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Autore: LaGraziaViolenta    09/07/2013    5 recensioni
Stufi dei soliti cliché di Harry Potter? Annoiati marci dalle fantastiche avventure sentimental-sessuali di tre generazioni di Serpeverde? Vi sentite smarriti e frustrati di fronte a dei Grifondoro codardi e dei Corvonero dal QI in singola cifra?
Serena Latini è quello che fa per voi. Le avventure di una sfigata Tassorosso alle prese con incantesimi, fanfiction, pony, cucina inglese e delle sue relazioni coi figli dei personaggi che tanto abbiamo apprezzato.
Zuccherosità, storielle amorose e di amicizia, figure da quattro soldi e battute demenziali attendono una povera Tassorosso made in Italy.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Dove Chelsea, a Wanna Marchi, fa mangiare la polvere.



Dormii male, molto male.
Abbracciata al cuscino, mi chiesi mille volte perché mi fosse toccato di vedere Scorpius Malfoy insieme a Rosemary Higgs.
Be’, come nelle migliori fanfiction, lei non era una rivale qualsiasi. Era una bella ragazza. Oggettivamente era proprio una bella ragazza, degna di Malfoy, che non poteva che avere un impeccabile buongusto. Ero io ad essere una sfigata. Strinsi con più forza il cuscino, la mia guancia appiccicata al tessuto fresco. Peccato che Rosemary non fosse una baldracca, non potevo nemmeno insultarla nei corridoi.
Anche se conoscendomi non sarei riuscita a insultarla neanche se fosse stata la Cicciolina di Hogwarts.
E dopo quest’ennesima conferma che Scorpius Malfoy mi piaceva, con che coraggio potevo uscire con Albus Potter e fare finta di niente?
Il giorno dopo, rintanate in un’aula vuota, raccontai tutto a Chelsea e a Jeanie.
«Rassegnati, non hai speranze» concluse Jeanie. «Non ci pensare più.»
Mi agitai sulla sedia e iniziai a giocare col bordo della gonna. «Non mi sento neanche in animo di uscire con Potter. Non riuscirei a divertirmi.»
«Questa è un’idea tua» replicò Chelsea. «Il modo migliore per affrontare una delusione è allargare gli orizzonti…»
«La vecchiaia ti fa saggia?» fece Jeanie con un sorrisetto.
«No, è la fame. Spero che Serena mi dia un Kinder
Alzai le spalle, aprii la borsa e le diedi due Kinder Cereali.
Jeanie si sporse verso di me. I suoi occhi azzurri, dietro le lenti spesse, sembravano enormi. «Fregatene di quello che pensa Potter. Tu esci per te stessa, non per fare un piacere a lui. Fatti anche offrire qualcosa, già che ci sei, dopotutto ti ha invitata lui.»
Chelsea scartocciò il Kinder e lo addentò. «Buono… Oh, Jeanie, sei insensibile. Proprio ignorare così i sentimenti altrui mi sembra brutto.»
«A tener conto di tutti si finisce per non accontentare nessuno.» Jeanie tamburellò le dita sul banco. «E tu per prima dovresti tenere la bocca chiusa. Primo, è disgustoso vedere il cibo masticato. Secondo, sarò costretta a venire a Hogsmeade con voi per la tua bella fissa del socializzare e stare insieme e bla bla bla.»
«Cazzo Jeanie, prendila con più tranquillità…»
«La prenderò con più tranquillità quando imparerai a farti i fatti tuoi.»
Chelsea alzò gli occhi al cielo. «Sei un’asociale. Vabbé… Io ho qualcosa da mostrare a Serena, magari la tirerà su di morale.»
Le mie orecchie captarono le parole su di morale. Povera Chelsea, si dava pena per me. Mi sforzai di sorridere. «Cosa?»
Chelsea gonfiò il petto e indicò una pergamena arrotolata che spuntava dalla sua borsa.
Jeanie si sistemò gli occhiali. «Cos’è? Fai vedere.»
«Curiose, eh?» Chelsea srotolò la pergamena. Davanti a noi apparve un disegno. Mi sporsi per guardarlo meglio.
Rappresentava diversi cerchi concentrici con molti segni e linee colorate. Non riuscii a capirne il significato. Mi grattai la punta del naso. «Ehm… Carino. L’hai fatto tu?»
«Sì.» Chelsea si raddrizzò e si posò una mano sul petto. «Il mio traboccante talento astrologico, affinato dalle lezioni di Divinazione, mi ha permesso di compilare questo. È il tuo tema natale, Serena, e c’è anche l’oroscopo del tuo fine settimana.»
«Oh» borbottò Jeanie. Si ritrasse e incrociò le braccia. «Roba inutile.»
«Ignoriamola, Serena. Quella è acidità da menopausa.»
Mi scappò un sorriso. Jeanie sbuffò. «In effetti se vuoi tirarla su di morale questo modo va benone… È una cosa talmente ridicola che può solo far ridere.»
«Velenosa come una serpe.»
Jeanie sogghignò. «Su questo forse ci hai preso… Il Cappello Parlante era indeciso se mandarmi a Serpeverde o a Corvonero.»
«Non fatico a crederlo.» Chelsea arricciò il naso. Tornò a guardare il grafico. «Serena?»
«Sì» scattai.
Osservai il grafico. Sembrava molto complicato. Mi chiesi quanto tempo avesse impiegato per compilarlo e interpretarlo. Sentii una stretta al cuore: era un pensiero davvero dolce e commovente.
Chelsea puntò il dito sul grafico. «Ecco, questa linea e questo simbolo indicano il tuo segno zodiacale, e quest’altro il tuo ascendente. Sei Vergine ascendente Scorpione.»
Il poco che capivo di segni zodiacali mi fece pensare a me stessa come a una piaga ambulante: pignola, timida e puntigliosa come la Vergine e diffidente, orgogliosa e capricciosa come una Scorpione.
«Significa» proseguì Chelsea, «che sei una persona chiusa. Né la Vergine né lo Scorpione sono portati a parlare di sé, a meno che qualche pianeta non influenzi il contrario.»
Jeanie accavallò le gambe, le braccia ancora incrociate. «Quindi l’oroscopo prevede veleno in quantità industriali e asocialità? Serena, prima ha dato dell’asociale a me, e ora lo sta dicendo a te…»
Sorrisi debolmente. In realtà non riuscivo a dar torto a Chelsea, non è che mi circondassi abitualmente di una corte di amici e che mi confidassi con chiunque.
«Inoltre hai Venere in Leone, e sempre Venere in nona casa. Quindi in amore sei orgogliosa e altezzosa, tendi a idealizzare la persona che ami e tuttavia sei capace di provare grande amore. Però Marte in Vergine ti porta ad essere pignola e a impuntarti sulle questioni di principio.»
Mi chiesi come Chelsea potesse leggere tutto questo in quel grafico. Non avrei saputo dire se ci stava azzeccando o no, visti i miei disastri sentimentali.
«Nona casa in Leone, poi, indica viaggi frequenti. Sempre in nona casa il Sole, dunque realizzazione all’estero e talento per le lingue straniere. La seconda casa in Sagittario indica che i guadagni provengono dall’estero. La terza casa in Acquario indica viaggi lontani.»
Quindi dovevo rassegnarmi: Gran Bretagna per sempre. Se non peggio. Ricordai Paciock e il dialogo che avevamo avuto in infermeria. Potresti prendere in considerazione un impiego al Ministero della Magia, no? Per le relazioni internazionali… Traduttori e mediatori culturali. È una possibilità, o no?
Certo che Divinazione sapeva essere una materia terrificante.
«In settima casa invece hai Toro, il che indica un matrimonio stabile, ma Ariete nella quinta casa indica corteggiamenti impegnativi e affetti imprevedibili.» Chelsea alzò lo sguardo e mi fissò. «Commenti?»
Sorrisi, ma strinsi con forza l’orlo della gonna. «Niente da dire.»
«E allora come ultima chicca ho per te l’oroscopo del fine settimana.» Chelsea puntò l’indice contro di me. «Esci con Potter, dimentica Malfoy e smetti di farti problemi, Vergine ascendente Scorpione!»
Ebbi una visione di me stessa come una virginea apparizione, circondata da un alone di luce, solo che da sotto l’abito morbido e bianco spuntava la coda di uno scorpione nero. Rabbrividii. «Chelsea… Ti prego, ‘ste cose poi me le sogno la notte.»
«Ti sogni Potter di notte?»
Il mio viso iniziò a bollire e boccheggiai. Strinsi ancora il bordo della gonna e la stoffa mi si impresse nei palmi. «No… Non sogno Potter di notte. E neanche di giorno.»
Chelsea alzò il dito indice e lo sventolò sotto il mio naso. «Male, male! Altezzosa in amore! Devi correggere i tuoi standard!»
«Morale della favola» intervenne Jeanie, «fai quel che ti pare. Quelle sono baggianate.»
Guardai Jeanie. Le labbra tenute ben strette e il dondolio nervoso della gamba la facevano sembrare imbronciata.
«Non pensare di scamparla, tu» scattò Chelsea. «Farò pure il tuo, di tema natale!»
«Ti aspetto al varco» sussurrò Jeanie. Strinse gli occhi e sulle sue labbra comparve un sorriso di sfida.
«Aspettami, aspettami. Comunque» Chelsea tornò a rivolgersi a me, «dammi retta. Prova a uscire con Potter. Tanto per provare. In amicizia. Che ti costa?»
Ripensai all’espressione delusa di Potter serpe in Sala Grande, la sera di Halloween.
E alla sfuriata dopo Pozioni. Insomma, era stata una sfuriata mite, ma per i miei canoni era stato uno sfogo tremendo.
E alla fin fine Potter aveva detto che la Sachertorte gli piaceva.
«Vabbé… Allora…»
Chelsea sbatté le ciglia e mi guardò piena di speranza. «Allora?»
 
 
Nota dell’autrice: se a qualcuno venisse in mente di obiettare la parentesi astrologica, ecco qui il tema natale di Serena. http://astro.oroscopi.com/cgi-bin/astro/page02?name=&firstname=&birthplace=Torino&lang=it&dformat=1&date=2/9/2006&time=13:32&country=39&state=0&adjust=-2.00&long=-7.42&lat=45.04 Ho ipotizzato come data di nascita il 2 settembre 2006.
E voi, di che segno siete? :)
  
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