Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Rallient    17/07/2013    0 recensioni
"Un libro può far viaggiare la fantasia" dicono sempre. Eric avrebbe che dire a riguardo... Caso o destino?
Uno strano mondo si racchiude nel "LIBRO DANNATO", mostri, magie ,castelli e un'entità malvagia.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SCUSATE IL CAMBIO DI PROSPETTIVA DA ADESSO LA STORIA SARA' IN PRIIMA PERSONA, OVVIAMENTE VISTO DA ERIC.

Un omone mi si presenta davanti, alto quanto un armadio a due ante. -Mio signore sicuramente lo avrà rubato è l'unica spiegazione, non ha la forma di uno che sa usare la PAROLA- dice. Non sapevo se prenderla come un'offesa ma per ora è meglio concentrarsi sulla reazione del re che guarda quasi annoiato l'omone. Dopo circa cinque minuti di parlare l'omone fa un passo in dietro e diventa molto silenzioso. Il re guarda l'omone poi me. -Ah quanto mi dispiace ma la voce del popolo non ti vuole qui, peccato a me stavi molto simpatico- dice il re. -Non può ucciderlo solo perchè Gea le ha detto che è un ladro- dice Xavier in mia difesa, guardava con occhi accesi il re, molto attento però a non assumere un tono di sfida. Si sente una fortissima esplosione, dal fumo che proviene dalla porta esce una ragazza dai capelli lunghi color sabbia. -Mi oppongo, non è un ladro. È così mingherlino che non avrebbe la forza per straparlo ad un altro prescelto- dice lei inchinandosi al cospetto del re. -Che dovrei fare?- dice il re pensando -Ho trovato! Farai una prova di sopravvivenza. Dovrai sopravvivere per un'intera settimana in una landa da me scelta. Questo proverà la tua forza e il tuo attaccamento al LIBRO-. Cosa? Prova di sopravvivenza? Mi sa che hanno letto da poco Hunger Games per averpreso questa decisione. Che dovrei fare? Xavier si avvicina a me e prendendomi il braccio mi trascina verso una porta che prima non avevo notato. -Non abbiamo molto tempo, la prova che dovrai superare è molto complicata- dice con tono cupo Xavier -Dovrai resistere e ricordi cosa c'è scritto nella prima pagina del libro?-. Io rispondo con un cenno, lui mi guarda ancora prende un respiro e dice -È tutto vero, se muori qui muori anche nella realtà, perciò stai attento-. Appena finisce di parlare mi accorgo che mi porta in una stanza gialla. La morte vale per ambe i mondi. Che regola inutile. E poi hanno ragione io non so sopravvivere, non ho nemmeno fatto gli scout. Come farò a sopravvivere chissà dove. Nella stanza c'è un letto. Mi stendo e penso a ciò che è successo. Sento un rumore di passi e la porta si apre, io mi metto a sedere immediatamente. -Quindi tu sei Shujin il ladro- dice la ragazza che prima si trovava nella stanza del re. -È questo il nome che mi hanno datò?- chiedo io. -Si, ma non preoccuparti, fra una settimana cambierà- risponde. -Speriamo che non diventi Shujin il morto- ironizzo. La ragazza si sposta per la stanza. -Non lo farai. Non morirai. Mi hanno detto che sai usare la PAROLA di difesa- dice lei. Maledetto Xavier, lo avrà riferito a lei dopo la notra "conferenza". -Si- rispondo. -Sai come sopravvivere allora- dice lei, passa di fronte a me e si dirige verso la porta. -Ah quasi dimenticavo, il mio nome è Elisabeth-. Lei sostiene che io possa resistere me io non ne sono molto sicuro. Sento un bip, cosa sarà adesso? Un biglietto con suscritto:"Ore 12:00". Penso che dovro essere pronto per quell'ora. Decido di prendere una boccata d'aria, forse mi aiuterà a digerire tutte le informazioni che ho recepito oggi. E pensare che questa mattina ero a casa tranquillo e senza prove di sopravvivenza da fare l'indomani. Cammino per un sentiero di pietra confinato da inumerevoli fiori e piante che nemmeno riconosco. Torno a fatica nella mia stanza, almeno così l'ho denominata visto che nessuno me lo ha detto. Sprofondo tra le coperte del letto e mi addormento.

Mi sveglio all'alba perchè la luce del sole filtra attraverso ad una finestra vicina che non avevo notato la sera prima. Mi alzo e mi vesto. Un vortice arancione si formo davanti a me. Xavier spunta davanti a me. Una parola:"Trasporto", si legge in alto a destra. -Bunongiorno Shujin- dice. Io non riesco a parlare, sono troppo in ansia per la prova. -Non so cosa tu stia provando ma ci tenevo a dirti che io sono dalla tua parte- dice Xavier percorrendo la stanza -Ti sono permesse tre monete-aiuto, io sarò a tua disposizione per utilizzare la mia PAROLA-. Io annuisco, ma non riesco a rispondere. Xavier esce dicendomi che la colazione e in tavola. Non ho molta fame, ma penso che durante la prova non avrò molto cibo. La sala del re era stata modificata, i tre grandi troni sono spariti e un grande tavolo percorre tutto il tappeto rosso con delle sedie con i cuscini rossi che fiancheggiano il grande tavolo. Mi siedo da solo, nell'altro capo del tavolo c'erano il re a capotavola, due tizi che non conosco subito dopo, Elisabeth e Xavier. Mangio un enorme pancake e due tazze di latte. -Non vorrei rovinare il tuo abbondante pasto ma temo di doverti accompagnare al portale- Elisabeth mi spunta dietro. La seguo, usciamo dal castello fino ad arrivare ad un arco di pietra alto più o meno quanto me. Con un FLASH Xavier, il re e i due tizi che non conosco spuntano accanto a me. Elisabeth mi prende per un braccio e mi trascino qualche metro lontano dal gruppo. -Devi stare attento ok? Usa la PAROLA se puoi, non esagerare però perche potresti morire per la stanchezza- dice senza darmi nemmeno il tempo di dirle che non so come si utilizza precisamente la PAROLA. -Ricorda la realtà e sopravviverai, ci saranno creature fameliche che vorranno ucciderti, nasconditi e cerca del cibo-. -Non sono bravo in queste cose non ho nemmeno fatto gli scout- dico io disperato. -Non preoccuparti l'istinto di sopravvivenza provvederà- risponde lei sorridendo. Mi fa un cenno per ritornare al portale. Il rre si schiarisce la voce, Xavier mima -Buona fortuna, puoi farcela- . -Coraggio e forza sono le virtù di un prescelto, che la prova abbia inizio- diice il re. Tocca l'arco di pietra e un vortice mi risucchia verso di lui.

È notte, sono disteso su un manto d'erba. Come sono belle le stelle. Riesco a riconoscere alcune costellazioni. Che calma... Aspetta io non sono dovre credo. Mi alzo di scatto con occhi attenti intorno a me. Sento i rumori della foresta e questo mi preoccupa. Noto un scatola di metallo per terra. La prendo e la apro, trovo uno zaino delle razioni di cibo d'emergenza, una borraccia da circa due litri, una corda e cosa? Un arco e delle freccie, dieci in tutto. Mi metto lo zaino in spalla e l'arco in mano con una freccia incoccata. In realtà non so come si usi un arco ma ho giocato a troppi vudeogiochi per non riuscirci. Una voce mi entra in testa e dice -Per controllare la data e l'ora puntare l'indice verso il cielo e dire "Tempo", buona sopravvivenza- era una voce metallica come quelle dei servizi telefonici. Cammino a zonzo per la foresta, senza sapere di preciso dove andare. Ho i sensi in allarme, nemmeno sapevo che riuscivo a distinguere gli odori dei vari fiori e piante. Riesco anche a percepire suono minimi. Deve essere l'istinto di sopravvivenza di cui mi ha parlato Elisabeth. Trovo un grande albero con un grande incavo, nascondo lo zaino e resto solo con l'arco e le freccie. Devo esercitarmi se voglio cacciare qualche mostro e difendermi. Incocco la prima freccia mirando ad un ramo di un albero...Slang! Ma la manco. Vado a recuperare la freccia. Penso ad Elisabeth, perchè mi ha dato quei consigli? Perchè aiutarmi? E Xavier che mi è rimasto vicino. Cosa gli può interessare di me a due perfetti estranei?

Recupero la freccia, per fortuna è ancora intatta la rimetto nella faretra. Punto con l'indice il cielo e dico -Tempo- una nuvoletta esce dalla punta del mio dito e forma una scritta:"Lunedì 1:30 AM". Bene mancano ore all'alba tanto vale riposare. Non ho molta scelta, domani mi conviene esplorare i dintorni. Ritorno all'albero cavo. Prendo lo zaino e salgo sopra un albero. Almeno una cosa dalla lettura di Hunger Games l'ho imparata: legarsi sempre ai rami se non si vuole cadere nel sonno. E così mi lego e mi addormento con molta fatica.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Rallient