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Autore: H cinque    08/07/2013    1 recensioni
Un incontro con i Volturi è una delle più eccitanti sfide che Garrett, intrepido nomade americano, abbia mai accettato. Ma durante la sua avventura incontrerà Kate, una vampira che lo elettrizzerà (letteralmente) e gli mostrerà che la vera sfida è un' altra. Garrett troverà molto di più di ciò che cercava...
"Non immaginavo minimamente che la richiesta di aiuto di Carlisle mi avrebbe cambiato per sempre l'esistenza".
Garrett x Kate. La loro storia ambientata durante e dopo Breaking Dawn.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Garrett, Kate
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn, Successivo alla saga
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                                                                                             Capitolo 14   

                                                                         Ultima possibilità    
 



                                                                                kate and garrett photo: Garrett & Kate tumblr_mdss0oxkMz1rkd9jdo8_250.gif



Edward, al suo stesso comando, fu il primo a reagire: afferrò Tanya per un braccio mentre Carlisle la strinse nella sua presa. Tanya, che ora non poteva più andare alla carica, continuava però a dimenarsi con i calci e a urlare per la rabbia.
Carlisle cercò di calmarla: - È tardi per rimediare. Non devi dargli quello che vuole!
Invece, nessuno riuscì a fermare Kate: Rosalie cercò di acchiapparla per arrestare il suo attacco ma un istante dopo finì a terra tramortita dalla scossa; poi Emmett arrivò in suo aiuto acciuffando Kate per un braccio e gettandola al suolo. Anche il suo tentativo fu inutile in quanto Kate lo fulminò in un decimo di secondo: il ragazzo indietreggiò e cadde su un ginocchio. Alcuni testimoni, che stavano andando a fermarla, si gelarono nel vedere ciò che aveva fatto.
Nemmeno il possente Emmett era riuscito a bloccarla: Kate era come un ciclone che avrebbe scagliato a terra chiunque si fosse azzardato a toccarla. Non avrebbe fatto sconti a nessuno con il suo potere elettrico.
Si alzò con rapidità e, gridando furiosamente, cercò nuovamente di lanciarsi all’ assalto. Se ci fossero stati solo lei e Caius, avrebbe avuto di sicuro la meglio lei. Ma poiché non era così, in quanto i Volturi erano in molti e con altrettanti terrificanti poteri, Kate avrebbe trovato la morte e il suo tentativo di vendicare Irina sarebbe andato in fumo.
Eleazar, Carmen ed Esme esclamarono contemporaneamente:
- Tutto inutile! – Siamo morti! – È finita!  
Non potevo permettere che si autodistruggesse.
- No, non ancora! – gli risposi scattando all’ inseguimento di Kate.
Era quasi arrivata a pochi metri da Caius quando le cinsi il corpo con le mie braccia; i miei polsi si trovavano sotto le sue mani così lei ci si aggrappò sopra e liberò una delle sue scariche più potenti. Emisi un urlo di dolore.
- Garrett, levati di mezzo! – mi ordinò.
- Mai!
Ero già riuscito a resistere alle scosse di Kate, ma quella mi costò uno sforzo inaudito.
- Non cercare di fermarmi, razza di idiota. Lasciami andare o ti costringerò io a farlo!
- Puoi aumentare la potenza di quanto vuoi, ma stai certa che io non mollerò la presa! – l’ avvisai serrando i denti.
- L’ hai voluto tu, stupido nomade! – ringhiò.
Sentii in tutto il mio corpo che il calore bruciante aumentava. Non riuscii a reggermi in piedi così cademmo tutti e due per terra, stretti ancora in quell’ abbraccio letale.
Kate stava producendo scariche sempre più forti.
- Tutto qui quello che sai fare, donna? – le chiesi in tono di sfida cercando di nascondere la sofferenza.
Per tutta risposta, lei gridò e mi diede la scossa più micidiale che avesse mai liberato. Il dolore si fece ancora più acuto. Non mi arresi: dovevo continuare a lottare per Renesmee, per i Cullen, i Denali, per me stesso ma soprattutto per Kate. Ora che l’ avevo trovata non avrei lasciato che si facesse uccidere.
Kate, capendo che per nessuna ragione avrei sciolto la presa, giocò la sua ultima carta: una raffica velocissima di scariche che avevano tutte la stessa potenza della precedente.
Strinsi i denti ancora di più cercando di mantenere la lucidità. Alzai lo sguardo al cielo per concentrarmi.
Mi ricordai di quando Kate mi disse che per allenare Bella ci volveva un incentivo. Oppure uno dei suoi consigli per controllare lo scudo: “Devi tirare fuori la grinta che c’è in te e pensare alle persone che stai proteggendo”.
Aveva ragione! Allora feci appello alle ultime forze che mi erano rimaste e mi focalizzai su Kate. Era lei che in quel momento stavo proteggendo più degli altri. E il mio incentivo non fu difficile da trovare: la promessa.
Mi ripetei che se mi fossi arreso e Kate fosse morta, non avrei mantenuto la parola e forse avrei vissuto con il rimorso di non essere riuscito a dirle quello che volevo che sapesse.
Mi morsi le labbra per riuscire meglio a resistere. Ce la potevo fare. Ci ero già riuscito in precedenza.
Non dovevo perdere. Non potevo perdere. Non volevo perdere!
Sembrava fosse passata un’ eternità da quando Irina era morta, invece non erano che secondi.
- Zafrina! – chiamò Edward.
Improvvisamente Kate diminuì il voltaggio. Adesso non gridava più ma riusciva comunque ad usare il suo dono. Almeno ora riuscivo a gestire meglio la situazione. Intanto, anche sua sorella aveva smesso di scalciare.
- Ridammi la mia vista! – sbraitò Tanya.
Poco alla volta avvertii che il dolore si stava affievolendo finché non sparì del tutto. Senza dubbio era opera di Bella e del suo scudo.
- Grazie… - dissi con un filo di voce nella speranza che mi sentisse ugualmente.
Fu allora che Kate finì completamente di liberare le scintille. Aveva capito che non c’ era ragione di continuare perché non gliel’ avremmo concesso.
- Se ti lascio andare, mi atterri di nuovo, Katie? – le sussurrai dolcemente.
Lei, però, mi diede una gomitata nello stomaco. Allentai lentamente la mia stretta.
Carlisle, allora, prese il controllo della situazione: - Tanya, Kate, attaccandoli alla cieca non concluderete nulla. Ormai è tardi. Facendo così, non ci sarà speranza per nessuno. Riflettete: Irina non vorrebbe questo da voi.
Tanya si lasciò consolare da Carlisle mentre Kate, dopo che mi scrollò da dosso, si mise a sedere sulla neve.
In tutto ciò Aro ci osservava sorpreso: era per aver visto dal vivo la forza di Kate, o era meravigliato per aver scoperto Bella?
Mi ricordai che Aro era un collezionista di vampiri con doni speciali. Dal nostro gruppo avrebbe sicuramente tratto uno splendido bottino.
I Volturi non perseguivano la verità bensì il potere, il dominio. Ciò che più di ogni altra cosa Aro voleva era Alice: lei poteva prevedere le decisioni di una persona. Quelli che Aro aveva tra la sua guardia erano dei “pezzi unici” e Alice sarebbe stata un’ altra incredibile arma del suo arsenale. Purtroppo per lui, però, la sorella di Edward era intelligente e infatti era scappata prima che noi testimoni arrivassimo. 
I Volturi non stavano cercando di difendere la nostra natura ma cercavano una scusa per distruggere i legami che univano Alice, Edward e gli altri. Avrebbero distrutto uno stile di vita completamente innovativo. Vigliacchi!
Nel frattempo Kate sembrava essersi ripresa. Si girò verso di me e appoggiò la testa contro la mia spalla. Io la baciai sui capelli e poi mi alzai offrendole la mano per aiutarla a rimettersi in piedi. Lei la prese e, dopo essersi sistemata al mio fianco, non la lasciò. Insieme continuammo a fissare la scena davanti a noi.
Aro volle parlare con alcuni di noi. Cominciò dagli egiziani.
- Amun, mio vicino delle terre del Sud, speravo che fossi venuto per presentarmi gli ultimi arrivi del tuo clan ma, a quanto vedo, non è così. Cosa puoi testimoniare?
- Che la bambina non è stata morsa e che cresce molto rapidamente.
- E quindi dovremmo lasciarla vivere?
- Non esprimo sentenze. E ora, col tuo permesso, io e la mia compagna ci congederemmo. 
- Permesso accordato e sono sicuro che ci saranno altre occasioni per parlare.
Detto ciò Amun e Kebi corsero nei boschi alle nostre spalle.
Aro, invece, si rivolse a Siobhan: - Mia cara, sei splendida come sempre!
- Io sono qui per testimoniare ciò che ha affermato anche Amun: Renesmee non è una bambina immortale e non rappresenta un pericolo per il mondo dei vampiri.
Aro però cercò di trovare un punto debole: - In nessun modo?
- Cosa intendi? – domandò scettica Siobhan.
Questa volta Aro parlò a tutti: - Nessuno ha infranto le regole ma ciò non significa che la bambina non sia un punto interrogativo. Chi ci afferma con certezza che non diventerà una minaccia per la nostra specie? Si sono susseguiti miti e leggende su di noi che ci hanno reso temuti dagli umani ma ben presto persino questi ultimi sono stati in grado di produrre armi che potrebbero eliminarci. Ora, se le nostre prede, molto più deboli di noi, possono essere capaci di ciò, chi o cosa ci garantisce che questa rarità non sia un pericolo? Nemmeno i suoi genitori sono in grado di prevedere cosa diventerà. Amici testimoni, io vi dico che di questi tempi solo ciò che conosciamo è davvero sicuro.
- Non stai giudicando con dovuta attenzione, Aro. - affermò Carlisle.
- Noi veniamo in pace, Carlisle. Dico solo di non affrettare le cose ed essere saggi. Bisogna essere cauti per affrontare le cose da ogni punto di vista.
Le parole di Aro avevano alimentato il fuoco che già da tempo bruciava dentro di me.
Ancora una volta erano tutte balle! Solo pretesti. Con questa sua ultima argomentazione aveva oltrepassato ogni limite. Era troppo! Non potevo più aspettare: era giunto il momento che tutti quei testimoni capissero davvero quali erano gli scopi dei Volturi.
Feci un passo in avanti ma la mano di Kate mi trattenne. Io però la lasciai e mi voltai a guardarla negli occhi dicendole: - Fidati di me. So quello che faccio.
Dopodiché mi schiarì la voce e chiesi: - Posso offrire un mio punto di vista?
- Accomodati, nomade. – fece Aro.
Io lo fulminai con lo sguardo; poi, con un altro passo in avanti, alzai il mento e osservai attentamente i suoi testimoni per prepararmi a quella che decisi doveva essere una delle più memorabili arringhe nella storia dei vampiri.
 
































Mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo <3 Uno dei momenti più teneri dei Karrett perché per il nostro nomade questa è una prova di amore, volontà, coraggio e resistenza. Ho voluto dare ampio spazio ai pensieri e alle emozioni di Garrett in quel particolare momento, visto che in BD viene descritto solo il modo in cui trattiene Kate. Ovviamente quest' ultima è accecata dalla rabbia, per questo inveisce in quel modo contro il povero Gary.  Poi, avendo riletto questo passo tantissime volte, mi sono chiesta: ma perché Bella impiega tutto quel tempo per realizzare di dover separare i nostri protagonisti con il suo scudo? Forse Kate è stata talmente veloce che si è resa conto dopo un po' che era il caso d' intervenire. O forse la Meyer ci ha voluto regalare questo episodio che significa molte cose.
 

A presto, 


H. 


P.S.: non so se riuscirò ad aggiornare questa settimana, oltretutto il 14 parto. Quindi, se non dovessi farcela, ci sentiamo dopo il 21 ;) 
Buona estate!! 
P.P.S.: non so perché ma ultimamente, rileggendo alcuni capitoli, mi è sembrato di non essermi immedesimata benissimo in Garrett o che comunque avrei dovuto scrivere cose diverse da quelle che ho elaborato xD
   
 
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