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Autore: danyazzurra    10/07/2013    9 recensioni
Ennesima Lily / Scorpius...ennesima piccola idea che mi frullava in testa...è una mini long, dove Lily dovrà affrontare tutte le sue convinzioni !! bè nelle presentazioni faccio sempre pena...ma spero vogliate provare a leggere e farmi sapere !! un bacione !!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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“ Sbagliare è umano, ma le conseguenze ce le portiamo dietro per sempre” Notte prima degli esami 2

 
“ Scorpius è di sotto”
Lily era seduta sul letto, le ginocchia raccolte al petto e la guancia appoggiata sopra di essa.
Alzò lentamente la testa e guardò la madre “ quindi?” le chiese “ chiama Albus” disse con indifferenza.
Stava cercando di non pensare alla sera precedente, ma lo sguardo di sua madre le fece capire che aveva compreso che era successo qualcosa.
Ginny entrò nella stanza e si chiuse la porta alle spalle “ ha chiesto di te e Albus è fuori, credo sia andato da Alice”
Lily emise un verso che era una via di mezzo tra uno sbuffo e una risata.
Non avrebbe mai creduto che le cose avrebbero preso il volo così velocemente.
Dopo la festa e il casino della sera precedente, Albus e Alice si erano salutati piuttosto frettolosamente e quasi in maniera imbarazzata, invece, adesso, appena gli era stato possibile, lui era andato da lei.
Lily ne era veramente felice, sperava che quei due testoni riuscissero a fare chiarezza nel loro rapporto e che riuscissero finalmente a capire di essere innamorati.
Il loro finale felice, non come il suo e quello di Scorpius che non sarebbe mai potuto accadere.
Era stato un errore tornare, un errore dirgli tutto e poteva porvi rimedio in un solo modo.
“ Non ho intenzione di vederlo” disse Lily, stringendo le labbra in una linea sottile.
Ginny scosse la testa “ gliel’ hai detto, vero?” le chiese, Lily aprì la bocca per rispondere, ma sua madre riprese subito.
“ Si legge nei suoi occhi, posso vedere tutta la confusione che prova in questo momento, gli devi una spiegazione” la rimproverò.
Lily si alzò dal letto e guardò sua madre quasi rabbiosamente “ io non gli devo niente” disse offesa.
Ginny si avvicinò e si sedette sul letto, guardandola dal basso con un’ espressione che a Lily non piaceva affatto, sembrava quasi che riuscisse a vedere oltre a quello che vedeva lei.
“ Lily, vuoi restare rinchiusa in camera per sempre?” le chiese “ oppure vuoi andartene di nuovo?”
Lily abbassò gli occhi, in realtà sua madre la capiva anche troppo bene.
“ Non posso vederlo, mamma e tu dovresti essere dalla mia parte”
Ginny sorrise “ sai tuo padre e il suo sono stati nemici per anni” la fermò con una mano prima che lei potesse intervenire per dire che questa storia la conosceva ormai a memoria “ e non intendo nemici come lo eravate voi ad Hogwarts. Non piccole litigate”
Piccole litigate? La mente di Lily si perse nei ricordi di quando lui le tese l’ agguato dietro alla statua della strega orba e lei dovette ballare fino a raggiungere l’ infermeria, oppure quando lei per vendetta gli gettò una fattura che riempì il suo viso di buffi tentacoli rossi.
“ Non erano esattamente piccole litigate” disse Lily con un sorriso.
“ Se ripensi a quei giorni, sorridendo come stai facendo ora, significa che sono state piccole litigate” determinò Ginny “ hai mai provato a chiedere a tuo padre dello scontro con Draco Malfoy nel bagno di Mirtilla Malcontenta?” le chiese “ hai mai visto i suoi occhi pieni di rimpianto?” le chiese ancora.
Lily aggrottò le sopracciglia, sì ricordava quel racconto e ricordava come suo padre ne parlava e il senso di colpa nella sua voce.
“ Se Piton non l’ avesse salvato, Draco sarebbe morto quel giorno”
Lily annuì con un brivido, ricordava anche quel piccolo particolare e le faceva un certo effetto pensare che suo padre avrebbe potuto essere un assassino.
Ma era diverso. C’ era la guerra e quella non lasciava scampo, inoltre suo padre e Draco Malfoy si odiavano.
E lei odiava Scorpius? Sì, lo odiava.
Lo odiava perché l’ aveva tradita.
Lo odiava perché per colpa sua aveva perso il suo bambino.
Lo odiava perché tutto vibrava in lei e il suo cuore smetteva di battere quando pensava a lui.
“ Dove vuoi arrivare?” chiese alla madre, studiandola con gli occhi.
Tutto quello che le stava raccontando, erano cose vecchie e che riguardavano i loro genitori e non loro.
Ginny sorrise e si alzò in piedi “ voglio solo dire che non avrei mai creduto che un Potter avrebbe avuto paura di un Malfoy” la guardò fissa negli occhi “ mai” rimarcò.
Lily rimase a bocca aperta mentre sua madre si avvicinava alla porta “ e ora vado a dirgli che non vuoi vederlo” la informò, mettendo una mano sopra alla maniglia.
“ Mamma” la fermò Lily “ io non ho paura di lui” si oppose.
Lei non aveva paura di Scorpius, lei lo odiava semplicemente, solo questo.
Non voleva vederlo e non voleva parlare con lui perché lo odiava, o almeno era quello di cui cercava di convincersi.
Sua madre scosse la testa “ tu hai paura di lui, hai paura di quello che senti quando sei con lui” le disse prima di uscire e lasciarla sola nella stanza.
Lily rimase ad osservare la porta per un minuto buono, sentiva i passi di sua madre che scendevano le scale.
Aveva davvero paura di quello che provava per lui?
Lei sapeva cosa provava e sapeva che era solo odio, ma allora perché ogni volta che si avvicinava a lui il fiato sembrava sparire dai suoi polmoni?
Sbattè forte un piede contro un cassetto e il rumore sordo la fece solo innervosire di più.
Lei non stava mentendo a se stessa, non era una di quelle patetiche ragazzine che si convincono di non essere innamorate per non soffrire.
Per quel che ne volesse dire sua madre, lei lo detestava.
Scosse la testa e si buttò sul letto. Lui l’ aveva tradita e lei non poteva perdonarlo, ci aveva provato una volta, aveva voluto credergli e poi era finita solo con sofferenza per lei.
Chiuse gli occhi cercando di azzerare i pensieri nella sua testa. Doveva cercare di dormire, visto che la notte precedente non aveva chiuso occhio.
“ Non è come credi” Lily era di fronte a lui, gli occhi pieni di lacrime, ma non una che scendeva dal suo viso.
“ E com’ è? dimmelo tu” gli disse, cercando di controllare il tremito nella sua voce, tutto sembrava sfocarsi davanti a lei.
Lui sembrava sgretolarsi davanti a lei.
“ E’ stata lei, è stato un incidente” replicò lui con voce sicura.
“ Ah sì?” chiese Lily “ le sue labbra sono finite sulle tue per un incidente?” gli chiese sollevando un sopracciglio.
“ Per favore, Scorpius non prendermi in giro. Sono troppo grande ormai per credere alle favole”
Gli occhi di Scorpius sembravano  riflettere tutta la disperazione che Lily provava in quel momento.
Lily non riusciva più a guardarlo, non era sicura di riuscire a trattenere le sue emozioni, per cui si girò per andarsene, ma Scorpius la trattenne per un polso “ dammi un’ altra possibilità” la pregò.
Negazioni. Preghiere. Non sembrava neanche Scorpius.
I suoi occhi grigi pieni di angoscia, poteva sembrare davvero disperato.
“ Non sbaglierò di nuovo, aspettiamo un bambino, non puoi lasciarmi così” la sua voce era quasi una supplica.
Lily guardò i suoi occhi e vi lesse pentimento. Pentimento vero.
“ Ti amo, Lily, devi credermi” le disse e Lily sentì il suo cuore stringersi.
“ E’ stata lei a baciare me ed io…” s’ interruppe alzando una mano e portandola sopra la sua guancia.
“ Povero bambino innocente” replicò Lily, ma la sua voce era già meno arrabbiata.
Lo sentì ridere e chiuse gli occhi e sentì i suoi polpastrelli asciugarle le lacrime.
Stava piangendo e lo stava facendo per lui “ non piangere” le disse e sentì le sue labbra poggiarsi sui suoi occhi “ ti prometto che non piangerai mai più per colpa mia” le sussurrò, prima di scendere sulle sue labbra.
Lily sentì la testa girarle, le emozioni che stava provando le stavano facendo perdere la cognizione di sé.
Dischiuse le labbra e lasciò che il bacio la travolgesse.
Attimi, minuti, ore, non sapeva neanche lei per quanto tempo rimasero l’ uno nelle braccia dell’ altro.
Lily si svegliò di soprassalto. Il sapore del suo bacio ancora sulle sue labbra.
Si toccò una guancia e si accorse che aveva pianto anche nel sogno.
Perché doveva continuare a soffrire così? Doveva andarsene e lasciarsi alle spalle la loro storia.
Le sue bugie.
Mise le gambe a penzoloni nel letto e afferrò la bacchetta. Non voleva più quei ricordi.
Se la puntò alla tempia e lasciò che un filo argenteo le uscisse da essa.
Sapeva che non c’ era modo per eliminare del tutto i ricordi, almeno che non si sottoponesse all’ Oblivion, ma non era quello che voleva.
Lei non voleva dimenticare del tutto. L’ esperienza insegna, sbagliare aiuta a non ripetere i soliti errori.
I suoi errori con Scorpius l’ avevano fatta diventare quello che era.
Voleva soltanto che i ricordi le facessero meno male, che non fossero più come delle pugnalate al cuore, voleva renderli meno intensi e sapeva che per questo bastava un pensatoio.
Tirò fuori una fiala e vi depose il ricordo, poi poggiò la fiala sul comodino e cominciò a vestirsi.
Non poteva restare. Ricordava anche troppo bene tutto quello che era successo in seguito.
Sentiva che i ricordi la stavano soffocando, ormai era entrata in un processo che non riusciva a fermare, ormai la sua mente non le ubbidiva più.
Poteva vedere tutto nitidamente, come se fosse lì, in quel momento.
Cos’ era successo il giorno dopo. Il giorno successivo a quello che lui le aveva promesso di non farla più piangere. Di amarla.
Lui la riaccompagnò a casa, ricordava ancora come lei avesse insistito per rimanere nella loro casa e come lui le avesse detto che aveva bisogno degli ultimi ritocchi e che ancora non era un ambiente sicuro per lei.
Lei si arrese e si lasciò portare dai suoi genitori e lui dopo poco se ne andò dicendo che andava ad ultimare i lavori.
Si mise i pantaloni quasi automaticamente, completamente assorta dai ricordi.
Ricordava benissimo di essere arrivata davanti al loro appartamento e di aver visto uscire lei.
Ancora il cuore le lanciava fitte dolorose se pensava a come si era nascosta come una ladra, appiattendosi contro il muro perché non la vedesse.
Afferrò la borsa e la bacchetta, sarebbe potuta tornare dopo a prendere le sue cose, adesso doveva solo uscire. Doveva calmare la sua testa.
Ricordava di averla vista benissimo in viso, quando lei si era voltata per essere sicura che non ci fosse nessuno in giro.
Le lacrime che le erano salite agli occhi, la rabbia per la sua stupidità, l’ angoscia per avergli creduto come una cretina e la delusione per il fatto che lui, proprio lui, le avesse mentito.
Poi la corsa per fuggire da quel luogo, le lacrime che le offuscavano la vista, i piedi che si muovevano da soli e il gradino sul quale era scivolata, fino a battere la testa e perdere i sensi.
Si smaterializzò. Doveva impedire che i ricordi la soffocassero.
Ricordava di essersi risvegliata e di aver capito subito che qualcosa non andava, si sentiva bagnata.
Abbassò gli occhi e vide il sangue, lentamente si mise in piedi sentendo le gambe e le mani tremarle e si smaterializzò al San Mungo, ma loro le dissero solo quello che già immaginava.
Ricordava come il suo cuore s’ indurì, la sua promessa di non credere più ad un uomo, il suo desiderio di fuggire e la sua bugia.
Quando tornò a casa, tutti le chiesero che cosa fosse successo, dove fosse stata.
Lei s’ impostò una maschera di freddezza e disse a tutti di essersi liberata del bambino, che ci aveva pensato e non riusciva a perdonare Scorpius per quello che le aveva fatto e che loro figlio le sarebbe stato solo d’ impiccio, visto che aveva intenzione  di girare il mondo.
Cominciò a camminare, svelta, non sapeva neanche dove le sue gambe la stavano portando, ma sapeva dove il suo cuore e il suo cervello la stavano conducendo.
Ricordava i loro volti sconvolti per quello che aveva fatto, la rabbia di Scorpius e la disapprovazione negli occhi dei suoi fratelli.
Le sue lacrime per tutta la notte, lo sfogo con sua madre e successivamente con Alice.
Il giorno dopo aveva fatto la valigia e se ne era andata.
Alzò il viso e  si rese conto di essere davanti a quella che doveva essere la loro casa.
Prese un respiro e cercò di calmare il tremito nelle sue gambe, rilasciando i muscoli e lasciando che il braccio che reggeva la bacchetta ricadesse lungo il suo corpo.
Quella doveva essere la loro casa.
Sembrava pronta. Disabitata, ma completa.
Se le cose fossero andate come sarebbero dovute andare in quel momento probabilmente ci sarebbero stati fiori al balcone e quasi sicuramente il viso di un bambino di due anni sarebbe stato affacciato ad esso.
“ Speravo che venissi qua”
Lily sobbalzò, come aveva fatto a sapere dove sarebbe andata, non lo sapeva neanche lei.
“ Non ho voglia di parlare con te” gli disse, voltandosi e riprendendo a camminare.
Lui la fermò per un polso “ sembra una cantilena ultimamente, mi dici solo che non hai voglia di parlare con me”
La stava guardando duramente, ma Lily poteva vedere dietro al suo sguardo, la preoccupazione.
Solo che non capiva: perché era preoccupato?
“ Non credi che sia perché, davvero, non voglio parlare con te?” gli chiese con sarcasmo.
“ Magari il tuo ego non ti permette di credere che una ragazza non voglia più avere a che fare con te, d’ altronde sei tu che le usi e che le getti via, senza preoccuparti delle conseguenze” gli spiegò con amarezza.
Scorpius mosse appena le dita che stringevano il suo polso e Lily sentì i suoi muscoli intorpidirsi come se una scarica elettrica le avesse appena attraversato tutto il corpo.
Ritrasse di scatto il braccio “ non puoi sopportare neanche che ti tocchi?” le chiese.
Lily lo guardò senza parlare, ma nel suo sguardo si potevano leggere più di mille parole, più di un milione di emozioni diverse.
“ Capisco” annuì Scorpius “ ed hai intenzione di punirmi ancora a lungo per quell’ unico, stupido bacio?” le chiese.
Lily sentì di nuovo la rabbia invaderla, come poteva far finta di niente?
D’ accordo, sicuramente non l’ aveva vista e non sapeva di essere stato visto, ma non era patetico, continuare a fingere?
Ancora? Dopo tre anni? Dopo tutto quello che avevano passato?
Lo vide scuotere la testa, sicuramente stava pensando a quanto fosse infantile questo suo silenzio “ Non mi hai permesso di vederti, eppure mi devi una spiegazione” le disse e la sua voce era ancora piena di rabbia.
Mi devi una spiegazione. Gli devi una spiegazione.
Tutti sembravano concordare su questa cosa, ma lei non era sicura di dovergli un bel niente.
Non ad una persona che aveva finto di amarla. Non a lui che ancora fingeva e le mentiva.
“ Me ne vado, Scorpius” gli disse a bruciapelo e lui spalancò gli occhi.
“ E’ stato un errore tornare, un errore credere di riuscire a superare tutto” gli stava parlando con calma, come se lo stesse informando di un nuovo abito che aveva acquistato.
“ Non puoi andartene” le impose.
“ Perché no?” gli chiese e lui si avvicinò talmente tanto da permetterle di sentire il suo profumo.
Chiuse gli occhi e inspirò per tranquillizzare i battiti del suo cuore.
“ Mi devi una spiegazione” ripetè
“ Non ti devo nie…”
“ Perché mi hai detto che ti eri liberata del nostro bambino?” le chiese interrompendola.
Lily voltò le spalle per andarsene, ma Scorpius la fermò di nuovo “ dimmelo” le impose.
Lily guardò i suoi occhi grigi e lucenti alla luce del tramonto “ Perché continui a mentire?” gli chiese a sua volta.
Sentiva quasi di non aver la forza per litigare, ma la calma che imprimeva alla sue parole dimostravano solo quanto fosse ancora ferita.
“ E’ stata davvero una vendetta?” le chiese lui “ davvero…seriamente…per quello stupido bacio rubato?” le chiese ancora e la sua voce sembrava davvero incredula.
“ Sono semplicemente stanca di sentire le tue menzogne” rispose lei .
“ Menzogne? L’ unica che ha mentito sei stata tu e non mi vuoi neanche spiegare perché l’ hai fatto” la voce di Scorpius cominciava ad essere alterata.
Lily non rispose e lui riprese “ mi hai detto che ti eri liberata del nostro bambino, quando in realtà lo hai perso” Scorpius inspirò bruscamente “ perché Lily? Perché non mi hai permesso di soffrire con te?” le chiese.
Lily sentì tutto il sangue affluirle sulle guance e le sue vene riempirsi di rabbia “ perché?” il suo era quasi più un urlo che una domanda.
“ Davvero osi chiedermi perché? Davvero vuoi continuare questa tua inutile finzione?” gli chiese con rabbia.
“ Oso?” Scorpius la stava guardando con confusione, Lily si chiese quanto sarebbe riuscito ancora a nascondere le sue emozioni.
“ Lily, io non ti riconosco più” sentenziò con voce dura “ tutta la sceneggiata che hai fatto alla festa, adesso queste tue frasi criptiche” si fermò e la guardò negli occhi profondamente, intensamente “ ti guardo negli occhi e non riesco più a leggerti, una volta eri come un libro aperto per me, eri la mia certezza” disse l’ ultima parola quasi in un sussurro e Lily emise uno sbuffo.
“ Facile, vero?” gli chiese e lui la guardò stupito “ facile, sapere quali mosse compiere, nasconderti e sapere che la tua ragazza non ti scoprirà mai, perché sarà sempre così idiota da credere alle tue parole, da perdersi nei tuoi occhi e da non volere altro che stare con te” rise nervosamente “ ingannarla persino quando aspetti un figlio da lei”.
“ Non sono più la ragazzina di tre anni fa” gli spiegò, spostando la testa verso la casa per nascondere le lacrime che pungevano i suoi occhi.
Scorpius non riusciva a capire, era davvero sconvolta, ma lui era sicuro di non aver fatto niente.
Niente a parte quel bacio. Quel bacio che Bridget gli diede con l’ inganno.
Eppure lui era sicuro che Lily non si riferisse a quello.
Sollevò l’ indice e il medio della mano destra e le spostò delicatamente il viso, per niente stupito di trovare i suoi occhi pieni di lacrime.
“ Dimmi cosa ti ha fatto cambiare così” le disse calmo.
Lily scosse la testa e lui riprese “ per favore” disse e deglutì come se stesse ingoiando qualcosa d’ ingombrante.
“ Mi conosci e sai che quello che sto per dire non è facile per me, non sono bravo a scusarmi e non so neanche se devo farlo” disse e Lily vide che stava stringendo i pugni, sicuramente tutto questo non era davvero facile per lui.
“ Ma ti assicuro che non riesco a dormire la notte, mi chiedo perché la nostra storia è finita, mi chiedo se tu mi abbia davvero mai amato…”
“ E tu?” gli chiese Lily di rimando.
“ Non credi che le stesse domande posso farmele io?”
Scorpius sospirò e si portò una mano tra i capelli, era evidente che la sua pazienza fosse finita.
“ Non credi che dovresti spiegarmi perché ho sofferto per tre anni? Perché ho perso fidanzata e figlio in un colpo solo?” le chiese arrabbiato.
Lily non rispose.
Doveva andarsene, non sopportava che lui continuasse a fingere con lei; anzi avrebbe dovuto andarsene molto prima.
Fece un gesto di taglio con la mano “ me ne devo andare” disse decisa e afferrò la bacchetta per procedere alla smaterializzazione, ma Scorpius la fermò, stringendole con le mani entrambe le braccia, impedendole qualsiasi movimento  “ LASCIAMI” urlò Lily.
Scorpius guardò il suo viso, era quasi trasfigurato per la rabbia: il suo viso era rosso, i suoi occhi erano dilatati, le sue sopracciglia erano contratte, le sue labbra strette l’ una contro l’ altra e il suo petto si muoveva velocemente come se il fiato faticasse ad uscirle dai polmoni.
“ Hai ascoltato almeno una sola parola  di quello che ho detto?” le urlò di rimando.
Sentire Scorpius urlare fece fermare il fiato nei polmoni a Lily. Lui non urlava mai.
Mai, in nessuna occasione.
Lui dovette notare il suo viso perché la lasciò “ mi dispiace” le disse “ ma io…”
“ E’ per questo che devo andarmene” sentenziò Lily “ ormai siamo capaci solo di farci del male” affermò con voce triste “ forse lo siamo sempre stati” continuò in un sussurro e poi si smaterializzò.

COMMENTO: OK, SCUSATE IL RITARDO, MA QUESTO WEEK END HO AVUTO UN ADDIO AL NUBILATO E SONO ANCORA UN PO’ DEVASTATA…COMUNQUE PARLANDO DELLA STORIA, SO CHE SEMBRA CHE LE COSE TRA LILY E SCORPIUS NON SIANO RECUPERABILI, MA VI ASSICURO CHE IN REALTA’ LO SONO…ANZI NON MANCA MOLTO ALLA FINE E QUINDI… : )) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE HANNO RECENSITO OVVERO: ICEPRINCESS / LUISA 21 / ARYELLE / HUNTER / TATA MATTA / ALESSANDRA CORTESE E SOLARIA 87 !! GRAZIE DI CUORE !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTI !!
   
 
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