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Autore: Lovatics1998    14/07/2013    2 recensioni
Un disperato bisogno di affermarsi, una fuga compartita con la sorellina minore, un incontro speciale, un cuore ormai troppo ferito per poter guarire. Un incanto che riunirà poco a poco le schegge di un'anima infranta.
"Joseph Jonas" la guardò sorridendo "E tu saresti ...?"
"Demi" si schiarì la voce "Demi Lovato"
"Incantevole" mormorò "davvero incantevole".
Una Jemi story per chi crede ancora nella magia degli incontri inaspettati.
Perchè il vero amore, può trovarsi in chi meno te lo aspetti.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Enchanted- Episodio 2: Scambio
 
Due ragazzine schiamazzavano accanto a lui.
Sembravano appena arrivate in aeroporto, probabilmente aspettavano un taxi per andarsene. Dio, se erano fastidiose! Non facevano altro che ridacchiare tra loro, noncuranti delle altre persone che attendevano il proprio volo sedute in sala d'attesa. 
«Per questa sera dormiremo in albergo» stava dicendo una delle due, con un irritante accento americano.
«E questa nostra cugina dalla quale dovevamo essere ospitate?».
«Vanessa Cyrus? Andremo da lei domani». 
Sbirciò, sporgendosi un poco: la ragazza che aveva appena parlato era bruna, gli dava le spalle. L'altra -apparentemente più piccola- aveva una faccino paffuto, e un sorriso quasi innocente. Non era ancora una ragazza, ma nemmeno più una bambina.
«Sa del nostro arrivo?».
«No. Ma adora le sorprese, ne sono sicura».
Ed ecco un'altra serie di risatine fastidiose che fecero distogliere a Joe lo sguardo.
Guardò l'orologio: dieci minuti al suo volo per Parigi. Presto avrebbe rivisto la sua ragazza, Ashley Greene, che si era trasferita là per lavoro. Circa sei mesi prima era stata assunta come modella in un'importantissima casa di moda francese e non si era potuta rifiutare. Del resto, pensò Joe, quello era l'impiego che aveva sempre sognato. Quindi addio ai tre anni durante i quali erano stati fidanzati felicemente a Londra e benvenuta relazione pendolare tra Inghilterra e Francia. Era stato proprio lui a proporre una relazione a distanza -sempre meglio che rompere, o no? Ed ora eccolo lì, tre mesi dall'ultima volta che l'aveva vista, pronto a farle una sorpresa che non avrebbe mai dimenticato: le avrebbe chiesto di sposarlo.
Chiamarono il suo volo. Si alzò, felice di allontanarsi da quelle ragazzine moleste, prese la propria borsa e si diresse verso il punto di imbarco.
Quello che Joe non sapeva, era che anche Ashley aveva una sorpresa indimenticabile per lui.
 
***
Miley non vedeva l'ora che la lezione di scienza finisse.
Era l'unico corso che aveva in comune con Taylor Swift, casualmente sua compagna di laboratorio nell'esperimento scientifico che il Professor Stevenson aveva assegnato loro. Una ricerca sulle squame di lucertola, o roba simile. Non aveva ascoltato la lezione né intendeva farlo: era troppo intenta ad osservare i movimenti di Taylor, e a chiedersi cosa avesse in più rispetto a lei. Perché se davvero c'era qualcosa in Taylor che lei non aveva avrebbe proprio voluto saperlo. Taylor prese il lucidalabbra e se lo passò delicatamente sulle labbra già rosee più di quanto avrebbero dovuto essere. Sì, era carina, ma niente di eccezionale. E allora perché Nick si era innamorato proprio di lei? Miley sospirò e, aggiustandosi nervosamente i capelli, si accorse di essere osservata dal tirocinante che il professore Stevenson aveva scelto: si chiamava Liam Hemsworth ed era prossimo a laurearsi in biochimica. Era davvero carino: biondo, alto, ben piazzato. Ma ciò che la colpì di più furono gli occhi, di un azzurro sconvolgente, profondo. Presa da un imbarazzo quasi palpabile, non sostenne lo sguardo e fece finta di niente.
Per tutta la restante mezz'ora di lezione evitò i suoi occhi che, se lo sentiva, non smisero mai di osservarla.
 
***
Un ragazzo le aveva guardate torvo, insieme agli altri quindici sconosciuti che affollavano la sala d'attesa dell'aeroporto.
Se i Londinesi erano tutti così maleducati, tanto valeva tornarsene nel Tennessee.
«Demi?» la chiamò «Tornerai mai a casa?».
«No, Selena. Mai più».
«Non ti mancano mamma e papà?».
«Per niente, sono grande ormai».
A Selena mancavano moltissimo. Del resto, poteva permetterselo: aveva poco più di quindici anni, era quasi una bambina. Sospirò: c'era Demi con lei. Non era sola.
«Quali sono i programmi per stasera, capitano?» domandò alla sorella maggiore.
«Per questa sera dormiremo in albergo».
«E questa nostra cugina dalla quale dovevamo essere ospitate?».
«Vanessa Cyrus? Andremo da lei domani». 
«Sa del nostro arrivo?».
«No. Ma adora le sorprese, ne sono sicura».
Scoppiarono a ridere, il ragazzo che le aveva guardate torvo distolse finalmente lo sguardo. Davvero, davvero maleducato. Per fortuna, dopo soli due minuti chiamarono il suo volo e se ne andò.
«Andiamo? Prendiamo un taxi e troviamo un albergo?» propose. 
Si alzarono, ma Demi assunse un'espressione terrorizzata.
«Cos ...?» si guardò intorno «NO! No! No e no!».
«Che succede?» Selena era allarmata.
«Abbiamo perso la nostra valigia!».
«Ma che dici, Dems? E' qui la nostra borsa!» Selena sollevò faticosamente la borsa che fino a quel momento aveva creduto essere la loro. Ma evidentemente l'avevano scambiata con quella di qualcun altro, perché sulla valigia non c'era il nome di Demi, no. Ce n'era un altro. Lo lesse ad alta voce.
«Joseph ... Jonas».
E questo fu solo l'inizio di tutti i loro guai.
  
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