3. Specchio di me stesso
Conosceva quella stanza. Doveva restare un segreto.
Se era senza fiato, era perchè conosceva il nero potere di quello specchio.
Si vedeva. Non avvenente, eppure la era camicia aperta.
Non con una ragazza, eppure eccitato.
Qualcuno gli stringeva la vita da dietro le spalle, voleva girarsi e insultarlo, voleva sguainare la bacchetta, voleva… ma non poté.
Era una punizione per la sua invidia?
Gli occhi non mentivano.
Vedeva quel ragazzo spogliarsi davanti a lui, spingerlo contro a un muro, toccarlo con rabbia in posti che mai avrebbe immaginato.
I gesti languidi, gli occhi socchiusi per la voglia repressa.
Si stavano irrimediabilmente baciando.
James Potter lo aveva privato di ogni coraggio.