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Autore: PhoenixQuill    20/07/2013    1 recensioni
Sicura di odiare sul serio James Potter, Lily Evans?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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                                                                                  2 - Un Patronus per i Malandrini.


Lily arrivò alla porta dello scompartimento di Lumacorno. 
Ammirava molto il suo professore di Pozioni, ma trovava, utilizzando le parole di Alice, "alquanto ridicolo" questo circolo di studenti che creava attorno a sé. Ai primi incontri, pensava che gli invitati fossero solo studenti più abili di altri nel preparare pozioni, poi notò qualcuno con un genitore o un parente o un conoscente famoso, infine altri ragazzi che se la cavavano anche con Difesa Contro le Arti Oscure. 
Lily aveva capito ben presto che il suo professore non voleva essere circondato da studenti eccellenti, ma da persone che riuscissero, in un modo o nell'altro, ad attirare l'attenzione su di essi. 
Incontrava spesso Severus in quelle riunioni, ma la maggior parte del tempo la trascorreva con Remus e una ragazza Corvonero, cercando di ignorarlo. 
Con una stretta allo stomaco, Lily abbassò la maniglia dello scompartimento ed entrò. Un forte odore di frittura la travolse, segno che il professore doveva aver già fatto portare il pranzo per i ragazzi. Si guardò attorno, ma né Remus né la ragazza di Corvonero, Zoe, erano lì. Vide, invece, Severus, circondato da Avery e Mulciber. Stavano parlottando tra di loro. La ragazza si sentì come se le avessero tirato un pugno allo stomaco, quando per un momento gli occhi neri che tanto conosceva incontrarono i suoi verdi. 
Nella testa le rimbombarono le parole: "Sudicia Mezzosangue!" Alcune immagini si susseguirono nella sua mente, tanto da travolgerla. Severus che la difendeva dalla sorella, loro che andavano in giro per poter scoprire meglio la scuola, lei che lo aiutava con Trasfigurazione.
"Lily?" Remus le scuoteva una mano davanti gli occhi. 
"Sì?" Disse quella, distolta, finalmente, da quei pensieri.
"Provo a chiamarti da un pezzo, ormai." Sorrise il ragazzo. Guardò poi nella stessa direzione dove stava guardando lei.
"Capisco." Accennò. "Vieni, andiamo a sederci da un' altra parte."
Lily lo seguì, gli occhi bassi e un'espressione sconsolata dipinta sul volto. "So a cosa stai pensando" le disse.
"No, non lo sai..." Sospirò, guardando fuori dal finestrino.
"Oh, sì invece." Le disse, un dito puntato contro. "Ti conosco abbastanza bene da affermare che stai pensando a due anni fa."
Lily sospirò, ancora una volta. 
"Quella volta, James non fu-" Tentò di dire, ma Lily lo interruppe subito con un palmo della mano aperto vicino a lei. "Non mi parlare di Potter!" sbottò. 
"Avanti, Lily! Quando gli darai una possibilità?" Chiese, sinceramente divertito dai due. Sembrava quasi la trama di un romanzo. Lui è innamorato di lei, ma lei lo odia. 
Potrei iniziare a scrivere su loro due. Potrei diventare come quel tizio, come si chiamava? Poll? Tacchin? Allock!
"Mai!" Lily era sconvolta alla sola idea di uscire con quel bellimbusto. 
"Miei cari ragazzi!" Tuonò il professor Lumacorno, massaggiandosi il corpetto color pervinca che aveva indossato quel giorno. "Come sono felice di vedervi!" 
"Buongiorno professore. Ha passato una buona estate?" Chiese Remus. 
"Meravigliosa, ragazzo mio. Certo, sempre impegnato, però! Tutti a cercare il professor Lumacorno per ringraziarlo! Giuro di non aver mai avuto un'estate così frenetica!"
La stessa frase ripetuta già sette volte per sette lunghissimi, esasperanti anni. 
"E tu, Lily cara?" Disse, stringendole forte la mano.
"Bene, professore. I miei genitori la ringraziano per la visita di quest'estate." Gli sorrise.
"Dovere, ragazza mia, dovere! Mi sembra giustissimo andare a trovare i genitori dei miei alunni migliori!" 
E prima che Lily potesse ringraziare o arrossire per il complimento, il professore si fu già voltato per cercare un ragazzo di Tassorosso. 
"Lo ammiro molto, ma è attirato dalla fama, come un moscerino con un neon." Ammise Remus. 
"Non sarebbe un Serpeverde, se no." Lo appoggiò Lily. 

 
"Scommetto che non capireste mai che incantesimo ho imparato quest' estate!" James Potter agitava debolmente la bacchetta, mentre i suoi due amici, Sirius e Peter, si facevano avanti, avidi di scoprire il suo segreto. 
"Se hai scoperto un nuovo modo per prendere in giro Mocciosus, sono tutt' orecchi!" Esclamò Sirius.
"Sono sicuro che sarà fantastico!" disse Peter, in una cascata di complimenti.
"No, niente a che fare con Mocciosus. Mi sono già divertito abbastanza con lui questi anni." Rise. "Voglio diventare un Auror, ragazzi."
Sirius e Peter si guardarono negli occhi, sconcertati, per poi lasciarsi andare ad una lunga risata.
"Un Auror? James Potter, ti hanno fatto il lavaggio del cervello?" Latrò Sirius. 
James, infastidito, afferrò saldamente la bacchetta e pronunciò: "Expecto Patronum!" Nello scompartimento, apparve un cervo d'argento, che si trattenne il tempo necessario per poter essere osservato dai due malandrini, e poi, scappò via, per i corridoi del treno. Sirius e Peter si zittirono immediatamente. 
"Quello era un Patronus!" Squittì Peter.
"Cos'altro, altrimenti, zucca vuota?" rispose seccato James. 
"E' fantastico..." Riuscì a dire Sirius. "Come... Come hai fatto?"
"Mio padre. E' stato il primo incantesimo che mi ha insegnato appena gli ho detto di questo mio progetto." 
Remus aprì la porta di scatto. "Quello era un Patronus!" Esclamò.
"Bentornato, Lunastorta! Hai assistito anche tu al prodigio?" Disse Sirius, leggermente seccato. 
"E' più che un prodigio! Quello è uno degli incantesimi più complicati che un mago possa fare!" Gli sillabò contro.
Peter iniziò a ricoprire di complimenti James, mentre Sirius provava e riprovava con la sua bacchetta. 
"Non è così semplice, Felpato. L'incanto Patronus è uno dei pochi incantesimi, che oltre che con il movimento, devi fare anche con la mente." Tentò di dirgli Remus.
"Avanti, geniaccio, spiegami!" Sirius pendeva dalle labbra del suo amico. Non poteva perdere un'occasione per farsi lodare da altri.
"Due Cioccorane. E un pacco di Gelatine." Sentenziò lui. 
"E va bene, ricattatore che non sei altro!" Sirius uscì dalla tasca due Cioccorane. "Il pacco di Gelatine lo prendo appena passa il carrello."
Remus controllò le due scatole. Poi prese la bacchetta e scandì: "Aparecium!" Dalle due scatole non venne fuori niente e Remus si sentì al sicuro. Più volte, quel malandrino, nel vero senso della parola, gli aveva rifilato scherzi di Zonko in falsi pacchi di Cioccorane.
"Per produrre un Patronus, devi pensare al ricordo più bello che hai. E non è facile. Non tutti i maghi riescono a produrre un Patronus come quello di James. Un buon Patronus è simbolo di un mago esperto e intelligente."
"Mi sembra di leggere un libro." Sbuffò Sirius.
James prendeva per sé tutti quei complimenti.
Al che, il ragazzo prese la bacchetta ed esclamò: "Guarda un po', Ramoso!" 
Strinse gli occhi, fece passare qualche secondo e poi disse: "Expecto Patronum". Un cane argenteo fuoriuscì dalla sua bacchetta e andò ad inseguire il cervo che era sparito qualche minuto prima.
Remus guardò sbalordito l'amico. 
"A... A cosa hai pensato?" Chiese, con gli occhi spalancati. 
"Segreto! Dai, provaci anche tu Lunastorta!" Lo esortò lui. 
Remus guardò un po' sospetto il punto dove il cane era sparito. Poi, afferrò la bacchetta e scandì anche lui: "Expecto Patronum!" Un lupo d'argento si formò dal nulla e sparì nello stesso punto dove erano spariti sia il cervo che il cane. 
"Meraviglioso!" Squittì Peter. 
"Provaci anche tu, Codaliscia!" Lo spronò Remus. 
Peter prese la sua bacchetta ed esclamò: "Expecto Patronum!" Ma ci furono solo due scintille e una pernacchia. Sirius e James iniziarono a ridere sguaiatamente. Anche Remus sorrise. 
"A cosa avete pensato voi?" Chiese il ragazzino, rosso come la bandiera del Grifondoro. Tutti si fecero seri.
"Ai Malandrini!" Esclamarono all'unisono. 
In quell'istante, Peter diventò ancora più rosso. "Anch'io, ma non è uscito niente..." 
Il ragazzino ci provò per tutta la durata del viaggio, finché Sirius non disse: "Ragazzi, eccoci. Siamo tornati a casa."

-SPAZIO AUTRICE-
Eccomi qui, con un nuovo capitolo aggiornato solo per voi :D
Ringrazio tutti quelli che mi seguono, come chi recensisce e chi mette le mie storie tra le preferite, le ricordate o le seguite!
Una recensione, anche piccina, e vi do un biscotto della McGranitt u.u 
Un bacione a tutti,
PhoenixQuill
   
 
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