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Autore: fefe3    08/07/2013    0 recensioni
Alessandra entra a insegnare in una nuova scuola. Trova Davide, un bimbo difficile e trascurato dai genitori e dagli insegnanti che estato bocciato troppe volte. Lei è l'unica che riesce a portarlo a scuola, tra i due si crea un forte legame affettivo.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Andarono al bar pasticceria. Alessandra prese un caffè e una pasta secca, invece Davide prese una tazza di cappuccino, una brioche, un altro dolce e un succo di frutta. Meno male non voleva accompagnarla a fare colazione! Ma Alessandra sorrise, forse non faceva nemmeno colazione la mattina andando a dormire direttamente nelle campagne dintorno.
-Ma lei prende solo un caffè?
- Sì, sono a posto così! Ma se te hai fame prendi pure quello che vuoi!
- Io approfitto!- rivolgendosi alla commessa dietro il bancone- mi da anche quella sfoglia con la marmellata?
- Ma non hai mangiato ieri sera?- chiese ridendo la commessa.
- Tanto paga lei!- indicando Alessandra.
-Certo pago io!... Stamani, come ti dicevo, ho deciso di fare una passeggiata per questo paese che è molto bello! Ma mi sa che non ho visto tutto quello che avrei potuto vedere..
-Dove è andata? Oltre che nelle campagne a rovinarmi la mattina?
-Ho girato per il centro, e mi sono piaciuti molto i vicoli e la gente!
-pfff! Queste stradine strettissime? E la gente che non fa altro che vedersi gli affari altrui? Ma oltre a dare fastidio agli altri ha anche dei gusti pessimi!
- A te cosa piace del tuo paese?
- Che c’entra! Io ci sono nato!
- Ci sarà qualcosa che ti piace di più?
- Be’ devo andare! I miei amici mi aspettano! Grazie della colazione!
Aveva finito la sfoglia e stava di nuovo scappando, ma lo bloccò prima che uscisse chiedendogli:
- Perché non mi fai vedere il resto del paese?
- Ma è sorda?! Ho detto che mi stanno aspettando degli amici e devo andare! Il paese lo può visitare anche da sola con una cartina!
Uscì.
-Certo che suo nipote ha un bel caratterino!- aveva detto la signora da dietro al bancone..
- Non è…
In effetti poteva essere.. non finì la frase, era complicato spiegare tutta la situazione..
Disse solo: -Torno subito!- e uscì anche lei. Vide Davide che si stava allontanando velocemente e lo chiamò andandogli incontro:
-Davide! Davide!
Lo raggiunse quasi mentre lui si era girato con aria stufata.
-Che c’è ancora!!- Alzando la voce.
- Voglio che me lo mostri te il paese, quindi ti aspetto domani se per te va bene..
“Se per te va bene”?!!, pensò Davide, non ha capito o non vuole capire che io non ho intenzione di accompagnarla a fare il giro turistico!!
-Certo che non vuole proprio capire che mi deve lasciare in pace! Non è che perché mi ha pagato la colazione ora sono a suo servizio!!
-Non voglio che tu sia a mio servizio…voglio solo conoscerti…
-Costringendomi a stare in sua compagnia?! Forse io non voglio conoscerla!
-Va bene, come vuoi.
E se ne tornò verso la pasticceria per pagare il conto. Un’altra sconfitta. Forse era il caso di arrendersi. In fondo chi era per lei quel bambino? Solo uno dei tanti bambini che le sfilavano anno dopo anno davanti gli occhi.
-È riuscita a far pace con suo nipote?- le chiese la signora dietro il bancone mentre stava pagando.
-No..
-Non si scoraggi! Gli adolescenti sono così, ma lo sentono quando qualcuno li vuole bene e poi tornano quando hanno bisogno…e che spesso sono orgogliosi…scusi se le dico questo, ma ho un figlio adolescente.
-No, non si preoccupi..mi ha fatto piacere che mi abbia detto questo.
 
Uscì dalla pasticceria, erano le undici e mezza circa..era il caso che tornasse a casa ma non aveva tutta questa voglia, così fece un’altra passeggiata. Stavolta non era a vuota, sapeva dove andare, preferiva le campagne, lì doveva aveva incontrato Davide per caso.
lo sentono quando qualcuno li vuole bene e poi tornano..”
Sì, lei gli voleva bene. Non lo conosceva, ma qualcosa la portava ad interessarsi e ad affezionarsi di più a Davide che agli altri bambini, che voleva bene comunque, ma no con la stessa intensità. Forse perché Davide era in difficoltà e necessitava di più attenzione e lei istintivamente gliela stava dando. Non era facile creare questo ponte, Davide sembrava rifiutare un rapporto che fosse un po’ più approfondito. Forse lo faceva per proteggersi, perché non era affatto superficiale e Alessandra l’aveva notato più volte in quelle parole che sembravano vetri, come quelli che si mettono sui muri di recinzione. Ma da chi voleva proteggersi? Dagli adulti? E perché?
Forse non era il modo giusto per creare questo ponte.
Dopo una breve passeggiata tornò a casa e per il resto della giornata corresse i compiti e preparò la lezione da fare per il giorno in cui sarebbe rientrate, il lunedì prossimo. La sera uscì con qualche sua amica.

 
  
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