto se lo merita (hihi) E solo una come Sakura poteva farlo XD Ti avverto che mi staccherò parecchio dalla trama del film, non aspettarti che lo segua passo passo ^O^ Un grosso bacio.

Killer Queen 7
: mi sembra strano rispondere a una tua recensione, di solito è il contrario XD Comunque, grazie infinite *O* Sei dolcissima ad avermi dato così tanta fiducia da metterla già nei preferiti ^O^ Cercherò di fare del mio meglio per non deluderti, promesso! Il padre della piccola Chiyo, vuoi sapere? È troppo presto da svelare XD (disse l’autrice che in realtà non ne aveva la minima idea)

  
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