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Autore: ___Lils___    16/07/2013    1 recensioni
Ultimamente sforno FF a raffica, comunque questa fanfiction si svolge in un finale alternativo di Harry Potter. Harry è morto e Voldemort è al potere. Ma dall'amore di Harry e Ginny è nata una bambina il suo nome è Hope. Voldemort non ha ucciso nè lei nè Ginny per suo piacere e per ricordare a tutti che i purosangue regnano sul mondo magico ha organizzato gli Hunger Games dove parteciperanno solo i mezzosangue. Hope sarà coinvolta in essi e scoprirà segreti sulla vita del padre grazie al suo mentore. E sempre grazie a lui e al suo migliore amico cercherà di sconfiggere Voldemort. Ci saranno anche dei momenti in cui ci saranno Katniss e Peeta (anche Gale).
Spero vi piaccia :)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Teddy Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Urlo per il dolore straziante che quella scena mi dà, Voldemort ride divertito, io mi avvicino al mio mentore, ha gli occhi aperti, persi nel vuoto, geme per il dolore ed infine espira. Sento gli occhi pizzicarmi, non doveva farlo! Non ora, ma era quello il suo compito, lo aveva sempre detto: “Hai compiuto la tua missione, sei un eroe”
Sento la risata di Voldemort rimbombarmi nelle orecchie, mi alzo e lo guardo dritto negli occhi: “Era feccia, non eroe. Preparati a raggiungerlo”
Questa volta inizio a ridere io, una risata isterica, piena di paura, tutti si voltano verso di me come se fossi impazzita: “Hai sottovalutato di nuovo la profezia, non imparerai mai, vero?”
Lo vedo rimanere spiazzato, non sa che cosa significa, nessuno lo sa, io sì. La profezia rimbomba nelle mie orecchie, la potenza doveva svanire portando via con sé ogni rimpianto, parole senza senso. Cosa c’entra la potenza con il rimpianto? C’entra eccome, se comprendi il significato che c’è dietro.
“Ogni volta che senti la parola potere vai in tilt, non ragioni su cosa potere vuol dire davvero. Non significa solo avere soldi o il mondo sotto le proprie mani, avere dei poteri incommensurabili, può voler dire amore, essere amati, amati come non mai. Questo è il vero potere: l’amore”
Il mago oscuro inizia a girarmi intorno, mi guarda stralunato, ma continua a fare il duro, io sorrido, i giochi non sono ancora finiti: “Cosa vuoi dire?”
“Il potere di cui si parlava nella profezia era Severus Piton, Lord Voldemort. Era lui la mia potenza, lo era sempre stato, fin dal giorno in cui sono nata. Aveva promesso a mia nonna che avrebbe salvato mio padre, credeva di non avercela fatta, ecco qual’era il rimpianto. Tutto riporta alla profezia, si è ucciso per salvare me, per salvare il mondo. I rimpianti se ne sono andati con lui”
Vedo il suo viso contrarsi e spalancare gli occhi, è arrabbiato, questo lo rende ancora più pericoloso, io ringrazio il cielo di essermi ricordata le sue frasi. Lo aveva sempre saputo, aveva sempre saputo che sarebbe morto per noi, ma non si era mai ritirato e aveva fatto di tutto per farmi capire il significato della profezia.
 
“Ed ora cercherò di far di tutto per farti uscire da quell’arena. Cercherò di fare quello che con tuo padre non mi è riuscito. Tutto quello che è in mio potere.”
“Quindi tu sei la mia potenza"*
 
“Stai attenta a non rimetterci la pelle, tuo padre mi farebbe fuori! Io farò tutto quello che è in mio potere per salvarvi!”**
 
“I giochi non sono fatti, Voldemort”
L’Oscuro Signore mi punta la bacchetta addosso, io prendo la mia e la punto verso di lui, mi guarda con astio: “Non ti salverà la pelle”
“Lo vedremo”
Inizia a scagliarmi incantesimi uno dietro l’altro, io non posso rispondere, non sono brava e pratica con la magia, non conosco molti incantesimi e non posso rischiare, potevo pensarci prima di istigarlo, questo è vero. L’impulsività è sempre stata una mia caratteristica, l’unica cosa che posso fare è continuare a proteggermi, sento il peso dei suoi incantesimi aumentare, respiro a fatica, è difficile resistergli. Tanto, troppo. Peeta combatte contro i Mangiamorte, Katniss fa lo stesso, sono in svantaggio ed io vorrei aiutarli, un modo, forse, c’è. Approfitto di un momento di pausa dell’Oscuro Signore per scappare, inizio a correre via, in direzione di dove la battaglia è più fitta. Al passare di Voldemort la maggior parte delle persone si blocca: “Non puoi scapparmi, Hope Potter! Morirai, prima tu poi tuo padre!”
Continuo a correre ed a schivare i suoi incantesimi, mi sento affiancato da qualcuno, sposto il mio sguardo e mi riempio di terrore: “VATTENE!”
“NO!”
Sbuffo contrariata mentre continuiamo a correre, cercando di passare vicino ai Mangiamorte, vuole uccidermi lui, non lo farebbe far fare a nessun altro: “Ted, vai via!”
Inciampo e mi sento in trappola, di nuovo. Cado sempre nei momenti migliori, quando scappo da basilischi e da maghi oscuri, mi sembra logico. Ted mi aiuta a rialzarmi, ma lui è già lì che ci fissa: “Ah, l’amore! Che sciocca emozione!”
Tutto il nostro esercito sembra essere paralizzato, i Mangiamorte gli puntano le bacchette addosso, nessuno può fare una mossa o è morto, siamo soli. Guardo in quegli occhi senza vita, continua a ghignare, ha vinto. Lo ha fatto davvero, è giunta la mia ora. Severus si è sacrificato per nulla, probabilmente avevamo sbagliato noi ad interpretare la profezia, aveva ragione lui. Morirò e con me porterò via il rimpianto di aver fatto uccidere Teddy, una persona innocente. Si avvicina a me, mi sfiora i capelli con la bacchetta: “E’ vero, sei potente. Se avessi studiato magia, ora saresti la strega più potente della tua età, ma , purtroppo per te, non lo hai fatto”
“Facile vincere con me, vero? Bhe, sappi una cosa, tu mi ucciderai anche, ma la rivolta non finirà. Vivrà nei cuori dei tuoi sudditi, ti odieranno lo stesso e non si arrenderanno mai!”
Ghigna, è ancora più infuriato, stringo la mano di Teddy, lo guardo: “Non saresti dovuto venire”
“Shhh, va bene così”
Chiude gli occhi, io non lo faccio, voglio che veda la luce lasciare i miei occhi, voglio che veda il coraggio rimanere comunque, alza la bacchetta felice, una volta ucciso me, uccidere mio padre sarà più facile.
“Avada Kedavra!”
Sento una spinta enorme sbattermi contro qualcosa, vuoto, tremendo vuoto. L’oscurità mi avvolge, sento la mano di Ted ancora intrecciata alla mia, è, dunque, questo che si prova quando si lascia questo mondo, terpore e dolore. Non immaginavo un Paradiso, ma neanche questo, è tutto così triste, così…buio.
 
***
 
Apro gli occhi, la luce bianca mi costringe a richiuderli, bruciano, sento una risata e mi costringo a riaprirli, mio padre è seduto vicino a me: “Sei morto anche te, vero? Ho fallito, Voldemort ha vinto”
Mio padre alza un sopracciglio poi mi abbraccia, mi stringe forte a sé e mi scompiglia i capelli: “Non ti piace qui?”
“E’ tutto bianco, che immaginazione!”
Mio padre ridacchia ancora una volta, io sorrido. Non è male, anche se non riesco a vedere molto ed i miei occhi bruciano tanto: “Ma posso farci l’abitudine”
“E’ bello prenderti in giro, il medico aveva detto che le tue pupille ci avrebbero messo un po’ a distinguere gli oggetti e che avresti visto tutto bianco. Hai preso una brutta botta in testa”
Stringo la sua mano, non capisco il senso del suo discorso, in che modo mi sta prendendo in giro? Che cosa sta dicendo? Le nuvole gli hanno dato alla testa?
“Papà, che diamine intendi?”
Comincia a ridere, sento altre risate aggiungersi alla sua, una risata dolce e squillante, sembra quella della mamma, è morta anche lei?
“Hope Potter, non sei morta. Nessuno di noi lo è, siamo tornati al campo base, hai dormito per una settimana!”
Inizio a distinguere altre figure intorno a me, la mamma è seduta vicino al papà, si tengono per mano, vedo altre chiome rosse e alcune bionde platino, ma questo non può essere vero!
“Voldemort mi ha uccisa, l’ho sentito pronunciare l’anatema che uccide, sono schizzata via e ho sbattuto contro qualcosa, sono morta!”
Le mie parole suscitano altre risate, mia madre mi si avvicina e mi posa un bacio sulla fronte: “Tuo padre si è slegato ed è corso a cercarti, è arrivato giusto in tempo, era la sua la voce che hai sentito. Sei viva, lo siamo tutti”
Il mio cervello rimette insieme tutti i pezzi, sorrido e subito dopo abbraccio i miei genitori, mia madre ha le lacrime agli occhi, mio padre sta bene, in quel momento riesco a vedere tutto, nessuno è morto, nessuno se n’è andato, sono tutti intorno a me.
Alex corre ad abbracciarmi contento, mi stringe forte ed io comincio a ridere: “Ti avevo promesso che sarei tornata”
“E’ come il padre, ha mille vite”
Mi volto verso Draco, il suo tono era scherzoso ed il suo viso è sorridente, mio zio Ron corre ad abbracciarmi e sorride: “La strega più brillante della sua età”
Sorrido, lo stringo forte, mi aspettavo di vederlo piangere, ma non è così, sorride felice: “Tua zia sarebbe fiera di te”
Manca solo una persona, vedo i miei nonni, i Malfoy, i miei zii, la McGranitt, ma lui non c’è. Improvvisamente sento un groppo formarsi nella mia gola, mi volto verso mio padre: “Dov’è Ted?”
Mio padre sorride tristemente, io spalanco gli occhi e mia madre rifila un pugno al suo compagno: “Così le fai credere che sia morto, idiota!”
Sospiro per il sollievo, non è morto, ma perché mio padre ha quella faccia? Mi tende la mano, io la afferro e con l’aiuto di mia madre ci avviamo verso un’altra stanza, mi sento così bene. Sono viva. Voldemort è morto. Sono con i miei genitori insieme, mio padre mi fa fermare di fronte ad una stanza: “Credo che tu debba entrare da sola”
Mi volto, così mi fa spaventare, mia madre si rifugia dentro le braccia di mio padre ed io entro, è steso su un lettino, sembra non essersi accorto della mia presenza, mi avvicino e quando lo vedo sobbalzo.
“E’ questa la reazione che suscito, già”
Una ferita si apre sul suo volto, dall’orecchio destro fino al mento, somiglia molto a quella di mio padre, mi avvicino a lui e gli stringo la mano: “Come….?”
“L’incantesimo di tuo padre era talmente forte che ha rotto una finestra, ci sono finito contro”
Abbasso lo sguardo, lo rialzo e gli sorrido: “Almeno ora hai la ferita di guerra, un giorno potremmo raccontarlo ai nostri figli, gli diremo quanto il loro papà era coraggioso”
Mi guarda e si apre in un sorriso, questo sembra provocargli dolore, si irrigidisce ed io gli stringo ancora di più la mano prima di posare un bacio sulle sue labbra: “Non mi lascerai solo”
Scuoto la testa: “Mai e poi mai, soldato”
 
 
*discorso che si tiene nel capitolo 7
**discorso che si tiene nel capitolo precedente
 
Il prossimo capitolo sarà l’epilogo u.u E’ stata una bellissima avventura vissuta con tutti voi, grazie per l’amore dimostrato
_Lils_
  
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