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Autore: Kleio    15/07/2013    4 recensioni
Tom Riddle aveva una vita perfettamente normale, e grazie tante. E una figlia secchiona. E una madre fuori di testa, un'ex moglie rompipalle, un sacco di soldi e una brillante carriera che gliene avrebbe garantiti ancora di più... Sempre che Cornelius Caramell non gli avesse soffiato il posto, cosa possibile, ma decisamente improbabile.
E poi c'era la sua Bellatrix, intelligente, affascinante... e sposata.
Dal Ministero della Magia all'uffico di Silente, dalle atmosfere scintillanti di antichi manieri nobiliari all'antro buio e umido della Camera dei Segreti, le vite di personaggi vecchi e nuovi si intrecciano in una vicenda in cui, da un presupposto di perfezione, si arriverà all'infrangersi di ogni speranza...
Ovvio OOC per Tom Riddle e Merope Gaunt.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Merope Gaunt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle, Un po' tutti | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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- Questa storia fa parte della serie 'Memorabilia'
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4. Hello, I love you (modificato)





Hello, I love you


Bellatrix camminava velocemente; era più in ritardo di quanto non avesse voluto e trovandosi nel bel mezzo della Londra Babbana - cosa che già di per sé la metteva di pessimo umore - non poteva usufruire, per ovvi motivi, della Metropolvere, a meno che non avesse trovato un caminetto in un vicolo di Regent Street. Sarebbe dovuta passare per l'ingresso impiegati, e l'idea le piaceva ancora meno.
Si fece largo tra i passanti, scansando malamente qualche ignaro e flemmatico turista, e si infilò in un'anonima stradina laterale completamente inutile, se non vi si fosse trovato un lurido bagno pubblico. Entrò storcendo il naso, assumendo un'espressione molto simile a quella di sua sorella Narcissa, lieta che non ci fosse coda più per il fatto che nessuno l'avrebbe vista; salì la rampa di scale che conduceva ai bagni delle Signore e mise mano al portafogli.
-Dov'è...?- borbottò tra sé, cercando tra i galeoni.
Estrasse quello che sembrava essere un gettone d'oro e lo inserì nell'apposita fessura della porta.
-Che schifezza!- mormorò nauseata mentre si chiudeva la porta alle spalle, senza, tuttavia, girare il chiavistello, e metteva i piedi nel water, reggendosi al porta carta igienica per non cadere. Tirò lo sciacquone e si lasciò scivolare lungo l'interminabile scivolo che conduceva ad un caminetto dell'Atrium. Questo era gremito e caotico come sempre; impiegati correvano in ogni direzione tenendo in mano pile di fascicoli e urlando disposizioni a destra e a manca, la fontana dei Magici Fratelli troneggiava maestosa nel bel mezzo, in tutta la sua ipocrisia, e un enorme cartellone, più simile ad un arazzo, raffigurante Tom Riddle che con atteggiamento sicuro guardava fieramente oltre l'orizzonte, pendeva dal soffitto, sovrastandola. Io lavoro per voi, la fortunata frase che Riddle aveva pronunciato durante una conferenza stampa e che tanto era piaciuta, persino a coloro che ancora non erano suoi sostenitori, era ormai onnipresente nei suoi eleganti caratteri argentati ed era diventata il motto di tutta la sua campagna elettorale; gli anziani la sussurravano nei pub, i dipendenti la ripetevano a pranzo... c'erano persino delle magliette. Inutile dire che Caramell, meno carismatico di Riddle e decisamente meno attraente, non godeva della stessa attenzione mediatica, ma, nonostante tutto, ancora qualcuno lo dava come possibile vincitore.
-Vedrai, prima o poi Riddle farà un passo falso!- dichiaravano le male lingue.
-Anche in tal caso, Caramell non vincerebbe comunque.- replicavano prontamente le mogli infatuate delle male lingue.
Bellatrix uscì dal camino, si scrollò la polvere di dosso e riavviò i capelli.
-Alla buon ora.-
Bellatrix si voltò: Lucius Malfoy era davanti a lei, altero e tranquillo come sempre, e la osservava beffardo.
-Lucius.- salutò Bellatrix secca.
-Hai usato l'ingresso impiegati?- chiese lui levando un sopracciglio e guardando con mal celato divertimento gli orli fradici dei pantaloni della cognata.
Bellatrix lo squadrò con sufficienza e con un colpo di bacchetta asciugò pantaloni e scarpe.
-Wow, Lucius, sei come sempre dotato di grande perspicacia.- 
-Avresti potuto usare la Metropolvere.-
-Se ne avessi avuto la possibilità, lo avrei fatto.-
-Ad ogni modo, tuo marito chiede di te.- la informò Lucius, che non aveva ancora abbandonato il suo tono sarcastico. Dal canto suo, Bellatrix sembrava sopportarlo a stento.
-Ci vado subito.- replicò, avviandosi lungo l'Atrium con passo deciso. Lucius la imitò.
-Anche il Ministro chiede di te.- aggiunse deliziato, come se la cosa lo riempisse di soddisfazione.
-Andrò anche da lui.- rispose Bellatrix incolore.
-Non sei preoccupata?-
-Per te, Lucius.-
Lucius accusò il colpo, mentre Bellatrix continuava a camminare tranquillamente al suo fianco.
-E Rodolphus ti ha sposata...-
-Sì, questa cosa non piace neanche a me...-
-Bellatrix- Lucius questa volta dovette fare uno sforzo per non cedere alle sue provocazioni, -sei in ritardo, il Ministro potrebbe non esserne contento.-
-Lucius- ribatté Bellatrix, impaziente di toglierselo dai piedi, -ho una motivazione, il Ministro potrebbe essersene accorto.-
Si stavano avvicinando agli ascensori; Bellatrix scattò verso quello che stava per salire, lasciando indietro Lucius che le scoccò un'occhiata contrariata, mentre le porte gli si chiudevano in faccia. Al suo interno erano stipate almeno una decina di persone.
-Bellatrix!- la salutò una voce sorpresa.
-Ah... buongiorno, Amelia.-
-Ma lei di solito non scende?-
-Cambio di programma.-
Amelia sembrava perplessa.
L'ascensore si fermò al Nono Livello, mentre una fredda voce femminile scandiva le parole 'Ufficio Misteri'. Bellatrix scese e con lei altre due persone che parlottavano concitate e sparirono senza degnarla di uno sguardo lungo il corridoio buio. Bellatrix si guardò attorno e imboccò di corsa le scale in discesa, ma si bloccò di colpo, constatando con orrore che, un pianerottolo più in basso, Lucius Malfoy stava amabilmente discutendo con il Ministro della Magia.
-Stronzo...- mormorò, -scommetto Lestrange Manor che l'hai fatto apposta.-
In quel momento Lucius alzò lo sguardo e un'espressione di pura soddisfazione gli si disegnò sul volto pallido, Tom Riddle fece altrettanto, ma assunse un'aria interrogativa e a Bellatrix non restò che cercare di sembrare il più disinvolta possibile. Scese gli ultimi gradini e si avvicinò ai due con estrema nonchalance.
-Signor Ministro, Lucius.- salutò garbatamente.
-Bella!- esclamò Lucius, il tono delicatamente modulato a simulare incredulità che lo faceva sembrare così simile a Piton; cosa, questa, che lo rendeva ancor meno gradito agli occhi di Bellatrix. -Cosa ci fai ai piani alti? Ti avevo detto, no, che il Signor Ministro aveva necessità di parlare con te?-
-Dovevo vedere una persona...- Bellatrix esitò. -Ci stavo giusto andando...-
Lucius alzò le sopracciglia per l'ennesima volta, come a rimarcare quanto, ai suoi occhi, quella non  fosse una scusa convincente. Bellatrix arrossì suo malgrado.
-Non ha importanza.- tagliò corto il Ministro. -Madame, al momento ho delle questioni importanti da sbrigare, ma, per nostra fortuna, si risolveranno piuttosto rapidamente. L'attendo nel mio ufficio tra venti minuti.-
-Non mancherò.-
-Si spera.- sussurrò Lucius a Bellatrix.
Né lei né il Ministro diedero segno di averlo sentito, ma per un solo, fugace, istante quest'ultimo sembrò quasi rivolgergli uno sguardo di rimprovero.
-Lucius- proseguì il Ministro, -riprenderemo la nostra discussione un'altra volta. Buona giornata, signori.-
Detto questo, se ne andò.
-Quale discussione?- chiese Bellatrix brusca.
-Mi dispiace doverti rispondere che non sono affari di tua competenza.- replicò Lucius soave.
-Sei un disgustoso bastardo.- ribatté Bellatrix con tutto il disprezzo che riuscì a mettere insieme; sembrava sul punto di tirargli un pugno.
-E perché? A volte ho solo fortuna.-
E si avviò verso il piano superiore con insopportabile tranquillità.


-Alla buon ora!- la salutò Rabastan non appena la vide entrare nel dipartimento.

Bellatrix lo fulminò con lo sguardo.
-Chiudi il becco.- replicò secca.
Rabastan guardò esitante il fratello maggiore, pigramente abbandonato sulla poltrona della sua scrivania, che scosse il capo annoiato.
Bellatrix abbandonò mantello e borsa sul pavimento e guardò il marito con disapprovazione.
-Vuoi che ti porti qualcosa da bere?- chiese sardonica.
-Sarebbe carino, da parte tua.- rispose lui con uno sbadiglio.
Bellatrix sbuffò.
-I Paciock sono già arrivati?-
-Da un po'.- rispose Rabastan. -Si stanno occupando dei verbali.-
-Tutte quelle cose noiose che io preferisco non fare.- aggiunse Rodolphus, che fissava con occhi vuoti la parete di fronte.
-E la Tonks?-
-L'abbiamo mandata di là a compilare scartoffie.- disse Rabastan, sollevato dalla reazione meno aggressiva di Bellatrix. -Malocchio non si è ancora fatto vivo.-
-E voi? Che cosa avete fatto per tutto questo tempo?-
Rabastan aprì la bocca per ribattere, ma Rodolphus lo precedette.
-Assolutamente niente.-
-Stai scherzando?-
-Bella, guardami: ho la faccia di uno che scherza?- chiese Rodolphus, guardandola negli occhi per la prima volta da quando era entrata.
Bellatrix era più incredula che arrabbiata.
-La vedi, la parete?- proseguì Rodolphus. -La parete è vuota.-
Bellatrix guardò il muro giallognolo e screpolato dove di solito venivano appese le foto dei ricercati.
-Sorprendente.-
-E, se la parete è vuota- continuò lui ignorandola, -significa che non c'è un cazzo da fare e IO MI ANNOIO.- aggiunse, scandendo con forza le ultime tre parole.
Rabastan, preoccupato, guardava alternativamente ora l'uno, ora l'altra; Bellatrix rimase interdetta per un attimo, ma si riprese quasi subito.
-Preferisci pulire la casa?-
-No.- replicò. -Ma se a qualche idiota, per caso, saltasse in mente di tentare una rapina alla Gringott, o sterminare una famiglia di Babbani, o evadere da Azkaban, o rapire la figlia del Ministro, gliene sarei immensamente grato e, per un solo secondo, fingerei di non crederlo un idiota!-
-Solo perché ti ha trovato qualcosa da fare?- chiese Bellatrix scettica.
-Esattamente.-
-Sei fuori di testa.-
Rabastan annuì in silenzio.
-Madame?-
Una ragazza si era appena affacciata alla porta.
-E' tornata testa viola.- ghignò Rodolphus.
Rabastan sorrise di rimando.
-Cosa vuoi?- chiese Bellatrix brusca.
La ragazza era titubante, ma, nel sentirsi interpellare con così tanta sopportazione, assunse un'espressione altera e si avvicinò a Bellatrix con passo sicuro, cercando di ostentare indifferenza nei confronti di Rabastan e Rodolphus, che la guardavano divertiti. Non riuscì tuttavia ad evitare di inciampare, e ribaltare, il cestino dei rifiuti ai piedi della sedia di Rabastan, suscitando, da parte di quest'ultimo e del fratello, una serie di risatine soffocate.
-Ci hai provato.- commentò Bellatrix sprezzante, strappandole di mano il foglio che le stava porgendo.
-E' l'autorizzazione per la liberazione di Albert Runcorn: l'hanno assolto e serve la firma del Ministro.- spiegò Ninfadora Tonks seriamente.
-Quello sospettato di aver ucciso un Babbano?- chiese Rabastan.
Bellatrix annuì.
-Tutta la fatica che ho fatto per catturarlo e lo lasciano andare come se niente fosse.- si lamentò Rodolphus giocherellando con una spillatrice.
-Rod, l'hai inseguito per cinque metri.- osservò Bellatrix piatta.
-Ma se è così innocente allora perché è scappato?- chiese Rodolphus provocatorio.
-Aveva paura.-
-E perché aveva paura?-
-Puoi stare zitto un secondo?- lo interruppe malamente Bellatrix. -Va bene, Tonks. Puoi andare. E non rovesciare nient'altro, se ti riesce.- la congedò, accennando un sorrisetto vagamente ironico.
-Certamente.- replicò Tonks secca. -Signori.-
Né Rodolphus né Rabastan ricambiarono il saluto.
-E adesso dobbiamo anche ritrovarcela tra i piedi.- sibilò Rodolphus, non appena se ne fu andata.
-Perché? A me fa così piacere!- ribatté Bellatrix sardonica.
-Andiamo a pranzo?- chiese Rabastan. -Muoio di fame.-
-Vi raggiungo- rispose Bellatrix. -Devo passare dal Ministro, prima.-
-Puoi portarlo anche dopo, il foglio. Non è così urgente, quell'idiota di Runcorn aspetterà.- disse Rodolphus alzandosi dalla poltrona.
-Non è per questo. Mi sta aspettando per parlare d'altro.-
-Perché succede così spesso?- chiese Rodolphus alzando un sopracciglio.
Bellatrix alzò le spalle.
-Che ne so? E' pignolo, avrà qualcosa da ridire sul ritardo di oggi.-
-L'altro ieri non eri in ritardo, però. E nemmeno mercoledì scorso.-
-Rod, smettila, o arrivo in ritardo sul serio.-
Tirò su dal pavimento borsa e mantello e uscì dal dipartimento senza lasciare al marito il tempo di replicare.
Quando arrivò davanti alla porta del suo ufficio fu felice di constare che il corridoio era insolitamente deserto. In effetti, l'ora di pranzo era il momento ideale per fare qualcosa senza correre il rischio di essere disturbati; nessuno, neppure il praticante più diligente, avrebbe rinunciato alla propria pausa. Bussò.
-Avanti.- la voce del Ministro la incoraggiò ad entrare.
-Ciao!- salutò Bellatrix aprendo la porta.
-Ma che combini?!- chiese Tom Riddle, alzandosi e andandole incontro per prenderle il mantello.
-Tranquillo.- lo fermò lei. -Non mi trattengo molto o Rodolphus potrebbe iniziare ad insospettirsi. Scappo da Lucius, comunque. O per lo meno ci provo.-
-Con scarsi risultati. Ho incrociato Amelia Bones, mi ha chiesto se fossi diventata un'Indicibile.- disse lui con un sorriso.
Bellatrix rise. 
-Speravo di non dare così tanto nell'occhio.- si giustificò, arrossendo lievemente.
-Spero che per quanto riguarda noi, dissimulare ti venga un po' meglio.-
-Uomo di poca fede.- lo rimproverò bonariamente Bellatrix. -Sono bravissima, invece: davanti a Narcissa ho finto di non sapere che Elettra sarebbe andata alla stazione da sola e tutti i miei amici e familiari sono fermamente convinti che io ti detesti, in più pensano che voterò per Caramell.-
-Geniale.- osservò Tom tranquillo. -Se a causa della tua pubblicità negativa non vengo rieletto, mi avrai sulla coscienza.-
Bellatrix rise di nuovo.
-Come se fosse possibile.- replicò avvicinandosi a lui e mettendogli le braccia attorno al collo. -E poi, se venissero a sapere che hai una relazione con una donna sposata sarebbe decisamente peggio.-
-Concordo.- asserì lui. -Ma appena finisce la campagna elettorale, Ministro o non Ministro, tu chiedi il divorzio.-
-Questo è il piano.- confermò Bellatrix. -E smettila di far finta di avere dubbi, perché sappiamo entrambi come andrà a finire: Caramell non ha possibilità.-
-Meglio gioire per un trionfo insperato, piuttosto che rimanere delusi da una sconfitta inattesa.- dichiarò semplicemente.
-E' seccante, avere sempre ragione?-
-Dopo un po' ci si fa l'abitudine.-
Bellatrix sorrise e Tom la baciò sulle labbra.


Kleio dice:

Eccomi qua, quasi puntuale con l'aggiornamento ^^ E ci sono novità: ora ho una Beta! E una bravissima Beta, puntigliosa quanto basta, che approfitto per ringraziare di cuore! Adesso basta, con le figure di cioccolato... Grazie Valpur!
E così avete scoperto la verità: Bellatrix e Tom già si frequentano. Sarò sincera, il piano originale prevedeva che si innamorassero nel corso della storia, ma, indovinate un po', non sapevo come farlo accadere in modo originale e realistico, perché... ehm *fischietta* mi manca l'esperienza personale e siamo, direi, tutti stanchi del solito 'incontro in libreria'.
Adesso, avanti con le precisazioni: le descrizioni del Ministero della Magia provengono dal sito RadioPotter e, se Amelia si stupisce per il fatto che Bellatrix salga, è perché il Dipartimento Auror si trova al secondo livello e l'Atrium, invece, all'ottavo. L'ufficio del Ministro è al primo.
Concludo ringraziando (Di nuovo! Penserete voi. Eh sì, perché i ringraziamenti del capitolo precedente sono misteriosamente scomparsi. No, ok, in realtà sono idiota, perché, apportando alcune modifiche al capitolo e ripostandolo le ho, erroneamente, cancellate. E non vorrei fare un torto a nessuno!) tutti quelli che mi seguono, quindi grazie a: Annica, BlackLestrange4ever, Morrigan7, Nihal, Ouden, Persaneisuoiocchi, poppy13, Queen Black, saeko94, vale_misty e miscredo. E poi grazie anche a Moony_98, che ha inserito la storia tra le ricordate e croncoco e _Elthanin_Riddle_, che l'hanno inserita tra le preferite! Grazie del supporto, non immaginate quanto sia importante per me!
D'accordo, vi avevo promesso che sarei stata più stringata, nelle note, ergo per cui perciò mi eclisso!
 

riferimento titolo: Hello, I love you dei Doors
  
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